28.2.07

Cossiga.... vi prego abbattetelo fate questo favore all'umanità.
[no dico qualcuno sta sentendo cosa sta dicendo or ora in Senato??]
Varie ed eventuali
Gentilmente offertomi da un collega ho visto il Diavolo veste Prada, non c'è bisogno che ne dica male anche io. Quel che mi domando però è [se ci fosse qualcuno che è riuscito a non vederlo qui di seguito c'è un semispoiler ] : va bene la morale, l'amore che vince su tutto, il senso di colpa, ma dopo che hai lavorato sottopagato per una tiranna isterica facendo 15 ore al giorno e ti sei abituata a vestire capi d'alta moda, non ti tieni nemmeno un cappottino Chanel? Non dico che non si possa vivere senza, ma cazzo piuttosto rivenditelo. Ho finito di leggere "Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi" di Tom Robbins, ma quanto è fuori quest'uomo? Lo amo. E soprattutto cosa si cala?

27.2.07

Il finesettimana è stato uggioso e come da copione, iniziata la settimana lavorativa, il sole è tornato a splendere alto. Cielo limpido e montagne in vista.
Ieri sono rimasta a casa spostandomi dal letto al divano con tutta la mia dotazione di libri e riviste e tentando di recuperare le energie che non ero riuscita a recuperare sabato e domenica.
L'operazione è parzialmente riuscita, la tentazione di replicare oggi era forte. Invece sono qui, con 55 mail in arretrato e la sensazione che sia lunedì.

23.2.07

Una scena nera, spoglia, qualche strumento ed un mucchio di pietre.
Una donna si aggira davanti alla porta dei leoni ascoltando una audioguida. E' qui che accadde, qui che fu uccisa Cassandra per mano di Clitennestra.
Buio.
Arriva Cassandra portando una cesta e inizia a narrare la sua storia.
Un lungo monologo che ripercorre buona parte del libro della Wolfe, un attrice, Elisabetta Vergani, bravissima, che tiene la scena senza cali di tensione, le percussioni e il canto a sostenere la storia.
Al teatro Verdi a Milano.

22.2.07

Disgusto, pessimismo e raccapriccio. O volendo "l'orrore, l'orrore" (tanto per fare una citazione).
Sul giornale leggo che da un lato l'Unione apre agli eventuali membri della cdl che volessero cambiare schieramento, ma che per fortuna Sanremo è salvo poiché è stato firmato il decreto che elimina il tetto posto ai compensi dei conduttori fissato alla modifca cifra di 272.000 euro, così Pippo e Michelle potranno essere debitamente ricompensati e il festival nazional popolare potrà godere del suo splendore.
Sti cazzi, allora possiamo dormire sonni tranquilli.
Io ho votato per questo governo e ingenuamente credevo, speravo, agnognavo che dopo questi sette mesi di lacrime e sangue per sistemare il dissesto della spesa pubblica, nonostante tutto, potessero fare riforme serie, cambiare una legge elettorale assurda, riportare l'Italia ad un livello di credibilità e di libertà un po' meno da repubblica delle banane rispetto ad ora.
E invece mi tocca vedere il reimpastone, così subito, pronti via, cornuta (la simpatica riforma del TFR) e maziata (sofferenza per cosa poi?).
Roba da andare a casa, bruciare la tessera elettorale, metter i vestiti nel trolley e salire sul primo aereo sfanculando tutti.
Pessimismo disgusto orrore e raccapriccio. PS E per completare il quadro del disgusto guardatevi la copertina di libero

19.2.07

Quella pineta l'ho percorsa in lungo e in largo fin da quando sono stata in grado di camminare e non escluderei che i miei genitori mi ci portassero anche quando non ero in grado.
In quella pineta abbiamo piantato l'albero di Natale che miracolosamente era sopravvissuto a 15 giorni di clima d'appartamento con palline e candeline incastrate fra i rami, albero così vitale e rigoglioso che due settimane dopo era già sparito per finire a decorare qualche giardino.
In quella pineta abbiamo sepolto Rufus, onorato gatto di famiglia.
Quella pineta l'abbiamo attraversata le mille volte che siamo saliti a Punta Martin.
Quella pineta ha visto i nostri fugaci tentativi di fare i giovani ribelli, seduti su di una pietra con una birra fra i piedi a parlare del senso della vita.
Quella pineta l'abbiamo costeggiata ogni volta che siamo andati a comprare la verdura dal contadino e i limoni con la buccia non trattata, buonissimi per fare il lemoncello e la marmellata.
Per quella pineta siamo passati correndo le volte che abbiamo rubato la frutta nella casa disabitata ma con gli alberi curati.
Quella pineta è andata in fiamme due anni fa, ma anneriti e spogli , gli alberi erano ancora lì, sui rami qualche rara pigna che si rifiutava di compiere il suo destino.
Quella pineta ora non c'è più, dalla bergamasca sono scesi i tecnici, tute rosse da palombaro e seghe circolari alla mano, albero dopo albero hanno tirato giù tutto.
Hanno coperto anche quei piccoli pinetti che coraggiosamente avevano fatto capolino sul terreno bruciato.
Ho visto un bosco sparire, avrò il tempo per vederlo rinascere?

16.2.07

Thanks god it's friday
Ieri l'out out "Cuba - condizionatore" mi ha incupito più del dovuto estendendo il malumore a macchia d'olio su tutta la serata. Che la prospettiva di passare l'estate chiusa in casa a rimirare i miei split per quanto refrigerante non mi sembrava affatto appagante e purtroppo quando inizio a vedere tutto nero non c'è speranza di farmi cambiare prospettiva.
Oggi, passata la burrasca, mi sono messa a valutare tutte le alternative e a stendere una finanziaria casalinga per contenere la spesa e accantonare il necessario per condizionatore e vacanze.
Nell'ottica di risparmio mi sono documentata su pompe di calore e tecnologia inverter, arrivando alla conclusione che, fanculo, ad aprile i panni da che mondo e mondo ci mettono una vita ad asciugare e posso anche continuare a vivere senza la pompa di calore. Ho iniziato a tenere sott'occhio tutte le compagnie aeree e le offerte di voli last minute per non lasciarmi sfuggire l'occasione migliore.
Ho depennato dall'agenda tutti gli inviti a finsettimana sulla neve.
Sto meditando di lasciare a casa bancomat e carta di credito e di girare con pochi soldi in tasca come deterrente alle spese impulsive.
Ho anche pensato di abbandonare la comoda semplicità della slunga per avventurarmi al discount e di venire al lavoro a piedi per risparmiare sulla benzina (del resto essendo a dieta avrei anche l'approvazione del mio dietologo).
Ero lì matita fra i denti e pallottoliere nella mano che fissavo compiaciuta la mia opera, quando mi è caduto l'occhio sulla posta appena arrivata: bolletta del gas e dell'adsl. Allora ditelo che c'è qualcuno che rema contro!

15.2.07

Air conditioned or not air conditioned? This is the problem

Pro:
dormire la notte in estate diventerebbe la regola e non l'eccezione
dormire nella vasca da bagno con una miscela di acqua e ghiaccio a zero gradi non è una alternativa
mettere il materasso sul terrazzo nemmeno, se l'aria è calda, è calda e le zanzare non perdonano
emigrare verso climi più decenti ogni sera è dispendioso
emigrare verso climi più decenti ogni sera è faticoso
emigrare ogni sera verso climi più decenti è inquinante
questa si preannuncia come l'estate più torrida del secolo e va beh che i metereologi non ci azzeccano mai e i giornalisti amano fare sensazionalismo, ma se va come l'inverno non stenti a crederci

Contro:
l'aria condizionata è innaturale
l'aria condizionata inquina
l'aria condizionata può portare raffreddori o torcicolli, se non debitamente manutenuta può addirittura portare la legionellosi
l'aria condizionata costa un sacco di soldi
se metti l'aria condizionata, andare a Cuba in vacanza più che un lusso diventa un miraggio

Sebbene i vantaggi siano indubbiamente maggiori degli svantaggi, cancellare il viaggio a Cuba è un deterrente enorme.
Se non vado a Cuba adesso, quanto mi durerà Fidel Castro ancora?
Se rinuncio ad un viaggio per una comodità casalinga non è che sto ammettendo che sono morta dentro?
D'altro canto se con il prezzo dell'impianto di condizionamento mi faccio una vacanza a Cuba in sciallo completo ad aprile, che ne sarà di me nella canicola estiva? Temo che quel libro comprato di recente e non ancora letto abbia un titolo profetico "Vedi Cuba e poi muori".

14.2.07

Il gioco delle tre carte, parte III
Avete presente la storia delle tre posizioni in azienda, delle tre risorse e delle beghe dei loro responsabili?
Posto che non è ancora chiaro chi abbia occupato la posizione Z, nel frattempo si è capito che fine abbia fatto C.
Rientrata al lavoro dopo i sei mesi di maternità con un part time di 6 ore, è stata promossa a responsabile dei test di un progetto interno dell'azienda. Come dire trovarsi al momento giusto nel posto giusto, questo infatti potrebbe essere il trampolino di lancio verso un ruolo più manageriale.
Qui nascono spontanee alcune considerazioni. Una persona in part time con un figlio di 7 mesi non viene ritenuta idonea a lavorare presso il cliente: non può fare la giornata piena e alla prima malattia del figlio si assenterà dal lavoro per assisterlo, non sarà quindi in grado di erogare un servizio continuativo e stabile (e le parole non sono scelte a caso dal momento che i lavoratori sono strumenti al pari della macchine). La stessa persona però può tranquillamente divenire responsabile di una parte di un progetto interno.
Sembrerebbe che la maternità sia un sistema premiante per essere promossi, da quando viviamo in una società matriarcale?
Io non sono pronta per questo, sono nata e cresciuta in una società maschilista e credo che fra due donne a parità di istruzione competenza in materia e doti caratteriali, di cui una madre e l'altra no, nel lavoro debba essere favorita quella che non ha figli ( e si noti che tutto il resto deve essere pari) perché inevitabilmente potrà essere maggiormente concentrata sulla sua attività lavorativa.
In realtà a ben pensarci nulla è cambiato, da quando in qua i capi lavorano?

13.2.07

La domanda del giorno, perché pur mangiando dosi in tutto e per tutto simili a quelle che mangiavo prima, da quando sono a dieta ho il triplo della fame?

12.2.07

Finesettimana in famiglia, con intermezzo lavorativo.
Sabato mia madre mi ha iniziato alla macchina da cucire, una volta sviscerata la parte tecnica di avvolgimento spoline e giri da far fare al filo adesso non mi resta che imparare a cucire dritto, il che è meno semplice del previsto. In pratica quando aziono il pedale, la macchina parte a tutta birra e mi si imbizzarrisce la stoffa. Mi sa che è questione di pratica, un po' come quando a scuola guida ti insegnano a pattinare con la frizione. Temo però di essere più portata per i motori che per il cucito.
Domenica invece pranzo a casa della zia in compagnia di padre e marito. C'era anche il triscugino con le guanciotte paffute, cresciutissimo, quasi pronto a camminare senza aiuti, molto interessato al funzionamento delle maniglie delle porte. Sono anche riuscita a convincere il marito a tenerlo in braccio per tre minuti netti, un record. A breve prova fotografica su flickr.

11.2.07

E come di rito, la prima cosa da fare lavorando di notte è lamentarsi sul blog.

8.2.07

Momenti di vita coniugale.

Stamattina
G. - scusa per tutto il casino di ieri notte
il Marito - casino?
G. - sì continuavo a tossire e a rigirarmi, alle due mi sono anche alzata
il Marito - ah non mi sono accorto di nulla
G. - dovevo accorgermene quando ti ho tolto il libro dalle mani, ho spento la luce e non hai reagito.

Per la serie è bello sapere che quando stai male c'è qualcuno che veglia su di te.

A pranzo, per telefono
G. - ma secondo te è meglio un cilindro gonfiabile che le lo schiacci da un lato suona oppure un camioncino in cui puoi incastrare le formine?
il Marito - non mi è chiara la faccenda del camioncino, ma che premi sono? che punti stai usando?
G. - Punti? E' per Leon[*]! Un camioncino con il cordino per tirarlo, che assomiglia d una betoniera e nella parte girevole puoi incastrare delle formine. Cosa avevi capito?
il Marito - Pensavo fossero i premi della raccolta punti del supermercato, che dovessi usarli, però non capivo il camioncino
G. - ah perché ti pareva normale invece che volessi mettere in casa un cilindro musicale gonfiabile?

[*]il triscugino

7.2.07

The question is: possibile che l'8 febbraio non mi sia ancora stato accreditato lo stipendio?
La scusa è che il consulente del lavoro ha fatto fatica a recepire le modifiche introdotte dalla finanziaria e che solo lunedì è riuscito a consegnare alla ditta gli importi con cui fare il bonifico ai dipendenti.
Ovviamente alla banca non interessa che i dipendenti ormai siano tutti sull'orlo della bancarotta a causa di mutui, acquisti a rate di automobili, pagamenti bollette automatici etc etc quindi si prendono i loro giorni canonici per effettuare il trasferimento.

6.2.07

In un sussulto di senso civico, dopo il libro di Savi@no, complice l'influenza che mi ha inchiodato in casa nel finesettimana, ho letto l'ultimo libro di Trav@glio "La scomparsa dei fatti".
Un ottimo modo per rinfrescare la memoria e riflettere sulla storia recente e sul ruolo del giornalismo italiano.
Un ottimo modo per incazzarsi e disgustarsi ancora un po', caso mai non lo fossimo abbastanza o il nostro senso civico si fosse assopito fra l'influenza, la nebbia e gli impegni lavorativi.

5.2.07

La triste verità è che nel mio intimo sono una stakanovista. Ho pensato bene di ammalarmi sabato per l'ora di pranzo e guarire domenica per l'ora di cena, in modo da poter essere in ufficio pronta sul pezzo di lunedì mattina.
Prima di accingermi a passare la giornata avvolta in una copertina di lana seduta sulla poltrona reclinabile di mia nonna sabato mattina ho fatto una passeggiata sui monti con mia mamma. Ho fatto il giro che, sedicenne, facevo con gli amici per andare a rubare la frutta alla casa del contadino part time. Giro che fra parentesi ho scoperto che la metà dei sedicenni della mia generazione faceva almeno una volta al mese.
Essendo 15 anni che non mi avventuravo in quei boschi ed essendo i boschi stessi arsi quasi completamente nell'incendio di qualche anno fa, il giro non è riuscito esattamente come pensavo, ma è stato comunque piacevole. Le mimose sono in fiore, le camelie pure e nel mezzo della devastazione più totale abbiamo pure scoperto un paio di cespugli che assomigliavano parecchio a cespugli di mirtillo.

2.2.07

Tipo che cercare di rendere presentabile il pc da restituire in ditta è un po' come fare archeologia: foto, ricevute di acquisti online, progetti di itinerari di viaggi a volte realizzati a volte lasciati lì, documenti di progetti passati, progetti software vari, demo di software da studiare nei momenti buchi per farsi una cultura.
Aggirandosi nei meandri delle cartelle, si fanno scoperte interessanti e/o inquietanti. Ad esempio ho appena scoperto di avere installato su questo pc un cr@ck di p@ssword. Non ricordo, forse in uno dei miei innumerevoli momenti di sconforto lavorativi, pensavo di darmi alla carriera di h@cker. O forse volevo introdurmi nell'account di qualcuno che mi sta sui coglioni e mandare mail di insulti al capo a suo nome. Chissà.
Mi sa che l'unica soluzione per non fare figure di merda comunque è un bel : "format c:".

1.2.07

Angolo del turpiloquio
Ma lo sapete a me quanto cazzo me ne frega di come si chiamano le vostre promozioni di merda? Una beata cippa! Non volete dirmelo? Non ditemelo! Chissenefrega!
VAFFANCULO voi, le promozioni e i calciatori decerebrati che ne fanno la pubblicità
Per me sulle vostre tabelle del cazzo potrebbe esserci pure un codice fiscale, che magari ai due coglioni viene anche più facile da sillabare che le parole inglesi.
Non me ne fotte una sega.


ps se qualcuno si domandasse perché allora sto inveendo come una ossessa è che ormai anche le persone con cui si poteva lavorare tranquillamente sono scese sul terreno del "fottimi tu che ti fotto io" e tutto questo grazie alla simpatia dei miei responsabili. Ed io su quel terreno finisce che ci affogo come nelle sabbie mobili.
Ho letto Gomorr@ di Roberto S@viano, l'ho finito qualche sera fa ed è da un po' che medito di scriverne qualcosa.
Non è facile trovare le parole per descrivere lo sgomento che mi ha preso, focalizzando l'attenzione su qualcosa della cui esistenza giungevano alle mie orecchie solo echi lontani, il brusio in sottofondo di una televisione accesa a basso volume che racconta della guerra fra gli scissionisti e dei morti ammazzati per strada con cadenza giornaliera. Una di quelle cose di cui uno non si cura, che non arrivano a scalfire l'attenzione, un problema distante come Napoli da Milano.
Non è facile spiegare il meccanismo inconscio di rimozione che porta a considerare la c@morra, un problema della Campania. O forse lo è fin troppo, solo che ci si vergogna ad ammetterlo.
Quando si finisce di leggere questo libro si conosce qualcosa di nuovo, alcuni meccanismi sono diventati familiari e non si può più avere lo stesso sguardo distratto sul fenomeno che si aveva in precedenza.
E bisognerebbe che lo leggessero tutti, che non c'è peggior nemico della verità dell'indifferenza.
Visto che però le parole sono difficili da trovare e come critico letterario faccio pena, linko qui il numero di nandropausa dove WM1 e WM3 dicono cose interessanti su questo libro.
E qui gli interventi dell'autore su alcuni temi trattati nel libro.