31.1.05

Programmi per la serata:
ora vado a farmi prendere a botte a basket, poi di corsa a casa e infine letto. Guai a me se sto alzata a leggere o a vedere un dvd.
Where did you sleep last night

My girl, my girl, don’t lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun never shines
I would shiver all night through

Her husband was a hard-workin’ man
Til a mile and a half from here
His head was found in a dried up well
And his body never was found

My girl, my girl, don’t lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun never shines
I would shiver all night through
(shiver for me now)

My girl, my girl, where will you go
I’m goin’ where the cold winds blow
In the pines, in the pines
Where the sun don’t ever shine
I would shiver all night through
Dal mio spacciatore di test di fiducia ho trovato questo. Come esimersi.


modbrits
You are a Mod. Yeah baby.

What kind of Sixties Person are you?
brought to you by Quizilla
We intenso, tanto che stamattina alle 9.20 ero ancora a casa con i segni del cuscino tatuati a mezza faccia. Di memorabile comunque poco.
Venerdì sera ennesima cena da Yama, il quale avrà un bonus settimanale vita natural durante al tavolo della mia cucina non appena mi consegnerano la casa e avrò appunto un tavolo ed una cucina.
Dopo cena Closer. Io e Anna abbiamo apprezzato, Yama a parte applaudire il dermatologo erotomane l'ha trovato una cagata pazzesca. Si accettano interpretazioni sul significato del finale.
Sabato ho fatto un orgia di supermercati che per i prossimi 6 mesi non ne voglio sapere nulla. In preda a forte ottimismo alle 13 mi sono avviata alla slunga vicino casa credendo di trovarla se non deserta, almeno in condizioni di affollamento accettabile. Ah ah ah cogliona... c'era un casino che manco a Natale... Alle 14.15 ne sono uscita con tre sacchi di provviste e bave bianche alla bocca.
Alle 15.30 la scena si ripeteva all'ipercoop di Baggio, io e Maria alla ricerca degli ingredienti per la cena dell'associazione in un giusto compromesso fra qualità accettabile e prezzi contenuti. Tempo per riempire il carrello: 30 minuti. Tempo passato in coda 1 ora.
Alle 20.15 poi entrando in sgommata alla slunga di Forze Armate reperivo due vasetti di ragù per rimboccare le lasagne sguarnite.
Per la cena dell'associazione avevo fatto pressioni per inserire come primo nel menu le lasagne , mi sembravano un ottimo piatto per capacità termica e semplicità di trasporto. Le mie capacità dialettiche avevano sortito effetto solo quando avevo pronunciato la frase: "Le preparo io le lasagne". Ecco, contando che di solito ho da cucinare solo per me stessa e non ne ho nemmeno troppa voglia, la preparazione di lasagne per 34 persone è stata la nemesi. Senza contare che poi mi sono dovuta camallare a casa le pentole da lavare.
Domenica mi sono svegliata di soprassalto alle 11.15 in pieno panico dal momento che dovevo prepararmi, uscire, trovare un fioraio aperto ed arrivare a casa di mia cugina a Lecco per festeggiare la zia 82enne, tutto entro le 12.45.
Il pranzo è andato bene, alle 16 ero già a Milano ed ho fatto l'errore di andare da Feltrinelli.
Crimini ai danni del mio portafoglio:
Sta scherzando mr Feynmann! (autobiografia, l'ho dovuto comprare dopo anni che ci sbavavo dietro)
Corporation, dvd + libro (visto ieri notte, non finiva più 2 h e 25 min)
Teatro civico monologhi di Paolini per Report, dvd+ libro
Poi per espiare ho fatto le pulizie di Pasqua in casa ed ho stirato. Ho anche accorciato gli elastici ai cimbali secondo le prescrizioni della maestra in modo che mi diventino le dita blu, ciò non toglie che continuino a suonare più come coperchi sbattuti che come simpatici campanellini

28.1.05

Sharks

Quando vieni chiamato come supporto tecnico ad una riunione in cui il tuo capo riceve una demo da un fornitore di una interfaccia web il cui schema di navigazione è stato da te progettato, ti rendi conto che è un po' come guardare un documentario del wwf sugli squali. Battute e frecciate, il fornitore che si appiglia a qualsiasi parola per proporre modifiche di un certo appeal che aumentino la sua parcella, il capo che un po' si sbottona e un po' tratta come al mercato, il tecnico del fornitore timido che illustra le funzionalità smadonna mentalmente alle sparate del suo capo e ti guarda in cerca di comprensione.
Tu stai lì intervieni con aria professionale e competente solo se interpellata, facendo anche la tua porca figura, ma alla fine proprio non ce la fai... devi chiedere che ti centrino il pulsante per il login sotto le caselle per inserire username e password che allineato a sinistra ti fa schifo. Poi saluti educatamente lasciando tre uomini con gli occhi a punto interrogativo, ti infili nella porta e scompari con un tintinnio di orecchini.
Ines: le petit chou
Perché le trentenni in vicinanza di una pargoletta adorabile si sentono tutte un po' mamme o se non altro zie d'adozione.

L'altro giorno sono entrata in un negozio di stoffe e tessuti. Erano giorni che passando in macchina occhieggiavo la vetrina e quando sono passata di lì a piedi dopo aver portato l'ennesimo foglio per la casa al costruttore, non ho potuto fare a meno di entrare.
Volevo prendere uno scampolo di stoffaccia sottocosto per farmi una gonna da mettere a danza o meglio fare un esperimento di cucito, che allo stadio attuale delle cose non mi sono mai fatta nemmeno l'orlo ai jeans.
Sono uscita con un pezzo di chiffon verde acqua di 1,40 x 2,40. 20 euro.
A martoriarlo per farci una gonna da danza con le mie mani mi piange il cuore, ma onestamente quel capo di abbigliamento per la vita di tutti i giorni potrei mai farmi fare?

27.1.05

Ieri

Guida assassina nel traffico milanese.
Gonna, twin set, stivali neri e calze a righe colorate.
Posteggio con bonus for artistic impression (Carmageddon docet).
Mentre faccio giochi di prestigio con portatile borsetta giaccone e chiavi della macchina, mi si para davanti il Tizio.
Procediamo assieme verso l'ufficio scambiando 4 chiacchere, ostento sicurezza e tranquillità interiore che non possiedo, non chiudo il giaccone perché nell'operazione potrei inciampare.
Lui - l'hai poi installato il p2p che ti ho mandato?
Io - si' grazie, ma poi non ti ho mandato la chiave perché era tardi e dovevo andare a danza, quindi sono uscita di corsa
Lui - ah danza, che danza fai?
Io - ehhm danza del ventre
Lui - beh è abbastanza diffusa, ma poi quand'è che la puoi praticare?
Io - eh lo so è che sono anni che vorrei provare a ballare il tango, ma non trovo mai nessuno che mi voglia accompagnare i miei amici o non ballano o mi dicono che sono troppo alta
Lui - io ballo dal '97
A quel punto sono rantolata al suolo con un carpiato che nemmeno Ally Mc Beal.
E va già bene che non eravamo al bar che altrimenti avrei sputato il cappuccino per la sorpresa.
Non faccio in tempo ad arrivare in ufficio che trovo una sua mail con l'elenco dei posti dove si balla il tango a Milano e le varie serate, la mail si conclude con un "baci".
A quel punto mi dico vai è fatta, ho rimediato:
1) un appuntamento con un uomo che non sia un amico pietoso che mi porta fuori intuendo i miei propositi suicidi (vero raf?)
2)un potenziale ballerino di tango che mi porti a ballare
3)la possibilità di bullarmi con le amiche dicendo: ho beccato un ballerino di tango

A notte fonda prima di addormentarmi penso al design dell'abito da sposa e al nome dei primi 5 figli.



Oggi

Pettinatura stile tifone e passata veloce d'ombretto nero.
Devo portare il coinquilino uomo in ufficio: ha la targa pari. Dallo specchietto retrovisore mi guarda Magenta del Rocky Horror Picture Show.
Scarico il coinquilino su di una strada ad alto scrorrimento senza rallentare, pace all'anima.
Vado a posteggiare e scendo dall'auto circospetta, forse non sono nelle condizioni migliori per incontrare il Tizio. Poi ricordo che il Tizio ha la targa pari quindi o ha poteggiato in tangenziale o è arrivato all'alba: pericolo scampato, procedo serena.
Salgo in ufficio apro la posta.
Mail del Tizio:
ah sì se vuoi provare a ballare basta che me lo dici e ci organizziamo. comunque ti consiglio di andare all'aperitivo in galleria il venerdì sera.
Come dire io te l'ho detto tu arrangiati.
Le faccine sorridenti della mia futura prole scompaiono una ad una con un puff.
L'abito da sposa si disintegra fino a ritornare stoffa sul bancone del sarto.
Fisso outlook con aria ebete.


[Disclaimer tirata da donna mestruata che nessuno se la fila o chi se la fila proprio non ce la si può fare]
Dico...
ok magari l'abito da sposa e i nomi dei figli ero andata un po' oltre....
magari ho la tendenza a fraintendere ...
ma cristo, possibile che un uomo normale ... dico uno.... per sbaglio.... uno con un minimo di iniziativa...mi accontento anche di uno che mi porta a cena mi parla di turismo sessuale e poi tentando di baciarmi mi dice "almeno la lingua potevi mettercela..."...
giuro...
ah e già che ci siamo istituirei la fede obbligatoria anche per i fidanzati e i conviventi...
facciamo chiarezza per dio.

25.1.05

Infine
oggi ho incrociato il Tizio alla macchinetta del caffé. Gli ho detto che avevo un cd da dargli ... lui è sembrato contento... però me la sono giocata malissimo invece di dire qualcosa di tattico, tipo... "te lo porto domani,facciamo colazione assieme?" gli ho detto "dai allora passo nel tuo ufficio, in che stanza sei?".
Ecco contando le riflessioni di cui al post sotto su come credo di essere percepita, dato l'isterismo dovuto al lavoro.... al solo pensiero di entrare in un ufficio pieno di gente che non conosco mi prendono i crampi allo stomaco.
Esami di coscienza.
Presa dalla sindrome di Vitangelo Moscarda mi sono fatta un esame di coscienza. Mi sono domandata cosa pensa la gente di me vedendomi passare per strada o nei corridoi in ufficio. Diciamo che non sono molto espansiva, diciamo che mediamente penso ai cazzi miei, diciamo che dato il quartiere dove abito (sia a causa delle diezioni canine che dei loschi figuri che passano per strada) sono abituata a fissare la punta dei miei piedi, diciamo che spesso non vedo le persone ergo non le saluto. Diciamo che sembro una fighetta di merda che se la tira.
Sono per il drop incondizionato delle tabelle d'appoggio cadute in disuso.

niente, volevo che si sapesse.

no, non ho bevuto.

sì mi stanno girando le palle...
Ieri avevo lasciato il cervello a casa assieme alla borsa del basket, premurosamente preparata la sera precedente.
Ho restituito un ticket al collega che me l'aveva prestato, poi ho dimenticato i ticket sulla scrivania e me ne sono dovuta far prestare un altro.
Tornando dal centro verso la macchina ho dimenticato di controllare la destinazione della metro, ad Amendola Fiera ho relizzato che forse ma forse avevo preso il treno sbagliato e sono dovuta tornare sui miei passi.
Alla fine era tardi per andare a basket e sono andata a casa, dove sono svenuta sul letto.
Stamattina spero di avere riattivato le connessioni neurali.
In compenso mi hanno freezato l'account su altervista. Mannaggia!

23.1.05

Just imploding.
E' una questione di compressione. C'è qualcosa nella mia scatola cranica e non si tratta del cervello, che si espande, generando la compressione di qualche altro pezzo. Io continuo a pensare che sia un alieno. Oggi non sta premendo sul cervelletto, ma su di un nervo. L'effetto è meno fastidioso, ma comunque limitante le mie capacità motorie.
Pare che la compressione sia il tema portante della mia esistenza di questi tempi. La compressione degli spazi vuoti ad esempio. Non ho una sera una che sia totalmente libera da impegni. Questo evita spiacevoli dialoghi allo specchio, ma finisce col minare anche la mia vita sociale.
Compressione ed espansione. Bisognerebbe trovare un equilibrio, un flusso continuo dall'uno all'altro stato. Io vivo un flusso digitalizzato. E l'interrurttore si è bloccato sulla fase di compressione. Sto implodendo.
via via veloce che c'ho l'arrosto sul lavandino e le patate in forno e se le brucio che figura faccio con mia madre quando rientra... oggi sono sola a casa con i gatti. cielo grigio, mare lievemente increspato... nervo accavallato sul collo e crisi da vecchiaia che avanza...

22.1.05

Ho appena finito di guardare The Rocky horror picture show. Francamente anche avendo a disposizione i sottotitoli non credo che sarei meno perplessa.

21.1.05

Sono indietro, non lo nego, l'ho comprato solo ieri... comunque il cd di Mark Lanegan è bello da dio.
Ogni maledetta mattina.

Come da qualche mattina a questa parte anche oggi io e Sabri abbiamo giocato a rimpiattino agli incroci di Cesano per vedere chi arrivava prima al posteggio sbilenco. Ha vinto lei, io ho dovuto posteggiare sull'unica chiazza di neve residua del circondario.
Arrivate al bar per riprenderci di queste fatiche abbiamo avvistato cadotnet altrimenti detto il Tizio, al quale immagino fischino spesso le orecchie in maniera violenta a causa del nostro persistente chiacchericcio su di lui.
Io ho cominciato ad immaginare scene strazianti per mantenere un certo qual controllo di me stessa. Sabri ha iniziato strozzandosi con la brioche alla marmellata e minando il mio già precario equilibrio .
Io ho cercato di spiegare al Tizio che Mark Lanegan è un gran figo, che mi rendo conto non essere la miglior tattica di approccio disponibile sul mercato.
Il Tizio invece ha notato l'inquietante Nomination che mi ostino a portare al polso (a mia discolpa posso dire che almeno non c'è scritto alcun nome) e toccandolo mi ha detto qualcosa in proposito.
Sabri vedendo la scena ha perso una capsula dentale nel cappuccino a causa di una carie improvvisa, in seguito mi ha rimproverato perché non ho approfittato dell'occasione per saltargli addosso.
How to dismantle an hard disk.

A prescindere dal per che e dal percome uno si trovi avere un tale problema, cosa che onestamente non mi interessa e francamente mi spaventa anche un po', mi è stato sottoposto, in qualità di fisica lavorante in campo informatico, il seguente quesito:
sia dato un hard disk in un case chiuso di cui non si possiede la chiave, siano le condizioni al contorno tali per cui non sia possibile spostare il case dal posto in cui si trova, né accendere il pc e agire via software. Trovare un metodo con cui rimuovere dall'hd i dati in esso contenuti.
A sentimento pensavo che un magnete postesse servire egregiamente allo scopo, ma a quanto pare la cosa non funziona, anche se il magnete è di dimensioni non trascurabili.
Di sicuro la tattica di mettere il case in freezer non aiuta a rimuovere lo stato di magnetizzazione dell'hd, anzi contribuisce a mantenerlo stabile.
Escluso il trapano per evidenti motivi, l'unica altra soluzione che mi viene in mente è aumentare l'azione del magnete coadiuvandone l'utilizzo con quello di una fonte di calore.
O tentare di simulare un fulmine buttando una scarica di 220V sulla porta seriale.
Mal che vada si può scatenare un incendio doloso nella stanza.
Io nel frattempo vedo di portarmi avanti con la progettazione del raggio della morte, che fra l'altro a montarlo sotto i fari della micra mi risolverebbe un sacco di problemi nel traffico mattutino.

20.1.05

Va beh ci rinuncio.
Il Tizio mi aggancia a cena a casa di una amica comune mostrando di avermi riconosciuta come quella che arriva in ufficio in sella ad una moto blu con qualsiasi tempo atmosferico (cosa non più vera che di questi tempi sto trascurando Baby per venire in macchina).
Io non sono loquace più di tanto, che lo scazzo nei confronti del mondo maschile regna sovrano, così non mi dilungo molto e preferisco la conversazione col mio collega giocatore di rugby motociclista padre di famiglia.
Il Tizio comunque non demorde ed essendosi accorto che ho portato un cd dei Calexico si mette a parlare del gruppo suddetto. Il giorno dopo mi manda mail dicendomi che se mi interessa mi porta un cd che non ho. Accetto, lui viene a cercarmi nella mia stanza mi porta il cd.
Al che mi sento un po' una merda, lui è gentile oltre ad avere delle belle spalle. Così gli passo l'elenco dei miei cd dicendo che se gli interessa qualcosa glielo porterò.
Passano i giorni passano le vacanze di Natale passa dell'altro tempo .... silenzio.
Mi decido a mandargli una mail che dice all'incirca:
ci pensavo prima... mi è rimasto un dubbio... ma come gusti musicali in comune abbiamo solo i calexico o semplicemnente non hai + guardato l'elenco dei miei cd?
La sua risposta è:
no no, lo avevo guardato subito ma l'incrocio con i miei non è molto... ci accomunano XYZ
Ecco possibile che di tutto il mio foglio excel apprezzi solo i cd che ho duplicato per caso (se non per sbaglio) e che non ascolto mai?
La nebbia saliva a riccioli dal naviglio si attorcigliava sui lampioni assumendo sfumature arancioni, lambiva il ponte pedonale e offuscava lievemente il livore delle luci alogene che un architetto folle aveva deciso di sistemare alla sua base.
Il termomentro segnava -1 e le pozzanghere in cui si era sciolta la neve durante il giorno mandavano bagliori ghiacciati dall'asfalto. La macchina era gelata e appannata, la strada deserta, il riscaldamento a palla non contribuiva a migliorare la situazione.
In quell'atmosfera sfumata i contorni incompleti del cantiere avevano un'aria romantica.
O forse era solo il desiderio di un posto caldo e la proiezione di se stessa che chiudeva il mondo fuori dalle persiane verdi del suo terrazzo.
Perché alle volte si ha bisogno di chiudere gli occhi e stare al buio in silenzio o magari restare cullati da una voce calda al lume dei led dello stereo.
Ci vuole un gatto da tenere sulla pancia per avere nel proprio universo un'altra presenza viva.
Invece l'unico suono la ventola del riscaldamento, l'unica compagnia l'immagine di se stessa riflessa nel vetro, l'unica certezza i km da percorrere, sempre uguali, sempre troppo pochi per fuggire dal passato alla ricerca di un quaderno bianco in cui scrivere storie nuove, possibilmente a lieto fine. Ogni tanto ci vogliono braccia fra cui piangere o una mano calda che passa fra i capelli e si ferma sul collo protettiva. A prescindere.

19.1.05

Quesito.
Va bene, i 7 nani ce li ricordiamo... in compenso mi sono dimenticata come si chiamava la strega cattiva... che diciamolo tra l'altro come dark lady non era affatto male.
Che culo!
La Sabri non approva le mie scelte in fatto di uomini i tre personaggi nei cui confronti mi sono fatta sfuggire commenti positivi sono stati soprannominati:
il cesso spacciatore
il cesso impegnato
il cesso libero
Con il che voleva sottolineare la sua preferenza per l'ultimo degli individui in questione.
Oggi poi per farmi contenta mentre andavamo al bar mi ha detto:
mi sa che hai fatto colpo sul rappresentante di forniture idrauliche che abbiamo appena incrociato...
in pratica ho fatto colpo sul cesso viaggiatore.
Con la neve io ritorno una bambina... non che sia mai cresciuta molto...
Così ieri il mio viaggetto in macchina in piena tempesta di neve si è tramuato in un piccolo rally antartico.
Bellissimo!

18.1.05

Bambola di pezza passata in centrifuga.
Il mio collo è pietrificato e le mie scapole scricchiolano sinistramente, soprattutto la sinistra.
Nonostante questo ieri sono andata ad allenarmi.
Un mio compagno di squadra sosteneva di avere la cura, mi ha fatto incrociare le braccia sul petto prendere le spalle con le mani poi mi ha afferrato da dietro e mi ha sollevato da terra nel tentativo di farmi scricchiolare. La mia colonna vertebrale non ha avuto reazioni di sorta e lui c'è rimasto male.
A casa poi mi sono sottoposta alle cure dell'uomo di casa che ha iniziato a tirarmi un braccio facendo forza sul mio pollice, alle mie rimostranze sul fatto che ci tenevo a mantenere la calvicola nel suo alloggiamento ha cambiato metodo, torcendomi lo stesso braccio e pizzicandomi il nervo.
Alla fine continuavo ad essere incrocchiata, ma in compenso mi è venuta nausea. Sono stata salvata dalla telefonata di mia madre.
A posteriori il coinquilino mi ha rivelato che le sue conoscenze di shiatzu le ha derivate dalle figure di un manuale in cinese, al che mi si sono chiarite molte cose: probabilmente negli ideogrammi a lato della figura era spiegato quali nervi non toccare.
Il compagno di squadra invece fa il cuoco e magari la sua era una tecnica per spostare i quarti di bue.
Tutto sommato è un miracolo che io sia ancora viva.
Non so se sfidare ancora la sorte facendomi torturare dal giocatore di rugby con cui divido l'ufficio.

17.1.05

rimembranze anni 80... ieri mi è venuto da pensare all'inventaricci
Visto che il belloccio alla macchinetta del caffé non lo becco mai ho deciso di seguire i consigli di Sabri, che altre a beccarlo sempre alla macchinetta, a incontrarlo in riunione, spesso lo incrocia al mattino in zona posteggio.
Ho cambiato zona posteggio con la scusa che dove lascio la macchina di solito il lunedì lavano la strada...
il risultato è che mentre ero impegnata in un posteggio artistico fra una betoniera e uno schiacciasassi, il belloccio è passato, senza notare la mia fantasia posteggiatoria.
Nel tempo che mi ci è voluto per finire la manovra, uscire dal finestrino (stile bo e luke, ma con meno agilità), mettermi la giacca prendere il pc il belloccio credo fosse già arrivato in ufficio.
euribor + spread
tasso fisso
pre ammortamento
spese di istruttoria
spese di perizia
spese notarili
spese per estinzione anticipata
e un vago senso di nausea al pensiero di accollarmi un debito per 10 anni
ora tiro la monetina e vedo che mutuo scegliere
Quando sento che quello è l'uomo della mia vita,
quando sento che quella ditta mi offrirà una posizione migliore,
ma soprattutto quando sento che quella sarà una partita memorabile....
meglio lasciar perdere!
Qulacuno deve aver calibrato male il mio sistema di percezione degli esiti possibili delle situazioni.
Per inciso... sarebbe anche il caso di ricordarsi la tessera quando uno va allo stadio, onde evitare di:
salire sul treno,
fare tre fermate e realizzare che si sta andando allo stadio senza tessera,
scendere dal treno,
prendere l'autobus in direzione opposta,
andare a recuperare la macchina a casa della zia,
tornare a casa e prendere la tessera,
percorrere a velocità criminale l'autostrada,
posteggiare in divieto di sosta,
correre per un pezzo di strada,
arrendersi all'evidenza e prendere un taxi per fare l'ultimo km che separa dallo stadio pagando 7 euro.
Tutto per vedere uno schifosissimo 0-0 dal fischio di inizio.

15.1.05

L'alieno di cui al post sotto pare essersi calmato, è bastato infilarsi in branda alle 21.07 di venerdì sera per riemergene il sabato mattina alle 08.57. Certo il viaggio in macchina non è stata la migliore delle opzioni possibili per la mia salute psicofisica, ma tutto sommato non posso lamentarmi.
A Tortona per un attimo credevo fossero fioriti i ciliegi al bordo dell'autostrada, poi mi sono resa conto che erano fiori di ghiaccio, la brina aveva ricoperto alberi e arbusti, anche il terreno fra i solchi marrone scuro dei campi. Ho alzato il riscaldamento e ho continuato il mio viaggio verso il mare.
Genova non tradisce e a casa ho trovato il sole.
Il pomeriggio riunione plenaria con le amiche del liceo, abbiamo recuperato anche una irrecuperabile, nel senso che non si presenta mai all'appello... e se mantiene la parola, magari dovrebbe passare da queste parti: ciao Miki!

14.1.05

Tramite Maxcar sono arrivata a questo bel post .
Bullet in the head
E' come se un liquido vischioso avesse preso possesso dello spazio fra la fine del mio collo e l'inizio del mio cranio. Quando inclino la testa in avanti anche di poco, esercita una pressione innaturale sul mio cervelletto, rendendo le mie movenze ancora piu' incerte che nei giorni normali.
E' come una sinusite al contrario, localizzata sul retro della testa.
Forse è il cervello che si è ammassato verso il fondo... o forse ho del mercurio nella scatola cranica.
C'è la nebbia oggi, il solito mare lattiginoso. Il mercurio fra le sinapsi e il manto umidiccio che mi avvolge.
Ho bisogno di voci calde e di musica che strugge.
Ho bisogno di silenzio.
La luce dei neon mi infastidisce e non riesco a trovare una buona ragione per cui dovrei preoccuparmi delle persone che non riescono a fruire del serivizio di wireless lan quando sono in roaming, se non quella che sono pagata per farlo.
Non sono di cattivo umore, sono solo completamente stranita...
forse è solo che nella testa ho un alieno in gestazione alimentato dai miei cattivi pensieri e dalle mie ansie e quello che ho al centro della fronte non è un brufoletto, ma la punta di un tentacolo che spinge per uscire.

13.1.05

In ufficio sta girando un giornale con le offerte coop, i saldi dell'ipermercato.
Fino ad ora ho comprato un set di brugole ad un euro di cui vado molto fiera.
Il prossimo oggetto del dediderio è una livella laser col treppiede in alluminio a 19,90.
Quando mi sentirete parlare con tono mistico di un set da 500 punte + trapano a percussione e seghetto rotante, per favore ponete fine alle mie sofferenze.
Ieri ho visto un tedesco scappare a gambe levate.
Era entrato in associazione per vedere se era possibile fare qualcosa per le zone dell'India colpite dal maremoto e si è trovato in mezzo a 10 persone che discutevano di come le posture che uno assume siano sintomatiche dell'umore o se è da esse che deriva la condizione psicologica con cui ci si rapporta col mondo.
Prendeva appunti, o almeno così sembrava. Chissà magari in quelle righe ordinate sul foglio giallo in realtà stava annotando pensieri sulla follia degli italiani.
Finito la discussione, ha preso il cappotto, è uscito in strada assieme ai fumatori, ma invece di estrarre l'accendino ha camminato velocissimo fino all'angolo senza prima degnare alcuno di un saluto.
Non me la sento di dargli torto.

12.1.05

Ieri mi hanno fatto gentilmente notare che forse sarebbe anche l'ora che mi decidessi a scegliere che mutuo voglio fare... il problema è che hanno ragione.... il problema è che mi viene il mal di pancia al solo pensiero di dovermi concentrare e fare dei raffronti fra le varie offerte....argh!

11.1.05

Emorragie nel conto corrente.
Spese previste nella giornata di oggi:
affitto garage
trimestre di lezioni di danza
rata dell'acquisto casa
Prego preparare defibrillatore che non sono sicura che il mio cuore regga.
Ieri le madri di famiglia hanno battuto la compagnia del drago 40 a 35. Diciamo che i punti del duo di cui facevo parte li ha fatti praticamente tutti il mio compare, io ero troppo impegnata ad avere dolori intercostali e a rantolare in preda a mancanza di ossigeno.
Altri particolari fantozziani della faccenda... sono riuscita a farmi venire un livido sulla punta di ciascun alluce... speranze di diventare una fanciulla a modino crollano sempre più a picco.

10.1.05

Coucou, bonne et heureuse année pleine de joie, de bonheur, de randonnées, de sport, de voyage, d'amour ?
Dalla Francia mi arrivano gli auguri di buon anno... ma la domanda è... perché anche il mio amico di Nizza è dubbioso della mia possibilità di trovare l'amore?
Riflessioni di inizio anno.
L'altro giorno mi trovavo a considerare il fatto che le migliori decisioni del 2004 le ho prese in base alla teoria del "ma si'... chi cazzo se ne frega".
In mancanza di un perché mi sono accontentata di un "perché no?" come motivazione.
Non avendo aspettative di sorta, ho avuto piacevoli sorprese.
Sì lo so sarebbe bello avere delle motivazioni solide ed essere coerenti con un sistema di ideali, nell'attesa di tutto questo il "chi cazzo se ne frega" resta il miglior criterio sostitutivo di scelta.
Unica azione cosciente programmata e fortemente voluta per il 2005 è prevista per oggi in tarda serata e consiste nel rogo dei resti del vischio che pendono tristemente dal soffitto dell'ingresso. Che uomini non ne ha portati e fortuna men che meno...
Today
La giornata è iniziata con un incubo, in quella che doveva essere la mezz'ora di relax tra il suono della sveglia e la mia fuoriuscita dalle coltri del piumino. Influenzata forse dalla lettura del libro di Faletti ho sognato che avevo come coinquilino un serial killer di nome Francesco, che abitava nella stanza in cui risiede l'uomo di famiglia. Il sogno era talmente vivido che sapessi disegnare potrei fare l'identikit dell'assassino. Ovviamente c'erano inseguimenti fughe minacce con coltellacci e tutto l'armamentario vario. Quando mi sono svegliata avevo paura di trovare il killer nell'ingresso.
Gli eventi sono proseguiti con un diluvio di domande e pressing non sempre corretto da parte dei colleghi in ufficio.
Confido nella partitella di basket serale per rilassare i miei nervi scossi.

8.1.05

Il mio amico Yama mi vuole lanciare come indossatrice di burka. Domani devo andare alla Caritas di Crescenzago a fare di nuovo.... la modella... ah ah ah... Non mi è ben chiaro dove sia Crescenzago, credo che mi aggirerò sulla tangenziale est a lungo...
Sono uscita con mia zia per fare un giro nel suo negozio preferito. Tra l'altro con questo posso annoverare una cosa che non avevo mai fatto in 29 anni e 5 mesi di vita: uscire per negozi con mia zia.
Il risultato di due ore di ricerca ossessiva appendino per appendino è stato un giaccone nero sportivo della kipling che spero sostituirà degnamente il mio piumino che sta rendendo le piume al signore, nel vero senso del termine... quando vado in giro lascio la scia per strada.
A dire il vero c'è scappato qualcosa di totalmente inutile, ma che agognavo da diverso tempo: la palla lush per il bagno. Visto e considerato che la vasca di Milano è offlimits per la scrostatura e che a Genova con la nonna che si aggira per casa non mi è concesso tempo sufficiente per un bagno degno di palla lush, credo che la utilizzerò insieme al mio sigaro cubano per inaugurare la casa nuova a marzo.

7.1.05

Casa è sempre casa.
Ieri in stazione due signore parlavano, o meglio mugugnavano.
E' colpa sua, lei vuole andare nella città dove stanno i suoi però non è giusto che lui trascuri il suo lavoro
Pensavo parlassero della cognata o della nuora, poi ho scoperto che stavano parlando della Mertz e di Bazzani.
Intanto la Sampdoria ha cominciato bene l'anno anche con Bazzani in panchina.
Rossini si impegna anche se non è un gran fenomeno, Flachi è la nostra salvezza e Castellini ci ha piacevolmente sorpreso con un gol.
Fin qui tutto bene.

5.1.05

La vacanza a Madrid(parte quattro)

Shopping
2 scialli ricamati a mano
1 paio di scarpe da flamenco blu elettrico (ma senza chiodi così ci posso andare a zonzo)
1 tazza con un toro
del torrone
dei bicchierini da liquore
1 pezzo di llomo iberico

Mezzi pubblici/ 2
A Madrid in metro ti danno 20 minutos, l'equivalente del Metro nostrano. Il suddetto giornale ha indetto un concorso per blog in castigliano, iscrizioni fino al 1 febbraio.
La vacanza a Madrid (parte tre)

Cinema.
Una sera ci siamo lanciate nell'avventura film in lingua originale sottotitolato in spagnolo.
Il film era Ocean's twelve e sicome non c'era molto da capire e più che altro si doveva restare in adorazione di una manica di attori fighi da panico, ce la siamo cavata bene.

Musei.
Abbiamo visitato sia il Centro de Arte Reina Sofia sia il Prado.
A differenza di quel che accade in Italia i musei hanno prezzi popolari: il biglietto di ingresso costa 3 euro. Il sabato pomeriggio e la domenica sono gratuiti.
La principale attrattiva della Galleria reina Sofia sono Guernica e i disegni preparatori. Il resto del museo comunque non è da meno. La collezione permanente si trova ai piani pari: il secondo e il quarto. Al primo piano c'è l'ingresso, al terzo la biblioteca.
Al secondo piano ci sono Picasso, Dalì, Mirò, ci sono i quadri di un tal Solana che sono grigi e scuri e tutti i personaggi hanno volti inquietanti.
Ci sono i lavori in ferro battuto di Garagallo, bellissima la maschera di Greta Garbo.
Al quarto piano una carrellata di opere fra cui Yves Klein ( la nike di samotracia in blu e uno dei classici quadri fatti trascinando una modella nuda imbrattata di vernice sulle tela), di cui ho scoperto esserci una mostra monografica da qualeche parte in Germania, peccato che finisca il 9 gennaio e che io abbia già finito le mie vacanze.
Ci sono due opere di Mario Mertz, ma la più bella resta il coccodrillo di Fibonacci che ho visto al Centre Pompidou l'estate scorsa.
Il Prado l'abbiamo visitato di domenica, giorno di apertura gratuita.
L'abbiamo visitato per non sentirci dire "ma come? sei stata a Madrid e non sei stata al Prado?".
Ebbene ho assolto il mio dovere di "turista acculturata" e mi sono sorbita i miei 35 minuti di coda per entrare, però la mostra sul ritratto spagnolo, quella proprio non ce l'ho fatta. Il Prado è un gran casino. Un po' perché è grosso un po' per come è strutturato. Anche se l'ingresso è gratuito ti mollano un plico di biglietti di un notevole spessore per le varie esposizioni e ogni tanto qualcuno ti insegue per darti un alro biglietto. Se poi uno in trance agonistica decide di mettere piede in tutte le sale tutte, a metà percorso comincerà ad avere delle allucinazioni a sfondo sacro o mitologico e giurerà di aver sentito nitrire il cavallo di Carlo V.
Ci sono un delirio di Madonne e Sacre Famiglie da Tiziano a Caravaggio passando Mantegna e Parmigianino.
C'è una sala dedicata tutta all'adorazione dei magi di Rubens, con studi preparatori e versioni successive.
Ci sono quadri di El Greco, con quelle facce smunte, le figure allungate, siano nobili frati o Gesù Cristo sembrano tutti un po' dei tossicodipendenti.
Di Goya c'è la famosa fucilazione del 3 di maggio oltre ovviamente alla Maya vestida e la Maja desnuda.
Di Velasquez mi ricordo solo Las Meninas.
Se qualcuno mi dovesse chiedere una buona ragione per visitare il Prado comunque direi Hyeronimous Bosch El Bosco Il giardino delle delizie. Ci si possono perdere ore davanti e comunque si continuano a scoprire particolari nuovi. Citando la Lonely Planet "guardando i quadri di Bosh si è colti dal sospetto che li abbia dipinti sotto l'effetto di qualche potente allucinogeno".
La vacanza a Madrid (parte due)

Capodanno
Non so se sia stato creato appositamente per i turisti o se sia un'abitudine tipicamente madrilena, fatto sta che a Madrid come a Budapest la gente vive il Capodanno come un carnevale: ci sono bancarelle che vendono parrucche, cappelli con sonagli, maschere e mascherine, coriandoli, trombette, stelle filanti. Anche boa di piume di colori improbabili.
Io ho ceduto una improbabile parrucca che mi conferiva un'aria che era un misto fra Cleopatra e la fata turchina.
Nonostante la cascata di capelli turchini e la minigonna, la gente per strada (o meglio gli italiani) attaccava bottone a causa della sciarpa del Doria che portavo al collo.
La mezzanotte si aspetta alla Puerta del Sol e in teoria per ciascun rintocco della mezzanotte si dovrebbe mangiare un chicco d'uva.
Io e Anna in piazza ci siamo arrivate all'una di notte. La mezzanotte l'abbiamo aspettata in una delle tante vie che portano alla piazza, quella davanti all'orologio. Nonostante questo i rintocchi non li abbiamo sentiti: ad un certo punto abbiamo visto la gente che si ingozzava di chicchi e l'abbiamo imitata, mentre eravamo intente nell'operazione sono cominciati i fuochi d'artifico e si è accesa la scritta Feliz 2005.
Io ho perso un chicco d'uva per strada e non avevo la giarrettiera rossa, spero che questo non pregiudichi il mio 2005.
Per non tradire le abitudini italiote abbiamo anche brindato con lo spumante, avevamo un mignon per uno.
La scena è stata se possibile più fantozziana di quella dell'uva :
con sommo orrore una volta scartocciato abbiamo scoperto che il tappo del mignon era da svitare ed ho dovuto metterci buona parte delle mie energie per riuscire ad avere la meglio, mentre litigavo col mio migon mi sono passati accanto una coppia di nordici alti biondi belli con una bottiglia di Moet & Chandon.

All'una di notte il fronte netturbini supportato da quello dei poliziotti comincia a prendere possesso della Puerta del Sol, i poliziotti avanzano con le trasenne e i netturbini con gli spazzoloni per avere ragione del delirio di rumenta che si è appiccicato al suolo. Gli italiani sono i più resistenti e continuano a saltare e ad urlare in capannelli, fotografati da giapponesi allibiti.

Le discoteche della Calle Mayor (il Gaviria e il teatro Joy Eslava)hanno prezzi stratosferici: l'ingresso all'una di notte costa ancora 90 euro. Dopo esserci informate ce ne siamo andate nel quartiere di Chueca, alla ricerca di qualche locale più abbordabile.
Siamo entrate al Truco per la modica cifra di 9 euro, una stanza iperaffollata con musica pop spagnola e non a palla.
Il locale si è rivelato essere frequentato in egual misura da eterosessuali e omosessuali. E credo che la mia parrucca abbia avuto una qualche influenza sulla decisione della PR di farci entrare, infatti appena messo piede in pista un tipo mi è corso incontro urlando "la tua peluqua me encanta", il che avrebbe potuto generare degli equivoci non fosse stato che il tipo era palesemente gay e immediatamente dopo si è messo a ciucciare una ciocca dei miei capelli turchini.
Siamo uscite dalla discoteca quasi per prime a venti alle quattro allo stremo delle forze, tornando verso casa abbiamo scoperto che Chueca è decisamente il quartiere gay.
La vacanza a Madrid.(parte uno)

Uomini
Uno ce lo siamo perso pochi giorni prima della partenza, l'altro appena arrivati a Madrid. Gli uomini in questa vacanza non si sono dimostrati il sesso forte. Sia Yama che Ale hanno beccato la polmonite.

Casa
L'appartamento era carino, un po' spoglio ma nuovissimo e pulito. Unica pecca il riscaldamento con bocchettone che sparava aria calda emettendo il rumore di una turbina di un aereo.
Eravano in calle Puebla in quello che sulla mia guida era indicato come il quartiere a Luci Rosse, ma a parte qualche signorina e un paio di night era una zona tranquilla a 5 minuti a piedi dalla Gran Via.

Città e mezzi pubblici
Madrid è incasinata peggio di Milano sia a livello di traffico che a livello di persone che transitano per le vie. La gente passa col rosso sia a piedi che in macchina e per strada non è inusuale che ti pestino gli alluci o che ti scontrino. Preso atto che non c'è volontà persecutoria nei tuoi confronti, ci vuole poco ad adattarsi. La metropolitana funziona bene, ma abitando in centro ce la siamo cavata con un abbonamento da 10 viaggi per tutta la settimana: la maggior parte dei giri l'abbiamo fatta a piedi.

Treni
Io e Anna abbiamo avuto un'incontro diretto anzi per meglio dire uno scontro con le ferrovie spagnole il giorno che abbiamo deciso di andare a Toledo.
La sera prima siamo passate dalla stazione di Atocha per informarci sugli orari dei treni e con questo ci sentivamo a posto con la coscienza.
Atocha è molto grande, nella stazione vecchia c'è una sorta di serra tropicale e dei negozi, nella parte nuova ci sono le biglietterie e i treni.
Al primo piano partono i treni na lunga percorrenza, a quello di sotto i regionali.
Le biglietterie dei regionali sono un mistero : emettono due tipi di biglietti quelli a banda magnetica e quelli senza banda magnetica. Per alcune destinazioni puoi fare il biglietto al gabbiotto, per altri devi andare nell'ufficio.
Ovviamente per andare Toledo devi fare il biglietto in ufficio. Qui c'è un sistema come quelli che in Italia stanno mettendo alle poste: ci sono code differenziate per tipo di operazione, la coda A è per le prenotazioni quella B per l'acquisto dei biglietti del giorno.
Arrivate con 35 minuti di anticipo sulla partenza del treno, convinte di avere tutto il tempo di questo mondo ci siamo rese conto di avere davanti 40 persone ed abbiamo iniziato a preoccuparci.
Ad un lato dell'ufficio c'era una coda del tutto anarchica con la gente ammassata, senza numerello. Ad un certo punto un'altro sportello si è aperto e metà della coda è traslata sul nuovo sportello. Da questo abbiamo desunto che la coda anarchica a quanto pare nasce per i biglietti dei treni in partenza di lì a poco, anzi l'ha capito Anna mentre io dormivo in piedi.
Alla fine abbiamo fatto il nostro biglietto di andata e ritorno.
Fra Madrid e Toledo c'è il deserto dei tartari, pianura di terra rossa e bruciata attraversata da due binari. Il treno non arriva a Toledo, ma si ferma 13 Km prima in una stazione in mezzo alla campagna dove ad attendere i passeggeri c'è un servizio d'autobus.
Sul biglietto di ritorno c'è scritto che è necessario formalizzarlo in biglietteria.
La formalizazione consiste nel fatto che il bigliettaro di Toledo guarda il tuo biglietto e ti dice che va bene.
Rieccomi in ufficio dopo la vacanzona in Spagna. Fino ad ora ho compiuto opera di cestinamento/archiviuazione di mail arretrate, adesso mi sa che mi tocca lavorare a breve il resoconto della vacanza.