30.12.08

Vi ho risparmiato il post sui regali di Natale (anche se a gentile richiesta posso produrmi in un elenco), ma quello sul 2008 non poteva mancare.
gennaio: prima visita a Roma della sottoscritta. Stranamente non mi viene l'orticaria per i ritmi romani e mi innamoro della città.
febbraio: Fidel Castro va in pensione e neanche io mi sento molto bene. Provo a dare una svolta alla mia esistenza con un colloquio di lavoro organizzato tramite Linked In, ma si rivela una bufala.
marzo: la vita lavorativa è uno strazio, mi consolo al concerto dei Cure.
aprile: mese brutto, il gatto di famiglia Ser Poldino abdica e raggiunge il fratello nel paradiso dei gatti, non prima di aver rubato una fetta di soppressata.
maggio: arriva Gatt* a casa nostra ed improvvisamente io e il Marito ci dividiamo fra poppate e cacche del gattino dimenticando di avere una vita nostra. C'è anche l'immancabile AMaggioABaggio.
giugno: finalmente cambio lavoro, lo shock è grande, ma la vita migliora. F. e P. si sposano, un' altra coppia che "mette la testa a posto".
luglio: nulla da segnalare a parte il matrimonio di R. e D., mi abbono alla biocesta e sperimento nuovi esaltanti torture come l'acquagym e il massaggio tonificante.
agosto: dovevo essere in Perù invece sono a Genova, raggiungo gli anni di Cristo e mi domando che succederà
settembre: non pervenuto
ottobre: vado al concerto della gioventù sonica e me la prendo con chi non apprezza. B. e Y. si sposano e mi scende una lacrimuccia di commozione.
novembre: un nero alla casa bianca, il mondo per il momento rimane uguale e la mia vita si consuma fra casa e ufficio (cioè faccio anche un corso di fotografia, ma se penso a questo mese mi viene in mente la mia scrivania in ufficio).
dicembre: è Natale è Natale, io non aspetto altro che le ferie per dormire.
Non avendo fatto buoni propositi non ho nulla da rimproverarmi, ma stranamente la cosa non mi consola.

29.12.08

Natale e tutto il resto
Le vacanze di Natale sono andate bene per quanto mi sembra ieri che ero lì a caricar la macchina con il sacco blu dell'ikea pieno di regali e bum! sono di nuovo in ufficio.
Il 23 è venuto a trovarci il Mulo, con un paio di bottiglie niente male ed un libro. E' stata una bella serata, con tante chiacchere, buon vino, salatini ed una pastasciutta improvvisata.
Il giorno dopo abbiamo sfidato le nebbie per raggiungere la mia terra natia. La Bibe ha mostrato di non gradire le feste comandate ed ha continuato sul trend bestia aggressiva e insopportabile già sfoggiato la sera precedente, il viaggio non ha aiutato. La giornata è passata in un baleno fra ultimo giro di shopping e preparazione della cena. La cena ha dichiarato ufficialmente aperte le danze della Grande Abbuffata Natalizia.
A Natale abbiamo transumato fino alla terra degli avi del Marito, dove la Suocera aveva addobbato casa e preparato antipasti per un reggimento. Dopo l'ennesimo stravizio cibario e lo scambio di doni ho passato il pomeriggio davanti al camino, mesmerizzata dalle lingue di fuoco e dal crepitare dei ciocchi.
A Santo Stefano era il turno della visita al mio Babbo e per fortuna che i suoceri non sono divorziati altrimenti avrei finito le ferie con una lavanda gastrica.
Il 27 e il 28 sono serviti e riprenderci dagli stravizi, a fare qualche passeggiata in città e a ritornare a casa.
Nonostante ci attendesse una casa con 13 gradi e pinguini pattinanti nel soggiorno, la Bibe ha gradito moltissimo tornare nella sua magione e come per magia, passate le feste è diventata un gatto angelico

22.12.08

Visto che l'ispirazione latita e che il blog sul Senegal ormai è stato abbandonato al suo destino (e non è detto che ci sia ancora qualcuno che si ricorda la password) ne aprofitto per pubblicare le cronache senegalesi di M.

DECODER, ALLAH E PARTITE DI CALCIO.

Venerdì scorso, il gruppo media WalFadjri, proprietario di una rete capillare di radio, giornali e canali televisivi senegalesi, ha presentato durante una solenne conferenza stampa un’insolita promozione commerciale.
Dal primo gennaio fino al 13 febbraio 2009, l’abbonamento al canale televisivo Walf TV costerà 37500 franchi senegalesi (circa 57 euro) invece della tariffa attuale di 75.000.
Il motivo?
Il nome dell’abbonamento è Sant Serigne Bara, l’attuale capo religioso della confraternita mussulmana dei Mouride, e questa promozione è stata lanciata con l’intento di acquisire nuovi clienti di fede o simpatia Mouride.
Per capirci è un po’ come se Sky o Mediaset lanciassero sul mercato italiano la card Santo Benedetto 16 per potenziali clienti cattolici.
Questa notizia conferma ancora una volta il progressivo e pericoloso asservimento del mondo politico, imprenditoriale e istituzionale alle potentissime confraternite religiose, i veri centri di controllo decisionale del Senegal.
L’offerta di Sant Serigne Bara sarà valida appunto fino al 13 febbraio, ultimo giorno della Gran Magal, l’annuale pellegrinaggio nella città sacra di Touba, e il presidente del gruppo WalfFadjri ha già promesso imperdibili reportage, dibattiti, approfondimenti e dirette televisive per “coprire” l’evento.
Ho cercato di raccogliere un po’ di commenti anche a partire da una domanda non secondaria: come fanno i senegalesi a pagare abbonamenti mensili di oltre 110 euro al mese se il salario medio di chi lavora si aggira sulla stessa cifra?
Eppure tutti in Senegal si ipnotizzano davanti alla televisione, l’elettrodomestico più importante e vero status symbol della famiglia, tanto che nei villaggi più sperduti, dove non arriva nemmeno l’elettricità e per raccogliere l’acqua occorre farsi almeno 5 chilometri a piedi con i catini in testa, è abbastanza facile imbattersi in vecchi scassoni catodici alimentati da batterie di automobili più che consunte.
Occorre sottolineare inoltre che i canali più gettonati sono i più cari, soprattutto quelli francesi che ritrasmettono tutte le partite di calcio del mondo, dal campionato ecuadoriano al torneo del quattro quartieri del Qatar. L’abbonamento mensile può arrivare anche a 150 euro.
La risposta al mistero è semplice. Da quando sono apparsi i canali a pagamento i senegalesi hanno risolto il problema delle tariffe inabbordabili alla senegalese. Una persona si abbona. Dal decoder fa partire un cavo verso una diramazione multipla. Da lì si agganciano a cascata altri utenti. Ognuno paga 3.000 franchi al mese, quasi 5 euro, e il gioco è fatto. Un amico mi ha raccontato che suo fratello è arrivato ad avere circa 300 utenti agganciati a 3 decoder. Ha trasformato la sua ipnosi in un affare e ora campa alla grande grazie ai decoder.
Rispetto all’offerta Sant Serigne Bara tanti senegalesi alzano le spalle. Per quanto allettante possa essere l’offerta, la maggioranza paga già meno di un decimo per vedere tutte le partite di calcio. Nell’indice di gradimento Allah, Touba e la Gran Magal, non suscitano la stessa ammirazione dell’ultima prodezza di Ronaldihno.

19.12.08

Anche questo corso di fotografia è arrivato al termine. Ieri abbiamo sistemato le foto e creato il portfolio della classe. A. era malato, ma da gentiluomo qual'è è riuscito comunque a farci avere le sue foto ed ha anche fatto un regalo a tutti. Noi per ringraziarlo, gli abbiamo telefonato e lo abbiamo messo in viva voce per condividere un pezzo di lezione assieme a lui. Tutto sembrava essersi concluso per il meglio e dopo esserci salutati e augurati buone feste ci siamo lasciati con il proposito di rivederci nel nuovo anno.
Oggi la prof, una tipa un po' particolare, ha mandato a tutti una mail di saluti in cui ci dava indicazioni sulla strada da intraprendere per il nostro futuro futografico. Peccato che si sia mossa con la delicatezza di un panzer, lasciando tutti a mezzo fra il basito e l'imbufalito.
Io ho la tendenza a lasciar perdere e non entrare in discussioni, soprattutto nell'ambito privato, soprattutto quando si parla di passatempi, ma capisco anche che alle persone con cui è andata giù più pesantemente siano girate le scatole vorticosamente.
Il tutto mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Che un ambito in cui ci si dovrebbe divertire e rilassare, un ambito in cui per fortuna non c'era nessun tipo di competizione, ma solo la voglia di condividere una passione comune, sia stato calpestato malamente mi lascia un po' triste.

18.12.08

6 mesi dopo
Visto il periodo di crisi e falcidiamenti è con un grande sospiro di sollievo che ieri ho potuto apporre l'ultima tacca sul computo dei giorni del mio periodo di prova. Ora sono assunta (fino a quando l'economia mondiale non imploderà con un botto e ci ritroveremo ad allevare polli nella vasca da bagno per sopravvivere alla carestia).

15.12.08

Sarà che eravamo a Settimo Milanese e non a Milano, sarà che l'ansia e la fretta riguardano solo ed esclusivamente l'ambito lavorativo, fatto sta che per un concerto nominalmente in partenza alle 22, alle 21.50 il locale era ancora chiuso. Una coppia di amici ancora dispersa ed una che invece era già rientrata a casa.
Così abbiamo fatto un giro turistico del paese che offre una chiesa, un bel municipio e una coopertaiva del popolo che sembra direttamente uscita da un film sulla provincia di 20 anni fa.
Quando finalmente siamo riusciti ad entrare nel locale e a prenderci una birra, seduta sul divano ho potuto osservare una folla alquanto variopinta.
Soprattutto ho potuto vedere una specie con cui non ero mai entrata in contatto visivo: i nostalgici dei sixties. Cuban heels, pantaloni attillati e capelli tagliati con la scodella o impomatati all'inverosimile per gli uomini, abiti leopardati e cofane alla Sarah Palin per le donne.
Una fauna che improvvisamente mi ha fatto rivalutare in blocco i metallari, con i jeans attillati, le scarpe da basket e i giubbini di jeans senza maniche coperti di toppette.
Il giudizio probabilmente rimane profondamente alterato dal fatto che il gruppo sixties che si esibiva sul palco aveva come frontman un tristo figuro che si rotolava sul palco rovesciando birra ed emettendo suoni gutturali non meglio specificabili. Ebbene sì mi accanisco col personaggio giacchè sono più che convinta che anche lui o i suoi fan volessero inseguirmi e giustiziarmi, conciati a quel modo, con quelle scarpe, non ce la farebbero mai a raggiungermi.
Sul secondo gruppo, in stile ramones, non mi pronuncio che i suoni eran fatti da cani e si sentiva solo la batteria. Sul terzo poi siamo crollati e ce ne siamo tornati a casa, che l'indomani mi toccava la levataccia per andare a fare fotografie, ma questa è un' altra storia.

12.12.08

Ieri la gattaccia malefica ha pensato di farne una delle sue. Uno scherzaccio davvero. Soprattutto ha pensato bene di farlo mentre io stanca e affamata alle dieci di sera stavo raccattando qualche avanzo dal frigo per placare i morsi della fame.
Sognavo una tisana da sorseggiare seduta sul divano e il dover porre rimedio allo scherzaccio mi ha fatto imbufalire. Così si è beccata un paio di pacche e tante urla. Ovviamente lei sembrava del tutto perplessa di fronte alla mia reazione, ma vedendo che la mia ira non sbolliva si è tenuta a debita distanza per tutta la serata.
Quando sono andata a letto, si è avvicinata con aria circospetta ed ha iniziato a studiarmi. Io a quel punto non avevo poù la forza di arrabbiarmi e quindi sono stata al gioco fingendo indifferenza.
Dopo un paio di giretti esplorativi, la Bibe si è fiondata sotto il piumone, mi si è appiccicata alla pancia e occhieggiando da sotto alle falde ha cominciato a fare rumorosissime fusa e a guardarmi con l'occhio appannato.
A quel punto ho ceduto di schianto e la mia arrabbiatura è svanita definitivamente.
Come madre di felino non valgo un granchè.

11.12.08

Pur di sottrarmi a questa ansia starei volentieri 5 giorni a letto con la febbre a 39 e accanto a me il secchio per vomitare... purtoppo ho fatto il vaccino antinfluenzale.

9.12.08

Premessa, se non siete interessati alle mie vicende digestive, astenetevi pure.
Seconda premessa: lo so, me le vado a cercare.
Oggi in mensa sono riusciti nell'impresa titanica, riuscita in precedenza solo a mia zia, di preparare una pasta al pesto che non sapesse assolutamente di nulla.
O meglio, per dover di cronaca, mentre la pasta della zia era colorata di verde, insapore e digeribile, la pasta della mensa invece presentava caratteristiche paranormali: il sapore si sta palesando in fase digestiva. Sono circa tre ore che rutto aglio e basilico e, notare, io non sono in grado di ruttare nemmeno dopo essermi scolata 1 l di coca cola frizzantissima.

5.12.08

Ho sempre pensato che le assemblee di condominio fornissero ottimi spunti di studio per i sociologi, almeno fino a ieri sera, quando finalmente ho realizzato che uno psichiatra comportamentale specializzato in studi sui serial killer avrebbe trovato ampio materiale di studio.
E dire che sembrava che tutto stesse filando liscio ed incredibilmente per deliberare sui primi due punti avevamo impiegato soltanto un'ora. L'illusione però è durata poco, infatti giunti al punto più controverso si è aperto il baratro delle contestazioni. Fin qui non ci sarebbe stato nulla di strano non fosse che ad un certo punto, un uomo abitualmente pacato ancorchè logorroico ha avuto un improvviso blackout. Con lo sguardo appannato e la giugolare ingrossata che pulsava sul collo, si è avventato in direzione del riccastro dinnoccolato con cui si stava prendendo a male parole. Ci son volute tre persone per dissuaderlo dai suoi propositi omicidi, tre persone che variamente avvinghiate a lui ne hanno rallentato la corsa, pur senza frenarla del tutto.
Il riccastro dinnocolato, non nuovo ad exploit ed urla è astutamente rimasto calmo facendo piombare l'aggressore che in linea di principio aveva ragione da vendere, nel torto più marcio.
Perchè quando dalle questioni importanti si finisce a recriminare sul piscio del cane, un'assemblea non può che andare in merda.

2.12.08

Nel finesettimana ho vinto il freddo la pigrizia e la voglia di ciabatte e scialetto di lana per andare a seguire fotografic@, il mega incontro organizzato dalla C@non. Sabato ho sottoposto le foto ad una fotoeditor la quale mi ha detto che sì le foto non erano male, ma che lo scopo di una lettura portfolio è presentare un progetto e farsi aiutare nella selezione. Quindi deve esser stata la lettura portfolio più veloce del mondo, per il prossimo anno sarò più preparata.
Nel pomeriggio sono andata al mega spot pubblicitario che mostrava tutta la potenza e la beltà dei prodotti. Ora vorrei una macchina fotografica in grado di fare 10 scatti al secondo con una sensibilità ISO stratosferica, oltre ad un obiettivo TS e ad un flash strobo. Sebbene possa sembrarlo questa non è una lista per Babbo Natale, che c'è crisi e il materiale fotografico costa parecchio. Nel mezzo sono andata a mangiare sushi, che è sempre una bella attività.
Domenica invece me la sono presa comoda così sono riuscita (con grande difficoltà e sgomitando) a seguire solo un corso nel pomeriggio sulla camera chiara e a vedermi le mostre allestite allo spazio forma. Ok erano mostre gratuite, però mi domando e dico, che bisogno c'era di occupare dello spazio con le foto delle vacanze di Camila la vj?