30.7.07

E ieri finalmente eccomi con indosso un paio di scarponcini da montagna a calcare un sentiero, grazie al presidente sempre solerte nell'organizzazione di gite montane. La meta, i laghi del Paione in Val Bognanco, quella dall'acqua naturale.
Si parte da S. Bernardo di Bognanco inizialmente su di una strada asfaltata in forte pendenza, un po' noiosa, un po' faticosa, ma poi ne vale la pena.
Per arrivare al primo lago è data un'ora e venti, ma anche io col mio debito d'ossigeno ci ho messo dieci minuti di meno. Da lago a lago poi sono previsti altri venti minuti.
Il terzo lago è il classico lago di montagna immerso in un paesaggio lunare di roccia e detriti, il primo è un bel lago circondato da prati verdi luogo adatto a pic nic e relax. Il secondo è una via di mezzo, quindi meno affascinante, anche se il colore azzurro delle sue acque non ha nulla da invidiare agli altri due.
A breve qualche foto su flickr, ancora scattate con la pentax. Spero a breve di vincere lo sgomento ed iniziare ad usare proficuamente il mio regalo di compleanno, ritirato sabato mattina.

26.7.07

Mi sento prosciugata, il che visti gli stravizi alimentari di ieri sera, potrebbe essere una ottima cosa, peccato che mi sento le budella prosciugate mentre il girovita e maniglie dell'amore fluttuano allegramente fuori dai pantaloni.
Ero abituata a lavorare per bernardo il latitante: "non vedo non sento non parlo e spesso non ci sono nemmeno".
Adesso lavoro per peppino la cozza: "ci sono ed ho tanta paura, quindi ti chiamo ti parlo ti vengo a cercare ogni 20 minuti per sentire di avere la situazione sotto controllo".
L'inestimabile pregio di avere un capo latitante è che non rompe i maroni. Peppino la cozza invece mi prosciuga le energie.
Se qualcuno mi indica quali siano i punti nevralgici per lo scioglimento della tensione penso che mi dedicherò all'agopuntura fai da te, conficcandomi in suddette zone, i simpatici spilloni con decorazione acquistati oggi in pausa pranzo. Magari con un granchio conficcato in un orecchio la giornate lavorative mi parranno più lievi.

24.7.07

E' un classico, ogni volta che passo un finesettimana a Genova d'estate la voglia di rientrare a Milano precipita a livelli minimi.
Non so se tornando a viverci apprezzerei allo stesso modo l'aria di mare, il gelato di Flora, la focaccia per colazione, il mare di Vesima, i mille negozi di scarpe di Pegli, le passeggiate serali su di un lungomare a caso e tutte quegli altri milioni di piccole cose che durante questi finesettimana mi rendono felice.
Preda degli entusiasmi vacanzieri ho comprato un paio di espadrilles rosse a zeppa peep toe e una scamiciata di lino bianco che non ho idea di quando mai avrò l'occasione di indossarli.
Tornata nel soffocante abbraccio della pianura mi son messa alla ricerca di vie di fuga.
Ho fatto la pizza con la pasta madre e a parte le ovvie differenze date dall'utilizzo del forno elettrico al posto di quello a legna sembrava quella del pizzaiolo.
Ho provato ad iscrivermi ad un corso di fotografia e sono in lista d'attesa. E non escludo a breve di comprarmi il regalo di compleanno.

18.7.07

Secondo dubbio della giornata:
è per caso in atto una invasione degli ultracorpi? che ci fanno in giro (e con in giro significa che sul mio piano in ufficio ce ne sono almeno tre) tutte queste donne incinte?
E' meglio lavorare per uno stronzo o per un coglione?

16.7.07

L'epopea del pastis
Finite le scorte della scorsa estate, quando rientrammo dalla Francia con la macchina di super ciuck carica di bottiglie di vino e liquore, ci siamo trovati a desiderare nuovamente del pastis, da sorseggiare allungato con acqua e ghiaccio, nel tardo pomeriggio, affacciati al balcone di casa, dimenticando le beghe lavorative.
Così è iniziata l'esplorazione meticolosa dei reparti alcolici dei vari supermercati di nostra frequentazione. Niente alla slunga, niente alla coop, niente nemmeno all'auchan e dire che è un supermercato francese.
Visti i magri risultati con la grande distribuzione, fidandomi delle p@gine gi@lle e di vi@michelin, una sera mi sono messa alla ricerca di una bottiglieria che doveva trovarsi non troppo distante dal mio ufficio. Già pregustavo ampia scelta di vini e liquori, ma non avevo messo in conto che internet può rifilare amare sorprese. Ne ho preso atto quando al posto della bottiglieria ho trovato una caserma dei carabinieri e me ne sono dovuta tornare a casa con le pive nel sacco.
Quando ormai avevo riununciato pensando che avrei dovuto effettuare una spedizione in Costa Azzurra per far rifornimento, sul mesto scaffale vini e liquori del triste supermercatino dietro casa, ecco una bottiglia di Ricard.
A onor del vero, essendo impaziente, prima di trovare il pastis mi ero piegata ad acquistare una bottiglia di anice forte, anch'essa dà soddisfazione, essendo molto simile al pastis e avendo simili modalità di fruizione (allungata con acqua o con ghiaccio).

15.7.07

Non siete venuti? Peccato, la festa in cascina è stata una figata.
Purtroppo le zanze erano abbondanti ed agguerrite e nemmeno l'autan da paesi tropicali le disturbava. Il risultato per quanto mi riguarda sono 60 punture di zanzara equamente suddivise fra pancia, schiena davanti e dietro delle gambe.

13.7.07

Pomeriggio di spiegone, ho già la testa che mi cade prima ancora di cominciare.

12.7.07

Due post in un giorno? Certo, se bisogna lamentarsi.
Antefatto, ieri ore 19.00 mail di Capo 2
domani sarai impegnata su di un'altra attività, quindi mandami pure i risultati di quella che stai seguendo adesso.

Oggi ore 11.40

Capo 1 - Puoi fare questa verifica?
G. - Ok va bene


ore 11.50

Capo 1 - Puoi venire di qua?
G. - Arrivo
ore 11.52

Capo 1 - C'è da fare questo lavoro, su questo argomento. Immagino che tu ne conosci il giusto
G. - Per essere esatti non ne so nulla
Capo 1 - Infatti abbiamo pensato che questa persona potrebbe affiancarti e farti una overview del sistema, così poi tu puoi lavorare in maniera indipendente.
G. - Ok va bene.
Capo 1 - Così da domani si può lavorare sulle interfacce e convocare le riunioni con i sistemi esterni.
G. - Eh ... ok.
Capo 1 - Perché bisogna finire prima delle ferie.
G. - ehhh.......... ok.
Capo 2 - Per dirla tutta siamo già in ritardo.
G. - fantastico. La verifica che sto seguendo?
Capo 1 - La facciamo seguire a E.

Capo 2 evidentemente da ieri sapeva che oggi mi sarei dovuta occupare dell'attività su cui sono allocata, Capo 1 mi dà un ordine a metà mattina e dopo 10 minuti lo ritira. Io sono in ufficio dalle 9.30, in pratica ho buttato la mattina nel cesso ed oggi pomeriggio sono allo sbaraglio su di una attività che è già in ritardo prima di cominciare.
Orami ho raggiunto il nirvana. Non mi incazzo nemmeno. Anzi cerco di cogliere gli aspetti positivi, finalmente un progetto nuovo che non consiste nelle solite menate che vedo di recente.
Non ho più visto il camminatore coi capelli alla Robert Smith, chissà, magari l'accoppiata sole cocente ed abito scuro lo ha tramortito e non ha più trovato la via di casa.
In compenso è qualche giorno che incontro un altro strano personaggio.
Carnagione bianco latte, pancia prominente, indossa camicie azzurrine e mezza manica, rigorosamente infilate nei pantaloni chiari con le pence, tenuti su da una cintura di cuoio marrone. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non che ai piedi calza sandali neri dall'aspetto vagamente ortopedico, sulla testa ha calcato un panama bianco e sul naso tiene occhiali scuri con lente a goccia.
Anche questo di per sé non sarebbe strano, fossimo ad esempio a Chichen Itza potrei pensare ad un americano di mezza età sceso dal torpedone della gita turistica, il problema è che questo individuo io lo incontro qui, alla periferia del mondo conosciuto, dove l'asfalto domina e l'unica attrattiva sono i capannoni industriali. Cammina svagato con le braccia dietro la schiena.
Ho l'atroce sospetto che prima o poi incontrerò anche lui in ascensore ed avrò la conferma definitiva che se c'è uno strano nel raggio di 10 Km lo mandano qui in ufficio.

11.7.07

Ve l'ho forse già detto? Beh di qui a sabato temo che tornerò a ripetermi: Venite alla festa alla Cascina Cappuccina di Melegnano. Grigliata di carne, artigianato senegalese, mercatino dell'usato, banchetto informativo e tanta musica!

10.7.07



Venite alla festa, venite!!!!
C'è cibo, c'è musica, ci sono tante persone simpatiche.
E' questo sabato, il 14 luglio dalle ore 20 presso la Cascina Cappuccina di Melegnano.

9.7.07

Si può passare due giorni sui colli piacentini e non mangiare lo gnocco fritto né bere vino?
Si può, purtroppo: io ne sono la prova vivente.
Resta il piacere di avere scoperto posti nuovi, relativamente vicini a Milano e raggiungibili per una gita fuori porta in giornata e di aver conosciuto Bobo, golden retriever a dieta stretta causa pancreatite, la cui dieta si componeva esclusivamente di mozzarella, carne di cavallo e pasta senza glutine.
Chiamalo scemo.

6.7.07

The walking man
Se fossi in un espisodio di Ai confini della realtà dovrei incominciare a preoccuparmi, supponendo di esser vittima di un qualche strano disegno.
C'è un ragazzo, piccolo e magro, vestito con un completo scuro e camicia bordeaux, indossa occhiali con la montatura di plastica nera, ha i capelli pettinati alla Robert Smith. Cammina. Sempre. E' sempre vestito di scuro.
Lo incontro di continuo.
La prima volta l'ho visto nell'atrio dell'ufficio, ci siamo incrociati sulla soglia dell'ascensore, il suo ciuffo all'altezza del mio naso. Non ci ho fatto troppo caso, nonostante alcuni piani brulichino di Accentati in giacca e cravatta col capello pettinato a schiaffo da Jean Luis David, c'è ancora una buona dose di gente stramba in questo palazzo, nell'atrio incontri ogni genere di look.
Poco tempo dopo l'ho incontrato mentre arrancavo sul cavalcavia in sella alla mia bici, col miraggio di una doccia rilassante a casa. Aveva i sacchi della slunga e camminava sul cavalcavia, al bordo della strada. Vestito di nero, con la camicia bordeaux e il ciuffo al vento.
Ieri, mentre sempre in sella alla mia bici avevo svalicato e scendevo dal cavalcavia con il vento nei capelli, ho buttato l'occhio giù e l'ho visto ancora. Capello cotonato e completo nero, camminava sotto il sole impietoso del tardo pomeriggio, solitario, sul bordo della strada ad alto scorrimento, niente borse niente sacchetti, diretto chissà per quale scopo verso la zona industriale.
Chissà dove lo incontrerò la prossima volta, sarà ancora vestito di scuro? Camminerà?

4.7.07

Io non sono una isterica pazza, non usualmente almeno. Può capitare che durante la mia vita io abbia fatto qualche scena, ma di media sono una persona ragionevole (vero?).
Non sono nemmeno una violenta, anche se certe volte posso aver augurato atroci sofferenze a qualche imbecille che mi ha tagliato la strada ed ha tentato di uccidermi, mentre rispettosa del codice della strada me ne giravo a bordo di Baby.
Solo poche volte nella vita ho sognato di fare del male alle persone, per la precisione due. Una era la mia prof d'italiano delle superiori che dopo anni di mia onorata carriera di scrittrice di temi con voti dal 7 e 1/2 in su, aveva deciso che non ero degna di un voto maggiore di un 5/6, qualunque cosa io scrivessi e qualunque fosse l'impegno profuso.
L'altra era la mia chitarrista che dopo un paio di mesi di vita affiatata si era fidanzata ed aveva iniziato a bidonarci con una regolarità sorprendente, per poi sparire tenendosi in ostaggio una mia gonna e la mia chitarra.
Ultimamente mi capita spesso di sognare di litigare in ufficio, di urlare di tutto al cliente ed andarmene e solo dopo questo sfogo catartico domandarmi quali ne possano essere le conseguenze.
Ieri non avevo più voglia di sentire l'AM che tentava di convincermi che avrei dovuto fare un lavoro che non mi spettava ed esserne contenta e che voleva dimostrarmi che oltretutto il lavoro mi spettava quando era evidente che non fosse così. Alla fine gli ho detto a voce abbastanza alta "Ok hai ragione, faccio questa cosa, non voglio più perder tempo a parlare del perchè e del per come" e me ne sono andata dicendo un "ciao" che suonava più come un vaffanculo.
Lo sento sono al limite, la prossima volta gli dirò "vaffanculo non lo faccio" e passerò dalla parte del torto con tutte le conseguenze del caso.
Non so se sono giunta al limite di sopportazione della vita in ufficio o della vita in questo ufficio.
Baratterei volentieri un po' di sicurezze per un po' di libertà. Non ho nemmeno 32 anni cavolo! Non posso essere già sul punto di sognare un posto da impiegata delle poste. Che, detto fra noi, vista la media, anche bendata e con le mani legate dietro la schiena sarei una impiegata della posta iperefficiente.

3.7.07

52%How Addicted to Blogging Are You?

Mingle2 - Online Dating

Il nuovo AM è in carica da due settimane circa. Una delle due settimane l'ho passata in ferie. Oggi sono riuscita a mandarlo affanculo. Ho vinto qualche cosa?

2.7.07

L'ultima fatica della mia settimana di vacanze è stata la produzione della marmellata di prugne.
Mi sono impegnata, ho comprato vasetti di vetro nuovi con relativi tappi, li ho lavati con acqua calda e sapone e, per maggior sicurezza, li ho anche fatti bollire per 10 minuti.
Le prugne le ho comprate al mercato del sabato, mentre le estraevo dalla sportina per metterle in frigo si è verificato quello che, a posteriori, posso definire come un incidente illuminante dell'esito del mio esperimento. La busta in carta che conteneva le prugne si è rotta sul fondo facendo cadere i frutti sul pavimento di cucina.
Ho lavato la frutta, l'ho tagliata in pezzi eliminando noccioli e piccioli, l'ho messa a bollire a fuoco vivo con zucchero e pectina. Sembravo una professionista, vasetti diposti ordinatamente sul tavolo in attesa di essere riempiti, pentolone formato famiglia gorgogliante di futta in ebollizione, riempimento dei vasetti senza spargimento di materiale sul piano di lavoro. Tutto bene fino alla tappatura quando improvvisamente uno dei vasetti, non avendo più lo sfogo verso l'alto, ha deciso di eiettare il fondo e il contenuto sul tavolo.
Arginati danni ho provveduto a completare il reportage fotografico, dal quale si potrebbe evincere che sono una precisina, ma si sa, è tutta scena.