28.2.10

Circolo Arci all'estrema periferia dell'impero, ad un concerto.

Scena 1 - La Bibita
Il Marito va in missione bibita e torna con la mia birra ed un bicchiere contenente un liquido scuro.
Io - Cosa hai preso ?
IlM - Coca cola
Io - Coca normale?
IlM - Pura e semplice coca cola
Io - Come mai?
IlM - Mi andava la coca
Io - Ma stai male?
IlM - No
Io - Allora forse devi dirmi qualche cosa?
IlM - ...
[a mia discolpa, in cinque anni che stiamo assieme era la prima volta in assoluto che il Marito decideva di prendere una bevanda analcolica]

Scena 2 La Cantante
Il Marito perplesso commenta l'esibizione del primo gruppo, rock italiano con cantante donna.
IlM - è che lei proprio non c'entra niente con il gruppo
Io - in che senso?
IlM - boh sono perplesso, cioè capisco che vogliano giocarsi la carta bella figa, però non mi convincono
Io(un po' seccata dell'attributo rivolto ad un'altra donna) - bella figa parliamone
IlM - Beh dai rispetto al cimitero di belini che c'è di solito
Io - ah beh in quel caso

19.2.10

Are you the new person drawn toward me?
To begin with take warning, I'm surely far different from what you suppose;
Do you suppose you'll find in me your ideal?
Do you think it so easy to have me become your lover?
Do you think the friendship of me would be unalloy'd satisfaction?
Do you think I'm trusty and faithful?
Do you see no futher than this facade, this smooth and tolerant manner of me?
Do you suppose yourself advancing on real ground toward a real heroic man?
Have you no thought O dreamer that it may be all maya illusion?
(Whitman)

18.2.10

Viaggi e avventure
Il mio amico A. a marzo andrà a fare un viaggio fotografico alle Svalbard.
Rendiamoci conto, le Svalbard, un sogno. Un viaggio fotografico, uno spettacolo.
Ovviamente l'invidia è alle stelle e qualche settimana fa ho anche seriamente pensato di fare la pazzia e aggiungermi al gruppo all'ultimo minuto.
L'unica difficoltà, a parte farsi dare le ferie che da queste parti comporta una serie di trattative che manco si trattasse di metter pace nel medioriente, era di carattere economico. Diciamo che non avevo 3000 euro che mi avanzavano e quindi ho rinunciato. Con l'idea che mi terrò il bonus ferie per andare a trovare i "miei" bambini senegalesi al prossimo viaggio.
A. comunque non manca di condividere con me i dettagli dell'organizzazione, forse perchè sono l'unica pazza, oltre ai suoi futuri compagni di viaggio, che a notizie quali si dorme in tenda in mezzo ai ghiacci, la temperatura media è zero gradi, ma spesso si arriva a -15, ciascuno dovrà guidare la sua motoslitta, invece di pensare "ma tu sei matto" dice "che figata che spettacolo come ti invidio".
Ieri mentre scambiavamo mail su questo argomento abbiamo avuto la classica carrambata stile "quanto è piccolo il mondo". La sua guida alle Svalbard è un italiano che da anni si è trasferito lì ed è il fratello di una guida alpina con cui io lo scorso anno sono andata a fare una ciaspolata. In pratica il responsabile della mia ossessione per queste isole fredde e magiche nei mari del nord.
Se proprio devo essere sincera c'è una cosa di tutto il viaggio che mi lascia un po' perplessa, la necesità delle guardie notturne anti orso fuori dalla tenda armati di lampada frontale e fucile.

16.2.10

Il blog langue, non è una novità.
E' estremamente più semplice vomitare il pensiero del momento e tramutarlo in uno status di facebook, piuttosto che scrivere qualcosa di articolato riguardo a come si sta a cosa si pensa del mondo o di un determinato avventimento.
Non ho nemmeno la costanza per trasformarlo in qualcosa d'altro, un blog di recensione di libri (e lì sarebbe veramente dura visti i ritmi lentissimi con cui procedo nella lettura della pila di libri che affolla il mio comodino) piuttosto che in un food blog o in un blog che parla di fotografia o di montagna.
Sono sempre stata la ragazza dei facili entusiasmi dei colpi di fulmine, la persona che salta di palo in frasca e questo blog è nato con questo spirito, riportare ciò che mi passa per la testa in un determinato momento, dalla scena cominca vista per strada, al commento sulla politica attuale passando per una sana padellata di affari miei. Nell'attesa di trovare il coraggio per una eutanasia definitiva, me la cavo con un post per punti.
1) Le mie fatiche montane ormai sono così sporadiche che passarla liscia diventa sempre più difficile. Dopo la bellissima due giorni ai piani di Artavaggio con il GVMI infatti ho passato una settimana prostrata da quella che devo ancora decidere se è stata una congestione o un lieve attacco dell'agguerritissimo virus gastrico che miete vittime di questi giorni.
2) Il digiuno forzato ha comunque sortito i suoi effetti, anche l'estetista ha notato che sono dimagrita e sono soddisfazioni.
3) Le visite di controllo dai medici di sesso femminile hanno sempre la pericolosa tendenza a trasformarsi in sedute di psicoanalisi e non se ne capisce la ragione.
4) Parrebbe che io abbia vinto il terzo premio in un concorso fotografico, il problema è che il giorno dell'inaugurazione ero troppo morta per andare sul posto e sul sito il mio cognome è storpiato, quante sono le probabilità che una persona col mio stesso nome, abbia un cognome con sei lettere uguali al mio di cui l'iniziale e la finale e frequenti la mia stessa scuola di fotografia? Per la legge di Murphy evito di farmi prendere da facili entusiasmi
5) L'associazione italiana donatori organi dopo 16 anni e 2 cambi residenza mi ha ritrovato e mi ha spedito a casa la nuova tessera. Allegato alla tessera la fotocopia della mia dichiarazione di adesione vergata di mio pugno con la grafia da adolescente con le lettere tutte tonde. Da un lato la tenerezza per la me stessa di 16 anni fa dall'altro la spontanea domanda: vorranno forse dirmi qualcosa?
E con questa sarò a posto almeno fino al prossimo mese, che poi tanto lontano non è.

1.2.10

C'è una strana coincidenza astrale per cui tutte le sere in cui sono fuori casa sia mia madre che mio padre decidono di chiamare. Molto spesso a casa c'è Andrea che li aggiorna sui miei spostamenti.
Pare che ieri sera mio padre all'apprendere che dopo il pranzo in famiglia ero ritornata a casa e poi riuscita per andare al cinema a ri-vedere Avatr abbia commentato "inarrestabile".
Probabilmente non sapeva che tra una cosa e l'altra avevo pure trovato il tempo di fermarmi all'autolavaggio per far lavare la macchina.
Alle volte mi domando se ho qualcosa che non va e se mai mi passerà questo eterno ballo di san vito.