11.1.06

Ginevra e la burocrazia.
Questa mattina visto che potevo arrivare in ufficio un po' più tardi, sono andata alla asl per la scelta del medico.
L'ufficio, quando sono arrivata, era deserto, ma data la lentezza delle impiegate entrambe oversize, in men che non si dica si è riempito di gente. Peraltro c'è il sistema per prendere i numerini, ma non c'è il tabellone che indica il numero successivo quindi bisogna avere fiducia nell'onestà della gente quando l'impiegata urla "il prossimo!".
Io ero sicura delle mie ragioni essendo entrata per prima con l'ufficio deserto a parte le due persone ai due sportelli. Quando è arrivato il mio turno però una signora con i lineamenti fini e lo sguardo assente, entrata per ultima, si è avvicinata allo sportello dicendo "mio marito mi ha portato via la patente, qui si può fare la patente? tu me la fai la patente?". A quel punto mi sono pazientemente fermata ad aspettare che l'impiegata rispondesse, ma la folla alle mie spalle era già armata di forconi e scimitarre e stava già urlando "non è il suo turno deve fare la coda!!! ha sentito l'impiegata? La patente non gliela fa!!! Se ne vada!!! Ci sta facendo perdere tempo!!!!!!!". La badante della signora, con lo sguardo perso, da un lato tentava di calmare gli animi della gente spiegando la situazione, la signora non ci sta più con la testa, dall'altro faceva cenni all'impiegata dicendole di dire che non era possibile fare la patente lì, cosa che peraltro l'impiegata stava già facendo.
La capa della fazione A Morte il Sorpassatore, ai tentativi di scuse della badante, si inviperiva ancor di più "Anche io sono malata. Sono tutti capaci a fingersi pazzi per passare aventi alle code.Anche io sono pazza, voglio passare. E poi se è pazza come mai vuole la patente??". Come se chi ha poca lucidità non possa fissarsi su qualcosa di così materiale come avere la patente e guidare.
La signora con lo sguardo assente e triste e la sua badante uscivano sugli ultimi tumulti, io mi avvicinavo allo sportello venendo redarguita dall'impiegata "ma lei che numero ha?". Fortunatamente il mio bigliettino le andava bene e in breve tempo sono riuscita a sbrigare la mia pratica, scegliendo la dottoressa Melinda. Quando sono uscita ho sentito su di me gli sguardi malevoli della folla, come se anche io fossi stata rea di qualche cosa, tipo di essermela sbrigata in breve.

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