30.11.05

A settembre mi è presa la malsana mania di comprare regolarmente Vanity Fair. Il Fidanzato non era ancora a Milano in pianta stabile e così la sera mi portavo a letto il mio giornale e mi addormentavo sfogliandolo. Qualche tempo dopo mi è presa pure la malsana idea di abbonarmi. Pensavo che sarebbe stato fantastico trovare il giornale nella cassetta della posta tornando dall'ufficio senza dover fare deviazioni fino dal giornalaio. E poi c'era la mega offerta Vogue + Vanity a soli 35 euro. Bella cazzata. A distanza di un mese dall'inizio teorico dell'abbonamento posso dirlo forte. Mi sono arrivati due numeri di Vanity Fair ed entrambi quasi a ridosso dell'uscita della settimana successiva e il numero di novembre di Vogue. Poi più nulla. Ho atteso fiduciosa pensando che una settimana poteva anche accadere che ci fosse un disguido, ma due settimane di mancato arrivo del numero mi stanno facendo imbestialire.
O la moglie del postino si sta leggendo i miei giornali (e qui verrebbe da chiedersi, ma perché li imbustano in una busta trasparente? E la privacy?) oppure alla Condé sono proprio stronzi.

29.11.05

Mi ha appena chiamato l'omino dell'officina nissan. Devo rifare i freni e cambiare due ruote alla micra se voglio sperare di passare la revisione. La prospettiva di 480 euro circa di spesa e l'impossibilità causa neve di girare con Baby mentre la macchina è ai box sono mitigati solo in parte dall'aspetto ingentilito del paesaggio innevato.
ps leggasi anche "ma porca putt"

28.11.05

Immagino si notasse, ho cambiato il template. Non ho ancora controllato come si vede con explorer. Provvederò.
In teoria sono a dieta... o colgo la scusa per affogarmi di sushi o mi viene la depressione.
Weirdo things.
Sabato mattina rientro in patria, il Fidanzato mi accompagna fino alla stazione di Tortona con la macchina. Vengono giù fiocchi come fazzoletti che si attaccano al terreno, siamo in anticipo ed andiamo al bar per un caffè. Individuo la porta toilette e dopo aver mollato il borsone, mi avvio con passo spedito. Apro la porta e rimango un po' spiazzata. Il bar senza essere all'ultimo grido non è nemmeno troppo stagionato, oltre la soglia invece c'è un corridoio che pare quello di una scuola media fatiscente, un armadio di ferro e degli scopettoni appoggiati al muro. Dopo un attimo di perplessità avanzo, aspettandomi di trovare la fila di lavandini e di fronte le porte dei vari gabinetti. Invece mi trovo in una stanza coi muri scrostati metà grigi e metà bianchi. Al centro un tavolo e lungo le pareti delle panche di legno. Sulle panche solo vecchietti con la coppola e vecchiette con la cuffia di lana, tutti con il sacchetto della spesa. Sembra di essere nella sala d'aspetto di uno studio medico di 50 anni fa, mi passa per la mente di aver attraversato un varco spaziotemporale, invece un rapido sguardo all'esterno svela l'arcano: siamo nella sala d'aspetto degli autobus. I cessi sono in fondo alla stanza e sono ovviamente in condizioni pietose. Tutto nella norma.
Dopo il caffè torniamo alla stazione. La sala d'aspetto sul binario ha i vetri sfondati ed è colonizzata da tre loschi individui che sembrano scocciati della nostra presenza. Torniamo nella sala d'aspetto principale. Da un lato un gruppo di anziani autoctoni discorre con un gruppo di ragazzi di colore, di fronte a me un tizio con il berretto fissa insistentemente dalla mia parte con occhio vitreo da serial killer. Nella fila di sedie successiva un dialogo fra sordi, nel senso letterale del termine:
-perché domenica c'è la festa a S. Sebastiano
-cosa?
-la festa
-ah sì dove?
-cosa?
- la festa dov'è?
- S. Sebastiano
-dove?
e via così ad libitum.
Arriva il treno, salgo il fidanzato si allontana per riprendere la macchina. Non mi volto, ma sono quasi sicura che la stazione di Tortona con i suoi abitanti siano spariti nell'esatto istante in cui abbiamo smesso di guardarli.

25.11.05

Questa mattina ho avuto due epifanie, la prima è che devo decidermi a stirare, perché non ho più nulla da mettermi. La seconda, conseguente alla prima, è che devo mettermi a dieta, perché ho messo su una gonna acquistata due anni fa e per riuscire a chiudere la cerniera c'è voluto l'intervento del fidanzato.
Con la mia longuette di velluto nero a tubo sembro Morticia Addams ed ho una fluidità di movimento pari ad un palo della luce. Per farmi salire in macchina il Fidanzato ha ribaltato il sedile posteriore e mi ha infilato lunga dal bagagliaio stile sagoma di cartone.
Sfortunatamente l'acquisto di una torta alla crema di marroni, decorata con marron glacé, effettuata presso il cioccolataio di fiducia ieri sera e già consumata per 3/4 fa sì che l'inizio della dieta sia rimandato a lunedì.

24.11.05

Nei miei 3 minuti di coscienza civica ho guardato il sito del corriere per capire cosa era successo nel mondo. Ho scoperto che è stata approvata la riforma sul Tfr. Dal 2008. Nessuno però spiega quando e a chi bisogna mandare la lettera per intimare di non provare ad investire il mio tfr in un qualche squallido fondo pensione di categoria. Se qualcuno che passa di qui ne sa qualcosa è pregato di illuminarmi con un commento.
update: qui la spiegazione di cosa cambia.
Un evento che ha dell'incredibile, mia madre viene a Milano per un pomeriggio. Le motivazioni della trasferta pomeridiana non sono purtroppo le migliori possibili, ma non ci lamentiamo. Data l'incredibilità del'evento (le visite di mia madre qui shanno una distribuzione poissoniana) mi aspettavo come minimo che nevicasse. Invece nulla, c'è il sole. In compenso è scoppiato un puttanaio della madonna su una cosa di cui mi ero occupata io secoli fa. Spero che non mi chiedano di rimanere che altrimenti mi tocca mandarli a fare in culo.

23.11.05

S. l'ex coinquilina festeggia l'abbandono a Milano e al simpatico luogo di torture fra pochi minuti. Non ho fatto nemmeno in tempo a farle vedere la casa nuova, quando ho finalmente comprato le sedie, lei era già in procinto di ritornare a casa a Torino. Ora vado a scroccarle qualche pasticcino e a dirle in bocca al lupo.

22.11.05

Il distributore di bustine di maschere per il viso dell'esselunga è sempre una fonte di tentazione. Promettono tutte viso luminoso e pelle liscia come quella di un bambino, come non farsi abbindolare, soprattutto in inverno? Pallida va bene, ma che almeno si possa dire un viso di porcellana.
Ieri sperimento l'ultimo acquisto : la maschera al the verde. Stendo il sottile strato sul viso evitando, come da istruzioni, la bocca ed il contorno occhi, attendo che si aciughi e procedo alla rimozione. O almeno ci provo. Sì perché l'infida maschera ha la consistenza del vinavil seccato sulla pelle e non ne vuol sapere di venir via. Aderisce perfettamente al viso e alle rughe conferendomi il ghigno sinistro di chi ha la pelle tirata per troppi lifting.
Dopo un buon quarto d'ora di tentativi, millimetro per millimetro ho rimosso sì e no il 10% dell'orrido impiastro. Dopodiché in preda a crisi isterica sciacquo il viso con abbondante acqua e sapone e sfrego vigorosamente con l'asciugamano per rimuovere gli ultimi brandelli.
Risultato alla fine ho il viso rosso come un pomodoro, con ancora qualche brandello pendulo di the verde e sembro più uno zombie che una bambola di porcellana.
Alla luce della situazione lavorativa attuale il fatto che ci abbiano chiesto di prendere delle ferie potrebbe sembrare preoccupante e probabilmente lo è. Però il pensiero di vacanze di Natale modello scolastico non può non farmi spuntare un sorriso a 32 denti.

20.11.05

Stamattina ero a letto per la pennica post lavoro notturno. Ero già sveglia e il fidanzato era venuto a convincermi che fosse ora di alzarsi per la missione seggiole ikea.
Il letto scricchiola, guardo il Fidanzato:
-ma che cosa combini scricchiola tutto il letto!
- ma io sono fermo immobile pensavo fossi tu che stavi scalciando
Guardiamo il lampadario, immobile. Facciamo spallucce e ci alziamo. Adesso scopro che la scossetta c'è stata.
Ho dei tempi di latenza da panico, tipo che penso una cosa e poi la faccio dopo un mese. Quindi in colpevole ritardo riporto questo post di a day in the life.

3%

Ho appena finito di vedere il servizio di Rai News 24 su quello che è accaduto a Falluja, Iraq, negli ultimi mesi.
La frase del servizio che mi ha più colpito è stata quella che si riferiva ai filmati della guerra del Vietnam: solo il tre per cento del materiale video proveniente dal Vietnam aveva contenuti violenti, ma (anche) questo è servito a scatenare la protesta contro la guerra.
Per questo pubblico qui diversi link, che hanno a che fare con quello che io, nel mio minuscolo, e altri hanno fatto per documentare quello che è successo a Falluja e in Iraq e che sta presumibilmente accadendo ancora. Una piccola parte del materiale disponibile in rete. Il 3%?
Solo l'ultimo link riguarda il servizio andato in onda qualche giorno fa.
Leggete e guardate tutto con attenzione, per quanto immagini e parole siano insostenibili. Poi vi chiedo un favore: copiate questo post, o solo i link in esso contenuti, magari aggiungendone degli altri, sul vostro blog. Oppure usate la mail, o qualsiasi altro mezzo che il 2005 ci offre, trent'anni dopo il Vietnam.
Si dice sempre che siamo in pochissimi, "noi blogger", e forse è vero. Siamo "un" 3%? Si dice anche che siamo bravissimi a fare catene sui libri che leggiamo o i dischi che ascoltiamo. Adesso facciamo una catena diversa, se vi va.

Enzo Baldoni parla di Falluja (RealMedia)
Enzo Baldoni racconta di Falluja
(agosto 2004)

Giuliana Sgrena: Falluja, una strage al giorno (settembre 2004)

Falluja: ieri e oggi
(novembre 2004, periodo del primo probabile attacco con MK-77)
Il video linkato nell'articolo si riferisce ad un attacco dell'aprile 2003:
scaricatelo qua (tasto destro, salva con nome)

Rapporto da Falluja 1 e 2
(gennaio 2005)

Napalm by any other name
(aprile 2005)

Il servizio di RaiNews24
(novembre 2005)
Poco fa ho inaugurato la stagione del raschietto per il ghiaccio. Portatile in spalla, imprecazioni alle labbra, raschietto nella mano in un tentativo di recuperare quel minimo di visibilità che mi consentisse di guidare fino in ufficio. Sono arrivata sana e salva ma ho parcheggiato in divieto di sosta. Se un vigile stronzo mi da la multa spero che la peste bubbonica lo colga.

18.11.05

Ieri S., l'insegnante di danza, ci ha portato un velo nero di maglina abbastanza spesso.
Ad inizio coreografia si parte strategicamente avvoltolate nel velo.
L'avvoltolamento nel velo è alquanto complesso, S. ci dà le istruzioni:
metti il velo sulla testa e sulle spalle, prendi i lembi con la mano sinistra, tira fuori la destra e raggruppa sotto l'ascella sinistra, con la destra poi prendi il lembo destro del velo all'altezza del viso.
Dopo tutte queste operazioni si dovrebbero avere 13 sagome nere, sinuosamente drappeggiate nel velo, pronte ad avanzare sul palco con fare panteresco. S. si gira, guarda i risultati delle operazioni e dice: "Ragazze insomma! Fate attenzione a quello che dico! Non siamo mica qui per fare i FANTASMI!". Nello specchio in fondo alla sala invece che 13 pantere si riflettono 13 vedove siciliane scappate di casa di corsa con lo scialle nero buttato sulla testa come capita.
Parte la musica, S. parte convinto urlando "Su ragazze, camminate, fate le FIGHETTE!".
Le 13 vedove siciliane avanzano sbilenche nel tentativo di non far cadere lo scialle dalla testa.
La musica prosegue, le operazioni di spacchettamento del velo sono fortunatamente meno macchinose. S. ormai balla dimentico di ciò che gli accade intorno, passo arabo laterale. Nello specchio le vedove siciliane saltellano lateralmente come i calciatori quando fanno il riscaldamento prepartita, trascinando lo scialle sul pavimento.
Finiscono la musica e la lezione. S. distribuisce i veli e ritira i soldi. I veli sono meno delle vedove siciliane, rimango d'accordo che io ritirerò il mio velo la settimana prossima. S. ci pensa, torna nello spogliatoio, mi porta il suo velo e mi dice: "Tieni ti do questo... però mi raccomando questa settimana a casa ESERCITATI!"

17.11.05

Decido di leggere il primo capitolo di un libro della mcgraw hill su J2EE, libro che, come tutti i manuali di informatica, ha un prezzo in euro al kg pari a quello dell'oro. Trovo la seguente frase:
La stabilità è la proprietà di un’applicazione che si dice stabile quando si comporta come previsto senza bloccarsi, senza subire crash e senza esibire quelle caratteristiche comunemente associate con prodotti incompleti, scorretti e appunto “instabili”
Ma l'autore ha bisticciato con la sintassi o non sapeva neanche lui come definire la stabilità? Decido di non curarmene, procedo. Si parla adesso di semplicità:
qualunque misura orientata a semplificare il processo di sviluppo può essere estremamente proficua in termini di produttività dei programmatori e del loro benessere psicologico.
Ah ah ah il benessere psicologico dello sviluppatore... ma per favore!!!
Antefatto.
Il bimbo del Padre Di Famiglia Uno:
"Non mi lavare le braccia che mi vanno via i tatuaggi"

Padre di Famiglia Uno discute al telefono con la moglie:
"magari compriamo dei tatuaggi nuovi che quelli che ha sono tutti cancellati... ah lui vuole quelli che non vanno via..... ah...ah... sì va beh ok che con i tatuaggi uno fa quello che vuole, ma onestamente un tatuaggio a 5 anni mi semra un po' prematuro"
Una ola per il bimbo !
Prometto che poi non scrivo più nulla rientrante nella categoria [cazzi lavorativi].
Allarmati dalla precaria situazione lavorativa dal cliente e dalle nubi che si addensano all'orizzonte sul fronte lavorare in sede, abbiamo mandato una mail al nostro capo chiedendogli se poteva dirci cosa stava succedendo. Il mio capo ci ha dato qualche rassicurazione telefonica sparsa e poi ci ha detto "non vi preoccupate, il I dicembre ci sarà una riunione chiarificatrice, stasera arriverà a tutti una mail con l'ordine del giorno della riunione".
L'ordine del giorno è arrivato e lo riporto qui di seguito
1)Presentazione del gruppo di cui l'azienda fa parte.
2)Presentazione dell'azienda.
3)Presentazione dei nuovi BM.
4)Presentazione delle attività extra lavorative:
corso di enologia
magnalonga
torneo di calcetto
Voglio concedere il beneficio del dubbio sui primi due punti, magari non saranno le stesse slide delle ultime 4 riunioni, ma si parlerà seriamente della ristrutturazione aziendale a cui stiamo andando incontro, però l'ultimo punto fa tanto panem et circenses per distrarre le masse.

16.11.05

Qui c'è la caccia al consulente. Tipo che la mattina ci sei e a pranzo non ci sei più e ti va di culo che almeno puoi raccattare le tue cose. A volte ci sei fino alle 19 e poi quando sei a casa ti arriva la telefonata del tuo capo che ti dice di non tornare il giorno dopo e mannaggia hai tutti i cd nella cassettiera e la tazza con le fragole nell'armadio. La deadline è venerdì. Il fatto che io sabato notte debba lavorare mi dà un giorno in più. Me la vedo la scena. Domenica mattina mentre stravolta raccatto il pc per tornare a casa il capo mi saluta e mi dice "ah comunque domani non venire". A quel punto sappiate che diventerò verde, crescerò a dismisura, mi si strapperanno i vestiti e li ucciderò tutti.

15.11.05

Questo post invece andrebbe alla categoria [bestemmie represse]
Ma Per Dindirindina! Ma Poffarbacco! Oh Giove Ballerino! Acciderbolina!
Per favore qualcuno mi defibrilli che non ci sto più dentro ed è solo martedì.
Se su questo blog avessi le categorie questo post rientrerebbe nella categoria [Sapesse signora]
Sono stata dal medico per farmi fare il certificato di sana costituzione. Mi ha guardato in faccia, ha selezionato il documento su word, ha premuto il tasto stampa e mi ha scucito 40 euro. Bel coraggio con la faccia da zombie che mi ritrovo. Lo dico sempre, ma poi mi impigrisco, l'anno prossimo faccio la visita medica sportiva. Mi chiederanno magari 50 euro però invece di guardarmi in faccia mi faranno un elettrocardiogramma.
Devo cambiare medico, raggiungere via degli scipioni alle 18 di un giorno infrasettimanale partendo da Corsico assume sempre più i connotati di una tragedia. E' da mezz'ora che impazzisco per scoprire a che ufficio devo rivolgermi, il sito della asl provincia di milano 1 sembrava impazzito. Poi l'illuminazione, bastava aprirlo con Explorer, Firefox evidentemente non è supportato.
In tutto questo non ho ancora capito se abito a Corsico Nord o Corsico Sud, andando per analogie, visto che sono al di sotto del naviglio mi sa che abito a Corsico Sud, ma chi può dirlo...

14.11.05

Sabato giornata di reimpatriate. Al pomeriggio con E. e R. ci siamo avventurate in quel di Sestri per fare 4 passi per negozi. Il tempo non era clemente, per cui dopo un giro da Bagnara dove, meglio che niente, ho comprato degli asciugamani per il bagno (unico oggetto con un prezzo accessibile nell'edificio), ci siamo dirette quasi subito a casa di E. la novella sposina. Avere una amica architetto a disposizione in fase di progettazione fa la differenza, così il muro sbilenco fra cucina e ingresso e l'illuminazione del salotto sono quei piccoli tocchi che rendono un appartamento particolare e personale. E. e G. sono belli, come la loro casetta. Ci preparano il the e chiacchieriamo davanti alle tazze del sevrizio buono. E' strano pensare che con le compagne di classe del liceo si parli di arredamento di casa, di mariti, R. si è sposata un anno e mezzo fa, di possibili figli, quando sembra ieri che prima del suono della campanella si discuteva di chi sarebbe stato interrogato di filosofia quel giorno.
Alla sera invece una birra alla Città Vecchia con A. F. e M. Domando che fine abbiano fatto P. e R., mi rispondono che sono a casa stanchi, hanno passato tutto il giorno in giro per la Toscana alla ricerca dei comodini. Il mio sguardo perplesso li induce a spiegarmi che anche loro stanno mettendo su casa. Tutto questo, unito al fatto che G. si è laureato pure lui sancendo il definitivo distacco del gruppo dalla stagione degli studi, mi induce a riflettere sul fatto che ormai siamo adulti, nonostante il quarto volume di Harry Potter appoggiato sul bordo del futon.

11.11.05

Ci risiamo. Domenica c'è il blocco del traffico dalle 8 alle 20. Fossi qui a Milano la cosa non mi toccherebbe. Visto il grigiore me ne starei a casa in pantofole sul divano a guardare un film o a leggere finalmente Harry Potter and the Goblet of Fire. Anzi a dirla tutta il programma era proprio questo, rientrare da Genova abbastanza presto da potermi godere un comodo pomeriggio pantofolaio in casa. Invece nada, il pomeriggio in pantofole lo passerò a casa da mia madre e poi invece di traslocare dal divano direttamente al letto mi toccherà affrontare un'ora e mezza di macchina. La cosa mi infastidisce oltremodo.

10.11.05

Divisione Recruitment HR
Mi arriva la comunicazione che sono caldamente invitata a seguire il corso di Inglese Aziendale.
L'invito caldo è poco meno che una minaccia con un pugnale in zona giugulare, quindi mi dico, va beh, facciamo vedere che siamo proattivi e chiediamo che il corso sia finalizzato alla certificazione cambridge. Propongo che l'azienda rimborsi il costo dell'esame in caso di successo. Risposta dalle HR: Cioa Ginevra scusami se ti rispondo in ritardo...
mi sono informata per il discorso sulla certificazione, ma l'amministrazione mi ha detto che non è possibile, in quanto è una rischiesta tua personale, se invece fosse il tuo BM a farne rischiesta o il cliente presso il quale lavori allora il doscorso sarebbe diverso.
Cmq a breve partirà un corso di Inglese in Vodafone ti invito a partecipare...

Un corso di comunicazione a quelli delle risorse umane lo vogliamo far fare?
Che i dipendenti di una azienda siano delle merde per l'azienda stessa è assodato, ma almeno un tempo avevano la decenza di fingere che non fosse così.
Ieri siamo andati a fare la spesa alla lidl. A parte che mi sono persa una svolta quindi abbiamo un po' girovagato per Buccinasco prima di raggiungere la meta, posso dire che alla lidl non si risparmia. O almeno, io non risparmio.
La spesa è consistita in:
pacchetto di fagiolini (saporiti, nei limiti in cui dei fagiolini possono esserlo)
confezione da 1 Kg di carote (che sapevano di carota)
confezione gigante di succo di frutta ace (che ancora devo aprire)
formaggio spalmabile alle erbette (soprattutto all'erba cipollina, che facilita le public relation)
formaggio tipo brie con la muffa (che odora di calzini sporchi, ma di gusto non è male)
formaggio tipo brie agli champignon di chernobyl
mortadellina mignon in poliuretano espanso (che devo ancora assaggiare)
e fin qui magari i costi non sarebbero levitati, peccato che poi siamo passati dal reparto dolci e nel carrello sono finiti:
after eight (che hanno cambiato la grafica sulla confezione rendendola molto più dozzinale e, ho scoperto con raccapriccio una volta a casa, ormai sono prodotto nestlè, orrore!!)
lebcucken (biscottazzi natalizi tedesci speziatissimi, buonissimi, ma per favore non leggete gli ingredienti che se no vi spaventate)
cioccolatuzzi fondenti ricoperti di palline di zucchero
fiocchi di neve adesivi con cui ornare le finestre
renne con sorriso a 34 denti da appendere all'albero di Natale che ancora non possiedo
Totale 19 euro, spesa media che faccio alla slunga portando a casa cibi molto più sani un numero dcisamente inferiore di cazzate.

9.11.05

AAA Cercasi valium a basso costo
Ho bisogno di essere sedata in maniera preventiva. Ho appena scoperto che i tester delle attività che ho seguito per febbraio saranno Mr E'Gia'TantoSeMiRicordoComeMiChiamo e Miss Rotweiler (di cui ho già parlato in precedenza).
Il soggetto maschile, con laurea in discipline scientifiche, ha esordito infilando il cavo del telefono nella presa della scheda di rete e lamentandosi successivamente del fatto che non era connesso alla Lan. E' il genere di persona che viene a farti una domanda il lunedì mattina alle 10, gli rispondi e il mercoledì mattina scopri che non ha ancora capito cosa gli hai detto(ok ci sta che io non mi spieghi bene, ma chiedere una seconda volta no?).
Il soggetto femminile è del tipo che prima ti dà una mazzata nelle gengive e poi ti fa la domanda, tanto per principio sei tu che hai sbagliato.
Forse posso chiedere un indennità per sevizie psicologiche, comunque nel dubbio a Natale regalatemi degli psicofarmaci potenti o, in alternativa, una katana affilata per sterminare i miei nemici
E già che ci sono pubblico questa mail che mi è arrivata oggi sulla questione della linea ad alta velocità in Val Susa di cui ogni tanto si sente qualche eco sui giornalie di cui peraltro fino a stamattina non sapevo nulla
dal comitato NoTAV

Scrivo queste poche (spero) righe con l'unica intenzione di portare a conoscenza una situazione che la maggior parte dei media cerca di tener nascosta.
Da diversi anni è in corso in ValSusa una manovra di resistenza organizzata contro la linea ad alta velocità ferroviaria Torino-Lione (TAV).
Quello che fanno credere i media è che gli oppositori siano pochi e comunque motivati solamente dal fatto che "gli passa il treno sotto casa". Nella manifestazione di giugno c'erano 30000 persone (in tutta la Val Susa ci sono 50000 abitanti).
Non posso di certo smentire questa motivazione, ma in realtà i motivi veri (che vengono metodicamente nascosti dai media) sono ben altri:
1.. La tratta Torino-Lione è completamente inutile: nella Val Susa esiste già una linea ferroviaria sottoutilizzata, in grado di reggere il traffico richiesto (considerando i tassi di crescita) almeno fino al 2050.
2.. La linea in costruzione è esclusivamente merci, non si avrebbe alcun vantaggio in termini di tempo per la percorrenza da Torino a Lione. I treni passeggeri comunque continuerebbero a transitare nella linea storica con i tempi di percorrenza attuali.
3.. Nel tratto montano (e quindi da Torino alla Francia), comunque non sarebbe una tratta ad alta velocità perchè la conformazione del terreno montano non la rende possibile.
4.. L'amianto sotto al Musinè c'e' veramente (è già ampiamente dimostrato), e nei progetti non c'è il minimo accenno ad un piano di messa in sicurezza dell'amianto estratto (è previsto semplicemente uno stoccaggio in valle a cielo libero), che con i frequenti venti della ValSusa verrebbe distribuito e respirato in tutta la cintura ovest di Torino ed in Torino stessa. Le malattie causate dalla respirazione di anche solo 1 fibra di amianto vengono diagnosticate 15 anni dopo l 'inalazione. Dal momento della diagnosi la mortalità è del 100%, ed il tempo di vita medio è di 9 mesi.
5.. Il corridoio 5 (tratta Lisbona-Kiev) di cui questa tratta sarebbe parte fondamentale non esiste: da Trieste verso est l'opera è bloccata in tutti i suoi aspetti.
6.. Finanziariamente è un disastro annunciato: perchè vada in attivo, nella tratta dovrebbe passare un treno merci ogni 3 minuti, 24 ore al giorno. Per questo motivo, al momento nessun privato si è impegnato finanziariamente, banche e fondazioni comprese. La tratta è costosissima, ed i soldi non ci sono: è notizia recente che nella finanziaria di questi giorni sono stati tagliati quasi tutti i fondi per le grandi opere. Gli unici soldi su cui si regge l'opera sono i finanziamenti europei.
7.. Se dovessi elencare tutte le implicazioni legali del ministro Lunardi (mi spiace, ma non riesco proprio a dare dell'onorevole ad unaper sona del genere) questo documento diverrebbe troppo lungo. Dico solo che l'appalto per la costruzione del tunnel di 52Km (7,5 miliardi di euro) è stato vinto da una ditta francese che l'ha subbappaltato alla francese RockSoil, di proprietà della moglie.
Forse ora è più chiaro e motivato perchè nelle proteste dei ValSusini sono presenti sempre, in prima fila, tutti i sindaci e le istituzioni di tutti i paesi della Valle, indipendentemente dal partito politico di appartenenza.
Il CIPE, incaricato di distribuire i fondi italiani, ha già eliminato la tratta Torino-Lione dalle opere da finanziare dallo stato italiano (nonostante quanto riferito dai media). L'unico obiettivo di chi il TAV lo vuole fare è quello di agganciare la pioggia di finanziamenti europei per le grandi opere; per far questo, devono entro fine anno poter dire che i lavori sono iniziati.
Lunedì 1 novembre ho partecipato al blocco dei lavori a Mompantero: in 500 persone (saremmo stati molti di più, ma alla maggior parte delle persone è stato impedito di raggiungere i luoghi della protesta, militarizzando Susa) abbiamo bloccato senza alcuna violenza per un giorno intero 1200 demotivati esponenti delle forze dell'ordine. La notizia che i siti siano poi stati presi in possesso dalle forze dell'ordine in nottata (quando non c'era più nessuno ad opporsi e verificare) sembrerebbe falsa, alcune persone hanno verificato il giorno successivo che i siti erano ancora sgombri.
La questione NoTAV non è una questione di sinistra o destra: l'opposizione è trasversale, ed ogni persona di buon senso che sia informata sul problema non ha difficoltà a capire le nostre ragioni. Il problema è che la voce dei NoTav ciene puntualmente soffocata dai media, per la grande quantità dei finanziamenti europe i in gioco. Personalmente penso che anche i più accesi interessati questo lo sappiano benissimo, e dell'opera non gli importi proprio nulla. L'unica loro preoccupazione è farsi rigirare nelle loro casse i soldoni europei.
Non chiedo a chi legge questo messaggio di crederci ciecamente, ovviamente può essere inteso come propaganda di parte, ma di informarsi anche dal altre fonti indipendenti. Purtroppo il quotidiano La Stampa ed il telegiornale regionale di Rai 3 sono le fonti di informazione che si sono rivelati più corrotti e di parte, non solo nei commenti alle notizie ma anche nel continuo riportare notizie false.
Qualche anno fa è venuta una troupe di Report diversi giorni in valle a fare un servizio sul problema. Risultato: il servizio non è mai andato in onda ed il giornalista è stato quasi licenziato. Il mio intento non è solo di convincervi sulle nostre ragioni, ma prevalentemente di informarvi. Se credete che le informazioni di questo messaggio siano false, vi invito a verificarle. Penso che poi la convinzione venga da sola.


Infine qui qualche link interessante:
NoTav
Articolo su Unimondo
Legambiente Val Susa
Articolo su indymedia
Non ho la televisione e la mia radio becca solo la frequenza di radio24, ma attualmente è murata dietro uno stendipanni. Comunque c'è lo sciopero dei giornalisti e anche la mie ultime fonti di informazione, i siti di corriere e repubblica, tacciono. Ho pensato di leggermi qualche sito di quotidiano straniero per avere notizie su cosa accade nel mondo e magari anche per avere qualche notizia sull'Italia e su come viene percepita dal di fuori.
L'unica notizia che ho trovato sull'Italia riguarda una rissa con morto avvenuta a Venezia fra i pescatori di patelle che si contedevano il monopolio della pesca nella laguna. Mi sembra emblematico.
Update: Ho anche trovato che Roma ha deciso di smorzare l'illuminazione pubblica della città per risparmiare e per ridurre l'inquinamento luminoso.

8.11.05

Un vago sentore di presa per il c*l*.
Ciao,
ti scrivo per comunicarti l'esito del Test di Inglese da te sostenuto in V°°°°°°°°: sei risultato "sufficiente", e di conseguenza, data l'importanza della conoscenza della lingua Inglese nella società in cui lavori, in accordo con F####i, sei caldamente invitato a partecipare al corso di Inglese Aziendale che stiamo preparando e che a breve partirà.
Grazie per l'attenzione
Saluti
Al di là del fatto che se uno ha una sufficiente conoscenza della lingua inglese non si vede perché debba essere caldamente invitato a partecipare al corso aziendale. Comunque si sa, noi si deve essere i Più Fighi di Tutti, perché altrimenti ne va della nostra Aura di Super Consulenti. Ma possibile che tutti, ma proprio tutti gli esaminandi siano risultati sufficienti? Neanche un buono? Un discreto? Un 6 al 7?
Questa mattina non ho nemmeno sentito la sveglia. E dire che sul finire della notte mi sono svegliata innumerevoli volte, non capisco se guardare i documentari di Lucarelli sulle BR mi fa male o se è proprio il periodo che non è propizio al sonno profondo ed ininterrotto. Fatto sta che il caffè portato a letto comunque è un buon inizio di giornata.
Peccato poi la nebbia. Che, diciamolo, se fosse fitta da tagliare col coltello mi piacerebbe, ma così, un po' più che foschia un po' meno che nebbia seria, non fa che aumentare il senso di desolante grigiore del paesaggio circostante.
Dopo la nebbia il vecchietto in bicicletta, non aveva gli stivali di gomma, ma stava comunque al centro della strada con la sua graziella verde arrugginita modello under 5, con una cassetta della frutta attaccata al portapacchi. Per superarlo ho rischiato di farmi la fiancata contro le auto parcheggiate.
Dopo il vecchietto l'avventura alle poste. Dovrei decidermi a cambiare ufficio postale, ma quello a Cesano è così comodo che ogni volta finisco lì. Ero in paziente e rassegnata attesa quando un vecchietto con la coppola ha iniziato a sventolarmi davanti al naso una busta dicendomi "devo pagare solo due bollette e guardi quanto mi tocca aspettare", al che di riflesso ho sventolato le mie bollette sotto il suo naso, "anche io due bollette": è nata un'amicizia. Il vecchietto si è infilato nel primo sportello che si è liberato, passando davanti ad una allibita signora che non ha osato protestare. Poi voleva far passare anche me davanti alla signora che ormai soffiava fumo nero dalle narici, ho declinato e aspettato il mio turno.
Nell'attesa ho assistito alla immancabile discussione fra una impiegata e una cliente imbufalita. La classica discussione acre che mi ha messo di malumore nonostante non fossi coinvolta. Sono uscita pensando alle discussioni acri che mi attendevano in ufficio, per fortuna per ora tutto tace, anche se so benissimo che queste sono le ultime parole famose.

7.11.05

Ho un vago senso di nausea, è lunedì e la gente ha spaccato i marroni initerrottamente dalle 9.00 del mattino, capo compreso.
Sabato mostra Gauguin Van Gogh a Brescia. Il tempo grigio e piovoso ci ha accompagnato anche questa volta. Credo che non riuscirò mai a visitare una città lombarda sotto un cielo che abbia una minima parvenza di azzurro e soprattutto senza sprofondare fino al ginocchio in una pozzanghera ogni qual volta tento di fare una fotografia.
La mostra è piacevole, anche se le installazioni multimediali mi lasciano sempre un po' perplessa e mi danno l'idea di qualcosa messo in piedi per tirarla in lungo.
I quadri d'esordio di Van Gogh sono abbastanza insulsi o meglio lo sono per me che mi ostino a guardare le mostre con il criterio del "mi piace, non mi piace", piuttosto che legarli al contesto storico culturale in cui sono stati prodotti.
Molto bella la parte su Gauguin, soprattutto i quadri del periodo di Thaiti e le stampe da incisione. I soggetti religiosi, per quanto non mi piacessero in sé, erano comunque interessanti. Mi faceva sorridere l'idea che le visioni delle monache in preghiera e il Cristo verde fossero stati donati a diverse chiese, venendo puntualmente rimbalzati in quanto troppo strambi. Era un uomo avanti coi tempi.
Brescia nonostante le condizioni climatiche mi è piaciuta, se riuscirò a tornarci con il sole mi avventurerò fino al castello, che questa volta abbiamo trascurato.
La gag della giornata è avvenuta nei pressi della chiesa di S.Francesco, mentre rimiravamo la facciata abbiamo iniziato a sentire delle urla in una strana lingua. Abbiamo pensato che ci fossero due persone che stavano litigando, dopo una rapida indagine invece ci siamo resi conto che era una sola persona, ranicchiata sulla cornetta di un telefono pubblico, che stava avendo una conversazione piuttosto animata con qualcuno dall'altro capo del filo. Il Fidanzato dice:
Chissà di dov'è, parla una lingua strana, secondo me è arabo.
Non faccio in tempo ad annuire che il tizio proferisce un intellegibilissimo e molto italico "MA P**C* D*O". L'arabo e il bresciano per un ascoltatore esterno non differiscono poi molto.
Domenica invece teatro "Tutta casa letto e chiesa" con Lucia Vasini al teatro Olmetto. Sarà che pioveva, sarà che i biglietti erano in super offerta, sarà che gli spettacoli di Dario Fo e Franca Rame attirano sempre, il teatro era pieno. Lo spettacolo divertente, nonostante il retrogusto amaro e l'idea di "già sentito". Lucia Vasini brava.
Dopo il teatro capatina alla Feltrinelli International dove ho recuperato il quarto Harry Potter in inglese e il primo in francese da regalare a Baye il mio bimbo senegalese.

4.11.05

Per dire che sarei anche stufa di stare qui in ufficio. Fuori si è depositata una nebbiolina infida che prevedo non allieterà il mio viaggio meccanico-garage in sella a Baby, soprattutto se quello ufficio-meccanico lo dovrò fare a piedi causa impegni lavorativi del Fidanzato e relativa impossibilità a farmi da chaffeur. Il collega alla mia sinistra ha cominciato l'attività principe del venerdì pomeriggio: lo studio delle offerte voli Ryan Air. Per il ponte dell'Immacolata non c'è nulla di particolarmente interessante, già per Capodanno le cose sarebbero più allettanti, ma ho improvvisamente realizzato che non è detto che il Fidanzato abbia le ferie nei giorni in cui le ho anche io e mi è passata l'ispirazione.
Avendo la bolletta del gas da pagare e la moto da ritirare dal meccanico non si vede la ragione per cui io debba inventarmi nuovi fantasiosi modi di spendere soldi. Però la chiavetta usb da 1 Giga proprio mi fa gola, così inizio la procedura di acquisto, sostenuta dal fatto che avendo il Fidanzato la partita iva, il prezzo sarebbe stato lievemente inferiore. Qui però la tecnologia inizia a rivoltarmisi contro. Non posso usare il mio utente sul sito perché quando mi sono registrata non ho segnalato che possedevo una partita iva. Se provo a registrarmi col nome del Fidanzato vogliono sapere segno zodicale, numero di scarpa, colore preferito e un elenco delle dichiarzioni dei redditi sue e di tutti i suoi antenati fino al trisavolo. Sospendo la procedura d'acquisto ritenendo che sia un segno del destino che io non possieda una chiavetta usb.
Non paga, devo soddisfare la mia febbre da acquisto e decido di stampare le foto che ho fatto ai bimbi senegalesi in modo da fargliele avere tramite il primo dell'associazione che andrà giù. Manco a dirlo il sito di photocity è bello inchiodato e non ne vuole sapere di farmi connettere.
Ok, mi arrendo, soddisferò le mie brame spendereccie all'ora di pranzo andando in posta a pagare la bolletta.

3.11.05

Simmetrie
I senegalesi quando non hanno un lavoro vengono in Italia a cercarne uno con cui mantenere se stessi e la propria famiglia allargata.
Capita anche che alcuni italiani, quando non hanno lavoro, emigrino temporaneamente in Senegal per abbattere i costi della sopravvivenza quotidiana.
Questa simmetria, ancorché bella in quanto simmetria, non suggerisce nulla di buono sullo stato del mondo.
Parlare di sogni non aiuta a sognare bene. Non si può dire che la mia sia evidenza sperimentale dal momento che l'esperimento non è stato ripetuto, ma ieri dopo aver chiaccherato di quali sogni facciamo, se ne abbiamo di ricorrenti, se ricordiamo più facilmente sogni o incubi ho passato una delle peggiori notti delle ultime settimane.
Il mio sogno ricorrente principe, quello che ho sempre fatto anche se non con frequenza regolare è quello di non riuscire a telefonare. Di avere un disperato bisogno di comunicare in fretta con qualcuno e di continuare a sbagliare a digitare le cifre sulla tastiera del telefono. Il sogno in questione è una camera fissa puntata sul telefono, un tempo era il telefono a gettoni della sip, poi è diventato quello con la scheda o quello di casa con i tasti. Non si vede null'altro che il telefono e il mio dito che si ostina a comporre il numero sbagliato.
Poi c'è un tema ricorrente, l'essere inseguita da qualcuno che vuole uccidermi. I sogni di questo genere sono molto variegati nelle situazioni, sembrano film d'azione o thriller. Non so mai perché qualcuno mi vuole fare fuori, né tantomeno chi sia a volermi uccidere, ma so di essere inseguita e scappo. Non capita quasi mai che io giunga alla fine del sogno, in genere mi sveglio prima, mentre sono ancora in fuga. Una volta mi sono trovata faccia a faccia col mio assassino e prima di svegliarmi ho visto il bagliore del coltellaccio con cui intendeva terminarmi. Qualunque sia lo stadio del sogno in cui mi risveglio comunque la sensazione resta quella che è solo questione di tempo prima che riescano a raggiungermi.
Di ripetere sogni piacevoli non mi è mai successo, se non in casi rarissimi. All'epoca di Simon Le Bon e dei Duran Duran ho fatto qualche sogno a puntate, a distanza di settimane. Tipo che andavo al concerto dei Duran, li conoscevo e andavamo a cena fuori. Poi qualche tempo dopo ho sognato che i Duran ritornavano in Italia a Genova e mi facevano un' improvvisata a casa. Ci sedevamo tutti attorno al tavolo di cucina a prenderci un the. E poi ancora a distanza di mesi di andare in un posto che non esiste nella realtà o che comunque io non ho mai visto da sveglia e di ricordarmi di esserci già stata in compagnia di Simon Le Bon.
Ieri notte più prosaicamente sognavo di ricordarmi improvvisamente di aver dimenticato di portare Baby dal meccanico il giorno convenuto, che poi era questa mattina. Fortunatamente nella vita reale Baby ha raggiunto la destinazione nei tempi stabiliti e domani sarà pronta a riprendere l'attività dopo giorni chiusa in garage.

2.11.05

Nel vicoletto a Genova sono già comparse le luminarie natalizie. Non le ho ancora viste accese, ma i pupazzi di neve sorridenti sono già appesi e dondolano vorticosamente al vento che dal lungomare si convoglia su per la stradina. Sabato dopo il giro sui monti alla ricerca di piante aromatiche e funghi, in magliette a mezza manica col sole alto in cielo, faceva strano vederli lì, che Natale sembra distantissimo.
Sulla scrivania del mio collega è comparso il catalogo natalizio dell'Auchan. Un babbo Natale aattaccato ad una scaletta di corda da appendere fuori di finestra costa euro 9,90 , prezzo relativamente onesto soprattutto se comparato a quello di un sacchetto di pecorelle da presepe (le mie statuina preferite in assoluto) che viene 6,90.
Devo ancora staccare dalla finestra le zucche di Halloween in cartoncino bristol prodotte in un empito artistico durante il we, non corriamo per favore, non ce la faccio a pensare alle palline dell'albero adesso.

1.11.05

Che l'A4 fosse incasinata si sapeva, pensavo però che fosse questione di rientri dai we sul lago o dei flussi migratori delle ore di punta delle persone che lavorano nei vari stabilimenti che dalla produzione dell'acciaio arrivano fino a quella del brodo granulare passando per le varie fasi della catena alimentare. Insomma a farla breve non pensavo che alle 10 di un lunedì mattina al centro di un ponte conclamato ci fosse così tanto traffico. Questo unito al tempo infame ci ha fatto desistere dalla meta prima della nostra gita fuori porta, Verona. Abbiamo ripiegato sulla più vicina e comunque fascinosa Bergamo alta. Fra un giro alla piazza vecchia, una capatina in pasticceria per comprare l'immancabile dolcetto polenta e osei, una occhiata alle vetrine, un giro nel trashissimo parco delle rimembranze e un ottimo pranzo sono passate le 4 ore della sosta massima consentita del parcheggio a pagamento. Poi siamo rientrati a Milano in tempo per le faccende domestiche di ordinaria amministrazione.
La sera Sin City. Una delusione clamorosa. L'atmosfera fumettistica splendida, la storia inintellegibile, forse anche a causa degli assopimenti improvvisi fra le coltri del divano. E dire che me ne avevano parlato come di una meraviglia. Sono perplita.