28.2.06

135
La classifica infine è stata pubblicata. Considerando solo i risultati femminili non sono nemmeno andata male, un dignitosissimo posizionamento a metà classifica.

27.2.06

Domenica invece ero qui. Insieme ad altre 900 persone.
Friday
Il problema è lo sgabello. Non riesco a stare seduta più di 30 secondi con la schiena dritta, i miei muscoli dorsali si devono essere liquefatti era fa, tipo da quando ho smesso di far finta di arrampicare e di conseguenza di andare in palestra a fare esercizi che li rinforzassero. Il risultato è che in assenza di uno schienale le spalle si incurvano ed io mi accartaccio su me stessa. Se questo può andare bene, al di là dell'estetica, in un miliardo di situazioni, proprio non può funzionare quando sto suonando. Tipo che a metà canzone scontravo il braccio destro con il sinistro e perdevo il tempo. Che nervoso. Sul finire, tolta un po' di ruggine e fatto un po' di training, due canzoni di fila senza intoppi le abbiamo fatte. Il verdetto è che i crash mi fan cagare e preferisco il ride.
Il post sala prove è stato un ristorante latinoamericano. Avete presente la sensazione di essere minoranza etnica? Ma non come quando prendi un aereo e vai in Senegal, dove la maggioranza è a casa sua ed è mediamente ben disposta verso di te. Essere minoranza etnica all'interno di un locale popolato da quella che fuori dalla porta è a sua volta una minoranza etnica è esattamente il tipo di situazione da non ripetere.

24.2.06

Non che non ci sia nulla da dire, ma manca il tempo e fra avventimenti vari e casini sul lavoro mi sento prosciugata di caratteri ascii. Sarà che ho riletto una mail di lavoro inviata poco fa e mi sono vergognata del mio orribile gergo nonché della mia disgrafia, è venuta fuori una roba che sembra un codice fiscale di 2000 caratteri. Buon finesettimana.

23.2.06

La prima persona di Lott@ Comunist@ che io ricordi è un uomo che a me, bimba di 8 anni, sembrava altissimo. Passava a casa nostra una volta ogni qualche mese e d'inverno portava un cappotto nero svolazzante. Passava a portare il giornale a mio padre che ogni volta gliene prendeva una copia, anche se sospetto che raramente lo leggesse.
Poi ci sono stati gli studenti nel consiglio d'istituto al liceo, che una volta in assemblea hanno proiettato La classe operaia va in paradiso. E qui ci sarebbe da aprire una parentesi sull'argomento, tipo che nel commento al finale del film è parso chiaro a tutti, anche a chi la parola politica sembrava bislacca, che la loro interpretazione era abbastanza implausibile.
Infine all'Università, nei paraggi delle aule occupate o anche alla fermata dell'autobus o davanti alla porta del dipartimento, i giovani in lotta cercavano di arpionarti con un giornale e di strapparti il numero di telefono per invitarti a qualcuna delle loro riunioni.
Davanti ai cancelli dell'ufficio però era la prima volta che li incontravo e non fosse stato per le copie dei giornali che tenevano in mano in bella evidenza, avrei potuto scambiarli per 4 call centeristi che si prendevano una pausa sigaretta prima dell'inizio del turno.
La mattina, soprattutto di questi giorni, sono particolarmente assonnata e il mio neurone si avvia più o meno in corrispondenza dell'avvio del mio pc, nonostante questo un attimo di panico mi ha percorso la spina dorsale quando ho realizzato che essendo sola in mezzo alla strada non avrei potuto mimetizzarmi nella folla.
Il Giovane con la Giacchetta di Velluto ha provato a fermarmi con una frase che ho percepito come "Lo vuoi un invito per i comunisti?", ma avendo una lunga pratica di schivaggio scocciatori non mi sono fermata ad indagare sul significato delle parole. Mi sono allontanata farfugliando un no grazie. Il tipo non ha insistito, ma mi sono sentita gli occhi piantati nelle scapole ed ho percepito uno sguardo di commiserazione.
Così trascinandomi via avvolta nella mia sciarpona a righe, con gli occhi ancora assonnati, la borsa a tracolla , diretta alla volta dell'ufficio non ho potuto fare a meno di domandarmi se la sfigata ero io che stavo per andare a rinchiudermi in un ufficio per 8 ore a fare cose di cui non potrebbe fregarmi di meno o lui che era lì a vendere giornali.
Alcune cose si smuovono, altre rimangono silenziose. Domani comunque sarà un giorno importante. Uno dei motivi è che a distanza di circa 12 anni prenderò nuovamente in mano un paio di bacchette e andrò a suonare.

22.2.06

Piccolo spazio pubblicità
Che fate a Pasqua? Vorreste vedere un posto nuovo? Vi piacerebbe avventurarvi per una volta nella vita in Africa? Ci siete già stati e vorreste ritornarci? Che ne dite di un viaggio di turismo responsabile?
Ok sembra uno spot del mulino bianco mal riuscito, con l'aggravante che io non sono un copy e non avrei potuto esserlo. Comunque tornando seri.
Un altro mondo Onlus organizza un viaggio di turismo responsabile in Senegal. Cosa vuol dire turismo responsabile? Vuol dire che si cercherà di vivere il Senegal e di conoscere la sua gente. Vuol dire non ci si rinchiuderà in un villaggio turistico dove i camerieri sono neri, ma dietro alla cassa trovi un bianco, ma si alloggerà esclusivamente in strutture senegalesi. Si andrà nei villaggi a conoscere la gente, si andranno a visitare alcuni dei progetti che Un altro mondo segue in Senegal.
I dettagli del viaggio li trovate qui. I soldini che l'associazione riceverà saranno impiegati per sostenere i progetti.
Meditate gente, meditate.
Di tutti i progetti che in qualche modo mi vedono coinvolta o potrebbero vedermi coinvolta sembra matematico che a realizzarsi siano quelli più strampalati. Il che vorrà ben dir qualcosa, cosa però non voglio saperlo.

21.2.06

Sembra una costante di questi giorni aspettare telefonate che non arrivano. Tipo che "al più tardi lunedì ti faccio sapere", "scusa sono in macchina ti richiamo fra un pochino" e poi silenzio. E io che mi porto il cellulare perfino al gabinetto nel caso in cui. Prendo atto e mi sottometto al mio destino, per il momento. Non è da escludere che in seguito possa decidere di scagliare il motorola nella tazza del cesso onde avere una ragione tangibile dell'assenza di comunicazioni e una scusa per ritornare all'amato Nokia.
Al di là delle telefonate che non arrivano e del sonno in arretrato, comunque ho trovato il capro espiatorio, il signor Malaussene, dei miei sbalzi umorali. Nossignori non è la SPM, a meno che la mia SPM non duri per tutto il mese, giorni del ciclo compresi, il che non è del tutto improbabile a ben pensarci.
Ho capito a chi dare la colpa, quindi sorrido. Signori guardiani se la mattina entrando in ufficio non mi prendo la briga di bofonchiare bungiorno, se non tengo aperte le porte dell'ascensore anzi sorrido sadicamente all'aria di sconcerto di colui che se le vede chiudere sul naso, se entrando all'ufficio postale accelero il passo per superare la vecchina di turno al distributore di biglietti, se nel mezzo del pomeriggio il mio stomaco si contrae e l'aria esce dai polmoni e non ne vuol sapere di rientrarci o se la sera sprofondo negli abissi dell'autocompiangimento, ebbene sappiate è colpa del Magnesio.
Il Magnesio, bastardo, che invece che circolare nelle debite quantità nel mio organismo, resta negli alimenti, si perde nella cottura e via discorrendo. Quindi adesso esco a vado a cercarlo, in una confezione da 100 pratiche capsule.
Conto nella cessazione degli sbalzi d'umore, sulla bastardaggine invece non garantisco.
Chi ben comincia è a metà dell'opera dice il proverbio. Ho esordito nella settimana con una visita al dentista. L'assistente mi ha rimproverato perché ho lasciato passare 8 mesi dalla pulizia precedente e la mia bocca non era contenta. Lo era ancor meno a dire il vero dopo la pulizia, ora infatti le mie gengive reclamano vendetta agli dei dell'Olimpo per il trattamento subito e mi consentono solo di ingerire minestrine fredde per placare i dolori. Il dentista invece mi ha trovato una carie, ma non era arrabbiato, mi ha solo sgridato perché gli ho detto che di questi tempi non uso la moto. Mi ha detto che non si fa così, i veri motociclisti anche con la neve. Mi domando se lui ha comprato le catene per la vespa o cosa.
A seguire, dopo un pasto rapido, riunione dell'associazione per valutare lo stato dei progetti in Africa e dintorni. Rincasata a mezzanotte e mezza stamattina le mie condizioni psicofisiche non sono delle migliori ed è solo martedì. Necessito di caffé in endovena, non sono sicura che l'idea di andare a donare il sangue in settimana sia del tutto sensata.

20.2.06

Il finesettimana è consistito di una pizza con altri condomini della residenza, di un sabato mattina pigro, di un sabato pomeriggio convulso in cui rendendomi conto del casino imperante ho assunto le fattezze di un diavolo della tasmania e armata di aspirapolvere ho ribaltato casa facendo scappare il Fidanzato alla slunga alla ricerca di quiete, di una festa dell'associazione per cui mi è toccato friggere frittelle che non sono venute tonde (non ho il gioco di polso), del pranzetto domenicale a base di farinata da me prodotta, della visione di qualche puntata di un telefilm nel pomeriggio e di una crisi mistica serale, che ha finito per rovinare l'atmosfera di relax. And now una settimana di fuoco alle porte fra lavoro, telefonate da fare, telefonate che si spera di ricevere, impegni routinari ed altri strordinari, il dentista e l'incontro con la burocrazia in comune e il miraggio di un finesettimana sulla neve a ciaspolare... se ci arrivo intera.

17.2.06

Uff sono in attesa dell'elettricista che dovrebbe svelarmi il motivo per cui non vedo bene la tv, visto che pare che al terzo piano la si veda benissimo. Forse venerdì 17 non è il giorno migliore per dare un appuntamento per la risoluzione di questioni tecniche... ma sono fiduciosa... Se però arrivasse... sarei più contenta!

Update delle 12.43: finalmente posso vedere la tv. Mentre facevano le prove antenna, cavo, presa, sintonia etc etc ho avuto modo di visionare una panoramica dei programmi mattutini da Giurato all'anteprima della Fattoria e posso solo dire: RABBRIVIDIAMO. Quasi quasi stacco tutto e reimballo la tv.

16.2.06

Strani giorni
Passo dall'euforia al panico dalla noia alla rabbia dalla gioia alla depressione senza soluzione di continuità. Alla faccia dell'otto volante. Come un mantra devo ripetere "DON'T PANIC" e a seguire "RIFLETTI".

15.2.06

Ho temporaneamente finito le parole, sono troppo impegnata a reggermi lo stomaco con le mani per riuscire a pestare qualcosa sui tasti. Appena mi passa questo attacco d'ansia e di panico torno. E spero che non sia fra troppo tempo, che francamente vorrei ritornare a respirare liberamente in tempi ragionevoli. Confido che questa sera l'ingestione coatta di tisana all'arancio e pavesini mi doni un sonno tranquillo e ristoratore.

14.2.06

Tradita dal sushi.
Oggi a pranzo mix sushi sashimi bento, presa da una crisi mistica ho pucciato anche il kiwi nella salsa di soia con il wasabi disciolto dentro, ci mancava solo che alla fine bevessi la miscela assassina direttamente dalla ciotola. Ora continua a tornarmi su tutto ed è come se qualcuno mi stesse girando un cacciavite nel retro del cranio, per la precisione, assimilando il cranio ad una sfera, nel quarto di cranio posteriore in basso a sinistra. Sarà grave?
Music
Io ci provo a tenermi aggiornata e a colmare la voragine musicale dal grunge ai giorni nostri, solo che sono vecchia dentro, così nulla mi convince, nulla mi colpisce, nulla rimane impresso nelle mie sinapsi costringendomi a canterellare sotto la doccia. Ascolti recenti in questa direzione sono stati i Broken Social Scene, ma hanno un retro midi che non capisco se sia una scelta stilistica o un difetto della bassa qualità audio. Gli Artic Monkeys che sono insulsi quanto giovani. I Kaiser Chiefs che lì per lì non mi dispiacevano, ma adesso che srivo non riesco a ricordarmi nemmeno una canzone. I Kasabian , ascoltati in fretta e male che meriterebbero una seconda chance. Tiga, che chissà come mai era nominato su di un numero di Vogue e assomiglierà anche a Brian Ferry, ma di lì all'essere interessante ce ne corre. Continuo invece ad amare Mark Lanegan, anche se l'album con Isobel Campbell è un po' moscetto.
E ieri sera, di nero vestita, con i collant setosi e le scarpe blu elettrico da ballerina di flamenco, me ne sono andata a festeggiare al ristorante indiano.

13.2.06

Futilia
Ho installato skype, per ora l'ho solo testato per chiamare il mio vicino di scrivania e visto che in famiglia abbiamo tutti fastweb e ci telefoniamo gratis, non so bene cosa me ne farò... comunque è una figata.
Ho un groppo che preme sul plesso solare e mi spinge giù verso terra. C'è il sole e in casa ci sono più ordine e calore da quando abbiamo messo le tende alla finestra in camera e le mensole in dispensa. Domani arriveranno i mobili per il salotto. Poi rimarranno solo i lampadari da sistemare. Eppure c'è una lieve ansia che mi stringe lo stomaco è l'ansia per le cose che non posso modificare.

11.2.06

Classe V C
C'è chi non viene perché ha pensato di farsi venire una colica renale un paio di giorni prima e chi non viene perché nonostante gli anni siano passati non sente troppo la nostalgia.
C'è chi ha provato a spengere un incendio con una coperta e si dice disponibile a fare qualche escursione sui monti dietro Pegli
C'è chi mangiava il panino allo stracchino nascondendosi sotto al banco e poi ha posseduto 3 monster e poi ha comprato casa ed è passato allo scooter.
C'è chi aspetta la prima pagella della primogenita e che pensa al giorno del matrimonio come un giorno lontano.
C'è chi si sposa a maggio ed abita in mezzo alla campagna, chi si è sposato il maggio scorso e forse lascerà il mare trasferendosi in quel di Corsico vicino a casa mia.
C'è chi ha studiato lingue, ma fa un altro lavoro.
C'è chi ha studiato legge e lavora in uno studio notarile, senza aspirare a diventare notaio.
C'è chi fa l'architetto e l'insegnante e chi dopo aver lavorato nelle nebbie e poi al sud è ritornato in patria e pensa di aprire una gelateria che fare l'ingegnere non gli piace poi così tanto.
C'è chi vende case e chi le sta cercando da comprare.
C'è chi vedo spesso e chi non vedevo da anni nonostante avessimo diviso il banco per un anno intero.
C'è a chi si sono rotte le scarpe e dall'avere degli stivali neri col tacco altissimo si è trovato a camminare con le scarpe di Sbirulino.
E' stato bello rivedersi tutti, quasi tutti almeno. E speriamo di riucire a replicare prima delle prossime olimpiadi invernali.

10.2.06

Hasta siempre Sancho Pancho Villa!
Il mio Sancetto se n'è andato. Sono arrivata in tempo per salutarlo e tenergli la zampa per qualche ora. Ha prestato onorato servizio come gatto domestico per 14 anni e 6 mesi.
Ieri sera, quando ormai non c'era più, ho visto una coda grigia e nera passare furtiva per il corridoio
"a fleeting glimpse out of the corner of my eyes. I turned to look but it was gone."
Io so che era lui che si faceva l'ultimo giro per casa o forse il vecchio Rufus che veniva a prenderlo per portarlo via. Per gli essri umani non so cosa c'è dopo, ma i gatti sono certa che c'è un bel prato dove se la spassano a dar la caccia alle farfalle ed ogni tanto magari danno un occhiata indietro per vedere come ce la caviamo noi umani senza di loro. E' inutile nasconderlo, sono loro che si prendono cura di noi, mica il contrario.

9.2.06

Non ci sto dentro. E con tutte le motivazioni che ci sono mi fa comunque imbestialire un telefono staccato, soprattutto visto che chiamare sul telefono fisso scatena una serie di reazioni a catena poco piacevoli.

8.2.06

Ogni anno in questo periodo è un fiorire di pubblicità dei master Bocconi in Management Aziendale, per gli amici MBA. Ogni anno finisco col clikkare un qualche link che mi porta alla descrizione delle varie opzioni possibili, ad esempio questo. Tutte le volte, dopo aver letto, finisco col picchiettarmi la tempia con l'indice dicendo Sono Pazzi Questi!
27 mesi (due anni e 3 mesi covertito in cifre più leggibili) di impegno costante alla modica cifra di 28.000 euro. E' il prezzo da pagare se vuoi fare carriera. Altrimenti arrancherai sempre nel mondo dei poveri sfigati (lavorativamente parlando), strisciando per avere un aumento che adegui il tuo stipendio al costo della vita. Inutile dire che per i primi tre-cinque anni post master non si vedranno i benefici di tanto sbattimento. Perché se le cose vanno come devono andare, avrai un nuovo lavoro a cui dedicare metà delle ore della tua giornata e il cui stipendio si dissolverà nel tamponamento dei debiti fino a quel momento contratti. Se le cose invece non vanno come dovrebbero, avrai sempre lo stesso lavoro, lo stesso stipendio e gli stessi debiti per cui ti toccherà andare a scaricare le cassette al mercato della frutta durante la notte.
Non ci arrivo, forse è che gli investimenti a lungo termine non fanno per me o forse, la triste realtà è che io sarò sempre una sfigata in campo lavorativo perché non ho la mentalità adatta.
Eppure per migliorarte la qualità della vita, trovo che la soluzione del vendere la focaccia al formaggio di Recco ai Caraibi resti sempre la più appetibile.
Ieri sera una macchina in fiamme lungo il naviglio. Doveva esser successo da poco, l'ambulanza era ferma dall'altro lato della strada, non c'era ombra di polizia e pompieri. Poco distante dall'auto in fiamme, ad un benzinaio, un ragazzo si sdraiava a terra mentre un'altro, un amico forse, restava in piedi lì accanto. Ho riflettuto un secondo, poi ho messo la freccia per segnalare che mi stavo spostando verso il centro della carreggiata e sono passata a fianco all'auto in fiamme, come fosse stato un innocuo barbecue. Un secondo dopo incrociavo il camion dei pompieri che avanzava a sirene spiegateverso il luogo del misfatto. Al mio ritorno l'incendio era domato, l'ambulanza era sparita, la carcassa giaceva fumante, qualche pompiere controllava la situazione.

7.2.06

Stamattina devo essere scesa dal letto col piede sbagliato, ma siccome più che scendere sono rotolata giù in stato di sonnambulismo, non riesco a ricordare qual'è la parte anatomica che per prima ha toccato il parquet. Non sono nemmeno sicura fosse un piede, visto che poco dopo ho raggiunto il tappetino del bagno puntellandomi sui gomiti. Non so perché ho tutto questo sonno, secondo me è colpa della TV. Ebbene sì, ieri sera aspettando che il Fidanzato tornasse dal lavoro, mi sono decisa a spacchettare la tv che da Natale giace inutilizzata nel disimpegno. L'ho collegata, ho avuto scarso successo nel sintonizzarla (cosa non imputabile ad un mio scarso impegno ma a quello che probabilmente è un problema di antenna) e poi ho lasciato che le vibrazioni catodiche mi ammorbassero mentre cuocevo la frittata di carciofi prima e mentre aspettavo il Fidanzato svaccata sul divano poi. Nonostante guardassi mutanti azzurrini con scheletri di adamantio il Sonno si è impossessato di me. Neanche le grasse risate strappatemi da una gag di quello che ho ribattezzato SiEsaI Testaccio sono valse a risvegliarmi.
Per la cronaca, la squadra di siesai Testaccio sta tentando di sventare uno stupro con probabile conseguente assassinio. Lavorano con mezzi d'avanguardia all'esame dell'hard disk del basista dello stupratore e trovano una mail con la foto della prossima vittima. Aprono la foto che non è a fuoco, l'esperto serissimo dice "Questa foto è stata modificata con il programma Paint, la dobbiamo rielaborare".
Paint? Paint? Menzionare Photoshop era troppo ardito? Per tralasciare il fatto che da una risoluzione 5 pixel passano ad una 5 MegaPixel con un click e riescono a leggere l'etichetta di un vestito nella vetrina di un negozio nella foto e a capire dove abita la vittima.
Ieri all'uscita dell ufficio ho reincontrato l'esagerato di cui al post sotto. Non avevo notato che il suo caschetto avesse sul retro delle lucine intermittenti. Fa la mia stessa strada e ci siamo trovati a gareggiare. Inutile dire che al primo gran premio della montagna sono stata distanziata e non ho più visto il mio antagonista. Oggi sono in macchina, la prossima volta mi saprò far valere.

6.2.06

And now, the long way back home.
Oggi son venuta in ufficio in bicicletta. Due gran premi della montagna fra la mia adorata casetta e la scrivania in ufficio, più neve non ancora sciolta e gente al volante nervosa per l'inizio della settimana. Mentre legavo la bici questa mattina un'altro ciclista mi si è avvicinato: caschetto in testa, bande catrinfrangenti sui pantaloni e la giacca dell'omino dell'anas. Fra me e me ho pensato "esagerato", però ora che le tenebre sono calate ed io sono vestita di nero e mi mimetizzo sul fondo, comincio a credere che avesse ragione lui.
Domenica.
Alle 10 ero alla fermata del bus. Cielo grigio, vento freddo, rimasugli di neve che scricchiolavano sotto le scarpe, negozi chiusi, nessuna macchina, nemmeno una paperella nel naviglio. Che l'umanità si fosse estinta nella notte? No era solo una normale domenica di blocco del traffico, di lì a poco i maratoneti folli passavano correndo davanti al parco ex area pozzi, qualcuno mi raggiungeva alla fermata e il bus si presentava all'appuntamento in orario.
La riunione semestrale ha occupato uno scampolo di mattina e il pomeriggio per intero. L'involtino primavera del ristorante cinese in cui abbiamo pranzato alle 22 si ripresentava alla bocca dello stomaco anelando ad essere espulso per vie non consone.
L'unica certezza è che il mio ruolo nella recita di carnevale per i bambini è quello del gobbo, nel senso che reggerò in mano i cartelli con i suggerimenti. Fatemi ridicolizzare ballando, sfilando con i burka, suonando la batteria, va bene tutto, una volta ho anche cantato al karaoke, ma per favore non fatemi recitare nella recita di Pinocchio.La fiaba di Pinocchio non mi è mai piaciuta, dopo aver visto il film di Benigni poi ho sviluppato una certa avversione per il burattino. Ecco al più potrei immedesimarmi in una scena stile Armata delle tenebre in cui sega elettrica alla mano stacco la testa all'orrido burattino. Penso che però il comitato artistico non mi passerebbe la variante.
La sera ci siamo addormentati dopo 10 minuti di Mash. Sarà anche stato un dvd originale, ma l'audio pareva preso con un cellulare al cinema. Per fortuna questa settimana ci sarà la nuova puntata di Lost dopo i February sweeps e speriamo che sia una puntata degna.
Sabato.
L'arrivo era previsto per le 11, l'inizio dei lavori per le 11.30. Alle 11.40 timbravo il biglietto all'ingresso della metro per arrivare alla fiera nuova di Rho Pero. Nelle indicazioni era scritto che una volta scesi dalla metro saremmo passati sotto la vela di Fuskas, dopo 5 minuti che camminavamo lungo un interminabile passerella fra i padiglioni ho domandato ad A. "ma secondo te la vela qual'è?". Abbiamo alzato gli occhi ed abbiamo capito che la copertura in vetro con la forma pseudo aerodinamica sopra le nostre teste era probabilmente il "capolavoro dell'architettura moderna" come l'aveva definita la segretaria che evidentemente non era mai stata al Guggenheim Bilbao.
Alle 12.00 finalmente eravamo al centro congressi e ci compiacevamo di non esserci perse nulla, visto che riuscivamo a strappare un ultimo succo di frutta e una briochina dal buffet che i camerieri stavano sbaraccando.
Alle 12.30 iniziava la convention. Il business manager junior cabarettista a tempo perso, presentava i vari personaggi dell'intellighenzia aziendale. Per quanto fossero idiote le sue battute c'è da dire che ha avuto un certo coraggio nel prendere in giro i grandi capi, non è escluso che adesso gli tocchi fare il cabarettista a tempo pieno.
Il pranzo era a buffet e non c'erano tavoli a cui sedersi. Il cibo non era malvagio, ma per farsi largo fino ai vassoi bisognava avere una certa pratica di happy hour milanesi e piazzare i gomiti fra le costole del vicino per aprirsi un varco. Inoltre la cameriera era una donna, il che pregiudicava la tattica occhione da cerbiatto o da triglia che in generale spinge i camerieri a servire prima le fanciulle.
Dopo il pranzo era previsto il cabarettista dello zelig, ma avendone avuto abbastanza del presentatore e non volendoci fumare il sabato pomeriggio per intero, abbiamo preso la porta e ce ne siamo andate, eravamo in buona compagnia.
Una volta a casa, smessi gli abiti da pranzo aziendale missione catorama col Fidanzato e poi, vista l'ora tarda, pizzeria.
La prima pizzeria era stracolma e stra prenotatata, nella seconda c'era una percentuale di persone basse e chiassose abbastanza fastidiosa. A tratti ho avuto l'istinto di alzarmi e scaraventare il boccale di birra stile bomba a mano al centro della tavolata alle nostre spalle, per vedere se l'inquinamento acustico cessava. L'unica cosa che mi ha trattenuto erano le facce smunte dei genitori che probabilmente erano usciti assieme in una sorta di terapia di gruppo.
Dopo cena abbiamo tentato di vedere il Grande Sonno, purtroppo le vicende in cui era coinvolto Humphrey Bogart- Marlowe erano troppo complesse e Morfeo ci ha accolto fra le sue braccia a metà film.

3.2.06

Things I hate
Per dire, uno si fa intrappolare per senso del dovere o dai sensi di colpa e si ritrova ad accettare incarichi che non ha voglia di svolgere. E quindi eccomi qui che invece di scappare verso gli ultimi scampoli di saldi alla ricerca di qualcosa da mettere per il pranzo aziendale di domani, formulo domande vagamente sensate da porre ad una persona che non mi conosce e che appena rientrata a casa invece di buttare le scarpe in un angolo, svaccarsi sul divano e chiudere il mondo fuori si sentirà ricordare qualcosa di poco piacevole che riguarda la sua vita lavorativa. Potevo chiamarla prima o in un altro momento o forse sarebbe solo stato meglio declinare e lasciar fare le cose a qualcuno con maggior tatto.
Ho mal di schiena, un ingrippamento, non saprei definirlo altrimenti, del lato destro del mio corpo che parte da sotto l'orecchio scende lungo il collo, ha il suo climax sulla fascia renale e si conclude in un principio di crampo sulla pianta del piede. Ieri sera ho provato a fare un piegamento, di solito con le gambe tese riesco a toccare il pavimento con le mani, ieri restavo accartocciata con le mani penzolanti ad altezza stinchi. Una disfatta totale. L'aulin preso dopo cena mi ha aiutato, la cattiva postura che assumo davanti al pc invece ci mette sempre lo zampino. Inizio seduta con la schiena in posizione eretta, poi i casini sul lavoro, la pigrizia, le cattive abitudini mi fanno scivolare col mento verso la barra spaziatrice e con il sedere verso l'estremità della sedia e i miei maledetti 65,2 kg si scaricano tutti sulle ultime vertebre della colonna. Insomma tutto parte dalla coda. Agogno il momento in cui tutto tornerà a posto con un sonoro scricchiolio delle mie ossa, sogno che un osteopata con una ditata ben assestata fra le costole mi sblocchi ( a dire il vero non so cosa faccia un osteopata nella vita, ma ho idea che con le ossicina ci sappia fare).
L' oroscopo di Brezsny per il Leone questa settimana non parla di salute e osteopati, ma di qualcosa molto simile al feng shui. Chissà magari se sposto il giacinto verso nord, mi si sblocca la coda.

2.2.06

Dubbi esistenziali e altre cazz@te
Ok parliamone, quali sono i tempi di assimilazione del gorgonzola? Possibile che la polenta taragna con zola cucinata venerdì sera, sull'onda del paesaggio da baita montana che vedevo fuori dalla finestra, stia facendo vedere adesso i suoi effetti? Dopo la diminuzione di 2 Kg in due settimane, il ristagno, non scendo più di peso, nonostante bresaolina, insalatine e piatti tristi. Anche le mie fette biscottate col miele non dovrebbero essere più caloriche di tanto, ma tant'è la bilancia implacabile mi dice che il peso è sempre lo stesso della scorsa settimana. Dicono che bisogna variare l'alimentazione altrimenti il metabolismo si siede, forse dovrei sostituire gli spinaci con le biete e il radicchio con la lattuga ?
Ieri sera al corso di inglese abbiamo visto spezzoni di un vecchio (?) film con Adam Sandler e Drew Barrymore, "The wedding singer". Si capiva abbastanza bene anche senza sottotitoli e se quella era la vera voce di Adam Sandler, cavolo, il ragazzo non canta per niente male. Fantastica la scena in cui canta la canzone da lui composta, sarà stato lo stato cerebrale pietoso post giornata lavorativa, ma avevo i lacrimoni agli occhi dal troppo ridere.
Da lacrime agli occhi, ma per la tristezza, è la situazione del condominio. L'impresa costruttrice sta scappando con problemi ancora aperti e fra un po' sarà tutto sulle nostre spalle. Vorrei sapere quanti condomini siamo, perché l'ammontare delle spese condominiali per tutto il complesso ha una cifra veramente da capogiro.

1.2.06

Facciamo tre scatti e poi scegli quello che preferisci ok?
Le ultime parole famose, stamattina sono andata a fare le fototessera per il rinnovo della carta di identità, dopo 15 minuti eravamo ancora lì perché non c'era verso che io riuscissi a tenere gli occhi aperti quando scattava il flash. Alla fine mi sono accontentata di una espressione semi ebete alla modica cifra di 6,2 neuri. Uff!!!