26.12.07

Ed eccomi reduce dal tour de force di cene e pranzi natalizi, ancora viva, ma probabilmente con qualche chilo in più, cosa che per fortuna data l'assenza di una bilancia per il momento non posso verificare.
Posso invece confermare che la questione del "Natale con i tuoi" si fa col passare degli anni via via più complicata, per non dire dell'elevato rischio divorzio per le coppie sposate. Rischio che cresce esponenzialmente col numero dei parenti a cui rendere omaggio di persona.
Fortunatamente poi una volta trovato un accordo di massima più difficile da ratificare degli accordi di Camp David, una volta seduti a tavola si dimenticano le contese e ci si gode la compagnia.
Dopo 12 ore di sonno filato e una colazione a base di yogurt bianco sono pronta ad affrontare un paio di giorni di rehab a pastine in bianco e insalata.
E a fare gli auguri di persona agli amici davanti ad un bicchiere di succo d'ananas.
Buone feste a tutti.

21.12.07

Mentre tento in ogni modo di procrastinare ciò che mi resta da finire per andare in ferie con la coscienza leggera, mi godo i miei 5 minuti di gloria

20.12.07

Gli auguri condominiali
Ieri sera dopo aver chiamato mio padre ed avere trovato il telefono occupato, ho deciso di combattere l'abbandono andando al piccolo rinfresco autogestito condominiale.
Grazie al cielo per una volta i problemi del palazzo sono stati trascurati, per chiacchere un po' più frivole, sgranocchiamenti di vari dolciumi natalizi e sbevazzamenti annessi.
I miei biscottini natalizi hanno avuto grande successo.
A questo punto decidessi di aprire una pasticceria clandestina potrei contare su una cinquantina di clienti fissi.

19.12.07

Sindrome da abbandono.
L'insegnante di inglese mi ha bidonato per l'ennesima volta. E dire che ci eravamo sentite domenica per concordare l'orario e il giorno.
Ho saltellato davanti al cancelletto della sua villetta a schiera per tenermi calda tra una scampanellata e l'altra.
L'ho chiamata sul cellulare senza ottenere risposta. Sono tornata verso casa.
A metà strada mi sono detta che non avevo scampanellato abbastanza, che la sua macchina era parcheggiata lì in strada e che quindi magari non mi aveva sentito e non aveva neppure sentito il cellulare. Del resto ha tre piani di villetta se lascia il telefono in taverna magari non lo sente.
Ho invertito la macchina sono ritornata sotto casa sua. Ho riscampanellato rischiando l'assideramento.
Nessuna risposta.
Sono tornata a casa un po' stranita, le ho mandato un sms.
Siccome di fondo tendo a pensare bene della gente, più che incazzata per il bidone senza preavviso sono preoccupata per lei. Pur sapendo che casinista com'è spesso dimentica le cose, ho iniziato a farmi scenari assurdi di rapimenti e cose varie.
Speriamo che si faccia viva presto.
Una volta a casa ho pensato di telefonare a mia madre per raccontarle la disavventura e sentire come sta. Mia madre non risponde al telefono.
Il Marito è al lavoro
La sindrome da abbandono è un'ottima scusa per fare fuori quella tavoletta di cioccolato che mi sta guardando.

18.12.07

Regola di vita aziendale
Se entrando nel luogo deputato all'aperitivo aziendale natalizio, notate che sul banco del buffet ci sono solo fette di pandoro rinsecchito è inutile fermarsi a sentire ciò che i manager hanno da raccontare: sicuramente i risultati aziendali non sono stati buoni.
Corollario
In caso vi fermiate fino alla fine sappiate che la vostra speranza che vi venga data l'agenda del 2008 sarà frustrata.

17.12.07

Al di là delle questioni di vestiario su cui lungamente mi sono paranoiata per poi vedere pantaloni di velluto a coste larghe color cacchetta, nike natalizie dorate, un piumino trapuntato verde elettrico e alcune persone vestite come se dovessero iniziare il turno di lavoro dietro il bancone della posta,
al di là dell'atmosfera per certi versi da saggio di fine anno, con ragazzine di sei, sette anni che nelle pause scorrazzavano per i corridoi,
al di là del fatto che il palco doveva avere 6 posti, invece c'erano 8 sgabelli e 7 persone e a stare appollaiati l'alternativa è fra il torcicollo e la sciatica,
al di là del costo esagerato del biglietto
è bastato che la musica iniziasse e il sipario si aprisse per dimenticare tutto e rimanere incantata davanti alla meraviglia di ciò che stava avvenendo sul palco.
Che io della danza classica ho smesso di interessarmi a otto anni, quando hanno iniziato a farmi mettere le scarpette con le punte ed ho deciso che il tutù rosa non era un compenso sufficiente al mal di piedi. E gli unici spettacoli di balletto a cui avevo assistito fino a venerdì erano i saggi di fine anno delle scuole di danza.
E invece ballerini sembra che futtuino nell'aria e si muovano senza sforzo alcuno, non ballano, levitano.
E le scenografie, la musica, i costumi. Sono rimasta lì tre ore con gli occhi spalancati come un bambino la prima volta che vede la neve.

14.12.07

Se nelle prossime tre ore non vengo tirata sotto da un tram, stasera dovrei essere a vedere il balletto, nel Teatro dal rigido dress code.
Stamattina prima di uscire ho preparato sul letto l'abituzzo nero e il relativo coprispalle, per un cambio d'abito stile pit stop.
Ho estratto la borsetta nera, poi ho pensato di controllare quanto male stava un cappotto blu sopra ad un abito nero.
Con mio grande raccapriccio mi sono resa conto che il summenzionato cappotto, per quanto elegante e di ottima fattura, porta il segno degli anni in cui è stato acquistato: le spalline imbottite.
La sensazione di essere un giocatore di rugby con il pastrano e i tacchi, ha momentaneamente messo in secondo piano la questione colore.
Le alternative sono le seguenti:
il summenzionato cappotto anni ottanta
cappotto Loden da uomo verde (no, non lo ruberei al marito è il mio, l'ho messo per anni)
giaccone nero da pescatore dei mari del nord (giacca che abitualmente indosso)
giacca da sci
chiodo di pelle nera stile biker
giacca di pelle nera tisi e/o stupro conseguenti al mio girare per Milano senza giacca alcuna in una sera di dicembre
Si accettano consigli.

12.12.07

Bollettino
Gli autotrasportatori stanno tenendo in ostaggio il regalo per la suocera, la benzina a quanto pare scarseggia, la Bauli ha sospeso la produzione di Pandoro. In compenso l'auchan è così stipata di merci che passeggiando nei corridoi si è presi dalla sindrome di Stendhal.
Leonardo è nato poco prima dello scadere dell'ultimatum ed è rosso come babbo Natale (auguri a tutta la famiglia).
Il B&B in cui ho prenotato per Capodanno ha sospeso l'attività poichè i condomini gli hanno fatto causa, sono stata dirottata presso un'altra struttura di cui non trovo tracce su internet.

10.12.07

Invece di guardare Weeds, l'ultima delle serie tv di cui mi sono invaghita, ieri sera mi sono lasciata tentare dal film "Cocaina, l'allarme sociale" andato in onda su Rai Tre all'orario in cui fino alla scorsa domenica c'era Report e in precedenza ampiamente pubblicizzato dal TG1.
Dalle gesta della mamma spacciatrice a quelle del poliziotto antispaccio, senza passare dal via.
Il film era stato preannunciato come "film shock", ma di sconvolgente c'era solo che qualcuno per sniffare usasse come base un cd di Elton John duplicato.
Il super poliziotto pareva il più pippato di tutti e dal momento che scendeva dalla macchina solo per ammanettare i cattivi, ancora mi domando il perchè del suo abbigliamento da gang, con canotta gialla a rete sopra tshirt azzurrina e berretto di lana alto sulla cocuzza.
Gli interventi di "esperti" erano poco più che riempitivi fra un inseguimento e l'altro, una predica moralizzatrice e l'altra.
Che l'uso e l'abuso di cocaina siano un fenomeno di proporzioni enormi ormai è cosa nota, forse bisognerebbe scandalizzarsi, inorridire, indignarsi. Ma dopo gli anni ottanta, cristiana effe, l'eroina, il problema di chi decide di sciogliersi il setto nasale con la "bamba" francamente non mi fa nè caldo nè freddo.

Update: rileggendo a distanza di qualche ora, mi sembra doveroso esplicarmi meglio. Il fatto che un manovale che si alza alle cinque del mattino, va in piazza per aspettare di essere reclutato da qualche capetto e fa il doppio turno, tiri di coca per resistere meglio alla stanchezza mi intristisce parecchio. Credo che il problema più che nella coca risieda nel fatto che questa persona non sappia mai se lavorerà o meno e nel caso in cui lavori, lo faccia senza garanzia di sorta.
Il film mi è sembrato così finto, così poco profondo, mi è sembrato che passasse così velocemente sulle ragioni del disagio da appiattire tutto, in un tripudio di sniffate su supporti improbabili.
Ci sono tanti modi di fare denuncia e questo non mi è sembrato particolarmente interessante o azzeccato.

6.12.07

Il gommista stamattina ha fatto terrorismo e mi ha voluto sostituire la gomma a tutti i costi. Dopo che in due hanno insistito per dieci minuti che la gomma avrebbe potuto espoldere, ho capitolato.
In otto anni di onorata carriera è stata la prima foratura con la Micra, il che ci potrebbe anche stare, non fosse che a forarsi è stata proprio una delle gomme appena sostituite che in servizio è durata poco più di 24 ore.
Non ci fossero stati tutti questi esborsi non preventivati per l'auto, l'andare a vedere un balletto al teatro della scala, sarebbe stata una ottima scusa per un po' di shopping futile, per provare eleganti abiti da sera e scarpe con tacchi vertiginosi e magari fare una follia (dopo quella dell'acquisto del biglietto).
Allo stato attuale dei fatti invece, dopo aver provato qualche abito alla diffusione tessile, sono in preda al più classico dei deliri
"FanculoLeStupideConvenzioniBorghesiCapitaliste. Alla scala ci vado con i jeans. A teatro ci si va per apprezzare l'arte mica per ostentare gli abiti" che mi sentissero i ragazzi che spacciano i giornali di Lotta Comunista davanti all'ingresso mi darebbero la tessera ad honorem e l'abbonamento gratuito.
L'atto dello shopping dovrebbe rilasciare endorfine ed avere un effetto terapeutico sull'umore. Non riuscire a fare shopping quando si è già di pessimo umore aumenta drammaticamente il vorticamento delle parti nascoste.

5.12.07

Quando la mattina ti svegli insolitamente pimpante, pensi che hai abbastanza tempo per vestirti carina e sfoggiare gli stivaletti acquistati mesi prima e sotto utilizzati, ti trucchi, prepari il pranzo, riesci anche a portare giù la spazzatura, sali sulla macchina e constati che sì sei proprio in anticipo, sappi che quando avrai fatto il giro dell'isolato e sarai in coda al semaforo pronta a dirigerti in ufficio, qualcuno busserà al finestrino facendoti trasalire.
Quando ti volterai con sguardo fiammante immaginando l'ennesimo questuante aggressivo, troverai invece un signore che ti farà notare come tu abbia una gomma a terra.
Scartata l'ipotesi di dimostrare la tua indipendenza femminile e le tue capacità meccaniche con pantaloni eleganti e tronchetti col tacco, parcheggerai sotto casa e ti dirigerai alla fermata del bus.

3.12.07

Nel finesettimana ho rimbalzato come d'abitudine in mezzo ad una moltitudine di impegni.
Ho scoperto che ci vedo peggio perchè ci vedo meglio (ossia la mia miopia è diminuita, gli occhiali sono un pelo troppo forti e forse ho imboccato la strada per la presbiopia chissà).
Come gli anziani ho fatto il vaccino antinfluenzale, questa volta mia madre ha premuto lo stantuffo della siringa con una certa calma, peccato che mi abbia conficcato l'ago nel deltoide come se stesse giocando a freccette.
Ho decorato l'albero e mi sono rammaricata di non avere decorazioni da appendere ai vetri di casa, dal momento che avevo deciso di dargli una pulita e mi sembravano troppo puliti per gli standard di casa.
Ho sperimentato un fantastico agriturismo nelle lande tortonesi, che se vi capita di passare da quelle parti vi consiglio vivamente. Cibo buono, vino fantastico.