30.9.09

O my gosh... sabato ho appuntamento dal parrucchiere delle star e non ho nulla da mettermi.
No non sono improvvisamente impazzita, ho solo deciso di fare un investimento e farmi tagliare i capelli da un parrucchiere che è una istituzione, conscia del fatto che dovrò tenere pronta la carta di credito o in alternativa un rene per l'espianto.
Date le premesse e dato che il negozio è in zona vip però dubito che mi sentirei a mio agio vestita da scappata di casa come di solito mi capita di vestirmi per andare dal parrucchiere.
Oggi è sono arrivati i consigli aziendali per la prevenzione del contagio dell'influenza A.
Ora che so che non devo starnutire in faccia al mio prossimo e che devo lavarmi le mani con media da disturbo ossessivo e compulsivo.
Mi sento più tranquilla.

28.9.09

Quando il lunedì ti svegli sperando sia domenica, l'inizio della settimana non può essere che in salita.

25.9.09

Da mia mamma ho preso gli occhi e le sopracciglia, da mio padre la forma delle unghie delle mani e dei piedi e quella definita genericamente "aria B" che probabilmente fa riferimento alla curva della fronte e del naso.
Per quanto riguarda i capelli e gli occhi invece sono un ibrido.
Capisco che i geni non si possono scegliere e che sperare di uscire coi capelli neri di mia madre e gli occhi azzurri di mio padre era un po' troppo, mi rassegno anche al fatto che non ho le unghie ovali femminili di mia madre, ma quelle piccole di mio padre.
Ma santo cielo, possibile che dovessi ereditare dal lato paterno anche la propensione all'ernia del disco?
Preso atto del fatto che la tendenza si è trasformata in un'ernia vera e propria devo cercare i lati positivi di questa situazione.
Anche se con le prime nevi scalpiterò come un cavallo per non poter sciare e non poter usare la moto mi pesa parecchio, mi consolo con il fatto che con questa scusa per un po' i sacchetti della spesa sarà meglio che non li sollevi e forse mi sentirò giustificata nel prendere qualcuno che mi faccia i lavori in casa.
Al neurochirurgo ci penserò da lunedì.

21.9.09

Vi aspetto tutti sabato 26 dalle 18 in avanti, all'inaugurazione dallo Spazio Aperto Multietnico in via Lucca 52 a Milano (zona Bisceglie).
E così ieri si è concluso il film festival.
Mi sono fatta una full immersion, prima con "il figlio di Amleto", un documentario sul pittore Sergio Battarola, poi con un film di animazione australiano "Max & Mary".
Entrambi mi sono piaciuti anche se mi hanno lasciato una amarezza di fondo e una morsa allo stomaco che mi hanno fatto fuggire verso casa senza andare alla proiezione del film vincitore, anch'esso con un tema vagamente depressivo.
La sera per riprendermi mentre stiravo mi sono guardata un po' di sgozzamenti di serial killer con una puntata della prima stagione di Dexter e così ho ristabilito l'armonia nell'universo.

20.9.09

Mi domando come mai solo quest'anno ho scoperto il Milano Film Festival.
Forse è che i primi anni qui a Milano ero troppo impegnata a pensare quanto volevo tornare a Genova e poi ho iniziato a frequentare persone a cui non importava più di tanto, quindi al massimo se si andava a veder qualcosa era una partita degli europei al bar.
Non che quest'anno abbia sfruttato a pieno il mio abbonamento, però ho visto qualche film, un documentario e mi sono goduta quell'atmosfera di festa che si respira nelle varie location del festival. Come ha detto qualcuno in una delle interviste che proiettano prima dell'inizio dei film quando c'è il festival Milano è una città in cui fa piacere vivere. O qualcosa di simile.
In effetti ieri mi sono vista due film, Gallero (1) al Dal Verme e Menteur(2) allo Strehler, ho preso ls metro e avendo parcheggiato la macchina vicino a pta Genova, mi sono pure concessa un giretto sul naviglio e un salto al libraccio. Ed ho visto una città viva, con la gente a passeggio e sono stata bene, mi sono sentita come a casa.

(1) francamente questo film non l'ho capito. Ad un certo punto si è inceppato il proiettore e quando hanno ricominciato per un attimo ho pensato che si fossero sbagliati e avessero messo su una "pizza" a caso. Invece poi mi sono resa conto che no, l'ordine era probabilmente giusto, solo che mi sfuggiva il senso del tutto.
(2) Questo invece mi è piaciuto o quanto mno mi ha disturbato, mi ha trasmesso qualcosa. La cosa più bella comunque è stata l'intervista al regista, un pazzo molto molto simpatico.

18.9.09

Le gradite sorprese del venerdì: forse domenica devo lavorare, ma lo saprò solo domani sera, quando si capirà se la mia collega è in salute o se invece devo sostituirla.

17.9.09

Per un momento sulla metro guardandomi attorno e vedendo altre due ragazze ipdod nano munite in jeans e ballerine una delle quali con il programma del Milano Film Festival, mi sono domandata a che punto fosse arrivato il mio processo di frangettizzazione. Il pensiero poi si è involto nella corsa alla coincidenza e al posto nella sala della scatola magica.
In programma il film/documentario su Basilico e a seguire un incontro con Basilico stesso per una chiaccherata su architettura e fotografia.
Il concetto di infinito rivelatosi durante degli scatti nei porti della Normandia, la mancanza di infinito in Milano che è una città che fa da sfondo a se stessa, città auoreferenziale. La difficoltà di fare foto di architettura in una Beirut devastata post guerra e come vederla con gli occhi di uno dei suoi abitanti gli abbia fatto capire che non era una città morta, ma solo ferita.
San Francisco e la Silicon Valley, Mosca da una prospettiva inconsueta e poi Genova e il suo porto.
Nonostante qualcuno lo definisca divo o celebrità, Basilico è una persona molto disponibile e umile ed è definitivamente assurto nell'olimpo dei miei idoli personali quando ha detto: "Alle volte qualcuno mi domanda cose tipo qual'è la città che mi è piaciuto di più fotografare. Allora ci ho pensato ed ho deciso che è Genova...perchè Genova non è mai stata una città propriamente turistica e i turisti li ha sempre un po' trascurati, ma poi ho scoperto che hanno costruito questa passerella che porta alla lanterna e si affaccia sul porto ed è stato meraviglioso".

10.9.09

Ieri finalmente sono riuscita a passare dalla dottoressa per farle vedere il referto della visita fisiatrica per il mio mal di schiena.
Speravo che mi dicesse che avevo bisogno di una settimana di riposo assoluto sdraiata su di una spiaggia tropicale, invece più prosaicamente mi ha dato delle bustine da prendere e mi ha confermato la richiesta di rmn.
Che delusione, quanto manca a Natale?

9.9.09

In quanto portatori sani di felino domestico a volte ci troviamo a fare pantomine di cui coloro che non possiedono animali non riescono a capacitarsi o per le quali ci irridono apertamente.
Fatto sta che da domenica la gattaccia ha iniziato a dare segni di inappetenza e a schifare le crocchine che le abbiamo sempre dato.
Quindi nell'ordine, ci siamo messi a:
1) annusare le crocchine e a disquisire se effettivamente avessero un odore strano
2) aprire una nuova confezione di biscottini per fare un confronto ragionato
3) aprire una confezione di umido che il gatto ha palesemente schifato fingendo di ricoprirla
4) aprire un'altra confezione di umido che la satanassa in passato apprezzava e tentare di spalmargliene un po' sulla lingua perchè si ricordasse che era buona
Il giorno successivo poi rientrando a casa ho trovato ordinatamente esposti sul tavolo
bisottini già apprezzati dal gattino in passato
biscottini nuovi super tecnologici
una ennupla di scatolette di patè
Inutile dire che la Bibe poi ad un certo punto ha ricominciato a mangiare e che alla fine il problema probabilmente è stata una punturina di insetto sul muso che le ha causato un po' di gonfiore e qualche difficoltà a mangiare.

7.9.09

La dottoressa è tornata oggi e il suo telefono è più bollente di una chat erotica, al primo tentativo è scattata la segreteria, dal secondo in avanti (fino al decimo quando poi ho desistito) o dava linea non raggiungibile o dava occupato.
Di ritorno dalla mensa ho incrociato un collega che non vedevo da qualche mese, il quale ha sottinteso che sembro in dolce attesa.
E siamo solo a metà giornata di lunedì, sarà una lunga settimana.

p.s. mi hanno appena detto che è arrivata la macchina nuova il che di per sè non sarebbe male non ci fosse che c'è anche da pagarla.

4.9.09

Oggi, come spesso accade di questi tempi, ho ricevuto la classica mail di saluti da qualcuno che da lunedì non lavorerà più qui.
La mail era indirizzata ad un ristretto gruppo di persone ed era anche spiritosa, si concludeva però con quella che a mio giudizio era una leggera caduta di stile. Ossia "se mi cercate su facebook vi accetto tutti".
Ora, posto che nel profilo di FB hai la fotografia e sei quindi riconoscibile, quel che mi chiedo è perchè dovrei cercarti io? (*)
Posto che mi sei simpatico e mi ha fatto piacere lavorare con te, ma non abbiamo mai smezzato una birra, social network per social network non sarebbe stato meglio linkedin?

(*) se qualcuno notasse la apparente incoerenza di questa frase ossia come faccio a sapere che ha la foto su facebook se non l' ho cercato, rispondo che effettivamente cercare ho cercato perchè la curiosità è femmina, ma aggiungere è un altro discorso.

3.9.09

Dubbi amletici
Avrò qualcosa che non va?
In Lost facevo il tifo per Sawyer e non capivo cosa ci trovasse Kate in quel noiosone di Jack.
In True Blood invece apprezzerei che Sookie cedesse al vampiro biondone Eric (a proposito ma quant'è grosso quell'uomo?) e lasciasse perdere Bill Compton.
Sarà il fascino dell'uomo maledetto o lo spirito da crocerossina che mi fa tifare sempre per il cattivo?

1.9.09

Alle volte mi diverto a fare il gioco dei se e a immaginare le mie vite parallele.
A volte il gioco verte su scelte più consapevoli e meditate, come "se fossi restata all'università", "se avessi aspettato di trovare lavoro a Genova" e sui conseguenti scenari alternativi che ne sarebbero scaturiti.
La mia me accademica ad esempio sono sicura che viva all'estero, probabilmente negli USA e se invece è restata in Italia come minimo scorrazza da una scuola estiva all'altra in luoghi fichissimi.
La mia me lavoratrice genovese invece probabilmente è sposata ed ha un figlio, vive sulle alture e dalla finestra di casa, anche se da lontano, vede il mare, se invece ha perseguito la strada da "testa calda" quantomeno in questo momento invece di scrivere sul blog (che non ha) sta sgasando sulla Vespa per andare a farsi un tuffo pre cena a Quinto.
Altre volte invece i se riguardano scelte meno epocali e danno luogo a scenari alternativi non troppo differenti da quelli attuali.
Ad esempio la mia me che ha iniziato a lavorare come sistemista invece che come programmatrice, adesso lavorerebbe in questo palazzo, per questo cliente, solo che avrebbe una scrivania al piano di sotto e avrebbe colleghi maschi in jeans maglietta capello lungo e tatuaggio invece che in camicia, pantaloni eleganti e capello ordinato.
nota sdolcinata: nessuna delle mie me alternative però avrebbe il Marito e la gattaccia il che mi porta a pensare che fra tutte le vite parallele possibili, sto vivendo la migliore.