1.1.06

Il 2005 è stato l'anno del teatro, anche se con il fatto di avere l'abbonamento Invito al teatro alla fine mi è capitato di vedere cose che altrimenti non sarei mai andata a vedere.
Ho visto Le Rane allo Streheler, ma la maestosità della scena e del teatro non mi ha salvato dall'appisolamento, sarà che la sera prima ero andata a sentire il primo (di due) concerto dell'anno.
Invece mi è piaciuto I segreti di Milano Diario 60/70, visto circondata dal corpo di ballo di periferia della terza età, con le sciure col capello cotonato, indisciplinate che ammattivano sentendo le canzoni dell'epoca e le cantavano ad alta voce.
L'Amleto, visto al Libero, non mi è dispiaciuto anche se a dirla tutta Ofelia non mi pareva molto credibile.
Il violino, il soldato e il diavolo, visto al Verdi, invece mi ha causato l'orticaria non appena ho realizzato (dopo 5 minuti) che nessuno avrebbe proferito parola... il teatro muto no, non sono pronta.
De Il calapranzi invece ricordo la sciura che girandosi di scatto dalla mia parte alla riaccensione delle luci, mi ha chiesto "Ma a lei è piaciuto?", dopo essersi lamentata col figlio che non c'era logica nella trama. Teatro dell'assurdo mica per niente.
Fuori dall'abbonamento ho visto
"Milan noir Milan nuit", uno spettacolo in un unica replica sulla mala milanese, scritto da Colaprico (quello della Trilogia della città di M.). Molto bello.
E un "Tutta casa letto e chiesa" con Lucia Vasini, giusto per soddisfare il mio lato veterofemminista. Carino, anche se non mi ha fatto sbellicare come mi sarei aspettata.

Concerti dal vivo solo due, esclusi quelli del fidanzato, You will know us by the trail of dead a marzo al Transilvania GRANDIOSO e i Not Moving al Thunder di Codevilla, BELLO.

Update del 9/1/06: giustamente mi fa notare A. che siamo andate al concerto degli U2, roba che mesi prima del concerto, ci siamo alzate all'alba per riuscire a prendere i biglietti e il giorno convenuto ci siamo pure infilate nella bolgia urlante sotto il palco. Non so perché ripensando ai concerti del 2005 questo lo avessi rimosso. Forse perché quando si entra dentro un posto come Sansiro con metà prato occupato da un palco e un muro di casse alto come il mio palazzo, più che assistere ad un concerto si prende parte ad un rito di isteria di massa.

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