20.8.05

E' tempo di vacanze.... Ancora? si meraviglia qualcuno. Ebbene sì, ancora. Domani parto per la Corsica. Oggi non per niente c'è bandiera rossa e piove... Speriamo bene!!!
Si riapre il 1 settembre.

19.8.05

Auguri Mamma!
Oggi la mia mamma fa 60 anni, il doppio esatto dei miei.
La zanzara puttanona è diventata insensibile all'autan. Stanotte mi ha svegliato almeno tre volte e non si faceva scoraggiare nemmeno dal fatto che mi rintanassi tutta sotto il lenzuolo, continuava a farmi zzzzzzzz in zona orecchio. Stamattina ho male alla mascella/mandibola forse nel sonno ho tentato di prenderla a morsi.

18.8.05

Prima notte nella casa nuova.
E' strano arrivare col buio in quello che per molti versi è ancora un cantiere, salire le scale ancora piene di sabbia ed entrare in casa, nella tua casa, a cui però mancano ancora luce e gas.
Il buio non è completo che fuori fra ponte pedonale e lampioni la strada è illuminata a giorno. Socchiudendo le persiane hai modo di aggirarti tranquilla senza inciampare nelle innumerevoli borse accatastate fra soggiorno e camera da letto.
Sono le 21.30 e una volta messo il pigiama e lavati i denti non ti resta che sdraiarti sul fouton, inserire le cuffie nelle orecchie e goderti il tuo ipod shuffle.
Quando togli le cuffie il silenzio è profondo, solo qualche rumore sinistro prodotto dal cellophane protettivo spostato dalla brezza notturna. Ti addormenti in un attimo.

17.8.05

3. Ferragosto
A Ferragosto c'era il sole, ma non sono andata in spiaggia. Mi sono goduta una giornata di ciondolamento i casa prima in compagnia della mamma e poi del Fidanzato. Ho ascoltato vecchi cd, sfogliato album di fotografie e spacchettato i regali. Per cena ho messo il vestito di lino rosso da fatalona e i sandali bianchi nuovi col tacco acquistati per il matrimonio della Eli. Siamo arrivati a Recco in anticipo e siamo andati a fare una passeggiata sul mare. Il sole al tramonto, i surfisti che tentano di prendere le ultime onde, i bagnanti che lasciano la spiaggia, i gatti che si aggirano fra le barche dei pescatori alla ricerca di qualche avanzo. Io mano nella mano con il Fidanzato dimentica di aver compiuto 30 anni sono molto molto felice. Il marciapiede è largo ma non abbastanza, capita quindi che spostando lo sguardo dall'orizzonte a dove devo mettere i piedi mi renda conto di avere innanzi il mio Ex Ragazzo dell'università assieme alla mia ex amica, incontro temuto e foriero di incubi per anni dopo la fine della storia. Incontro peraltro ormai ritenuto impossibile e di cui avevo smesso di preoccuparmi da tempo. Al di là dello shock e del fatto che il mio ex con la barba incolta di 15 giorni sta proprio male e la mia exAmica non è poi ingrassata così tanto come diceva (che insomma i dettagli importanti bisogna pur notarli) è stato un po' come rivedere due vecchi compagni dell'università di cui si erano perse notizie, farci 4 parole e poi continuare ciascuno per la propria strada. Un pò come, non del tutto, ma del resto uno non può passare la vita ad essere incazzato e rancoroso.
2. Little lakes
Domenica invece avevo organizzato un romantico pic nic ai laghetti di Fiorino, luogo di culto delle mie estati da liceale quando rifuggendo le masse spiaggiaiole con i compagni fidati si vagava per i boschi in cerca di pozze in cui sguazzare. Confidavo nella spiaggetta assolata circondata da alberi fronzuti dispensatori di ombra, nel gorgoglio del ruscello e nella pozza d'acqua modello Iacuzzi con cascatella. Quiete fino al primo pomeriggio e poi al più condivisione del paradiso con qualche ragazzino che voleva fare i tuffi nel pomeriggio.
Il sole è scomparso a 5 minuti da casa mia, ma fiduciosa nell'atmosfera idilliaca convincevo il Fidanzato a non preoccuparsi delle nubi nere verso cui ci stavamo dirigendo.
La quiete invece è scomparsa circa 15 minuti dopo il nostro arrivo, quando all'orizzonte si è profilata un'armata di sudamericani con barbecue, tenda da campo, frigobar e prole che si è sistemata a pochi metri da noi costringendoci ad asserragliarci in una formazione a testuggine per preservare i nostri spazi vitali.
La salute infine è scomparsa nella fase digestiva del tomino apparentemente inoffensivo, ma evidentemente venefico acquistato per essere accompagnato al vino in fase antipasto. Alle 18.30 il Fidanzato mi depositava pallida e tremante sulla soglia di casa mentre l'ombra funesta della congestione si allungava sulla cena di compleanno.
Fortunatamente 14 ore di sonno e due pastiglie di dissenten mi rimettevano in sesto per il giorno del mio compleanno
Non sia dato pensare comunque che il raggiungimento del mio trentesimo anno non sia stato comunque accompagnato da simpatiche disavventure.
1. Trenitalia.
Venerdì 12 la mia partenza in treno non sarebbe stata troppo idiota, la stazione Centrale era decisamente poco affollata, non fosse che di per sè prendere il treno delle 18.10 per Genova il venerdì è da idioti. Prima ci siamo fermati una mezz'ora nel mezzo del nulla, qualcuno sosteneva che fossimo a Locate Salamadonna Trivulzi, quando ormai senz'aria condizionata eravamo prossimi alla disidratazione la CapaTreno trionfante ha annunciato che sì ci eravamo fermati per un guasto, ma no non era il caso di preoccuparsi: il guasto era a posto ed avevamo solo 20 minuti di ritardo. Peccato che poi il guasto si sia ripresentato alla stazione di Pavia. Fortunatamente hanno avuto il buon cuore di annunciare che il treno avrebbe accumulato ritardo indefinito e che i passeggeri diretti a Genova potevano transumare sull'Interregionale che ovviamente era stracarico di persone e in ritardo pure lui. Dopo una settimana agostana di trasporto pubblico milanese comunque avevo raggiunto l'atarassia e sono arrivata a Genova senza sfoderare la katana e trucidare il primo controllore che mi capitava a tiro.
News
Ho 30 anni, ma questo l'avevo già detto.
Ho passato un compleanno bellissimo e anche i giorni adiacenti.
Adesso possiedo un ipod shuffle e gongolo, posso trovare una giustificazione morale a questa devianza fighetta poiché mi è arrivato in dono, non avrò più giustificazioni nel momento in cui andrò alla ricerca della custodia impermeabile di plastica trasparente.
Oggi Baby non ne voleva sapere di partire, l'avrei anche lasciata stare se non fosse che da questa settimana il percorso casa ufficio si arricchisce di nuovi ostacoli causa lavori nella metro di duomo.
Domenica parto per le vacanze serie e da questo, unito al fatto che devo capire come installare il sw per l'ipod si può dedurre quale sia la mia concentrazione al lavoro.

15.8.05

Adesso non posso nascondermi dietro quisquilie burocratiche del tipo non è ancora l'ora X... ho proprio 30 anni... da circa 3 minuti

12.8.05

Io fra poco sloggio. In preda ad un revival involontario ed indesiderato, quest'oggi mi dedicherò al gioco del pendolare in fuga scapiccollandomi dall'estrema periferia sud ovest di milano fino in stazione centrale per prendere il treno delle 18.10, ovviamente senza ancora avere un biglietto in mio possesso. Per rendere la cosa più difficile indosso sandaletti bianchi con tacchetto a misura di grata, nel senso se c'è una grata il mio tacchetto ci si incastra che è un piacere, e mi porto appresso un borsone alquanto pesante nonchè il portatile, che voglio far vedere le foto della montagna alla mia mamma.Essendo questa fondamentalmente una partenza idiota, a prendere il treno dei pendolari per antonomasia il venerdì dell'ultimo grande esodo d'estate (o così lo definiscono i giornali) non si brilla per furbizia, confido nell'intelligenza dell'italiano medio: che sia già in ferie o che almeno sia partito ieri.
Questo we di ferragosto sarò a casa della mamma, andrò a mangiare pesce al ristorante e focaccia al formaggio il giorno del mio compleanno. Se Giove Pluvio sarà clemente andrò anche un po' in spiaggia e ai laghetti. Una cosa un po' da pensionati se vogliamo , ma del resto con l'età... si fa quello che si può!
Giuro che ce la sto mettendo tutta, ma proprio i mezzi pubblici non ne vogliono sapere di facilitarmi la vita.
E non sto parlando del fatto che la gente non profuma di rose, che poi, per quanto fastidioso possa essere l'odore di umano non lavato, uno è anche disposto ad assolvere la persona se, che so, vede che è un muratore al rientro da uno sfiancante turno in cantiere. Invece no, sono persone che non ti aspetteresti, tipo la sciura di stamattina jeans maglietta esteriormente a posto.
Ma non era di questo che mi volevo lamentare. Mi domando e dico, ma è mai possibile che gli autobus extraurbani ti piglino così smaccatamente per il culo come capita a me?
E' già la seconda volta che quando ormai penso che l'autobus che sto aspettando sia disperso e risucchiato in un gorgo spazio temporale (tipo è passato 1/4 d'ora dalla corsa che stavi aspettando e ne manca un altro alla corsa successiva) e mi sono allontanata dalla fermata della quantità di passi necessaria a rendermela irraggiungibile in tempi brevi ecco che VROOM, il maledettoautobus extraurbano si palesa lasciandomi lì incapace anche di dire parolacce.
Inutile dire che le volte che decido di aspettare stoicamente alla fermata, il maledetto extraurbano come minimo salta due corse laciandomi impalata ad aspettare 40 minuti buoni.

11.8.05

Ah visto che ormai siamo a -4 giorni dalla tragedia (leggi l'abbandono del 2 come prima cifra dei miei anni) mi sa che adesso sgombro e vado dal parrucchiere a nascondere la ciocca di capelli bianchi che troneggia al centro del mio cranio... per le crisi depressive riguardanti l'evento (del compimento degli anni, non del parrucchiere, o almeno si spera), beh ne parliamo domani!
tanto per parlare di lavori alienanti... oggi ho passato la giornata a fare questa roba, da sola nel mio sgabuzzino delle scope... mi mancano quasi le urla dei padri di famiglia che dividono l'ufficio con me e il continuo squillare del telefono. Perché se stamattina ancora avevo energie a sufficienza per ascoltare della musica e premere i tasti, oggi pomeriggio il mio neurone è totalmente in pappa, avessi messo una scimmietta al mio posto avrebbe avuto altrettante probabilità di aver sistemato il numero giusto nella casella giusta. E poi qualcuno mi viene a dire che il Sudoku è una bella invenzione, mettere numeri in caselle secondo delle regole. AH ! SFIGATI! Il mio lavoro ha un unica soluzione possibile, ma non esistono regole deterministiche per decidere quale numero vada in quale casella : è un misto di culo ed intuizione. Per decidere che la soluzione era sbagliata, basta attendere il primo utente inferocito che chiama il call center.

10.8.05

Noto ora che oggi è il 10 agosto. Di vedere stelle cadenti a Milano non se ne parla, ma intanto riesumo un file che non so per quale motivo non sono ancora riuscita a cancellare dal mio cervello:
X Agosto
San Lorenzo io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla
Ritornava una rondine al tetto,
l'uccisero, cadde fra spini
Ella aveva nel becco un insetto,
la cena dei suoi rondinini
Ora è là come in croce che tende
quel verme a quel cielo lontano
e il suo nido è nell'ombra che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo ritonava al suo nido,
l'uccisero, disse "perdono"
E restò negli aperti occhi un grido,
portava due bambole in dono.
Ora là nella casa romita,
attendono, attendono in vano.
Egli immobile attonito addita
le bambole al cielo lontano.
E tu cielo dall'alto dei mondi,
sereno infinito immortale
Oh d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del male
G. Pascoli
Io non guardo quasi mai la tv. Sarà che ho poco tempo, che quando potrei accendere la tv per guardare qualcosa ormai i film in prima serata sono già tutti a 3/4 del loro svolgimento. Sarà anche che la dose mattutina di tg5 aspettando le previsioni del tempo di Giuliacci soddisfa le mie necessità televisive per tutta la giornata. Però ci sono sere, come quella di ieri, in cui mi capita di prendere in mano il telecomando e inebetirmi davanti allo schermo senza riuscire a vincere l'ipnosi della scatola maledetta per ore. Anche se poi cercare di ricostruire cosa si è visto non è cosa semplice.
Tipo che ho iniziato guardano i 5 minuti finali dell'ultima fatica di Aaron Spelling e del suo socio (quelli di Beverly Hills) in cui se possibile tutti i personaggi hanno la faccia e le membra ancora più plastificate ed inespressive di tutti gli altri telefim del genere. Credo si chiami SummerLand o qualcosa di simile.
Poi ho guadrato 5 minuti di un cartone animato giapponese su mtv ma sono stata interrotta dalle telefonate serali di rito prima di capire se mi piaceva o meno.
Infine la mia attenzione è stata calamitata dal più classico degli evergreen estivi: la ricostruzione della morte di Lady D. su Voyager.
Infine quando ormai ero già pronta per andarmene a dormire mi sono imbattuta in Cuore conto Cuore, la fiction degli avvocati divirzisti che stanno divorziando etc etc. Noto con piacere che anche seguendola sporadicamente vale l'effetto telenovela ed ho sempre tutto sotto controllo.
E' da stamattina che ho gli occhi rossi e una sensazione di assenza di vita neurale: sempre detto che la tv fa male.

9.8.05

E finalmente il resoconto della vacanza minuto per minuto

30 luglio
ore 04.30: siamo in strada, macchina carica. Aspettiamo Gianni e Paola: sono in ritardo. Sono quasi le 5 quando uno stridore di gomme sull'asfalto annuncia l'arrivo di una macchina a velocità eccessiva, andatura da persona in ritardo. Infatti è la focus di Gianni: presentazioni varie e via! si parte.
In autostrada assistiamo ad un fenomeno di cui non conoscevo l'esistenza: la transumanza dei marocchini verso il paese d'origine. Carovane di macchine di svariate forme e dimensioni tutte cariche all'inverosimile. Tutti con un cumolo imprecisato di roba sul tetto, coperta da teli di plastica e assemblata con lo scotch da pacchi. Non mancano mai biciclette e copertoni. I più facoltosi sono quelli alla guida di auto francesi.
Il caldo è insopportabile per tutto il viaggio. La fida Micra è sempre fida e sempre capiente, ma le manca un optional fondamentale: l'aria condizionata. Fondamentale almeno per un viaggio di 950 Km in autostrada alle soglie di agosto. In realtà avvicinandoci a Lourdes cominciano a vedersi le nuvole che a Cauterets sono uno strato compatto. Scesi dalla macchina a destinazione indossiamo subito la felpina d'ordinanza.
31 luglio
Si parte sui sentieri del GR10. Decidiamo di lasciare la macchina a Pont d'Espagne (1496 m) che è 6 Km più in alto di Cauterets. O meglio decidiamo di lasciarne una in paese e una a Pont d'Espagne il che comporta un andrivieni fra Cauterets e pont d'espagne che lascia un po' perplessi i piloti che ad un certo punto ci chiamano per sapere che devono farsene delle macchine suscitando crisi di risa scomposte. In questo andrivieni il tempo migliora e la prima tappa passa sotto il sole. L'idea sarebbe quella di raggiungere il rifugio di Baysellance, ma sarà che è il primo giorno, sarà che gli zaini sono pesanti, sarà che per strada ci sono tante cose da fotografare, quando arriviamo all' Oulettes de Gaube siamo belli scoppiatelli e ci perdiamo nella contemplazione del ghiacciaio del Vignemale. Arrivano le nubi e il passo dell' Hurquette d'Ossue ci sembra troppo in alto (2734 m e siamo solo a 2150m) così decidiamo di passare la notte in rifugio. Per dormire vogliono 14 euri a cranio, non c'è l'uso cucina e soprattutto non c'è la doccia. La scelta comunque si rivela oculata perché durante la notte vengono giù ramate d'acqua da non credere.
1 agosto
Partiamo sotto la pioggerella che salendo diventa grandine sottile. Fa un freddo porco e manco a dirlo c'è vento. A scaldarci c'è la salita: quasi 600m di dislivello in terreno morenico o comunque in uno sfasciume di rocce e roccette. In cima giusto il tempo di posare lo zaino mangiare una prugna secca , poi il freddo ci attanaglia di nuovo e io e il Fidanzato ci precipitiamo al rifugio Bayesellance dall'altro versante del monte. Arriviamo giusto sull'inizio del super temporale che invece investe in pieno tutti gli altri. Al rifugio, sebbene l'attesa per averlo sia lunga, fanno un ottimo vin brulé che ci rinfranca un po'. La discesa all' Oulettes d'Ossue (1836 m , un lago in cui confluiscono tutte le svariate cascatelle e rivoletti che scendono dal colle) procede in mezzo alla nebbia più completa e sotto tratti di pioggia. Di lì poi decidiamo di arrivare fino a Gavarnie invece che al Grange de Holle il rifugio raccomandato dalla guida, nella speranza di rovare alloggio confortevole doccia calda e rifornimenti. Le speranze non vengono deluse, ma negli 8 km di strada asfaltata facciamo in tempo a beccarci tutta l'acqua che non avevamo preso fino a quel momento arrivando a Gavarnie(1365 m) bagnati fino alle ossa.
2 agosto
Decidiamo di aspettare che la perturbazione passi. L'appartamento è carino e confortevole. Ci dedichiamo a vini e formaggi, poi nel primo pomeriggio per non essere troppo squallidamente pigri ce ne andiamo alla Gran Cascade a rimirare da sotto il Cirque della Gavarnie. Sono 700m di dislivello in una passeggiata per famiglie. Faccio un servizio fotografico alla cascata da ogni angolazione, peccato che poi le foto non rendano mai. La Gran Cascade è la cascata più alta di Europa con i suoi 497 m di altezza.
3 agosto
Il tempo è bello, è ora di riprendere il trekking serio. Il programma è di arrivare a Luz Saint Saveur. Scendiamo un pezzo lungo la strada principale, poi attraversiamo il fiume e imbocchiamo una super rampa che ci riporta sul sentiero del GR10. In cima alla rampa facciamo uno spuntino a base di frutta secca e siamo solo all'inizio! Ma dopo un giorno di cazzeggio incominciare con una salita stronca gambe non è piacevole. Riprendiamo il cammino e passiamo davanti alla gite di Saugué (1610 m) e di lì proseguiamo fino al col de Suberpeyre (1725m). In realtà ci sarebbe l'idea di fermarsi a pranzo vero l'una e mezza, ma all'ora prestabilita per il pranzo siamo su di un sentiero strettissimo circondato di piante di ginepro e cespugli di mirtillo che non consente soste di alcun genere, quindi per poterci rifocillare dobbiamo arrivare fino in cima. Dopo il colle inizia la discesa nella Sapiniere de Bois una grossa pineta, su di un sentiero sconnesso e "franabile" a causa del transito delle mucche. La discesa prosegue in picchiata fino a Trimbareilles che è a 1000m. Giunti qui abbiamo già la rotule ridotte a marmellata e ci sono principi di ammutinamento, tipo il mio che sono intenzionata a piantare la tenda nel giardino di una graziosa casetta e passare la notte lì. Gianni e Paola scroccano un passaggio da Pragneres fino a Luz. Noi invece continuiamo indomiti. Al pont d'Esdourocats (895 m), dopo aver fatto un pezzo di strada asfaltata e super trafficata ci si presenta un'ardua decisione. Proseguire sulla strada a rischio della salute (c'è coda e le macchine incolonnate producono una quantità di smog non da poco se confrontate con l'aria pura dei monti circostanti) o prendere il sentiero. Prendiamo il sentiero ma ce ne pentiamo quasi subito perché invece di procedere parallelo alla strada sale, sale, sale, sale. Quando arriviamo nel punto più alto dopo 45 minuti e passa di marcia forzata ci rendiamo conto che il ponte in linea d'aria è ancora vicinissimoe di conseguenza Luz ancora lontano. La discesa ci porta dai 1025 m della Crois de Sia fino ai 738 di St Saveur ed infine al campeggio de Toy a Luz (720m), dopo quasi 10 ore di cammino totali. Piantiamo la tenda e facciamo giusto in tempo a fare la doccia (fortunatamente calda) e a mettere la minestra nel piatto prima del sopraggiungere dell'oscurità.
4 agosto
Oggi si ritorna a Cauterets per chiudere l'anello. Sarà un'altra tappa massacro e sarà anche meno spettacolare della precedente. Paola stanca dal giorno prima decide di glissare e se ne va alla stazione degli autobus alla ricerca di un mezzo che la riporti a Cauterets che non siano le sue gambe. Noi sbagliamo strada in partenza e così ci tocca una super rampa iniziale peggiore di quella del giorno precedente. Di rampa in rampa arriviamo a Grust(975m) un grazioso paesino pieno di fontane e fontanelle di acqua potabile, genere che scomparirà poi per tutto il resto della tappa costringendoci a razionare le bevute. Dopo Grust c'è un pezzo di strada veramente noioso che porta a Bederet (1680m), uno dei punti di partenza degli impianti di risalita del complesso sciistico di Luz Ardiden. Si fa in parte sulla strada asfaltata in parte sul sentiero che consente di tagliare i tornanti (anche se non è ben indicato ed è facile perderlo di vista).
Da Bederet si sale lungo la seggiovia prima e lungo la pista da sci dopo per arrivare al Col de Riu (1949 m).
Quando si arriva sul colle si pensa che il più sia fatto invece restano ancora quei 1000m di discesa per arrivare a Cauterets.
Per fortuna ad un certo punto nel bosco c'è lo Chalet della regina Hortense dove sostiamo per farci una birretta ristoratrice.
A Cauterets optiamo ancora una volta per il campeggio.
5 agosto
La compagnia si divide. Io e il Fidanzato decidiamo di andare a fare un pic nic al Lac d'Estaing dal momento che il giorno dopo ci attende il rientro in macchina, gli altri ripendono la via dei monti chi con l'intenzione di pernottare in quota chi con l'intenzione di ritornare a sera in campeggio. La giornata scorre tranquilla sui prati al sole, le uniche attività risconrabili nei soggetti dediti al pic nic sono: spostamento dell'asciugmanao da sole ad ombra e viceversa, ingestione di formaggi e dolcetti, puccio dei piedi nel ruscello e in preda ad iperattività scatto di qualche foto.
6 agosto
14 ore di macchina.
Milano d'agosto. Una meraviglia dice qualcuno: le strade deserte, nessuno in giro. Sarei anche d'accordo non fosse che sono appiedata e a Milano per strada non ci sono nemmeno i mezzi pubblici. Inoltre se uno ha la fortuna di trovare un autobus può star certo che non ci sia una rivendita di biglietti aperta nel raggio di 47 Km. Ci sarebbe da sperare che anche i controllori siano in vacanza, ma su quello non sarei pronta a scommetterci. Infatti dopo 3 fermate a sbafo sono scesa in preda vibrazioni negative e mi son fatta ancora 1 Km a piedi.

8.8.05

Sono tornata, purtroppo, e per tornare mi son fatta 14 ore di macchina imbottigliata nel traffico dei francesi che se ne andavano al mare. Pazienza.
La vacanza è stata bella. I Pirenei, quel poco che ne ho visto, sono splendidi e per me, che da piccola facevo le vacanze in Val D'Aosta prima che costruissero il Planibel, avevano un sapore di cose già viste. Cespugli di lamponi e mirtilli, qualche fragola di bosco, pini e muschio. Paesini lindi senza costruzioni eccessive.
Il trekking non è stato propriamente un trekking o almeno non nel senso in cui lo intendo io. Abbiamo alternato giorni di tappe massacranti con giorni di svacco totale comunque sempre accuratamente giustificati da questioni quali "c'è brutto tempo" o "non ho più un cm di piede che non sia massacrato dalle vesciche".
Il GR10 dei Pirenei Centrali è studiato per farti tornare spesso alla civiltà e farti visitare i paesini (e i loro negozi). I rifugi sono del CAF l'equivalente in tutto e per tutto del CAI, quindi niente cucina a disposizione, niente vendita di generi alimentari (se non in formato cestino da viaggio) e soprattutto prezzi elevati. Da questo punto di vista nessun paragone con il GR20 in Corsica, molto più selvaggio nei paesaggi e accogliente nei rifugi.
A fine mese me ne vado in Corsica al mare, ma non è detto che non mi faccia anche qualche giretto in montagna.