31.1.06

Sono sul punto di esplodere. Sono tutti avvertiti. Il primo che mi dice "ma tu che lavori nel settore se attivo la promozione Ca§§i&Ma§§i..." lo fucilo seduta stante, anzi prima lo trascino in casa mia, così poi posso dire che era legittima difesa. Perché insomma, se da un lato mi ripetono ossessivamente "modifiche urgenti" e dall'altro mi dicono che no, bisogna aspettare che le cose siano stabili e io sto lì e prendo mrda da tutti i lati, poi è normale che io abbia tendenze omicide, nevvero?
Ieri sera ho finito di vedere la prima serie di Desperate Houseviwes, lascia alcune cose in sospeso, ma è sicuramente un finale più esauriente di quello della prima serie di Lost. Peccato che lasci intuire la brutta fine di Mike, che diciamolo, era proprio un bel figliolo.
Per la cronaca, il Fidanzato era già stato colto da insofferenza diverse puntate fa e ieri sera sono sicura abbia stappato una bottiglia di spumante per festeggiare la fine del supplizio, mentre io ignara mi lavavo i denti.

30.1.06

From the office
Io quando sento dire "i miei pari grado" oppure "il mio perimetro" (inteso nel senso delle persone che fanno riferimento a me, non in quello di girovita) vengo presa dall'orticaria fulminante e mi esce pure il fumo nero dalle narici. Così tanto per chiarire.
Inoltre, se configuro 19 prodotti e mi dimentico il 20esimo, secondo voi, da dove iniziano a fare i test? Ecco appunto! E dire che questa mattina me n'ero accorta, ma non ho fatto in tempo a rimediare.
Da oggi sono ufficialmente una corsichese. Son soddisfazioni.
Uno di questi giorni vado a rifare la carta di identità, sempre che prima io riesca a trovare un posto dove fanno le fototessera.

29.1.06

Saturday
Ieri ci siamo avventurati fino in centro a Corsico, mi sono messa gli scarponcini da montagna ed è stata una saggia decisione, visto che abbiamo dovuto fare gincane in mezzo a cumuli di neve in diversi stati di aggregazione, dal ghiaccio fino alla poltiglia. Ho comprato la crema antirughe, my god, mi sento vecchia. Poi abbiamo preso anche una teiera e qui ho pensato che il mio conto di punti rock ha toccato una cuspide negativa impensabile.
La sera abbiamo visto Viva Zapatero! il che ha suscitato pensieri tristi sul destino del nostro paese. Vivendo senza tv (ancora impacchettata e stivata in un angolo del disimpegno) non mi rendo bene conto di cosa succede, di quanto il nano pelato impazzi e imperversi e quando provo a leggere un giornale la politica italiana mi schifa così tanto che la salto a pié pari. Il problema è che nascondendo la testa e guardando da un'altra parte, quello che succede è anche colpa mia. Ma le alternative sono così ridicole che l'unica via possibile mi sembra espatriare. Non che all'estero le cose vadano meglio, ma almeno avrei la ventata di novità dell'abituarmi alle miserie della politica di un altro paese. Le nostre miserie le conosciamo fin troppo bene.

27.1.06

Dalla mia finestra, questa mattina. E la situazione non sembra intenzionata a migliorare. Ho mollato la macchina storta nella via sotto casa confidando che fra poco ci sarà così tanta neve che non passerà più nessuno. Uscirò al disgelo, quando fioriranno le prime margherite.
Il signor P@nd@ e un altro condomino mi hanno aiutato a spalarmi la via fuori dal parcheggio. Sulla via per l'ufficio ho notato che le alfa hanno dei seri problemi con le strade in salita impiastricciate di neve. Sia sul ponte di Corsico che su quello della Lorenteggio c'erano due alfa messe di traverso con le gomme che slittavano. Io con la fida Micra senza catene, gli abbiamo allegramente sgommato intorno e ci siamo allontanate con aria di superiorità. Davanti all'ufficio c'erano parecchi posteggi liberi, peccato che fossero invasi da almeno 30 cm di neve. Alla fine girando ho beccato una macchina che si allontanava e ho parcheggiato al suo posto, ma sono in prossimità dell'incrocio di due strade. So già come andranno le cose, passerà lo spazzaneve e farà un cumolo di neve alto 2 m sopra il mio cofano.
Continua a nevicare, ma l'umore è decisamente migliore. Anche perché se per ogni fiocco in più sceso mi fossi dovuta deprimere un pochino di più, alla fine avrei dovuto laciarmi morire di freddo, sul terrazzo, in mutande, fra la rosa e l'albero di natale. A proposito di terrazzo, non sono sicura che i miei geranei passeranno l'inverno così coperti di neve come sono. Ho più fiducia nei tulipani che sono ancora immersi e coperti dalla terra.

26.1.06

Nevica, ma sono triste. Come se il freddo mi fosse entrato dentro assieme ai fiocchi che ho respirato nelle laboriose operazioni di discesa dalla macchina con due zainetti e una borsa.
E' strano, la neve abitualmente mi fa felice come una bambina, ma questa mattina mi sono svegliata più adulta del solito, pensando ai disagi del traffico e al freddo ai piedi.
Ogni fiocco un po' piu' triste, a pensare che ormai non è più tempo per tante cose, nemmeno per osservare estasiata la danza dei cristalli.
D.G. mi diceva che sono una donna e a me questa cosa sembrava strana, non mi sembrava di essere cresciuta, mi sentivo una ragazza. La ragazza che mi guarda con la maglia dei Pearl Jam e i calzoncini di jeans, dalla foto che Y. tiene sul cassettone in memoria dei vecchi tempi.
E non è questione che adesso peso 10 Kg in più di allora o che sono passati 12 anni e ho iniziato a combattere i capelli bianchi, perché fino a ieri mi stupivo del fatto che la gente mi chiamasse signora. E' che un giorno ti alzi e scopri che le porte che pensavi di aver accostato sono chiuse ed hai perso la chiave, potresti prenderle a spallate fino a buttarle giù e magari ci riusciresti anche, ma sei sicura che ne varrebbe la pena? Ma la cosa più triste è che per i fiocchi di neve non c'è nulla da fare, quelli li hai persi per sempre.

25.1.06

Mi guardo allo specchio negli occhi di una persona che non vedo da un anno. E' strano constatare come tutti quei piccoli cambiamenti avvenuti gradualmente negli ultimi 12 mesi fanno di me una persona completamente diversa.
Allora per un po' mi perdo nel gioco dell' Un Anno Fa, senza consultare gli archivi, perché ricordo fin troppo bene le sensazioni e gli stati d'animo di quel periodo. Guardo allora e guardo adesso, non rinnego nulla, non rimpiango nulla. Sto meglio adesso, molto meglio, ma anche allora non stavo male. Era diverso. Tutto qui.
Alla fine i 12 chicchi d'uva, di cui uno perso sul marciapiede, ai rintocchi del campanile a Madrid hanno fatto il loro dovere.

24.1.06

C@st°r@m@ Cust°mer C@re
G - Buonasera avrei bisogno di fare incorniciare questo telo, volevo solo l'intelaiatura esterna e non il fondo
CC, con l'aria seccata di chi ha a che fare con una rompicoglioni - Ah no non li facciamo, il telo è pesante non si riesce a tendere, poi vengono tutti storti, per non avere problemi coi clienti non li facciamo.
G, sempre gentile - Ah, ok. Allora passiamo a qualcosa di più facile vorrei incorniciare questo poster.
CC, sempre più seccato - Prima che incominciamo il preventivo le dico subito che la consegna va oltre metà aprile.
G, stupita - Ammazza, va beh fa lo stesso.
CC, impaziente - la cornice me la deve dire lei!
G, decisa - La volevo senza bordo solo vetro, è possibile?
CC, con l'aria di chi ha a che fare con un imbecille - Ah no eh!! le cornici a giorno su misura non le facciamo! le facciamo solo complete!
G, un poco scoraggiata - Ok, allora magari mi fa il calcolo di quanto verrebbe... -si guarda intorno scrutando i listelli di cornice- sì direi questo qui nero - indica un listello sull'espositore a meno di 5 cm dal naso del commesso.
CC, allontanadosi repentinamente - Lo stacchi, sono fatti per essere staccati!
G, stacca il listello e lo sventola infastidita all'indirizzo del commesso - Ok vorrei QUESTO listello.
CC, torna indietro e con aria compiaciuta - No! Quello non si può usare! E' troppo sottile.
G, sempre più innervosita, ma sempre gentile - Senta, mi dica lei fra quali posso scegliere così facciamo prima.
Il commesso esce dalla postazione, si avvicina agli espositori ed indica un listello largo 4 cm tutto intarsiato, G ne aveva scelto uno sottile e liscio.
CC, con aria decisa - Questo va bene!
G, incredula - Ma francamente quello mi fa un po' schifo... qualcos'altro?
CC, arrabbiatissimo - Era per dire, le ho già detto che deve scegliere lei!
G indicando un altro listello - Quello? Può andare?
CC, con l'aria di chi fa una grande concessione - Siamo proprio al limite, ma volendo si puo' fare.
Torna alla postazione, fa il conto, poi con aria raggiante - Sono 44,97 euro!
G lottando contro l'impulso di infilare tutti listelli dell'espositore in ogni orifizio del commesso - guardi, visto e considerato che non è quello che volevo mi sembra un po' caro, ci penso
CC con l'aria compiaciuta di chi la sa lunga guarda G allontanarsi pensando che le rempicoglioni le riconosce a prima vista.

23.1.06

Dopodomani è il cut off, ossia inizia il periodo di disgrazia in cui tutti sono isterici e ti urlano dietro senza particolare motivo, figurarsi cosa ti fanno quando hanno anche ragione. Indi per cui, oggi che siamo ancora in periodo di quiete, penso che me la svignerò in anticipo. Tipo ora.
Sono ufficialmente iscritta ad una gara di ciaspole ed ho prenotato per un finesettimana bianco in cui ho intenzione di sfogare la mia carenza di frequentazione di piste da sci. Credo che dovrò iniziare a fare qualcosa di più impegnativo che due lezioni di danza alla settimana e lo stretching domenicale se non voglio rimanere morta svenuta nella neve il mese prossimo.
Casalinga disperata.
Domenica l'ho passata a rivoltare la casa e pulire, per la maggior parte del tempo. La casa adesso è una meraviglia, ma stimo che questa condizione di grazia sia destinata a esaurirsi nell'arco di due giorni.
Ho anche finito di dipingere il vaso in cui devo trapiantare la diffenbachia, ma la leggiadria del decoupage è lontana dal mio approccio bambinesco alla decorazione, in pratica adesso ho un vaso in tenuta mimetica bianca e verde. Mi consolo pensando che tutto sommato anche le foglie della diffenbachia hanno un che di militare nei loro disegni.
A pranzo ho sperimentato la farinata, le dosi suggeritemi da mio padre si sono rivelate corrette, ma vuoi per l'assenza di sale (cronica nelle pietanze da me cucinate), per il poco olio utilizzato (e qui si insinua la dieta che impedisce di svuotare una tanica d'olio nella teglia) o forse solo per la mancanza di una spruzzatina di pepe, il risultato era sufficiente, ma non esaltante.
A cena il Fidanzato mi ha trascinato al giapponese per distogliermi dalle mie fatiche e rendermi nuovamente una persona in graqdo di sostenere una conversazione che non includesse le frasi "passami la spugnetta! puoi mica rifare il letto intanto che passo l'aspirapolvere? dovremmo usare le pattine per sporcare meno il pavimento. OH CIELO abbiamo rovinato il parquet!"

21.1.06

Sabato milanese.
Stamattina puntata al mobilificio per ordinare i mobili del salotto. Fra 35 giorni avremo il mobile tv/stereo e un mobile non meglio identificato la cui funzione sarà quella di inglobare il casino che ora giace sparso e fluttuante per tutta la stanza.
Aperitivo in pasticceria, poi le faccende domestiche vengono archiviate e la visita a ikea e castorama viene rinviata a data da destinarsi.
Nel pomeriggio dopo una pregevole siesta, ci siamo diretti alla triennale per vedere, quasi fuori tempo massimo, la mostra di Keith Haring. Pensavo che a una settimana dalla chiusura ci sarebbe stato un casino indemoniato, invece, c'erano tante persone, ma si girava tranquilli. Non ho potuto esimermi dal comprare un poster. Dopo erano d'obbligo una puntata da Buscemi e il secondo aperitivo della giornata, consumato in zona teatro Litta. Fra i due eventi mi sono prodotta in una puntata di shopping da record, ho visto un negozio di borse, mi è caduto l'occhio su di una borsa, sono entrata e l'ho comprata in 3 minuti netti.

20.1.06

Sproloqui del venerdì mattina.
L'aspartame nel caffè gli da un gusto terribile, ma prendere un caffè della macchinetta senza zucchero è una esperienza extrasensoriale. Nel senso che cadi al suolo privo di sensi dopo il primo sorso.
Mi domando se la mia dieta fai da te non sia troppo drastica, soprattutto me lo sono chiesta ieri sera quando S. il nostro insegnante di danza, ci stava facendo ballare qualcosa di molto simile alla macarena dei paesi arabi e noi saltellavamo senza molto stile e con poca grazia, tentando di ammiccare saluti militari sornioni. Al secondo brano mi sentivo come mi avessero passato in lavatrice con la centrifuga a 1000 giri e non era solo per la frustrazione di essere sensuale come un cassonetto della rumenta.
Tutta questa fatica perchiudere la cerniera di pantaloni e gonne e poi magari al primo sgarro uno riprende peso. Sono perplessa. E affamata!

19.1.06

Don't panic
Sostanzialmente dopo essere stata svenduta, assieme a un'altra trentina di persone, ad un nuovo capo, il vecchio ci ha detto "non lasciatevi prendere dal panico". Come se avesse letto dietro ai nostri sguardi impassibili, il film del nostro pomeriggio passato a inviare curriculum a destra e a manca e l'accordo stipulato col giornalaio per farci tenere da parte una copia del corriere al venerdì.
Il nuovo capo è toscano, sembra una bella persona ed ha quella che mia madre definirebbe una faccia da pizzetta, senza peraltro essere figo come gli attori che durante la mia adolescenza di compratice di cioé meritavano tale appello dalla mia genitrice. Avendo io molto savoir faire nelle relazioni lavorative, dopo aver assistito a tutta la riunione dalla prima fila, ho pensato bene di fiondarmi via, realizzando solo dopo che buona parte dei miei colleghi erano andati in processione a stringere la mano al nuovo superiore. Per recuperare confido nella dieta e nello sguardo da bambi che mi premurerò di assumere nel colloquio a tre capo vecchio capo nuovo io.
Essendo io molto riconoscibile e rintracciabile da questo blog, sento che con questo post sto firmando la mia condanna a morte lavorativa. Ma tant'è...

18.1.06

Ogni tanto bisogna ricordarsi di volersi bene e fare un gesto affettuoso verso se stessi. Dopo ci si sente meglio.
Purtroppo ci sono altri gesti che dobbiamo fare per noi stessi, che non sono affatto affettuosi, neanche lontanamente amichevoli. Sono difficili, costano fatica e non è detto che il risultato sia garantito e che dopo ci si senta meglio. Nonostante questo sono necessari proprio perché ci si vuole bene.
Detto questo adesso mi alzo e vado a fare qualcosa che non rientra in nessuna delle due categorie e che non porterà giovamenti di nessun genere a me stessa e mi vedrà spettatore passivo.
Credo che andrò a fare shopping in Diagon Alley.
Qualcuno sa indicarmi un buon venditore di turbanti e sfere di cristallo? Ho avuto la soffiata, la mia divinazione è risultata corretta. Quando non sono abbracciata al radicchio Chioggia piangendo sulle calorie perdute, mi trovate in Brera a predire il futuro.

17.1.06

Facendo un conto spannometrico, ho già esaurito 5/6 delle calorie quotidiane a mia disposizione. Con il restante 1/6, ci scappa comunque una cenetta dignitosa(?) e salutista a base di bresaola ed insalata. Affogherò i miei dispiaceri nel sedano rapa. Domani vedrò di gestire meglio la faccenda, anche se, pensandoci, la riunione aziendale convocata d'urgenza avrà sicuramente un aspetto dietetico. Alla fine sarò talmente incavolata che mi sarà passato l'appetito. Per il momento provo con la dieta fai da te, in estrema ratio mi rivolgerò ad un dietologo. L'unica speranza di riuscita nell'impresa è l'allontanamento di tutti i manufatti dell'industria dolciaria da casa ( la futura suocera ha infilato a tradimento un barattolo di nutella nel pacco dono bisettimanale, argh!) e il riuscire ad avvistare dei segnali di miglioramento prima della prossima occasione mondana in zona happy hour. Se qualcuno mi cerca, credo che mi troverà accucciata in un angolo del salotto, dondolante avanti e indietro abbracciata ad un radicchio di Chioggia.

16.1.06

Molto male.
Prima ti dicono che sei caldamente invitato a partecipare al corso di inglese, poi convocano una riunione che si va a sovrapporre alla tua lezione.
Nel mentre il collega con cui lavori gomito a gomito e per il quale scrivi cosa deve sviluppare dal cliente, diverrà per qualche verso un tuo superiore, o meglio la persona a cui dovrai fare riferimento quando avrai qualche cazzo da smazzare con la tua ditta. Il che non prospetta rapporti equilibrati per il tuo futuro lavorativo.
La riunione urgente inoltre riguarda la mega ristrutturazione aziendale, di cui ti lamentavi giusto prima delle vacanze. Come tempo addietro hai vaticinato che il collega sarebbe diventato il tuo key consultant (perché referente non è abbastanza cool) ora vaticini che il tuo Business Manager non sarà più il tuo manager e che finirai sotto qualcuno che non ti ha mai visto ne conosciuto.
Se le tue doti di veggente dovessero ancora rivelarsi fondate, mediti di trasferirti in via dei fiori chiari in Brera con banchetto, turbante e tarocchi.
Varie ed eventuali
Il finesettimana è svanito prima che avessi il tempo di accorgermene, ugualmente al mio tentativo di seguire una alimentazione corretta ed ipocalorica.
Venerdì sera ho accompagnato il fidanzato in terra natia e al bar degli aperitivi mi sono trovata con un bicchiere di vino rosso in una mano e 15 crosto-bruschettini nell'altra. Inutile dire che prima che potessi ritrovare il controllo avevo già ingurgitato tutto. Non paga non più di un'ora dopo stavo tranquillamente mangiando una pizza.
Il sabato invece l'ho dedicato alla mamma e nonostante l'allergia sviluppata alle visiste sabatali ai mobilifici svedesi, l'ho accompagnata all'ikea in missione tavolo da cucina. Dal momento che spedizione e trasporto sarebbero costate più del tavolo e le 4 sedie, mi sono anche improvvisata facchino e carpentiere. Spero che le sedie non si sgretolino al primo utilizzo. Sul tavolo non ho responsabilità dirette.
La sera, immemore degli stravizi precedenti, altra pizza. Ho scoperto che al Lagaccio a Genova non fanno buoni solo i biscotti, ma anche le pizze. Sulla mia, la mc paganett, c'erano mozzarella, pomodoro stracchino e speck. Senza ritegno in seconda serata ho adertito all'irish coffee collettivo.
Domenica sono ritornata a riprendere il Fidanzato. Cosa ho mangiato? Torta al cioccolato farcita di cioccolato e glassata di cioccolato. La bilancia al rientro a Milano è fuggita urlando.
Oggi ho messo i pantaloni che mi strizzano la pancia per ricordarmi che devo espiare i miei peccati. Sono molto nervosa.

13.1.06

5 strange habits
Pensavo di essere uscita indenne da questo giro di catena di S.Antonio su blog, invece allerta mi ha rimpallato (e non perderò occasione per menargliela a sangue per questo). Me ne sono accorta ieri, ma anche se ogni tanto ci penso, non sono ancora riuscita a trovare 5 strane abitudini, abitudini ne ho parecchie, stranezze probabilmente anche, abitudini strane invece fatico a focalizzarle. Comunque sia ci provo.
1. Bevo l'acqua gasata solo se proviene una bottiglia di vetro, quella delle bottiglie di plastica ha un sapore che non mi piace.
2. Se quando mi alzo sono sufficientemente cosciente, scendo dal letto poggiando entrambi i piedi simultaneamente. Per neutralizzare il problema dell' alzarsi con il piede sbagliato. E' il mio personale rito per propiziarmi una giornata come minimo neutra.
3. Quando mi vesto dopo la doccia inizio sempre dal reggiseno.
4. Le password di rete del mio account in ufficio sono sempre personaggi o luoghi di libri.
5. Non passo mai il testimone a nessuno nelle catene di S. Antonio onde evitare linciaggi. (Lo so è farlocca ma non mi veniva in mente più nulla, avrei potuto copiare quella di mettere nome sulla prima pagina dei libri che compro, ma non è sistematica e visto che ce l'abbiamo in due non è poi così strana).
Qundi per non tradire le buone abitudini come la numero 5, il post finisce qui.

12.1.06

Avvocati, brava gente.
Delle iniziative che portiamo avanti qui in Italia con l'associazione, ce n'era una in particolare che mi sembrava molto utile e positiva. Tramite conoscenze varie, avevamo trovato un avvocato disposto a dare consulenza legale gratuita agli immigrati e più in generale a chi ne avesse avuto bisogno. Una sorta di sportello di consulenza legale.
Lunedì finalmente si trovavano il tempo e le energie per pubblicizzare la cosa affiggendo volantini in giro per il quartiere e zone limitrofe.
Martedì l'avvocato riceveva la prima telefonata, quella di un altro avvocato che gli intimava di non partecipare a questo progetto pena la denuncia all'ordine degli avvocati e la conseguente radiazione dall'albo. Infatti gli avvocati iscritti all'albo non possono fornire consulenza a tariffe inferiori a quelle minime stabilite dall'albo stesso. Nemmeno se gratuite per beneficenza. Questo per evitare la concorrenza sleale, si dice. Ora mi domando e dico, ma un povero sfigato catapultato in Italia dall'altro capo del mondo alla ricerca di un lavoro che gli consenta di mantenere la famiglia, a chi si può rivolgere per i problemi connessi al suo permesso di soggiorno, se non a un avvocato che gli dia gratuitamente una dritta su come muoversi? Che cosa cambia a quei cazzo di avvocati di merda che girano in porsche ed hanno lo studio in centro Milano? Nulla. E al povero giovane avvocatino neolaureato che sta provando a farsi una clientela? Forse per lui qualcosa cambierebbe. Tipo che un immigrato clandestino su 200, cercherebbe di mettere via i soldi per pagare la sua tariffa tutto sommato economica. Ma chi è che detta le leggi dell'albo? Secondo me quelli che girano in porsche. Ma va beh.
Conosco solo un avvocato di persona, vota l'ottavo nano ed ha fatto il militare nei carabinieri, non è cattivo, non è stronzo è solo un giovane coglioncello che ben allevato diventerà di certo uno stronzo che gira in porsche e denuncia chi vuole fare beneficienza. La mia stima degli avvocati non cresce di certo dopo questo episodio.
Inoltre, sebbene la mia consocenza del sistema giudiziario americano sia mutuata dai libri di Grisham, dai telefilm e dal film Mi chiamo Sam (quello con Sean Penn che fa il ritardato a cui vogliono togliere la figlia e Michelle Pfeiffer lo difende), mi pare che negli USA esista una cosa come l'assistenza legale per beneficienza. Negli USA, dove se non hai la carta di credito non ti ricoverano in ospedale. E in Italia invece è illegale.
Spero vivamente che qualcuno possa contraddirmi, vi prego fatelo, ditemi che ho capito male.
Legge 194, difesa del diritto di scelta.
A pubblicizzare queste cose sul blog non penso mai, ma Lise mi ha dato l'idea. Sabato a Milano c'è una manifestazione per la difesa della 194. Questo è il sito del coordinamento che segnala anche tutte le altre iniziative in proposito.

11.1.06

La popolazione femminile del mio ufficio si divide sostanzialmente in due: donne incinte e donne a dieta.
Ginevra e la burocrazia.
Questa mattina visto che potevo arrivare in ufficio un po' più tardi, sono andata alla asl per la scelta del medico.
L'ufficio, quando sono arrivata, era deserto, ma data la lentezza delle impiegate entrambe oversize, in men che non si dica si è riempito di gente. Peraltro c'è il sistema per prendere i numerini, ma non c'è il tabellone che indica il numero successivo quindi bisogna avere fiducia nell'onestà della gente quando l'impiegata urla "il prossimo!".
Io ero sicura delle mie ragioni essendo entrata per prima con l'ufficio deserto a parte le due persone ai due sportelli. Quando è arrivato il mio turno però una signora con i lineamenti fini e lo sguardo assente, entrata per ultima, si è avvicinata allo sportello dicendo "mio marito mi ha portato via la patente, qui si può fare la patente? tu me la fai la patente?". A quel punto mi sono pazientemente fermata ad aspettare che l'impiegata rispondesse, ma la folla alle mie spalle era già armata di forconi e scimitarre e stava già urlando "non è il suo turno deve fare la coda!!! ha sentito l'impiegata? La patente non gliela fa!!! Se ne vada!!! Ci sta facendo perdere tempo!!!!!!!". La badante della signora, con lo sguardo perso, da un lato tentava di calmare gli animi della gente spiegando la situazione, la signora non ci sta più con la testa, dall'altro faceva cenni all'impiegata dicendole di dire che non era possibile fare la patente lì, cosa che peraltro l'impiegata stava già facendo.
La capa della fazione A Morte il Sorpassatore, ai tentativi di scuse della badante, si inviperiva ancor di più "Anche io sono malata. Sono tutti capaci a fingersi pazzi per passare aventi alle code.Anche io sono pazza, voglio passare. E poi se è pazza come mai vuole la patente??". Come se chi ha poca lucidità non possa fissarsi su qualcosa di così materiale come avere la patente e guidare.
La signora con lo sguardo assente e triste e la sua badante uscivano sugli ultimi tumulti, io mi avvicinavo allo sportello venendo redarguita dall'impiegata "ma lei che numero ha?". Fortunatamente il mio bigliettino le andava bene e in breve tempo sono riuscita a sbrigare la mia pratica, scegliendo la dottoressa Melinda. Quando sono uscita ho sentito su di me gli sguardi malevoli della folla, come se anche io fossi stata rea di qualche cosa, tipo di essermela sbrigata in breve.

10.1.06

Lamentazio del martedì, per non perdere l'abitudine al mugugno.
Non avevo visto Dellamorte Dellamore fino a ieri sera, penso che avrei potuto tranquillamente vivere il resto dei miei giorni senza vederlo perché è una gran cagata. Tra l'altro durante la notte ho fatto incubi continui e non so se fosse colpa del film o del fatto che avevo ancora fame perché sto cercando se non proprio di dimagrire di una taglia, almeno di non sentire i pantaloni che mi tirano sulla pancia quando me li metto.
Domani sera inizio il corso di inglese, ci sono arrivati i libri, fotocopiati. Una tristezza. Oggi ho sentito i commenti di chi ha iniziato ieri sera: l'insegnante è giovane e carina e statunitense, ma è venuta in Italia per fare fotografie e non ha esperienza di insegnamento. Inoltre, so di essere una terribile snob, a me piace la pronuncia inglese stile documentario della BBC, con le parole ben scandite e detesto la pronuncia americana zoticona, tutta miagolii e parole smozzicate. In pratica il corso non mi servirà ad una beata fava.

9.1.06

Sono stata a vedere il museo belga del fumetto, che poi era il museo del fumetto belga. Ho scoperto nuovi fantastici personaggi, per gli amanti del filone Calvin e Hobbes c'è Boule e Bill. Per gli amanti del genere Get Fuzzy ho trovato Le Chat.
Belgium, Brussel & Bruges. Vacanzina di inizio anno.
A differenza di quanto, con molto poco tatto, mi era stato detto da qualcuno quando avevo annunciato di aver preso il biglietto, Brussel non è affatto una città morta durante le vacanze natalizie. Infatti non è attorno al parlamento europeo che la città vive e ci sono un sacco di cose da vedere e da fare ed uno può dimenticarsi senza problemi degli europarlamentari.
Sono arrivata il primo giorno di saldi, l'albergo era in una parallela della via dello "shopping giovane" HM, Zara, Esprit etc etc. Sciami di ragazze, ragazzi, donne, uomini si affannavano carichi di borse da un grande magazzino all'altro, guai a tentare di rallentare il passo, si rischiava di essere travolti.
La piazza principale aveva ancora le vestigia delle decorazioni natalizie e faceva molto capitale nord europea. Le guglie turrite dei palazzi, le decorazioni, il presepe, mancava solo la neve.
La grande rivelazione e tentazione, maledizione anche, se vista nell'ottica della dieta programmata e sempre posticipata, le cioccolaterie. Leonidas, Godiva, Wittamer, Marcolini, ma anche quintali di altri negozietti, rigurgitanti centinaia di tipi diversi di praline cioccolatose e marzapaniche. Roba da diabete a prima vista. Per non parlare poi delle affascinanti fontane di cioccolato, talvolta esibite in vetrina dai negozi. La produzione di bava agli angoli della bocca è direttamente proporzionale al quadrato della portata dello zampillo.
Le birre invece una conferma. Nei pub loschi che abbiamo beccato, ancora più piacevoli da bere.
Cibo, qualche problema per soddisfare le esigenze di vegetariano del fidanzato.
Bruges, medievalissima, con le casette basse e le bici appoggiate ai muri senza alcun segno di antifurto. La pista da pattinaggio con la selezione musicale che andava da Fame di Saranno Famosi a 99 LuftBallons di Nena.

8.1.06

Non appena tornati in patria i nostri eroi hanno dovuto affrontare il mistero del gas scomparso, che a dire il vero avevano lasciato in sospeso con una alzata di spalle il giorno della partenza. Escluse le ipotesi fantasiose del tipo in stato di sonnambulismo abbiamo chiuso le valvole del gas e ora non ce lo ricordiamo, oppure l'uomo ragno ha manomesso le valvole esterne del gas calandosi dal tetto fino al nostro terrazzo, abbiamo optato per "che qualche idiota abbia chiuso il nostro contatore generale credendo fosse il suo?". Infatti così era e l'idiota oltre ad essere più mattiniero di noi era anche più organizzato. Infatti i contatori del gas giacciono dietro una grata di cui pochi possiedono la chiave e noi ovviamente non siamo fra gli eletti. Risultato: alle due di notte, dopo che il volo aveva fatto ritardo, stanchi e desiderosi di buttarci sotte le coperte ci siamo prodotti nella parodia di occhi di gatto. Io con frontale e cacciavite tento di scassinare la serratura senza riuscirci, il Fidanzato allora si lancia nella mossa del contorsionista bulgaro, striscia dietro la grata dal di sotto e seguendo le mia fantomatiche indicazioni, non prima di aver scomodato qualche dozzina di santi, riesce a girare la valvola in posizione ON. L'ipotermia è scongiurata e ce ne andiamo a letto. Per le cronache dalla terra belga, si attenda il disfacimento delle valigie della titolare e la siesta quotidiana.

3.1.06

Stamattina quando finalmente ero pronta per uscire alla ricerca dell'ufficio della asl erano le 11, credevo di farcela in sella alla bicicletta, ma non avevo calcolato i trabocchetti della toponomastica fra Corsico e Buccinasco e il fatto che viamichelin alla volte omette di segnalare che per entrare in una via bisogna svoltare a sinistra, così uno va avanti convinto che la via successiva sia un prolungamento della attuale e poi si trova nel mezzo del nulla. Sono arrivata all'ufficio alle 12.03, esattamente 3 minuti dopo che aveva chiuso, avendo vagato per le periferie ancora innevate. Ho scoperto che non mancano negozi di specialità alimentari del sud Italia e nemmeno gli abiti da sposa e la cosa non mi pare casuale. Comunque sia, mentre aspetto che il mio vaso si asciughi dalla mano di pittura che gli ho dato bestemmiando dietro al colorificio che mi ha dato un verde abete invece che un verde salvia, leggo gli oroscopi del 2006. A farla breve per il leone è previsto un anno di merda. Fingo di nulla. Fortunatamente non si parla di viaggi aerei.

2.1.06

Fa così freddo che nonostante abbia usato l'acqua calda per togliere le incrostazioni dalle piastrelle sul balcone, adesso ho una pista di pattinaggio su ghiaccio: i pinguini volteggiano grati al suono della musica cubana. Il Buena Vista Social Club pare sia di loro gradimento.
Giorno di ferie solinghe, spedizione a Genova rinviata fra due finesettimana, non mi resta che indossare i panni di massaia.
L'esselunga mi delude, oltre a non avere farina di ceci per la farinata, non ho trovato nemmeno il sidol per lucidare la mia nuova teglia di rame. O forse sono io che mi faccio prendere dalla sindrome di Stendhal versione ipermercato.
Il bagno splende, la camera è convenientemente aspirata, le melanzane sono pronte da scaldare. Ora potrei dedicarmi allo shopping libresco senza rimorsi, se solo trovassi il coraggio di mettermi i pantaloni, due o tre pile, i doposci inforcare la bicicletta e arrivare fino alla libreria in centro.

Update delle 18.16: non faceva poi così freddo e un giro in bici è stato salutare. Ho comprato l'ultimo di Eggers e Mattatoio 5. La guida del Belgio no perché ce n'era solo una da 24 euri.

1.1.06

Il 2005 è stato l'anno del teatro, anche se con il fatto di avere l'abbonamento Invito al teatro alla fine mi è capitato di vedere cose che altrimenti non sarei mai andata a vedere.
Ho visto Le Rane allo Streheler, ma la maestosità della scena e del teatro non mi ha salvato dall'appisolamento, sarà che la sera prima ero andata a sentire il primo (di due) concerto dell'anno.
Invece mi è piaciuto I segreti di Milano Diario 60/70, visto circondata dal corpo di ballo di periferia della terza età, con le sciure col capello cotonato, indisciplinate che ammattivano sentendo le canzoni dell'epoca e le cantavano ad alta voce.
L'Amleto, visto al Libero, non mi è dispiaciuto anche se a dirla tutta Ofelia non mi pareva molto credibile.
Il violino, il soldato e il diavolo, visto al Verdi, invece mi ha causato l'orticaria non appena ho realizzato (dopo 5 minuti) che nessuno avrebbe proferito parola... il teatro muto no, non sono pronta.
De Il calapranzi invece ricordo la sciura che girandosi di scatto dalla mia parte alla riaccensione delle luci, mi ha chiesto "Ma a lei è piaciuto?", dopo essersi lamentata col figlio che non c'era logica nella trama. Teatro dell'assurdo mica per niente.
Fuori dall'abbonamento ho visto
"Milan noir Milan nuit", uno spettacolo in un unica replica sulla mala milanese, scritto da Colaprico (quello della Trilogia della città di M.). Molto bello.
E un "Tutta casa letto e chiesa" con Lucia Vasini, giusto per soddisfare il mio lato veterofemminista. Carino, anche se non mi ha fatto sbellicare come mi sarei aspettata.

Concerti dal vivo solo due, esclusi quelli del fidanzato, You will know us by the trail of dead a marzo al Transilvania GRANDIOSO e i Not Moving al Thunder di Codevilla, BELLO.

Update del 9/1/06: giustamente mi fa notare A. che siamo andate al concerto degli U2, roba che mesi prima del concerto, ci siamo alzate all'alba per riuscire a prendere i biglietti e il giorno convenuto ci siamo pure infilate nella bolgia urlante sotto il palco. Non so perché ripensando ai concerti del 2005 questo lo avessi rimosso. Forse perché quando si entra dentro un posto come Sansiro con metà prato occupato da un palco e un muro di casse alto come il mio palazzo, più che assistere ad un concerto si prende parte ad un rito di isteria di massa.
Ieri sera pensavo ad una immagine per ciascun mese dell'anno trascorso, ne ho trovata una quasi per tutti e tutte immagini piacevoli. Il 2005 è stato un anno positivo, sarà che era un anno dispari. Il 2006 comunque non mi spaventa, sarà di sicuro un anno importante, lo so, ma voglio credere che sarò all'altezza della situazione.
Buon anno a tutti!