23.1.06

Casalinga disperata.
Domenica l'ho passata a rivoltare la casa e pulire, per la maggior parte del tempo. La casa adesso è una meraviglia, ma stimo che questa condizione di grazia sia destinata a esaurirsi nell'arco di due giorni.
Ho anche finito di dipingere il vaso in cui devo trapiantare la diffenbachia, ma la leggiadria del decoupage è lontana dal mio approccio bambinesco alla decorazione, in pratica adesso ho un vaso in tenuta mimetica bianca e verde. Mi consolo pensando che tutto sommato anche le foglie della diffenbachia hanno un che di militare nei loro disegni.
A pranzo ho sperimentato la farinata, le dosi suggeritemi da mio padre si sono rivelate corrette, ma vuoi per l'assenza di sale (cronica nelle pietanze da me cucinate), per il poco olio utilizzato (e qui si insinua la dieta che impedisce di svuotare una tanica d'olio nella teglia) o forse solo per la mancanza di una spruzzatina di pepe, il risultato era sufficiente, ma non esaltante.
A cena il Fidanzato mi ha trascinato al giapponese per distogliermi dalle mie fatiche e rendermi nuovamente una persona in graqdo di sostenere una conversazione che non includesse le frasi "passami la spugnetta! puoi mica rifare il letto intanto che passo l'aspirapolvere? dovremmo usare le pattine per sporcare meno il pavimento. OH CIELO abbiamo rovinato il parquet!"

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