30.7.04

Bene, sembra che le paranoie lavorative stiano giungendo al termine.
La cosa drammatica e' che per due giorni mi sono massacrata le palle e alla fine, anche se del tutto in buona fede, era pure colpa mia.
Per tre settimane staro' lontana da questa gabbia di matti e, anche se trovo sempre qualcuno che fa piu' ferie di me, sono proprio contenta.
Al mio ritorno ci saranno storie di bagagli zippati, giri in kajack, pesci tropicali, scomode notti sulla sabbia, lotta alle zanzare, pioggie si spera non uragani, nuovi amici, pessime figure, giudizi sfatati sulla citta' di Parigi, spezie e manufatti caraibici.
Domenica finalmente si parte


BUONE VACANZE
Stamattina, dopo una notte di incubi popolati di squartatori e similia, dopo aver biascicato auguri di buone vacanze ai coinquilini, mi sono trascinata giu' dalle scale. La portinaia mi ha placcato e mi ha dato un pacchetto.
Ero assonnatissima e non capivo. Ero curiosissima e l'ho scartato.
Era un regalo. Avrei dovuto aprirlo il 15. Era un libro. Mi ha fatto felice.
A cena a Saronno.
Pasta al salmone cucinata dal vecchio Tadde. Ultima serata di Pedro a Milano.
Chiamate di Bix in affanno per l'organizzazione del free camp al lago.
Filmaccio horror per gradire.
Inutile, per quanto scontato e prevedibile sia un film, per quanto si sappia che l'assassino e' proprio dietro quella porta, per quanto si sappia che la vittima fara' sempre e solo quello che non dovrebbe fare, riesco comunque ad aver paura. A saltare sulla sedia e a urlare, spaventando gli astanti piu' che le scene sullo schermo.
Per non dire poi di quando arrivata a casa mi sono infilata sotto la doccia, con la precisa sensazione che da un momento all'altro sarebbe apparsa la lama di psyco e mentre mi insaponavo mi sono domandata quanto male faccia essere pugnalati allo stomaco.
Tra l'altro il finale del film manco l'ho capito.

29.7.04

Quiz.
Mi e' anche capitato che il mio amico francese mi chiedesse a quanti anni si va in pensione in Italia ed io rimanessi un po' perplessa avendo nel frattempo perso di vista le evoluzioni della riforma delle pensioni, contro la quale ai tempi avevo anche scioperato. Da Repubblica apprendo or ora che "Pensioni la riforma e' legge".
Qui il testo della legge.
Last week.
Lavoro, stanchezza, saluti ad un amico,lavoro, acquisti da decathlon, bucati vari,lavoro, acquisti in libreria, aperitivo coi colleghi, bucato, lavoro, ricerca di deodorante con esoscheletro ryanir compliant, saluti agli amici, donazione sangue, lavoro,saluto ad un altro amico, riposo, packaging, corsa forsennata alla ricerca di cose fondamentali per il viaggio, notte insonne, partenza.
Angolo della cultura in pillole ovvero post-it per non fare la figura dell'italiana ignorante

Sempre per l'annosa questione "quanti abitanti ci sono in ...?"

Germania 82 milioni abitanti
Italia 57 milioni abitanti
Francia 60 milioni abitanti
Spagna 40 milioni abitanti

Acquisti libreschi:
"Trilogia della citta' di M." di Colparico
"Milano non e' Milano" di A. Nove
"Estensione del dominio della lotta" di M. Houellebecq
"Pausa caffe'" di G. Falco.

Facile al solito fare della psicologia da strapazzo sulle mie scelte letterarie.

28.7.04

Oggi mi ha scritto P. il mio Ex con la E maiuscola. Il ragazzo con cui avevo sognato di sposarmi e metter su famiglia, il ragazzo con cui ho passato 4 anni della mia vita prima che decidesse che ormai mi voleva bene come ad una sorella, ma nulla piu'.
Insomma la prima vera incredibile incancellabile FREGATURA della mia vita.
Sorgerebbe spontanea la domanda: ma perche' gli uomini alle soglie delle vacanze estive decidono che hanno voglia di sentire come stanno le loro ex? E dovrebbe seguire la relativa tirata contro l'universo maschile degna della piu' inacidita zitella.
In realta' a causa della piu' recente tranvata mi sono trovata a pensare a P. come un caro vecchio amico e ad avere voglia di raccontargli dettagli della mia vita, anche sentimentale. Cosa che fino a poco tempo fa mi sarebbe sembrata impossibile.
Fortunatamente nel mio cervello nel buffer di memoria dedicato alle DELUSIONI AMOROSE c'e' posto per una sola delusione alla volta, onde evitare di rammentarne troppe tutte assieme e sentirsi terribilmente sbagliata.
Stasera mi immolero' nell'happy hour pre vacanze coi colleghi. Essendo stata fino all'ultimo in dubbio se partecipare o meno, non mi sono intromessa nella scelta del locale.
Mi hanno detto che andremo a le biciclette, locale per me ignoto fino a 3 minuti fa. Alla ricerca dell'indirizzo ho scoperto trattarsi di posto arredato in stile "hi tech minimalista".
Questo mi ha gia' troncato gli entusiasmi.
Ma le sane osterie di una volta? O comunque un locale che trasmetta un po' di calore/colore? No?
L'ultima volta che ho fatto un aperitivo coi colleghi alle colonne di San Lorenzo non sono riuscita a raggiungere le tartine causa presenza di Brigitte Nielsen e relativi fan in zona vassoi.
Sono problemi.
Non mi par vero, il sistemista nemico di splinder e' andato in ferie... ora posso leggere un sacco di bei blog, che ne ho bisogno per tirare fino a venerdi'.
Ho trovato un bel post su quello che serve per le vacanze, servirebbe una postilla con la spiegazione di come fare stare tutta quella roba in una borsa le cui dimensioni non superino 55 x 35 x 23 e non pesi piu' di 10 Kg (limiti imposti dalla ryanair per il bagaglio a mano)...
In tutto questo devo ancora scegliere il libro per le vacanze che a causa delle sopra menzionate limitazioni spazio - peso non potra' che essere qualcosa in edizione economica, ma contenente un numero sufficiente di pagine per non essere esaurito nel viaggio aereo di andata per la Guadeloupe.
Ieri sera (so che sto diventando un po' maniaca di questo telefilm, ma conto di disintossicarmi in vacanza) la terapista suggeriva ad Ally Mc Beal di trovare una canzone da cantare per tenersi su.
Doveva essere una canzone con ritmo, che desse la carica...
Mi sono posta il problema, quale potrebbe essere LA canzone che mi da la carica?
Non la canzone del giorno, nemmeno quella del mese, non quella che senti la mattina e ti ritorna poi in mente tutto il giorno, quella doveva essere LA canzone che per tutta la vita, in qualsiasi momento, una volta cantata ti da sempre lo stesso apporto energetico (manco fosse una barretta di peso forma) e la forza per affontare gli impicci quotidiani.
Non e' un ruolo da poco per una canzone, e' come dire che e' la canzone definitiva.
Ci ho pensato, secondo me non esiste.

27.7.04

Il Nuovo Coinquilino.

E' da tanto che stai in questa foresteria?

Troppo tempo direi, sono due anni.

Eh si' e' tanto...

(Estraendo una birra dal surgelatore) Si' ma adesso ho comprato casa, a marzo conto di andarmene

ahhh auguri!!! Allora ti sposi!!!!

??????

Chiarito che no, non mi sposavo (un impegno alla volta, grazie) a distanza di una mezz'ora:

Io esco, mi dispiace magari mangiamo assieme un'altra volta

Io, brasata sul letto, birra in una mano e Fonzies nell'altra, senza distogliere lo sguardo da Ally Mc Beal: eh si... magari

Magari faccio tardi...spero di non disturbare

Io, sempre concentrata sullo schermo: no problem, tanto esco anche io.

Ah si', e dove vai?

Io tentando di trattenere le nuvole di fumo nero all'interno delle narici, con noncuranza, sempre fissando la tv: mah non so, devo ancora decidere...

Dai, magari la prossima volta usciamo tutti assieme

Io, dardeggiando saette dalle pupille, ma ostentando un sorriso a 32 denti finalmente abbandono la tv e mi giro verso il rompiscatole: Eh si' magari! Beh allora ciao eh, buona serata.

Buona serata!

Esce


Forse bisognava chiarire che a noi non piace socializzare, soprattutto dalle 20.10 alle 21, quando c'e' IL telefilm.
ovviamente i casini in ufficio escono la settimana prima delle vacanze...
ma che me la prendo a fare e' nella natura delle cose, come il ritardo cronico degli intercity d'estate o lo sciopero selvaggio dell'atm i lunedi' d'inverno.
Evviva evviva!
E' arrivato il carnet di viaggio, finalmente so che partiro' per la Guadeloupe, da che areoporto partiro' e a che ora.
Non mi resta che trovare un albergo a Parigi per la notte fra l'uno e il due e piu' o meno sono a cavallo.

26.7.04

Per amor di numero

Nonostante una laurea in fisica io coi numeri non ci vado d'accordo o meglio se mi chiedi la costante di Planck (6.6261 * 10 ^ (-34) Js) o pi greco (3,14159265 etc etc) o h tagliato (per deduzione) ho qualche speranza di rispondere correttamente.
Quando pero', tipicamente a bordo di un treno, mi viene sottoposta l'imbarazzante domanda della serie "ma quanti abitanti ha Genova/Milano/l'Italia?" tendenzialmente divento rosso pomodoro e balbettando rispondo che, mea culpa, proprio non ne ho idea. La cosa atroce e' che la gente non credendo alla mia abissale ignoranza insiste con affermazioni del tipo "si va beh, ma all'incirca?".
Al che mi tocca pensare a quanta gente abita nel mio palazzo, a quanti palazzi ci sono nella mia via, a quante vie ci sono nel mio quartiere a quanti quartieri ci sono nella citta' per poi azzardare una risposta inevitabilmente sbagliata.
Oggi dopo l'ennesima figura da cioccolataia ho deciso di documentarmi:
Milano ha circa 1.302.000 abitanti, che salgono a 3.700.000 considerando anche la provincia;
Corsico mio futuro comune di residenza ha 35.000 abitanti;
Genova ha circa 632.000 abitanti;
Pegli il mio ex quartiere ha circa 20/25000 abitanti.
E' che poi ti prende una paura folle ed assurda.
Che di badare a me stessa dovrei essere in grado, ma l'idea di arrivare in una citta' che non conosco e che in passato si e' rivelata vagamente ostile e sbrogliarmi negli impicci pratici di viabilita' e soggiorno notturno, mi terrorizza.
Sara' che non ho ancora chiaro quale sara' il mio destino, a che ora e dove dovro' incontrare il resto di una compagnia che non conosco, a che ora partiro' per l'altro capo del mondo e i miei sonni sono infestati da bagagli smarriti e portafogli rubati.
Non so. Forse basterebbe prendere il telefono e chiedere informazioni, ma tutte le volte mi cullo nella speranza di trovare un plico rassicurante sul tavolo dell'ingresso e rimando.
Per il resto mi mancano solo due sacchi giganti della spazzatura, un bucato risolutore e far passare le ore che mi rimangono da passare qui in ufficio.
Un uomo con i baffi e gli occhi azzurri mi parla di combustibili fossili, energie alternative ed entropia, dopo aver visto che sto leggendo un libro di Rifkin.
L'uomo grasso di Bordighera russa sonoramente e quando si sveglia si introduce nella conversazione parlando dei marziani e dell'area 51.
Poco prima ho origliato due conversazioni telefoniche miste italiano inglese. Il romano seduto accanto a me ha una splendida pronuncia inglese, quella italiana invece non brilla.
Il treno e' partito con 30 minuti di ritardo e l'uomo del carrello delle bibite sta tenendo un comizio elettorale sullo sfascio delle ferrovie italiane. A lui che il treno arrivi puntuale o in ritardo comunque non importa, tanto gli pagano gli straordinari.
Io per prendere questo treno ho dovuto correre una sorta di rally, guidando la micra come se fosse baby rischiando di infartuare la povera mamma che mi accompagnava in stazione, nonche' rischiando almeno meta' dei punti della patente. E' un po' come se intorno a me scorresse la pellicola di un film, ma io no stessi realmente vivendo.
In centrale c'e' la solita ressa della domenica sera, scendo i gradini della metro saluto l'uomo coi baffi e gli occhi azzurri che abita in un ex convento a Crescenzago e mi butto sulla linea gialla.
A casa il devastante temporale del we non ha prodotto danni visibili, il mio bucato e' ancora appeso sullo stendino ed e' asciutto.
La zanzara che vive nel mio comodino mi accoglie sussorrandomi nell'orecchio non appena tocco il letto.

23.7.04

Vamos a la playa, oh oh oh
Doveva essere un altro we sui monti.
In principio doveva essere la Capanna Margherita, poi il Lago Liconi.
Alla fine, causa vacanze alle porte, entrambe le spedizioni sono state rimandate a data da destinarsi.
E mare sia!
Assieme alle mie amichette del liceo in mezzo alla bolgia dei milanesi un sano we di salino e ustioni multiple. Chissa' che non riesca a pareggiare il segno del calzino.
La riunione di dipartimento era in una sala dell'Holyday Inn, nonostante questo il rinfresco proveniva diretto dagli scaffali della Carrefour.
Le bibite erano calde.
Le patatine eccessivamente salate.
Il direttore associato ci ha illustrato la struttura aziendale, la slide piu' gettonata di tutte le riunioni aziendali, estive e invernali.
Alcuni colleghi con nostalgia e rimpianto ci hanno illustrato i meravigliosi progetti su cui avevano potuto lavorare in passato (quando magari non erano neppure ancora in questa ditta).
Al secondo intervento rimpiangevamo di aver dimenticato in ufficio la tombola della riunione... con la frequenza con cui le parole sinergia e proattivita' venivano pronunciate, saremmo riusciti a fare tombola prima della fine del secondo intervento.
Nella scheda di valutazione sulla parte assi di miglioramento della riunione ho chiesto pizzette nel buffet. Mi sono firmata. Credo che non saro' invitata alla prossima riunione.

22.7.04

Beh a breve mi mettero' in marcia per raggiungere la riunione di dipartimento. Questa volta il capo ha deciso di affittare la sala riunioni dell'holyday inn albergaccio costruito dentro la tangenziale di Milano, a fianco del distributore, ma dotato di piscina. Il meeting finirà alle 19.00, che ci offra una cena e' escluso, ma almeno due tartine ce le daranno?
Con quello che costa la tessera, quest'anno pretendo almeno la qualificazione in uefa. I giocatori della Samp sono avvertiti.
Aulin + voltaren crema + giacere distesa sul letto con la tv accesa per tre ore di fila... pare che tutto questo abbia accelerato il processo di guarigione della mia schiena... non saro' agile come una gazzella, ma insomma oggi non sembro una novantenne artrtitica.
Il problema e' che le tre ore di tv mi hanno spappolato il cervello.

21.7.04

non ho l'eta'
per far cosa non e' chiaro, fatto sta che questa mattina mi sono svegliata con il mal di schiena ed e' tutto il giorno che ho l'agilita' di un gatto di marmo.
ora vado a casa e mi metto a letto e mi intristisco anche un po' che le mie coinquiline stasera se ne vanno a fare baldoria ed io a casa come i vecchi.
Non e' valido!
Hanno messo Saranno famosi alla stessa ora di Ally Mc Beal.E io adesso che faccio?

20.7.04

quando fa caldo sono irritabile, l'ho gia' detto?
anche quando devo leggere del codice altrui dove tutte le Hashtable si chiamano hasht o hashtb mentre in ufficio tutti urlano, divento irritabile.
se poi a pranzo ho perso tempo alla posta non ne parliamo.
ecco vorrei avvertire il mondo per favore di non pararsi davanti alle ruote di Baby sulla mia via verso casa, che al momento ne sono sprovvista, ma uscendodi qui ho intenzione di procurarmi un fucile a pompa ed eliminare *definitivamente* le fonti di irritazione.
quando fa caldo sono irritabile, questo e' un dato di fatto.
quando fa caldo non dovrei andare alla posta, questo e' un buon proposito per il futuro.
non potevo esimermi dalla moda imperante e soprattutto mi sono rotta le palle di perdere in continuazione le mail. insomma da oggi ho un account gmail anche io.
Futilità a lato della mia gita in Francia.
A parte ampliare il mio vocabolario riguardante il trekking (ora so come si dice borraccia sia in francese che in patois), ho avuto modo di verificare le abitudini dei motociclisti francesi.
Pare che il gesto per ringraziare gli automobilisti di aver lasciato spazio sulla carreggiata per il passaggio della moto sia alzare la gamba destra. Ora mi domando in Italia non ho mai visto nessuno fare questa cosa, e' che la moto la uso praticamente solo in citta' dove gli automobilisti sono tutti bastardi e piuttosto che lasciarti spazio si vanno a schiantare o che questa usanza da noi manca?

19.7.04

Week end in Francia, parte tre.
Dimanche, le long retour.  
Sono le 8.30, siamo coperti di rugiada, ma il sole sta arrivando. Michel non ha dormito molto e continua a dire che si deve comprare un materassino gonfiabile come il mio perchè con lo stuoino sentiva tutte le asperità del terreno. O almeno è quello che credo di capire, perchè alla mattina faccio fatica già di mio a fare conversazione figuriamoci a farla in francese.
Dal Lac Vert (2300 m circa) ci dirigiamo verso la Bas de la Valmasque (2550 m) che ci farà scollinare nella valle delle Meraviglie.Qui non si possono usare i bastoni con la punta di ferro, non si possono abbandonare i sentieri tracciati,praticamente non si può fare nulla, se non restare sul sentiero e vedere qualche incisione ad esempio il Cristo.
Sui sentieri della Valle delle Meraviglie c'è "tout le mond", come dice Michel. Il paesaggio è comunque eccezionale e il tempo ancora ci assiste. Pranziamo in vicinanza del lac des Merveilles e del relativo rifugio a 2100m.
Dopo pranzo ci aspettal'ultima salita verso il Pas de l'Arpette (2510 m) e poi la lunga discesa fino alla macchina.
Il sole ci ha cotti per bene, per quest'anno il segno del calzino rimarrà indelebile, ma più di questo mi preoccupa il dolore atroce ai polpacci che sono rosso fuoco.
Sulla discesa mi sento molto atletica, sarà anche che Michel ha preso una storta e viene giù cauto poggiandosi sui bastoncini, comunque saltellando di pietra in pietra sento i muscoli che rispondono bene nonostante l'inattività degli ultimi tempi.
Purtroppo ad un certo punto manco una svolta sul sentiero e così ci tocca passare sotto il tubo dell'acquedotto strisciando sui gomiti, questo spezza il ritmo e di lì in poi la discesa si fa più dura, anche perchè si ha la visuale sul parcheggio e la macchina sembra sempre un puntino lontanissimo. Fortunatamente Michel ad un certo punto dice la parola magica "biere à la pression", a quel punto riprendo la corsa, questa volta a sostenermi è il pensiero di mettere i piedi a bagno nel torrente e sedermi poi all'ombra di un ombrellone con la mia birretta in mano. Discesa di nervi.
Dopo la birra il rientro a Nizza con ingorgo di traffico compreso. Un passo veloce a casa di Michel per una doccia e un piatto di pomodori. La corsa in macchina verso stazione, un altro ingorgo, un semaforo rosso di troppo. Nonostante lo scatto da centometristi nel sottopasso il treno per Roma mi parte sotto il naso.
Fortunatamanete 35 minuti dopo ce n'è un altro.
All'una meno venti sono a Principe, la mia santa mammina viene a prendermi. All'una e venti spengo la luce dopo una fettona di focaccia e un bagno nella crema dopo sole. La sveglia è puntata alle 5.30 per il rientro a Milano.
Week end in Francia, parte due.
Le bivouac à la belle ètoile.
Dal termine della strada della Gordolasque (1690 m) ci dirigiamo verso il rifugio Nizza che si affaccia su di un primo lago artificiale il Lac de la Fous (2185 m).
Passiamo per il lato sinistro del torrente, la giornata è spettacolare il sentiero si stende fra prati verdissimi pieni di fiori (si vede che siamo in un parco naturale).
Nelle due ore previste da copione siamo al rifugio. Ci fermiamo per pranzare e poi proseguiamo verso il Col de la Fous a 2825 m. Lasciando il rifugio e salendo il paesaggio diventa più duro, pietre pietre e ancora pietre. Alcuni tratti di salita li facciamo passando sui nevai per tagliare un pò di strada e guadagnare quota più agevolmente.
Su di un nevaio mi imbatto in una coccinella infreddolita, la deposito su di una roccia al sole. Oltre a me, Michel e la coccinella ci sono altre due persone (padre e figlio) e qualche camoscio che ci tiene sott'occhio dalla distanza.
Arrivati in vetta sono un pò spompata (dal trekking in Corsica ho vissuto dormendo sugli allori) e accetto di buon grado un caffè solubile in quota.
Dal pas de la Fous cominciamo a scendere. Abbiamo deciso di bivaccare sotto le stelle, sulle rive del Lac Gelè. Il lago, il nome non mente, non ha l'aspetto di essere un posto molto adatto al bivacco: le rive sono coperte da grossi nevai. Più in basso ci sono una serie di laghi artificiali, su uno di questi (il lac de Basto) si affaccia il rifugio della Valmasque, ma noi abbiamo deciso di essere avventurosi e così dormiremo in un prato sulla riva del Lac Vert a poco meno di 20 minuti di cammino dal rifugio.
Telo di sopravvivenza steso a terra, meterassini, sacchi a pelo: mentre il sole è sparito dietro ai monti e ceniamo con cous-cous liofilizzato con addosso tutti i vestiti a nostra disposizione, più che avventurosi ci sentiamo un pò coglioni. Alle 20 siamo "in branda" se così si può definire la condizione di due mummie imbalsamate ciascuna nel suo sacco a pelo senza possibilità di muoversi.
Mi sveglio più di una volta durante la notte, il cielo è limpidissimo e nonostante la mia miopia riesco a individuare l'orsa maggiore e altre costellazioni. Poi fa veramente troppo freddo per tenere anche solo il naso fuori dal sacco a pelo, così infilo la testa dentro e lascio fuori il resto del mondo. Resto immobile fino a mattina quando infine una marmotta decide che è ora che ci svegliamo e si produce nel suo verso da antifurto.
Week end in Francia, parte uno.
Le jour avant.
Michel ha all'incirca 40 anni è un gendarme ed ha due figli.
Vive in una casa all'interno della gendarmerie che sembra arredata da un architetto sofferente di personalità multipla. La cucina è dipinta di turchese e i mobili sono bianchi. Il bagno invece è sulla tonalità rosa pesca, più intensa, nello sgabuzzino dove c'è il gabinetto (che è ovviamnetedall'altro lato della casa rispetto alla stanza con la doccia), meno intensa e con un decoro a pesci azzurri nella stanza della doccia. In salotto le pareti sono verdino stinto e i mobili sono di legno scuro (li ha fatti lui), sopra il divano campeggia un bandierone in colori che a me sembrano giamaicani, ma in realta' sono della Reunion.
Le uniche stanze normali sono quelle dei figli, mobili e pareti bianchi coperti di poster.
Arrivo a Nizza dopo 5 ore e 15 di treno, senza essermi ricordata di registrare sul cellulare il numero di Michel, in pratica se mi dà buca sono dispersa in una città sconosciuta. Fortunatamente si presenta all'appello e ce ne andiamo a mangiare in un ristorante italiano nel centro storico di Nizza.
Quando finalmente arriviamo a casa sua sono le 23, dopo avergli dato carta bianca sul percorso, lo lascio a disfare le valigie e a organizzare la gita e me ne vado a fare la doccia poi praticamente svengo nel letto del figlio maggiore (che per il we è a casa di un amico).
Alle 7 sento bussare alla porta, quando arrivo in cucina la colazione è pronta.
Alle 8 e 20 siamo in viaggio diretti alla valle del Gordolasque abbiamo in programma una due giorni che prevede di raggiungere la Valle delle Meraviglie passando per un percorso più sportivo di quello canonico.

16.7.04

Lombardia

Atterrati su in Brianza come un 747
siam cresciuti di nascosto, come le castagne matte
La regina Teodolinda ci faceva l'occhiolino
ma noi irriconoscenti, non gli abbiam fatto l'inchino

Imparammo la chitarra per avere un occasione
per paura di sentirci come un mobile a Lissone
Poi ci siamo travestiti da soldati di ventura
per cercare di scalare questa ripida pianura

Lombardia, com'è facile volerti male
di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare
ma noi siamo i figli storti, nati dentro un'osteria
e riusciamo a respirare, pur essendo in Lombardia

A Milano costruimmo una giostra di cristallo
ma la pioggia di monete l'ha distrutta sul più bello
riparammo nei quartieri dove c'è periferia
perchè sotto l'immondizia sta nascosta la magia

E fu notte sempre lunga, ubriaca nei sobborghi
imparammo a camminare con il passo dei balordi
il profumo dell'asfalto ed il nome dei coltelli
diventammo spazzatura, diventammo molto belli.

Lombardia, com'è facile volerti male
di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare
ma noi siamo i figli storti, nati dentro un'osteria
e riusciamo anche a volare, pur essendo in Lombardia

Quando venne l'uragano ci sorprese sopra Lecco
lo prendemmo per la coda e lo ficcammo dentro al sacco
anche il lago fu gentile, ci ha svelato il suo mistero
con in cambio la promessa di non raccontarlo in giro

Abbiam preso qualche stella dalla notte bergamasca
mentre il diavolo rideva gli fregammo la sua crusca
poi chiedemmo alla montagna di cantarci una canzone
e nella valle sottostante tutti fecero l'amore

Lombardia, com'è facile volerti male
di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare
ma noi siamo i figli storti, nati dentro un'osteria
e riusciamo a respirare, pur essendo in Lombardia

Abbiam fatto la scommessa di una vita rattoppata
come quando giochi il due nella briscola chiamata
non ci provoca vergogna la volgarità o il baccano
perchè anche l'occhio pesto può vedere assai lontano

Quindi non ci biasimare se non siamo riverenti
é difficile parlare con in bocca il paradenti
Se non puoi volerci bene facci almeno compagnia
Tanto sai dove trovarci.buonanotte Lombardia

(Mercanti di Liquore)
Sempre per amor di cronaca. Forse ho rimediato un letto a Parigi. La faccia da culo pare che paghi.
Ammetto la mia colpa, di Marco Paolini fino a ieri sera avevo solo sentito parlare, ma non mi ero mai impegnata per vederlo in azione. E dire che il racconto del Vajont me lo avevano elogiato fin quasi alla nausea. Ieri sera  a Villa Arconati presentava  lo spettacolo Song n 32 assieme ai Mercanti di Liquore. Posti vip grazie alle potenti maniglie di Yama (seggiole scomode come nelle file dietro, ma distanza di pochi metri dal palco) , mi sono goduta questo misto di ballate e di storie.  E' uno spettacolo impossibile da raccontare parole musiche, atmosfere dal collettivo di sinistra negli anni 70, alla fame dei soldati in trincea, alle discussioni letterarie di due ragazzi in gita scolastica. Canzoni. Letteratura. Note futili a lato: la voce in falsetto (si dirà poi così?) di Paolini mi ricordava quella di Paolo Rossi (quando era ancora simpatico... a proposito che fine ha fatto?). Lorenzo Monguzzi ha una voce stupenda,  molto calda e anche prima del finale si coglieva l'impronta De Anrdreiana. Quando poi ha intonato La guerra di Piero e Geordie per noi genovesi è stato un brivido lungo la schiena.      
La lampada pare sia in cantina a causa di un "incidente domestico". Chiarito questo posso tentare di ritrovare la mia tranquillita'. Intanto comincio andandomene in Francia nella valle delle Meraviglie per un we.

15.7.04

E' che dopo che uno si trova in certe situazioni, poi il giorno successivo non dovrebbe vedere uno via l'altro una puntata di Ally Mc Beal e Quattro matrimoni ed un funerale, da sola in casa mentre i coinquilini sono in giro a fare baldoria.

14.7.04

Non posso lamentarmi piu' di tanto, se stamattina non avessi sprecato quella mezz'oretta a cercare notizie su Parigi e quell'altra manciata di minuti per scrivere i post qui sotto, forse adesso non sarei sul punto di ululare alla luna che deve ancora sorgere.... la questione sarebbe rimandata di una mezz'oretta.
Fortunatamente a casa mi aspettano:
due budini al cioccolato della centrale del latte
una scatola da sei Cuccioloni
due becks
un pacchetto di rodeo
ci sarebbe anche un'asse da stiro con una montagna di roba che mi guarda supplicante, ma quella fingero' di non vederla.
Per la serie faccia di tolla ho appena mandato una mail ad una amica del mio ex che ho visto due volte due in vita mia (l'amica non l'ex ovviamente), per chiederle ospitalita' a Parigi ad agosto.
Vedremo.
La risposta corretta era ovviamente la uno.
In tutto questo pero' una domanda e' rimasta irrisolta: che cazzo di fine ha fatto la lampada che gli avevo regalato per Natale?

13.7.04

Prima che Uma Thurman si appuntasse la lista delle persone da far fuori sul taccuino e che la presidenza del consiglio copiasse l'idea per la campagna anti droga, io il sistema della lista da depennare lo usavo gia'. La compilazione della lista di per se e' ansiogena, ti mette davanti all'evidenza dei fatti, ma non c'e' nulla di piu' liberatorio che armarsi di pennarello nero e depennare uno a uno la lista dei @todo.
Ho mangiato il nuovo(?) panino di burger king il chicken whopper something... a parte che il pollo ha la consistenza della gelatina e la cosa e' inquietante di per se' visto che e' cotto alla piastra, gli effetti collaterali sono diversi rispetto ad un normale panino: invece della classica pesantezza di stomaco sto avendo una reazione allergica. Manco avessi fatto un piercing sulla lingua. Secondo me e' colpa della salsa chica che c'e' dentro.
Ci sono tre ipotesi papabili e tutte destabilizzano il mio precario equilibrio:
1) non c'e' nulla dietro
2) c'e' qualcosa dietro che non mi riguarda
3) c'e' qualcosa dietro che mi riguarda.
Sono messe rigorosamente in ordine di probabilita'.
Vedremo.
Oggi al centro vaccinale l'eta' media dei vaccinandi era 4 anni, me esclusa.

12.7.04

Stamattina Giuliacci al termine delle previsioni meteo si e' sentito in dovere di precisare che tali previsioni erano state fatte con la tecnologia più avanzata, basandosi sui modelli matematici più all'avanguardia ed avvalendosi della consulenza di 15 espertissimi fisici dell'atmosfera.
Porca la miseria nonostante questo hanno ciccato: doveva essere nuvolo, ma senza pioggia invece sta piovendo! Manco a dirlo sono in moto e non ho il kway!
Venerdi'
destabilizzazione.
Lei era bellissima. Con quel vestitino giallo leggero con il colletto e le maniche arricciati, gli anfibi ai piedi, i capelli sciolti e il basso a tracolla. Era bella quando sedeva alla tastiera o quando accennava un passo di danza. Era bella commossa per l'entusiasmo del pubblico. Sullo sfondo di villa Arconati, prima ancora della musica che poco conoscevo e comunque mi è piaciuta, dei BlondRedHead ricorderò il fascino e la voce di Kazu Makino.

11.7.04

Sia come sia una domenica di relax io non riesco ad averla. Se resto mi tocca il pranzo di famiglia che almeno mia zia sapesse cucinare, se vado mi tocca il senso di colpa. Fanculo.

9.7.04

il mio capo legge i fumetti e stamattina mi ha offerto il caffe', probabilmente e' meglio di altri capi che ci sono in circolazione, cio' non toglie che non fornisca mai risposte alle mie richieste.

8.7.04

Prenotati biglietti per Parigi.
Ieri visto che l'architetto non ne voleva sapere di richiamarmi al telefono ho fatto un salto direttamente in studio. L'ho trovata impegnata in un fitto conciliabolo con due persone che si sono rivelate poi madre e figlio.
Sulle poltroncine nell'ingresso un ragazzo con un filo di schiuma alla bocca ascoltava i discorsi che provenivano dal concicliabolo, ridacchiando in modo chiaramente isterico.
Dall'interno dell'ufficio:
FIGLIO: Il problema e' che questa stanza e' TROOOPPO grande e un calorifero non basta, bisogna sdoppiare sdoppiare SICURAMEEENTE.
MADRE: ASSOLUTAMEEEENTE va sdoppiato e a ciascuna meta' vanno aggiunte almeno una o due unita'
ARCHITETTO: eh si': una o due?
MADRE: direeeei almeno due.
FIGLIO: due di qua e due di la'. E poi per la predisposizione al condizionamento bisogna ASSOLUTAMEEENTE che l'ingegnere mi dica quanti BTU sono necessari.
BLA BLA BLA....
Dopo tre minuti avevo la schiuma alla bocca pure io e guardavo con aria comprensiva il ragazzo accasciato sulla poltroncina ormai in preda alle convulsioni.
Ecco, io non oso immaginare cosa possa essere una riunione condominiale per decidere che so... il colore delle tende da sole...
O mi metto a coltivare sostanze stupefacenti sul terrazzo onde alleviare le mie sofferenze o mi compro un fucile per narcotizzare gli elefanti e sparo a mr BTU.
Credo che in questo ufficio sia giunto il momento di proporre la marjuana a scopo terapeutico. Saremmo tutti piu' rilassati e il numero di puttanate scritte nel codice rimarrebbe costante.
Giove Pluvio, quel bastardo, studia le mie mosse.
Vado a mangiare? La pioggia comincia nel momento esatto in cui sto pagando il conto, giusto per quei dieci minuti che bastano a bagnarmi la sella della moto e accompagnarmi in ufficio.
La mattina mi alzo assonnata? Tempo di arrivare in garage, estrarre la moto mettermi in strada e via la pioggerella infida.


update: come volevasi dimostrare mi sono alzata per uscire dall'ufficio e sta venendo giu' una ramata d'acqua.

7.7.04

Oggi mi sono concentrata troppo. Era da un po' che non mi succedeva di dover impegnare cosi' serratamente il mio neurone stanco. La cosa trsiste e' che comunque la mia concentrazione non era volta ad un atto cretivo, ma a sviscerare la logica di un software scritto da un altro. Non chiedo tanto. Vorrei solo che la consunzione del mio neurone fosse dedicata a qualcosa di piu' interessante.

6.7.04

Call center boy: Ok allora mi aggancio al tuo pc e ti disinstallo l'antivirus, poi installo la versione nuova.
Io: Ok
CCB: Ah ah vedo Kil Bill sul tuo desktop, anzi vedo Bill... come mai?
Io:Perche' e' un uomo fascinoso, mi sono innamorata.
CCB: Ah una novella Uma Thurman.
Io: (sospirando) Magari!
CCB: Mah non so a me Uma Thurman come tipo non piace. Dopo Kill Bill poi.
Io: Beh ovvio che non ti piace: hai paura! (e adesso installami questo cavolo di antivirus)
CCB:(un po' scornato) forse si'...
Ieri mi sono trovata seduta a fianco di un errore di qualche tempo fa.
E sono riuscita ad ignorarlo.
Come fosse trasparente.

5.7.04

Ci metti un mese e passa per leggere un libro e poi in un we ne fai fuori due a tempo di record.
Memorie di Adriano della Yourcenar l'ho trovato onestamente pesante, forse qualcosa mi e' sfuggito.
Amiche di salvataggio e' un libro da spiaggia e infatti mentre tentavo di disidratarmi sui ciottoli della spiaggia sotto casa ne ho letto buona parte. E' un libro da donne, un libro sulle angosce delle donne e ti lascia un piacevole senso di comunanza: ma allora non sono la sola sfigata, la sola paranoica. E soprattutto ho ancora qualche anno di tempo per avere ansie da zitella.
Il libro di simona su Curtney Love invece l'ho divorato seduta sul pavimento del corridoio di un IC, mentre tornavo a Milano domenica sera. E' stato come rivivere all'epoca dei miei 18 anni.

3.7.04

Sabato mattina, un week end in terra natale alle porte da suddividere fra genitore uno, genitore due, amici e possibilmente mezza giornata al mare.
In strada al posto della macchina un banco del mercato che vende fasce del dottor Gibaud false.
Per un attimo la speranza di scorgere fra le pancere il retrovisore della Micra. Vana.
Il comando dei vigili è raggiungibile insinuandosi fra il banco dei formaggi, dove anziane signore con borse con le rotelle si contendono a suon di gomitate l’ultima forma di pecorino, e il banco del fruttivendolo, dove i tre proprietari stanno facendo a gara a chi urla più forte per sponsorizzare i meloni.
Il comando dei vigili di zona ti indirizza all’ufficio rimozioni del comando centrale, il quale dopo averti prelevato a mezzo bancomat 100 euro dal conto corrente ti svela ove la macchina sia custodita.
Dopo un paio d’ore di giri imprevisti sei nella confortevole sporcizia dell’abitacolo della micra e puoi finalmente puntare il muso in direzione Genova.
In tutto questo non sei andata dal piastrellaio per ordinare i decori da mettere nel tuo futuro bagno: a spanne con il prezzo della multa ci sarebbero uscite almeno la metà delle piastrelle decorate necessarie.
Se casa tua sarà sciatta potrai sempre dare la colpa al dottor Gibaud.

2.7.04

Ladies Killer.
Metti che una sera decidi di andare al cinema con una amica. Ciascuna di voi invita un ragazzo. A distanza di poche ore uno dall'altro i rispettivi amici vi bidonano.
Metti che mentre vi sedete al bar per un happy hour improvvisamete manchi la luce su tutta la via. Il cocktail con fragole frullate che avevi ordinato non si puo' realizzare per cause tecniche, cosi' decidete di darvi a cocktail piu' "seri" un cuba libre e una piña colada. Metti che sia il caldo o che il target medio del bar siano studenti in fase maturita' e il barista ci vada giu' duro con il rum.
Quando vi alzate vi gira la testa e cominciate a nutrire dei sospetti riguardo ai semini di cui erano cosparse le tartine.
Metti che vi avviate verso il cinema ridacchiando di cose insulse e quando arrivate scoprite che anche li' manca la corrente ergo il film non sara' proiettato.
Metti che non vi resta che tornarvene a casa anche a rischio di ritiro patente.
Ecco, poi e' normale che una si senta un po' sfigata.

1.7.04

Nella mia cartella di posta personale ho una sottocartella per ciascun amico o per ciascun gruppo di amici. A volte mi capita per errore di clikkare sul subfolder contenente le mail di un ex ed essendo fondamentalmente masochista, di rileggerne alcune facendomi a seconda dei casi del nervoso o del male.
Per meglio gestire le mie crisi di masochismo ho deciso di raggruppare tutte le suddette cartelle sotto il nome exFidanzati.
E' grave?
News dal quarto piano.
Goodbye Mary
Ce l'ho quasi fatta, come un highlander sto per compiere due anni in foresteria.
Fra rulli di tamburo e squilli di fanfare sto per ricevere lo scettro di Lunga Resistenza e Votazione al Martirio.
Ho vissuto con un coinquilino incivile che non faceva le pulizie, invitava le amanti a casa e mangiava solo roba fritta, ma non c'era quasi mai e quando c'era era un ottimo compagno di bevute.
Ho vissuto con coinquilini che sono diventati amici.
Ho vissuto con coinquilini che sono stati fantasmi che incrociavo incidentalmente negli spazi comuni.
Ho vissuto con coinquilini la cui ingombrante presenza di rompicoglioni rendeva difficile ignorare la loro esistenza.
In the meantime mi accontento di un traguardo intermedio: liberarmi della rompicoglioni per eccellenza. Ciascuno di noi ha la sua Mery Terry, la mia nella fattispecie si chiama Mary e venerdi' si mettera' in viaggio per la sua citta' natale.
Mary e' laureata in ingegneria biomedica, ma il suo sapere pare esteso a tutto lo scibile umano. Dalle operazioni a cuore aperto alla costruzione di un grattacielo passando per la messa in orbita di un satellite, lei sa tutto e puo' criticare tutto, perche' lei e' laureata in Ingegneria.
Lei e' anche una Donna in Carriera, in perenne competizione con il fidanzato Accenturizzato. Lei e' stata assunta per progetti chiavi in mano, ma come tutti noi e' finita a spalare merda dal cliente in un tristissimo body rental. Non abbandona le scene sul carro del vincitore tornando a casa manager rampante, ma semplicemente perche' il cliente ha deciso di tagliare i consulenti. Ma lei e' una Qualified Consultant e lo specifica nella firma delle mail.
Mary ha fatto anche qualsiasi tipo di sport dalle immersioni al paracadutismo, ma ora come ora nonostante la panca per addominali, la cyclette e i manubri per i pesi la sua silohuette e' alquanto tondeggiante, un giro come passeggera sulla moto del fidanzato le causa dolori di schiena per una settimana.
Inoltre date le sue forme abbondanti Mary soffre il caldo e vorrebbe convincere noi coinquilini a dormire con tutte le porte e le finestre aperte per creare corrente, si incazza quasi del fatto che noi si voglia conservare la nostra esigua privacy a costo di soffrire il caldo.
Mary e il suo fidanzato fanno sempre tutto assieme, vanno anche dallo stesso parrucchiere per non separarsi nemmeno per un minuto. Una volta mi e' successo di accompagnare il mio fidanzato dal parrucchiere e per un momento ho pensato al suicidio rendendomi conto che mi stavo Maryzzando.
Mary per il suo fidanzato e' l'investimento e pare che questo per lui sia il migliore dei complimenti possibili.
Comunque sia Mary e il suo fidanzato stanno per trasferirsi definitivamente lontani da Milano: urra'!
Per la cronaca

L'uomo Vodafone si distingue dall'uomo comune per l'approccio alla soluzione dei problemi:
a) la soluzione piu' lineare viene scartata a priori,
b) fra le restanti opzioni (tutte alquanto tortuose) si avra' un ping pong decisionale da stordire i volta bandiera piu' scafati,
c) nessun documento scritto verra' messo in circolazione in modo da poter ritrattare ad ogni istante quanto stabilito in precedenza.