30.9.05

La notizia ormai è sparita dalla circolazione, anche perché la situazione deve essere rientrata nella normalità. Sarà che io amo la Corsica e i suoi abitanti, così scontrosi nell'aspetto e nei modi di fare di primo acchito, ma poi pronti a sorriderti a 32 denti quando gli sei simpatico, ma a me questa storia della Pascal Paoli dirottata per protesta piace un sacco. Mi fa impazzire che siano dovute arrivare dalla Francia le truppe aviotrasportate (che fa tanto Apocalypse Now) e che i manifestanti in pieno delirio di non senso abbiano attaccato anche il traghetto della Corsica Ferries, cioé il traghetto della concorrenza. Sono matti come cavalli e forse è per questo che mi sono così simpatici.
Il mio ammortizzatore posteriore è passato a miglior vita. Non si sa bene quando, probabilmente una delle innumerevoli volte che ho preso una buca sulla strada per l'ufficio, che l'asfalto di Cesano è ridotto peggio che se l'avessero bombardato. Il meccanico mi ha fatto pressing perché lo cambiassi, ma visto che la moto la utilizzo per fare quei 2 Km da casa al lavoro e visto che il mio conto in banca ultimamente sta un po' annaspando (deo gratias oggi arriva lo stipendio) mi sono fatta prendere dallo sconforto. Ho pensato che, insomma, visto l'utilizzo, potrei anche comprarmi uno scooterino 50 e dar via la moto. Il popolo motociclista maschile a cui ho comunicato la notizia è insorto. Non che sia un gran popolo, ma Padre di Famiglia 2 e Padre di Famiglia 1, rispettivamente MotoGuzzi e Suzuki, mi hanno ingiunto di non provarci, che piuttosto mi regalano un ammortizzatore per Natale. Anche CuneoMotoMan è contrario al progetto e per convincermi mi ha elencato tutti i meccanici suzuki che conosce. Per ora giro con l'ammortizzatore a terra, ma a breve mi sa che lo cambierò, che insomma mica posso metterla alla porta così la mia Baby.

29.9.05

Sono due giorni che verso metà pomeriggio comincio a nutrire crisi di insofferenza verso il mondo circostante.
Ginga, il collega maniaco del succo di frutta, che ha il più grande assortimento di camicie inguardabili fra i maschi sui trenta che popolano questo palazzo, ha saltellato per una mezz'ora abbondante di fianco alla mia scrivania tentando di farsi spiegare dal mio collega, Padre di Famiglia 1, quello che deve fare. Gli è andata bene che non avevo il casco della moto a portata di mano perché ad un certo punto ho meditato seriamente di tramortirlo per porre fine al suo ballo di san vito.
Padre di Famiglia 2 invece, sono giorni che non fa che mugugnare, dovrei capirlo perché deve lavorare con Miss Rotwailer che tirerebbe scemo anche San Francesco, ma quando sono sull'orlo della crisi di nervi comincio a diventare intollerante anche verso chi merita compassione.
I Giardini di Mirò in cuffia mi hanno gentilmente isolato dal mondo circostante riportandomi alla calma, il compilatore inoltre mi annuncia:
Built succeded with 86 files built. Build took 13 seconds.
A questo punto posso anche andarmene a casa, perché guastarsi la serata testando se effettivamente la modifica funziona?
Una faccia come il culo. Non ho parole.

28.9.05

Alla fine l'idea che ci avrebbero diviso in due file e fatti marciare non era così distante dalla realtà. Peccato che invece di liberarsi di noi consulenti abbiano deciso di prenderne altri 100. Ovviamente senza aumentare il numero di scrivanie.
Questo significa che mentre continuerò a fare il lavoro di sempre, rompendomi come sempre le palle, probabilmente perderò i miei privilegi di anziana e non avrò più un telefono una scrivania una sedia ed una cassettiera di mio esclusivo utilizzo.
C'è del lavoro nuovo da fare, senza però rallentare le attività già esistenti. Il lavoro nuovo è potenzialmente più interessante: invece di mantenere sistemi obsoleti incastonati in architetture barocche, si gestirà una architettura modello e si svilupperanno sistemi ex novo. Ma che senso avrebbe formare delle persone per lavorare su sitemi obsoleti che andranno a morire, quando le persone che lavorano su questi sistemi già esistono? Nuovo col nuovo vecchio col vecchio.
In tutto questo siccome ormai lavoriamo in una multinazionale è stato deciso di farci fare un test di inglese per vedere a che livello della scala Cambridge (?) ci troviamo. Se il nostro inglese non si rivelasse all'altezza della situazione dovremmo fare obbligatoriamente un corso. Le due notizie congiunte stanno creando una fibrillazione fra i colleghi che francamente non mi spiego.

27.9.05

L'entusiasmo nel lavoro l'ho perso già da tempo, ora però le mattine da lunedì a venerdì ho anche un vago senso di nausea.
Sulla porta dell'ufficio dei capoccia c'è un cartello che dice "choose a work you like you'll never have to work a day in your life". Mi è sempre rimasto un dubbio, ma vuol dire che se il lavoro ti piace non ti pesa, oppure che se il tuo lavoro ti appassiona non avrai mai da lavorare nel senso che sarai disoccupato?
Il capo dopo un anno di silenzio ha convocato una riunione di tutto il gruppo. Fra 6 minuti circa ci riuniremo in una stanza. Immagino già la scena: "tu passo avanti, tu passo indietro tu passo avanti tu passo indietro. Fila davanti: raccogliere gli effetti personali e sparire! Fila dietro raccogliete gli effetti personali e sparire!". Ecco fila davanti o fila dietro non mi interessa, basta che mi lancino!

26.9.05

Hasta la barretta siempre!
Quisquilie.
Ma che siamo pazzi? Due giorni di fila all'ikea? Ebbene sì siamo pazzi, però adesso possediamo lo specchio e il tappetino per il bagno, il mobiletto pensile, il tavolo per il pc e una libreria completa anche di divisorio per i cd. Una scarpiera con le specifiche richieste invece non si trova. Sigh!
Stamattina mr fastweb è arrivato alle 8.19 quando ancora ero in bagno a lavarmi i denti, 11 minuti di anticipo di mattina sono un eternità. Sono scesa in fretta e furia a recuperarlo. E' stato rapido ed efficiente a pare che adesso noi si possegga una connessione flat a internet ed un numero di telefono fisso. Peccato che non abbiamo il telefono.

23.9.05

ora che leggo la descrizione mi convinco sempre più del fatto che questa esercitazione sia una colossale cazzata
Oggi a Milano ci sarà l'esercitazione anti terrorismo. All'ora di pranzo in quel di Cadorna si simulerà lo scenario post esplosione bombe in stazione e su di un autobus. Tutti gli accessi alla piazza saranno chiusi, i militari, le forze dell'ordine, la protezione civile, medici e infermieri simuleranno le operazioni di soccorso. La metro rimarrà chiusa per 10 minuti, la piazza per un'ora. O almeno così si narra.
Questo per preparare tutti, cittadini compresi all'eventualità che il tanto sbandierato attacco all'Italia venga prima o poi messo in pratica.
Io continuo a pensare che siamo un paese troppo ridicolo perché qualcuno si prenda la briga di venire a fare un attentato in casa nostra. Qui ogni tanto chiudono una scuola islamica, come quella di via Quaranta, ma poi come niente si prendono come interlocutori imam che sono stati espulsi dai propri paesi d'origine perché incitavano all'odio. Chi mai potrà prenderci sul serio?
Comunque sia, questa resta una mia personale opinione. Quello che è triste è che si dia per scontato che un attentato ci sarà per forza, che ormai siamo ad uno scontro di civiltà e ci dobbiamo attrezzare per difenderci dal nemico straniero. Che le cose non si possono cambiare quindi tanto vale attrezzarsi.
Per carità, che chi di dovere sia addestrato ad intervenire in situazioni di emergenza non può che essere positivo, anche se non sono sicura che una esercitazione sbandierata a destra e a manca possa fornire un qualche tipo di indicazione sull'efficienza dei soccorsi in situazione di pericolo. Penso che tutte le persone che possono farne a meno oggi non transiteranno per Cadorna e zone limitrofe onde evitare di trovarsi imbottigliati per metà giornata.
C'era la pubblicità del dentifricio che diceva prevenire è meglio che curare. Sarà stato uno spot, ma non diceva una cazzata, quindi mi trovo molto d'accordo con chi afferma che "il miglior modo per combattere il terrorismo è smettere di praticarlo". Perché la parola terrorismo indica molto di più che mettere bombe e fare attentati. E l'esportazione coatta e violenta della democrazia è anch'essa una forma di terrorismo.
Quindi forse sarebbe il caso di andarsene dall'Iraq e di smetterla di scodinzolare annuendo di fronte a Bush tentando di farsi benvolere. Forse sarebbe il caso di facilitare l'integrazione degli stranieri, smettendola di fare mosse di facciata e poco ponderate che poi si fa solo la figura dei pirla.
Oggi pomeriggio io comunque un passo a Cadorna ce lo faccio perché se c'è chi simula le operazioni di soccorso c'è anche chi simula la commemorazione dei defunti dell'attentato virtuale.
L'eterno ritorno.
Ieri serata con le compagne di sfilata a rivedere il video dello spettacolo. Torno a casa con il mio principio di raffreddore, parcheggio sotto casa per pigrizia e me ne vado a dormire. Stamattina mentre mi aggiro in ciabatte con una tazza di caffè in mano sento IL rumore, mi affaccio e c'è il camion del lavaggio strade che sta passando oltre la mia macchina sulla quale c'è già il foglietto giallo della multa. Vi pare di averla già sentita? Esatto, l'avete sentita martedì: 2 multe in 4 giorni. Un lato della strada lo lavano il martedì, l'altro il venerdì. Escludendo le ultime due, in 9 anni di patente avevo preso 4 multe si possono quindi fare due ipotesi:
1) il sistema del lavaggio strade di Corsico è stato studiato da un sadico
2) avendo 30 anni il mio degrado neuronale ha cominciato a progredire con velocità esponenziale.
Per me è la seconda che ho detto.
p.s. in compenso senza trovare il custode ho trovato il locale spazzatura

22.9.05

Sul portone di casa mia è comparso un cartello del tipo: "Per conoscere l'ubicazione del locale provvisorio spazzatura chiedere al custode".
Custode? Quale custode? E soprattutto dove alloggia costui e in che orario? No, dico, scrivere "la rumenta buttatela laggiù" era troppo complesso? O forse vogliono giustificare quelle che saranno le spese di condominio di quest'anno anche se il condominio attualmente è francamente inseistente, quindi hanno messo lì uno che ti dice dove buttare la rumenta?
Stanca e stressata mi stavo avviando alla macchina quando, passando davanti al cancello di un condominio abbastanza signorile, mi sono sentita chiamare. Ho voltato la testa stancamente e ho visto una bambina che tendeva il braccio attraverso la grata. "Signora, signora un' offerta per i bambini poveri". Accanto a lei un altro bambino seduto dentro una scatola di cartone faceva la parte del bambino povero. Fossi stata meno stanca avrei apprezzato l'inventiva, così invece mi sono girate le scatole e me ne sono andata senza dire nulla. Sono stata redarguita : "Ma signora, almeno mi dica qualcosa". Volevo quasi tornare indietro per dirle che il silenzio era la cosa migliore che potesse ricevere da me in quel momento, ma tanto non avrebbe capito.

21.9.05

Il gioco del momento da queste parti è lo schiva padulo, perché si sa quando c'è una Business Simulation i paduli piovono in gran numero, numero che aumenta esponenzialmente verso il fondo dell'organigramma.
Anche se il problema non è nostro, o meglio sembra non esserlo, FP Super Star, ossia il mio responsabile, mi dice "l'attenzione è alta, prendi in mano le redini della situazione e sii proattiva, prima che la questione ci scoppi in mano".
Come minimo si converrà che un po' di ansia sia più che legittima in certi frangenti ed infatti comincio ad essere un po' in fibrillazione, consulto una persona di un'altra area che mi dice pacifico e tranquillo: "ah no quello è un nostro errore storico che non abbiamo mai sistemato"
Io, un po' perplessa e sempre agitata: "Sì, ma stiamo bloccando la BS!"
Lui sempre candido: "Basta che non provino quel caso particolare"
Io, ormai allibita:"Ok, ma non credo saranno contenti se gli dico che l'errore che dicono loro non c'è perché ce n'è un altro!"
"eh, no"
Trasecolo e mi allontano, dovrei essere sollevata perché il padulo l'ho schivato, quello che mi domando è se mai riuscirò a prendere le cose con più distacco.
La cioccolata è indubbiamente antidepressiva, anzi direi che è quasi eccitante. Ieri dopo essermi iscritta a danza non ho potuto fare a meno di passare dal mio cioccolataio di fiducia, che per inciso ha allargato il negozio grazie ai proventi ottenuti in seguito alle nostre visite. Ogni settimana infatti, prima della lezione di danza, ci fermiamo a fare merenda con briochina e cioccolata calda o thè o succo di frutta, a seconda del grado di stanchezza e della stagione. Ogni settimana fisso estasiata le torte della vetrina delle delizie, ma poi al più porto a casa cioccolatini al peperoncino gelatine o zuccherini. Ieri ho ceduto e mi sono portata a casa una tortina al cioccolato e lamponi. Fenomenale. Ne ho mangiata una fettina dopo cena e poi una questa mattina a colazione. Domani quando sarò coperta di ponfi piangerò sul latte versato, per ora mi godo le virtù del cioccolato. Ieri sera in predi a crisi di iperattivismo ho stirato e incominciato a lavare i vetri (vetri? di notte? capita...). Stamattina nonostante cascassi dal sonno, dopo la colazione a base di torta e caffè mi sono ripresa a sufficienza da affrontare la coda alla posta per pagare la multa di cui al post sotto.

20.9.05

Stamattina, mentre mi aggiravo per casa con in mano la mia tazza kukuxumusu, piena di caffè fatto con la moka, ho sentito il rumore inconfondibile del camion lavastrada sotto la finestra. Mi sono affacciata pensando "devo segnarmi che il lavaggio strade qui sotto è il martedì mattina", peccato che il camion non fosse in strada, ma nel parcheggio e che proprio in quel momento stesse circunnavigando la mia micra placidamente parcheggiata lì da domenica sera. Per un momento ho pensato di scendere al volo, visto che sul parabrezza non c'era ancora la multa, ma poi in pigiamino e infradito, al quarto piano con in mano una tazza del caffè e nessuna idea di dove fossero le chiavi della macchina, ho pensato che non avrei mai fatto in tempo a meno di non adottare la tattica Fantozzi e lanciarmi giù dal terrazzo. Quindi ho distolto lo sguardo per non vedere l'ausiliario del traffico che compilava il verbale. Quando sono scesa, il foglietto giallo indicava 35 neuri da devolversi al comune di Corsico. Per festeggiare sono andata in Comune a fare il cambio di residenza.

19.9.05

Il rientro in ufficio vede all'attivo la correzione di alcune configurazioni, una ipotesi di correzione di altre configurazioni per cui attendo un via libera, una riunione iniziata con 1 ora e 15 di ritardo con uno dei partecipanti che si è presentato dopo un'ora e 45, a riunione ormai finita, dicendomi che pensava di essere in ritardo SOLO di 45 minuti.
Ora devo portare la moto dal meccanico per tagliando e sostituzione specchietto, tornare a casa non si sa come, che di autobus che facciano quei 2 km in linea retta non ne esistono e neanche per approssimazioni successive.
Poi mi aspettano la spesa, il bucato da fare e quello da stirare.
Poi vengono a raccontarti che non si dovrebbe somatizzare il lunedì.
Vorrei un paio di scarpe con il tacco, una giacca per la moto nuova che non mi costringesse a girare con maglioncini giro ombelico a causa delle dimensioni ridotte e possibilmente una donna di servizio che lavi tutti i vetri di casa mia, che sarà piccola ma di vetri ne ha tanti.
Dato che le finanze non consentono, in alternetiva se qualcuno mi offrisse un gotto interstellare pangalattico per affogare i miei dispiaceri sarei eternamente grata.
Eli era bellissima col suo vestito azzurrino e quando è scesa dalla macchina era un po' emozionata. Il tempo grazie al cielo è stato clemente e nonostante i tuoni della notte prima, c'era solo qualche nuvola. Quando gli sposi sono usciti sul sagrato l'unica pioggia è stata quella di riso, anche il sole ha fatto capolino per salutarli. Il pranzo è stato lungo come si conviene ad un pranzo di nozze, con porzioni non troppo abbondanti, ma di cibi molto buoni.
La bomboniera, un cucchiaino d'argento, quando avrò una zuccheriera lo userò con piacere.
XXX
Negli occhi degli sposi il brilluccichio dell'amore, mentre chi sposato era da qualche anno raccontava questo anneddoto:
lei e lui in vacanza si fermano davanti ad una gioielleria che in vetrina espone anelli con diamanti di prezzo dai 3500 euro in su.
lei, con fare allusivo - oh guarda che bello quell'anello
lui, di rimando - guarda piuttosto che regalarti un anello ti regalo UN BOX, almeno è utile

17.9.05

DON'T PANIC

Un po' in ritardo ma finalmente l'ho visto. Bellissimo. Un culto.

16.9.05

Comunico ufficialmente che la saga accessori del bagno si è conclusa ieri, almeno per quanto riguarda l'acquisto degli stessi. Adesso a casa c'è il Fidanzato che trapana le piastrelle per appenderli, speriamo che il santo protettore delle tubature non sia distratto.

14.9.05

Qualcuno mi spieghi... io vorrei abbonarmi a fastweb. MA, il mio palazzo è di nuova costruzione quindi non compare nell'elenco presente sul sito. INOLTRE non possiedo nemmeno un numero di telefono, visto che nella casa nuova ci sono entrata da poco. QUINDI mi rimandano al numero 192192. CHE non risponde.
Amici di fastweb, sono qui pronta e disponibile a sottoscrivere un abbonamento nuovo di zecca e a smollarvi dei soldi e voi che fate? Non mi rispondete? Fate i preziosi?
Sarà mica che questo è il periodo delle offerte, poi appena torna il prezzo pieno tutti subito ad inseguirti?
E non ditemi che devo fare l'abbonamento ad Alice, che chiamare il 187 è peggio che andar di notte.
Ieri pensavo a C. C'è stato un momento della mia vita in cui ci siamo frequentate parecchio, abbiamo fatto vacanze assieme, abbiamo condiviso scleri e riflessioni via mail.
Poi basta. Se ci penso l'inizio della fine lo posso quasi individuare. Quella volta che lei stava imbiancando casa, la casa che si era comprata e io l'ho bidonata. Le avevo detto chiamami pure, poi quando è stato il momento ho chiesto quanti aiutanti aveva e siccome non ero necessaria dal punto di vista strettamente tecnico, ho preferito ritornare a Genova da mia mamma. L'imbiancatura della prima casa è un momento importante e forse non era manodopera quella che mi si chiedeva, ma condivisione.
Non è stata una cosa improvvisa, solo l'usura del tempo, le mail meno frequenti, le uscite meno assidue. Poi il nulla, se mail sono, si tratta di lavoro, come fosse una qualunque altra persona di questo palazzo con cui non hai mai avuto alcun tipo di rapporto. Ci penso e mi dispiace un po'. Forse queste cose dovrei dirle a lei, dovrei chiederle "ehi come mai adesso non ci sentiamo piu'?" o forse solo invitarla a pranzo uno di questi giorni come niente fosse. Poi penso che un'amicizia per quanto allo stato embrionale richiede cure e attenzioni, che l'altro ha delle aspettative nei nostri confronti e non è detto sia sbagliato che le abbia. Così mi dico che forse sono troppo egoista, in questo momento, per coltivare un rapporto nuovo o rianimare quello che resta di uno che si è perso. Penso che è meglio lasciare le cose come stanno, piuttosto che creare nuove aspettative per poi deluderle. Sbaglierò?
Tanto per dire come sono contenta e soddisfatta, stavo guardando gli annunci di lavoro sul Corriere e mi sono imbattuta in questo:
NEOLAUREATO IN INGEGNERIA BIOMEDICA/ELETTRONICA che svolgerà l’attività di convalida del software dei controllori di processo lavorando nell’Area Ricerca e Sviluppo dell’Azienda. Cerchiamo una persona umile e puntigliosa, con una discreta conoscenza dell’inglese e buone capacità di utilizzo del pc. Se il candidato dimostrerà buona volontà e determinazione, non si esclude una reale possibilità di assunzione.
I grassetti sono i miei... cioè spiegatemi cosa vuol dire esattamente "non si esclude una reale possibilità di assunzione"? Che se sono abbastanza umile e puntiglioso forse mi danno dei soldi per lavorare? Altrimenti? Lavoro gratis?

13.9.05

di solito funziona a scaricabarile, quindi succede un casino e tu lo scarichi su quello che ti sta dietro... possibilmente trattandolo male e facendolo sentire in colpa... o anche con finta partecipazione alle sue sfighe, a seconda dei gusti.
c'è solo un piccolo problema, oggi sono l'ultima della fila.
PORCA PU[[@N@!!!
Notizia inutile
Castorama è il paradiso degli spazzoloni da cesso, ce n'è per tutti i gusti. Non fosse un genere così dispendioso inizierei una collezione.
Avevo detto che ci sarei stata, poi mi è passata la voglia. Alla fine più per rispetto degli impegni presi che per reale voglia mi sono incamminata verso il campetto da basket. Prestazione indegna, ma non troppo per essere il rientro dopo mesi di assenza. E poi alle 20 viene buio ed io già sono miope, figuriamoci con la luce del lampione e mezzo campo in ombra.
Dopo sono corsa all'esselunga a fare la spesa, sarei stata a casa in tempo per Desperate Housewifes, avessi avuto una televisione o l'accortezza di portare il pc a casa e di installarci il modulo tv.
Così non potendo vedere le casalinghe disperate, mi sono data alla casalinghitudine disperata. Ho cenato con una frittata di zucchine improvvisata e un po' di insalata. Poi ho preparato una torta di verdure. Ancora zucchine, i germogli di soia sopravvissuti all'epurazione, feta, formaggio insipido preso in offerta e avanzato in frigo, panna. Non so, l'aspetto non è male, vedremo stasera se anche col gusto ci siamo.
Poi ho lottato con la lavastoviglie per capire cosa significassero gli strani fischi che emette. Sapessi l'alfabeto Morse magari potrei avere delle comunicazioni fruttuose con questo oggetto supertecnologico, così invece no. Alla fine ho scoperto che oltre al rubinetto dell'acqua più grosso dell'impianto idraulico ce n'era uno piccolino proprio sopra il tubo di alimentazione della lavastoviglie che ovviamente era chiuso.
Infine ho cambiato le lenzuola del letto e caricato la lavatrice che devo azionare questa sera. Sono andata a letto che era quasi mezzanotte. E per fortuna che vivo in 57 mq commerciali che se per caso avevo i soldi per una casa più grande non so come avrei fatto a gestirla.

12.9.05

Quasi quasi mi converto al culto del Flying Spaghetti Monster
Post di servizio (per un paio di persone, tipo la mamma e il babbo).
Che io sia viva e vegeta penso si fosse desunto dalla pubblicazione dei post, comunque se non rispondo al telefono non è per cattiveria, ma perché me lo sono dimenticato a casa.
I peperoni alla sera non li devo mangiare, soprattutto se per aperitivo ho preso delle bruschette all'aringa.
Stanotte ho fatto il seguente sogno:
vivevo in un mondo in cui, alla faccia della chirurgia plastica, avevano inventato un nuovo modo per fare i ritocchini alla gente, la clonazione. In pratica clonavano una versione upgradata di te stesso, con glutei più tonici, polpacci sportivi, ventre piatto e tenevano il tuo clone in un cilindro di metallo arancione criogenizzato. Poi sopprimevano il tuo vecchio corpo et voilà uno si risvegliava con tutte le sue memorie e il suo modo di essere, con il suo vecchio cervello insomma, nel corpo nuovo.
Arrivavo nella sala operatoria con le mie gambe e mi facevano sdraiare su di un lettino appoggiato sopra il cilindro arancione contenente il mio clone, poi iniziavano a farmi delle iniezioni di anestetico di diversi tipi nell'avambraccio per rendere meno dolorosa l'operazione di trapasso. Solo che l'anestetico mi paralizzava e mi impediva di parlare, ma non mi toglieva conoscenza. Così vedevo chiaramente la calza viola che l'infermiera mi metteva sulla testa e sul volto prima di iniziare a soffocarmi a mani nude, mettendomi una mano sul naso e l'altra sulla bocca. Sentivo il battito cardiaco accelerare e l'aria mancare, poi all'improvviso la tizia mollava la presa e se ne andava convinta di aver terminato l'operazione.
A quel punto non ne volevo più sapere di vivere nel mio clone e fuggivo dalla sala operatoria prima che qualcuno si accorgesse che ero ancora viva e nel mio vecchio corpo.
Iniziavo a vagabondare per un palazzo enorme pieno di gente, tentando di nascondermi alle ricerche, sperando di trovare l'occasione di uscire inosservata. Passavo da un'ascensore all'altro, con il mio borsone di vestiti che avevo recuperato chissà dove. Ad un certo punto sull'ascensore su cui mi trovavo saliva un duo, cantante più suonatore di fisarmonica che vedendo il borsone incustodito tentava di impadronirsene. Al che gli proponevo uno scambio, se mi avessero aiutato a fuggire gli avrei dato il contenuto della mia valigia. La cantante si prestava al gioco e mi prestava la sua parrucca e i suoi occhiali da sole scuri ed avvolgenti ed io mi allontanavo sotto braccio al suonatore di organetto.
Stasera mi adopererò per scoprire se alla fine la facevo franca o se l'infermiera killer riuscia a terminarmi, credo che per raggiungere l'obiettivo comprerò del mascarpone con le noci da ingerire subito prima di coricarmi.
Guida all'acquisto degli accessori per il bagno in quel di Genova, ossia l'odissea dello spazzolone per il cesso
Quelli dell'ikea avevano un aspetto così triste e trasandato, che ho deciso di cercarli da qualche altra parte.
Da qualche altra parte, che non fosse castorama perché di gironi infernali con bimbi urlanti e genitori allucinati, mi era bastato quello svedese.
Tar!g* in piazza Colombo ha dei prezzi, che mi sono stupita non mi abbiano chiesto del denaro per la consunzione del pavimento nel rapido giro che ho fatto. Va bene i materiali, lo stile, la classe quel che vuoi, ma 100 euro per uno scopettone del cesso mi sembrano immorali.
Alla Upim non è previsto che uno abbia bisogno di una piantana per gli asciugamani e gli spazzoloni del cesso se è possibile son più tristi di quelli dell'ikea.
Alla Coin invece non ci sono gli spazzoloni del cesso e le piantane le hanno solo in ferro battuto.
Alla Rinascente hanno solo appendi asciugamani a ventosa che danno tanto l'idea si staccheranno irrimediabilmente dal muro nel giro di qualche settimana. Lo spazzolone del cesso ha un contenitore di plastica trasparente rossa, lo vedrei bene nel bagno di un single oppure in una stanza del motel K, di certo non a casa mia.

11.9.05

Carramba.
Antonello era proprio Antonello. Qualche tempo fa mi domandavo se quel tipo che avevo visto passare nei dintorni dell'ufficio fosse la stessa persona con cui avevo fatto l'interrail dopo la maturità ed in un momento di amnesia mi domandavo come caspita si chiamasse. Che va bene l'età che avanza, ma dopo aver passato tre settimane assieme pareva brutto non ricordarsi il nome. Quando ero sul punto di chiedere l'aiuto a casa, interpellando qualcun'altro dei nostri compagni di viaggio mi era venuto in mente il nome, ma nel frattempo non lo avevo più incontrato. Venerdì eravamo assieme alla fermata del bus, qualche sguardo furtivo, ma nessuno che facesse la prima mossa. Poi ci siamo ritrovati sullo stesso vagone della metro, così tolte le cuffie mi sono lanciata nella carrambata.Ma sei proprio tu? Ah ciao, anche io mi domandavo se fossi tu. Come stai come non stai? Da quanto sei qui? Scendi spesso nel we? Io convivo, io quasi. Ora che sono a Milano non vado più ai concerti, quando ero a Genova organizzavamo le spedizioni, a chi lo dici. Ah com'è piccolo il mondo.
In centrale poi mi imbatto in Davide, compagno dell'università più grande di me di un anno o forse due. Io sono in attesa dell'IC lui dell'IR così ci fermiamo a metà strada fra le due banchine a farci i resoconti degli ultimi due anni, che era da un pezzo che non ci si incontrava sul treno per Genova. Si è fidanzato con una collega e stanno per andare un anno in Corea con la loro ditta. La famosa vita all'estero, quell'esperienza che né io né lui eravamo riusciti a portare avanti all'Università. Io il luogo più esotico visto durante la carriera lavorativa sono stati i campi concimati della Germania quando eravamo a spasso a fare misure sulle fibre ottiche, direi che lui è più fortunato. Tra l'altro studierà coreano una volta giù, non tanto per il lavoro, quanto per interesse personale. In bocca al lupo!
Sabato mattina, mentre al banco del negozio rimiravo varie borse, indecisa su quale regalare a mia madre, mi sento chiamare. Fabrizio, che frequentava il mio stesso liceo è lì davanti con passeggino al seguito. E' diventato papà, la sua bimba Emma è bellissima, capelli biondo cenere e occhi azzurrissimi. E' anche simpatica, il papà ci presenta, io le porgo il dito indice e lei me lo stringe e scuote come fosse un adulto che stringe la mano ad un conoscente.

9.9.05

La settimana è volata, ma queste ultime ore che mi separano dal we sono lunghissime. Mi sto addormentando davanti allo schermo, sarà il tempo grigio forse, più probabilmente è colpa della pizza al salame e zola che ho preso per pranzo.. solo a scriverlo la sensazione di appesantimento decuplica.
Il negozio di vestiti sotto casa lo inaugurano domani. Si chiama Panda e infilando il naso dentro per una sbirciatina ho visto una pila di felpe della Lonsdale, quindi forse il target è meno fighetto di quanto pensassi.
Quel che mi perplime è che nelle vicinanze di casa ci sono solo negozi che vendono vestiti supergiovani: felpe con cappuccio, felpe senza cappuccio, felpe della lonsdale, felpe con scritte inneggianti alla birra, jeans a zampa, jeans normali, jeans con le tasche. Con prezzi dai 15 ai 100 neuri. Poi c'è Armando grandi taglie che vende abiti a fiorelloni per qualsiasi stagione.
In realtà ora che ci penso per strada si vedono solo supergiovani o vecchine col bastone, quindi direi che il target dei negozi limitrofi è più che azzeccato

8.9.05

L'arcano è svelato, sotto casa mia stanno aprendo un gigantesco negozio di VESTITI.
La cosa da un lato mi rende felice: è stata scongiurata l'eventualità bar - trattoria, foriera di capannelli di gente vociante sotto le finestre in estate, nonché di aromi non sempre graditi. Intoltre un negozio di vestiti può dare una spinta non indifferente al processo di rivalutazione della zona che da zona di capannoni si sta trasformando in zona residenziale.
Dall'altro mi pone dei problemi di self control non indifferenti. Tipo... se passo 4 volte al giorno davanti alle vetrine di un negozio di vestiti è facile che dopo qualche giorno io riesca ad individuare qualcosa di cui non posso assolutamente fare a meno. Tra l'altro, ieri nel cortile era parcheggiato un fiammante TT che non può che appartenere al proprietario del negozio visto che era parcheggiato praticamente nella porta sul retro dello stesso. Se la marca dell'auto fa paio con le marche degli abiti qualcuno mi indichi la scuola di yoga più vicina.

7.9.05

Piove.
Stamattina senza il richiamo del raggio di sole fra le stecche delle persiane ho dormito troppo e sono riuscita a battere il record di ingresso tardo in ufficio della stagione estiva, senza peraltro avere alcuna commissione da svolgere prima.
Ecco un paio di giorni di pioggia mi stanno bene, ma non scherziamo: non può iniziare a piovere definitivamente il 7 di settembre!!!

6.9.05

L'attivazione del contatore del gas da parte dell'AEM consiste nella visita di un omino scazzato che arriva a bordo di una panda. Divisa da tecnico con salopette blu, cicca penzoloni al lato sinistro della bocca, scarabocchia cifre illeggibili su di un foglietto, poi estrae una chiavina e gira la manopola del contatore sullo stato ON. Se ne va senza salutare, lasciandoti una copia carbone del foglietto su cui ha scarabocchiato. Non ti spiega che se qualche burlone decide di portare la manopola sullo stato OFF lo può fare senza chiave, né tantomeno ti dice che poi per riaprire il contatore avrai bisogno della medesima. Fortunatamente nei paraggi c'è l'idraulico del cantiere che è persona informata dei fatti e ti spiega l'inghippo.
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Bene, per avere le chiavi del contatore dovrai prendere un altro appuntamento confrontandoti nuovamente col call center AEM. Un altro omino (o forse lo stesso, chissà) verrà a bordo di una panda (o sarà una punto questa volta?) a consegnare le chiavi del contatore nelle tue e solo nelle tue mani. Sorgerebbe spontaneo chiedersi: perché il primo omino non poteva portare le chiavi con sé e consegnartele all'apertura del contatore? Ma ho imparato che certe domande non bisogna farsele, quindi desisto.
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Impiego tre telefonate di 20 minuti al call center AEM per fissare l'appuntamento perché la ristrutturazione dei sistemi informativi li rende particolarmente incapaci di gestire la situazione. Siccome sono perfida e carogna una volta fissato l'appuntamento mi diverto a infastidire il povero callcenterista con richieste strampalate quali: "E' possibile farsi spedire la bolletta ad un altro indirizzo?". Peccato che l'indirizzo sia quello della casella postale che ho fatto aprire questa mattina (e potrei anche fare il resoconto dell'avventura alle poste, ma vi grazio). Ebbene sappiate che il software Aem si aspetta una via ed un numero civico e non una casella postale, quindi non sperate di avere la bolletta ad un indirizzo non conforme. In compenso il call centerista, che alla fine è uno simpatico, mi racconta che esiste il servizio seguimi con cui le Poste forwardano all'indirizzo da te prescelto la posta che ti arriva ad un determinato indirizzo. La cosa comincia a farsi macchinosa. Per la cronaca, quelli dell'enel invece sono più avanzati e la bolletta della luce te la puoi fare mandare dove cazzo ti pare.

5.9.05

Mi scrive G. dall'Inghilterra ( a onor del vero mi ha scritto un mese fa, ma fra le ferie e il duro rientro ho risposto oggi) chiedendomi notizie dalla foresteria. Così eccomi a compilare per l'ultima volta le

News dal IV piano
- Me ne sono andata, con un roccambolesco trasloco ho sgombrato la stanza. Per estirpare tutto quello che avevo accumulato in tre anni ci sono voluti un numero di viaggi tendente a infinito. Ho lasciato la stanza lucida e splendente come mai non era stata prima del e durante il mio soggiorno.
- Il gatto bigio è morto. Me lo ha detto la vicina di pianerottolo del portinaio. Aveva 14 anni, il gatto.
- A Editta hanno fatto fuori le 4 gomme della macchina in un colpo solo. Domenica notte aveva introdotto illegalmente l'auto nel cortile interno dal momento che stava venendo giù il diluvio universale e non aveva l'ombrello e non c'era parcheggio nei dintorni. La mattina ha trovato tutte le gomme a terra. Ha chiesto al portinaio di darle un occhio alla macchina in equilibrio sul crick mentre andava dal gommista a farsi riparare le gomme, lui non era per niente stupito nell'apprendere che aveva tutte e 4 le ruote a terra. Il giorno dopo sono comparse delle fioriere dove lei aveva parcheggiato. Questo fatto getta inquietanti ombre sulla figura del portinaio. Come minimo era persona informata dei fatti, se non il mandante. Per conto mio comunque il mandante è quella faccia da galera dell'amministratore di condominio.
Venerdì sera sono andata alla festa dell'Unità a Milano.
Sono andata a sentire gli Offlaga Disco Pax e già che c'ero ne ho aprofittato per fare un giro ed andare a mangiare al ristorante "al Fungo". Avrà 60 anni la festa dell'Unità, ma si riproduce sempre uguale a se stessa. Quindi c'è ancora la sottoscrizione a premi con la super bicicletta appesa a far bella mostra di se e scatoloni pieni di mollette da stendere e spugnette per i piatti, che sono i premi che poi si vincono sempre. Non ricordo quanto costasse il biglietto quando ero piccola e a Pegli facevano ancora la Festa dell'Unità, ora costa 1.5 neuri. Ho desistito. Ci sono sempre i rappresentanti della Folletto e forse avrei dovuto fermarmi a farmi decantare le meraviglie dei loro aspirapolvere, visto che di un aspirapolvere ho urgente bisogno. Non sono incappata nella libreria chissà se c'era.
Del concerto che dire? I gruppi di sostegno non mi sono piaciuti granché, in particolare le Jains mi hanno rotto le palle abbondantemente, non la smettevano più di suonare. Ed essendo donna le lunge cosce abbronzate della cantante chitarrista non costituivano una attenuante, anzi. Comunque il Fidanzato fingeva di essere infastidito pure lui dalla performance, sembrava abbastanza convincente.
Gli Offlaga invece mi sono piaciuti molto. Mi sono caduti anche in mano i Tatranky i wafer boemi, che sono rimbalzati sul cranio di quello seduto davanti a me. Mi domandavo, ma con 4 pacchetti di wafer lanciati al pubblico in ciascun concerto, quanti Kg di Tatranky hanno in cantina gli Offlaga?

2.9.05

Indovina indovinello com'è il secondo giorno in ufficio?
Peggio del primo!
Per fortuna che è venerdì e che stamattina un omino dell'enel molto più simpatico di quello di ieri mi ha comunicato in toscano stretto che mi aveva attivato il contatore. Se riesco ad uscire da questa gabbia di matti oggi ci sarà il fiat lux nella casa nuova.

1.9.05

del doppio match Ginevra - omino dell'aem che apre i contatori e Ginevra - callcenterista uomo dell'enel di questa mattina, vi racconto un'altra volta.
Ora mi ritiro sfiancata dalla prima giornata di lavoro prima che a qualcuno venga in mente di chidermi di fare qualcos'altro.
ah nota bene sono a piedi nel mezzo del nulla con un borsone a seguito, spero che essendo settembre i mezzi pubblici siano più clementi che nella settimana di ferragosto.
se sentite improperi in lontananza vuol dire che no non sono più clementi.
Di ritorno e già sotto stress con all'attivo la caziata di un capoccia. Se il buon giorno si vede dal mattino... quanto manca alle prossime vacanze?
Purtroppo un po' dal momento che scarseggiano sia i giorni di ferie che i liquidi e ieri in nave a fare la conta: ma tu quanti spiccioli hai? Ce la facciamo a prendere un panino per uno? Il panino sì, ma da bere una bottiglietta d'acqua in due!
Romantici come 17enni al primo interrail io e il Fidanzato? Forse, più probabilmente un po' sventatelli. E dire che in macchina di bottiglie ne avevamo: vino Patrimonio che sembra andare per la maggiore in Corsica, vino Isula che deve essere un cancherone ma sull'etichetta ci sono la testa del moro e quella di Che Guevara, due bottiglie di Pietra birra aromatizzata alla castagna, una bottiglia di muscat, più una bottiglia di rosato che il Fidanzato porterà in dono. In pratica la macchina di SuperCiuk. E noi sul ponte a contenderci la mezza naturale.

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L'esordio in Corsica a parte la traversata un po' movimentata (roba che ho fatto 5 ore immobile appiattita su di una poltroncina all'estrema poppa della Moby) è stata caratterizzata da una salutare e intempestiva foratura di gomma dopo neanche 20 Km dallo sbarco. Il cambio gomma è stato da pit stop di formula uno e grazie al cielo in quel momento la pioggia aveva smesso di darci il tormento. Il giorno dopo un benzinaio di Portovecchio per 14 euro di prezzo e in 15 secondi di lavoro ha restituito la gomma al suo fulgore iniziale e abbiamo potuto dismettere il ruotino dell'infamia.

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Palombaggia lato scogli, Palombaggia lato mirti, Rondinara, PortoVecchio by night, Bonifacio e gita in battello fra i flutti delle Bocche di Bonifacio, Propriano, Filitosa sito archeologico romanzato ma affascinante, Corte mia adorata Corte e la gita al lac de capitellu, ancora mare a Calvi. Un po' più affollata che nei miei ricordi, un po' trasandata a sud est, ma sempre bellissima.

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Al campeggio Lecci e Murta di Propriano anzi di Portigliolo ad essere precisi, campeggio invero molto figo ombreggiato pulito e con piscina e campo da tennis, sugli alberi scorrazzano rattazzi dalle lunghe code, che il Fidanzato tenta di spacciarmi per scoiattoli. Ecco io dico se volete 9 euro a cranio più 5 per la tenda e 5 per l'auto, non mi interessa come, ma i topi li dovete tenere alla larga anche a costo di far pattugliare il perimetro del campeggio dalle guardie svizzere.