30.7.06

Rientrata or ora dal finesettimana fuori porta, aspetto che sia il mio turno di sciacquarmi di dosso la stanchezza con una doccia rigenerante. Forse uno di questi giorni avrò tempo e voglia di fare un discorso articolato in proposito per ora però l'unica considerazione che riesco a fare è la seguente: come mai i metallari non si sono ancora estinti? E non sto parlando del genere musicale in sé che può piacere o meno ma ha diritto di cittadinanza nel mondo quanto tutti gli altri. Sto parlando dell'iconografia a lato. Gente di 60 anni con giubbini smanicati con toppe di gruppi misconosciuti, bikers giubbino in pelle e calzoncini arancio anas, capelloni di 12 anni che fanno head banging attaccati alle transenne, folle di impiegati della posta che agitano le mani col simbolo delle corna scandendo il nome del gruppo metallomortifero sul palco. Perché?

28.7.06

Ho passato la giornata di ieri nella irragionevole convinzione che fosse venerdì, confortata anche dal precoce update dell'oroscopo di Internazion@le. Inutile dire che oggi vivo con la straniante sensazione di non sapere che giorno è, nonostante tutte le evidenze mi dicano che "ehi è proprio l'ultimo giorno di lavoro prima delle ferie". Sarà che per me la partenza per le vacanze è sempre coincisa con l'ultimo giorno lavorativo e l'idea di essere a Milano fino a metà della prossima settimana e non aver ancora pensato a cosa mettere in valigia mi priva dell'euforia da ultimo giorno di scuola. Avevo quasi pensato di togliere qualche giorno di ferie, in una sorta di horror vacui per tre giornate afose da passare dividendo col Marito un ventilatore ormai prossimo a render l'anima alla casa madre. Ma fra faccende domestiche, pacchi da imballare per il Senegal, puntata dal parrucchiere che guai ad avere capelli bianchi in vista il giorno del compleanno, valige da sistemare e libri da leggere, credo non avrò problemi ad impegnare il tempo.

27.7.06

Annunci vari del giovedì
Petizione
Come ogni petizione online lascia il tempo che trova, ma visto che la legge sull'indulto non è ancora passata, chi non fosse d'accordo sul comprendere nella legge sull'indulto anche i reati contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, abuso, etc.) e i reati finanziari (falso in bilancio, frode fiscale, appropriamento indebito, aggiotaggio, Parmalat, Cirio, Bond argentini, etc.), può firmare questa petizione.
www.liberacittadinanza.it

Cercasi medico per beneficienza
Faccio direttamente il cut and paste di una mail che ho mandato poco fa.
Come alcuni di voi sanno, faccio volontariato in una associazione che si chiama Un Altro Mondo onlus. Abbiamo un progetto di sostegno scolastico e medico per un gruppo di bambini portatori di handicap di Dakar in Senegal. Uno dei bambini ha la faccia deformata e stiamo cercando di capire come poter intervenire. Ho della documentazione medica di alcuni esami fatti al bambino ed una sua fotografia. Mi servirebbe un chirurgo o un medico che ci dessero una occhiata in modo da poterci indirizzare sulla tipologia di esami da eseguire e un parere su come debba essere operato. Ovviamente siamo consci che un consulto a distanza non può avere la stessa rilevanza di uno fatto in loco, il problema è che l'assistenza sanitaria in Senegal è ad essere gentili disastrosa e trovare un chirurgo è una impresa difficilissima. Vorremmo avere una indicazione sulla tipologia di medico che dobbiamo cercare e su quali esami può convenire fare. Purtroppo le associazioni come Medici senza frontiere ed Emergency non sono presenti sul territorio senegalese quindi dobbiamo arrangiarci noi, che non abbiamo competenze mediche specifiche. Se qualcuno potesse darci una mano gliene saremmo infinitamente grati.

26.7.06

Il problema di uscire dall'ufficio alle otto di sera incazzati come bisce, arrivare a casa e trovare che ci sono 33 gradi, finire il secondo libro della trilogia di Izzo "Churmo" bello, ma tristissimo, iniziare "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" che ha un fondo di tristezza pure quello, dormire male tutta la notte per il troppo caldo, il problema, dicevo, è che poi la mattina dopo ti svegli con una incazzatura tale che uccideresti qualcuno. Mentre venivo in ufficio sognavo solo che qualcuno mi suonasse il clacson per sfondargli il cofano della macchina a pugni. Fortunatamente dovevo avere una guida nervosa e nessuno mi ha offerto il pretesto. Oggi mordo.

25.7.06

Lamenti lavorativi

Ti dicono, visti i problemi dovuti alla riorganizzazione, sei pregato di controllare con attenzione la tua busta paga del mese di luglio.
Tu dici, cos'è la cosa più semplice da sbagliare? Ferie e permessi. Così chiedi al vecchio ufficio personale di comunicarti la situazione ferie e permessi al 30/06. Il vecchio ufficio del personale ti risponde che in busta paga, creata dal nuovo ufficio del personale, ci sarà la situazione ferie e permessi aggiornata.
Ah beh allora che controllo?

And last but not least: se scrivo in forma discorsiva devo fare gli schemi e se faccio gli schemi devo scrivere in forma discorsiva , se sono schematica devo mettere i commenti e se sono discorsiva deo mettere gli schemi riassuntivi. Così il sunto è che devo scrivere due volte le stesse cose in due modi diversi e metterle nello stesso documento e tutti dovranno leggere tutto, così chi non capisce gli schemi mi romperà i coglioni, chi non capisce il discorso mi romperà i coglioni. E tutti avranno qualcosa che non capiranno. Questo perché tutti fuorché me devono avere la pappa pronta.
Il test di Cooper certifica che per la mia età il mio stato di allenamento è discreto, le mie gambe non sono del tutto convinte, le chiazze rosse che compaiono sul mio viso a fine allenamento dovrebbero suggerirmi che forse non hanno torto.
Non ho voglia di lavorare, bramo e agogno le ferie la cui durata continua a levitare e restringersi a seconda delle fasi lunari. Ferragosto a Milano è un concetto che non rientra nei limiti della mia comprensione, del resto le logiche perverse delle code in autostrada suggeriscono che forse è proprio l'opzione migliore.
Michele è in Nuova Zelanda ed ha aperto un blog [link colonnina a destra]. Siamo stati secoli senza vederci né sentirci. L'avrei voluto incontrare prima del mio matrimonio, ma non sono riuscita a beccarlo. Ha fatto una festa pre partenza, ma non siamo andati. Leggere delle sue avventure però mi fa molto piacere. Questo mi fa pensare ai miei rapporti con le persone, io gli amici li penso spesso, più difficile è che io mi sbatta per vederli. Telefonare non rientra fra le opzioni. Il blog è un surrogato di relazione che mi soddisfa, mi domando se però la cosa non sia patologica.
Paolo e Roberta si sposano sabato. Diego, l'ex di Roberta, ha organizzato nella stessa data una festa in spiaggia a Camogli con altri compagni dell'università. Io, l'ex di Paolo, sarò ad una festa sulla spiaggia di Colico. Tutto questo non ha un significato particolare, ma mi piacciono le simmetrie e mi piace il fatto che quel giorno sarà per tutti una bella giornata.

24.7.06

Se il buon giorno si vede dal mattino
Ho esordito nell'ultima settimana di lavoro prima delle ferie spaccando la cerniera dei miei pinocchietti verde militare acquistati all'incirca un mese fa. Questo, unito al fatto che i buoni propositi del finesettimana di corsa sulla spiaggia sono vilmente naufragati davanti alla premura materna "ma no che fai vai a correre? resta in casa fa caldo", lascia ombre sinistre sul mio umore e sulla verve con cui affronterò questi cinque giorni.

21.7.06

Visto che per questo finesettimana è previsto che l'allarme rosso caldo per una volta sia a Genova e non a Milano, io per non smentirmi scendo in terra ligure a boccheggiare. Buon weekend!
Appunti sparsi di una sera in ciabatte
Ieri sera avrei dovuto andare a correre prima dell'abbassamento della soglia di calore sopportabile ed in seguito involarmi ad una cena con le compagne di danza. Il caldo però, complice anche il pranzo semi saltato a causa di un gelato veramente troppo stomachevole per le mie papille, mi ha fatto accasciare sul divano appena rientrata a casa, da dove mi sono schiodata solo per mangiare la cena amorevolmente messa in tavola dal Marito. Alla faccia dell'inciabattamento e dell'apatia mentale.
L'abbrutimento ha raggiunto l'apice quando dalla sacca di Doraemon dei crimini editoriali il marito ha estratto "Diario di una ereditiera", il libro di Paris Hilton. Che dirne ? E' rosa, per il resto è francamente incommentabile.
Dopo cena la risalita della china con La finestra sul cortile di Hitchcock. Che meraviglia Grace Kelly con quegli abiti stretti in vita con la gonna svolazzante e i tacchi alti che si arrampica per la scala antincendio ed entra dalla finestra. Io ne ero affascinata, al Marito invece faceva ridere.

20.7.06

Apriti cielo!
Non possono farmi questo, sono Lost dipendente non possono non fare la quarta serie. Sì lo so è una vile trovata pubblicitaria per innalzare gli ascolti, ma insomma...

19.7.06

Cazzeggiando ho trovato questo link. In pratica le scarpe da running con l'ipod incastonato dentro che oltre ad erogare musica permette di monitorare il proprio allenamento. Vedendo quanta gente corre con cardiofrequenzimetro e ipod in effetti metterli in rete con le scarpe era il passo successivo e la nike ovviamente non ha perso tempo. Questa cosa solletica la mia geekness.
Mens sana
Ho finito da poco di leggere Tina di Pino Cacucci. E' un libro molto interessante a metà strada fra una biografia ed un romanzo. A differenza di quanto si potrebbe pensare di un libro che tratta avvenimenti storici e politici, scorre via con grande piacevolezza. Sarà anche che la Modotti è un personaggio affascinate e le sue foto hanno una grande forza.
Ho iniziato a leggere un libraccio che parla di cadaveri mummificati e di scienze forensi che mi provoca la stessa quantità di sogni agitati dell'aver iniziato a guardare la prima serie di Six feet under. Prima di dormire i cadaveri sono peggio dei peperoni.
Per bilanciare ieri mi sono guardata La Gabbianella e il Gatto, il cartone tratto dal racconto di Sepulveda. Carino, ma mi era piciuto di più il libro.
In corpore sano
Ci sto provando, ma la corsa non fa per me. Ieri sono tornata dai miei 4 Km di corsa con il polpaccio sinistro marmificato ed un punteruolo piantato nell'anca destra. I bronchi devo averli sputati da qualche parte fra casa mia e piazzale Negrelli. Stamattina ho letto qualche articolo sulla corsa per confermare ciò che i dolori lancinanti suggerivano con veemenza: ho sbagliato approccio.

18.7.06

Sentita per radio, intervista all'espertone di turno
- Ci dica, come mai ci sono prodotti studiati a tavolino con piani di marketing che non funzionano mentre altri poco curati da questo punto di vista, hanno grande successo? Ad esempio come mai la canzone che i Pooh hanno scritto per i mondiali non se l'è filata nessuno mentre invece la canzone dei White Stripes, vecchia di tre anni, è diventata un tormentone?

Magari perché i Pooh fanno cagare?
Pessimismo e fastidio
Mi guardo allo spechio e non mi piaccio. Cerco di prendere provvedimenti, ma non lo faccio con convinzione sufficiente. Non è che non mi faccio schifo a sufficienza, anzi. Solo che la vita di tutti i giorni mi annichilisce. Alzati, vai al lavoro, fai la spesa, pulisci il bagno, butta la rumenta. Ora ci si mettono anche i lepidotteri dei geranei a mangiucchiarmi le piante amorevolmente coltivate e il rosmarino che crescendo rigoglioso sul suolo ligure non si adatta alla vita sul mio terrazzo.
Sembra una dicotomia insanabile. O divento una grassa matrona che passa il suo tempo a spazzolare casa o mi curo di me stessa e vivo in un porcile. Non sono pronta per nessuna delle due cose e non ho abbastanza soldi per intraprendere strade alternative. Pessimismo e fastidio.
Nota bene per chi volesse commentare: i consigli non sono richiesti e non sono graditi rivendico il mio diritto a crucciarmi di cose stupide anziché discettare dei massimi sistemi. Voglio piangermi addosso senza che nessuno mi rompa la balle. Il blog è mio e me lo gestisco io. Gné gné gné.

17.7.06

Ho corso tutto il finesettimana, tra una corsa e l'altra relax. Stamattina comunque la sveglia è suonata troppo presto e quel gattino accasciato sulla strada mi lascia pesanti dubbi sulla moralità dei muratori del cantiere. Era il gattino del palazzo in costruzione, giovane e un po' stupidello l'avevo sentito miagolare spesso. Povero micino.

14.7.06

Il cervello mi cola giù sul retro del collo, lungo la spina dorsale e si infila nelle scarpe. Cammino, ciack ciack, e lo pesto. Poi nascondo la mia espressione vacua dietro un paio di lenti scure, per non dare nell'occhio. La settimana è agli sgoccioli, i giorni che ho davanti mi istillano terrore. Del resto col cervello appiccicato sulla pianta dei piedi, gli unici istinti rimasti sono quelli primordiali, la sopravvivenza in primis. Farò cose che devo fare, ma di cui non ho voglia, ne farò altre che mi piace fare, ma non nelle modalità in cui le farò, eviterò di farne altre che vorrei fare per mancanza di tempo. In tutto questo mi lamenterò del caldo ed eventualmente dell'umidità o del vento e macinerò Km in macchina. Buon finesettimana a tutti.

13.7.06

Mio dio. Possibile che sui giornali stiano ancora a indagare se Materazzi ha insultato la madre o la sorella di Zidane oppure entrambe?
Ieri sera sono andata a correre, le conseguenze si sono viste immediatamente: il cielo si è aperto in lampi e tuoni ed è venuto giù il temporale. Questa mattina poi ho un mal di schiena fulminante. Lo sport fa male.

12.7.06

Io verso quest'ora inizio a stare bene, mi passa il caldo accumulato nel tragitto andata e ritorno per il pranzo, mi passa il sonno del primo pomeriggio e l'insofferenza di metà giornata. Sto bene e sono piena di buoni propositi. Peccato che tra me e la realizzazione dei buoni propositi ci sia il tragitto ufficio box casa. Ora raccolgo le forze e mi trascino fuori. Delle due l'una o invento il teletrasporto o studio la realizzazione di una bolla col micro clima giusto dentro cui stare comodamente accoccolati durante l'intera giornata.
Era il 1995 e davanti alla macchinetta del caffé sogghignavo annuendo mentre E. prendeva in giro D. "Vai a vedere gli Stones! ah ah ah! Le mummie!".
Mi è tornato in mente ieri sera mentre dopo aver acquistato la maglietta merchandise ufficiale, salivo su per le scale che portano al secondo anello.
Per essere mummie saltano ancora parecchio, a parte il batterista che poverino a fine concerto, prima di procedere coi saluti, è andato a mettersi il giubbino ed ha tirato su la zip fino al collo. Unico problema l'autonomia: ogni due pezzi tre minuti di pausa per tirare il fiato.
Lo stadio risentiva dell'effetto mondiale, bandieroni dell'Italia e trombe da stadio, cori di ogni genere, tentativi di Ola più o meno riusciti. Il gruppo di supporto, i Feeders erano gli stessi che avevano aperto al concerto degli U2 lo scorso anno, li ho riconosciuti prima di tutto dal bassista nipponico ossigenato che saltava come un esagitato. Probabilmente i poveracci si sono domandati come mai lo stadio cantasse Seven Nation Army visto che loro non erano i White Stripes.
Al secondo anello l'acustica non è delle migliori e tenuto conto che a casa mia (quella di prima) gli Stones non tiravano molto, mi sono persa qualche pezzo cammin facendo e il concerto l'ho visto più che altro da spettatrice composta. Solo sul finalone imperiale, iniziato con Simpathy for the devil, mi sono rianimata perché conoscevo le canzoni e forse perché tutto lo stadio si è alzato in piedi così mi sono disicastrata dalla ringhiera a cui ero attaccata e il sangue ha ricominciato a circolare negli arti inferiori.
Comunque ruffianeria per ruffianeria o forse sapendo che gli italiani sono tutti pizza spaghetti e calcio, hanno proiettato sugli schermi i gol dell'Italia nella finale e poi Materazzi e Del Piero sono saliti sul palco a ricevere la loro dose di applausi, che per carità poteva essere una cosa carina, ma dopo non c'è stato nessun bis e così questo coro finale "siamo campioni del mondo" mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.
Considerazioni a lato: gli organizzatori del concerto sono criminali. All'uscita hanno tenuto chiuse le rampe ed hanno costrettto l'immane fiumana di gente a scendere dalle scalette creando un ingorgo della miseria. Oltretutto i tipi del servizio erano degli imbecilli e alla gente che rumoreggiava chiedendo perché non apivano le rampe rispondevano "perché no". Se non è scoppiata una rissa è un miracolo. Io peraltro col casino che c'era non ho visto un gradino e son venuta giù come una pera, sono rimasta in piedi, ma praticamente stamattina ho la schiena e il collo un po' bloccati.

11.7.06

Il perito assomigliava a Funari 30 kg fa. E' arrivato sventolando un Tuttocittà e imprecando contro la presbiopia che non gli faceva trovare la strada. C'erano anche i costruttori, almeno un avvocato e una buona parte della platea agguerrita. L'alterazione della gente stimolava una circolazione del sangue più sostenuta del normale, le zanzare richiamate dall'odore di tanto nutrimento abbandonavano il comfort delle aiole esterne per accanirsi sui condomini.
Ad un certo punto avrei giurato che sarebbero state estratte mazze da baseball, per fortuna essendo in una sala dell'oratorio c'erano solo gessetti e, si sa, tirare gessetti non ha lo stesso potere catartico che spezzare rotule.
Sembra che si sia risolto qualcosa o che ci stia avvicinando ad una soluzione, ma in queste situazioni si vede il peggio dell'essere umano, ciò che il calcio aveva unito è bastata l'assemblea di condominio a dividere. Quindi punto e a capo con appuntamento a settembre.
A me comunque è rimasto un dubbio, perché la gente si mette in tiro per andare all'assemblea di condominio? Una per tutte, una ragazza con un vestitino alla sex and the city , un cartier al polso ed un paio di scarpe che avessi dovuto scipparla sarei rimasta indecisa fra queste e l'orologio. Ragazza, perché lo fai?

10.7.06

Quest'anno tifavo Italia, tanto che ho partecipato assieme ad altri condomini all'allestimento di un megaschermo in cortile per la proiezione della partita. L'anno che tanta gente si è sentita delusa dal calcio (e bisognava aspettare che intercettassero Moggi per sapere che la Juve rubava? fatemi il piacere dai) mi è preso questo sentimento nazional popolare e questo desiderio di vedere l'Italia vincere il mondiale. Quasi quasi, a giochi fatti, volevo metter la bandierina che ci hanno regalato il giorno del matrimonio a sventolare fuor di finestra. Poi l'occhio severo del Marito mi ha fatto capire che era veramente troppo, va bene nazional popolari, ma manteniamo il senso del pudore.
Pensandoci però, se mandano la Juve in C e il Milan in B la bandiera fuori la metto, che se si inizia a far pulizia nel sacro mondo del pallone forse ci sono speranze anche per il resto.

7.7.06

Immagini che non avremmo mai voluto vedere. Santa pace ma perché devono venire tutti a svernare a Genova quando sono vecchi e grassi e non han più voglia di giocare? Va beh che l'aria di mare fa bene, ma da quando siamo un ospizio?
Finestrini aperti, lentamente ci avviciniamo a casa commentando lo stato d'avanzamento del palazzo di fronte al nostro. Il cielo grigio e l'aria umida, all'improvviso una folata di vento si alza portando nell'abitacolo una nuvola di polvere. Mentre stiamo ancora tossendo le prime gocce iniziano a battere sul parabrezza. Facciamo in tempo a rientrare in casa, sistemare la piantina di timo accanto a quella di rosmarino sul terrazzo e poi guardiamo la furia del temporale da dietro la zanzariera. La notte, finalmente, possiamo dormire col ventilatore spento.

update: la pioggia odierna invece ha molta meno poesia visto e considerato che il kway l'ho lasciato a casa.

6.7.06

Scoperta dell'acqua calda
Tipo che non avevo mai pensato di usare flickr per decidere quali posti visitare durante le mie vacanze. Il problema è che poi sembran tutti posti belli.
Update: sul blog di grazia ho trovato il link a questo.


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Non è che non penso ai miei amici, anzi mi capita spesso di ricordare momenti trascorsi assieme o domandarmi cosa stiano combinando. Solo che ho una sorta di blocco mentale. Mi dico, dovrei scrivere, dovrei telefonare e poi niente, zero, nada. Ho una inerzia allucinante, mi domando come mai e non so rispondermi.

5.7.06

Post sui mondiali sui saldi e quant'altro
DG un giorno si è preso la briga di convincermi che potevo mantenere la mia immagine di donna forte e indipendente anche con una copia di Vanity sotto braccio. Ci è riuscito così bene che alla fine mi sono fatta l'abbonamento. Questo per dire che rivendico il mio diritto di parlare di scarpe, parrucchieri e unghie spezzate senza sentirmi dire che ho l'encefalogramma piatto. Comunque nell'ottica di un colpo al cerchio ed uno alla botte già che ci sono parlo anche dei mondiali così mi tolgo il dente e assolvo ai miei doveri di italiano medio.
Ieri sono tornata a casa a controllare che il Marito fosse uscito realmente indenne dal tamponamento. Ne era uscito così bene che era già sulla soglia con la chitarra in una mano e la valigetta degli effetti nell'altra, pronto per risalire in macchina ed andare a suonare. La suocera sperava che l'avrei convinto a rimanere a casa a riposare, ma non ha trovato in me una valida alleata. Ho accompagnato fuori di casa il Marito, l'ho visto partire alla volta della sala prove e quando ero sicura di non essere più nel campo visivo mi sono infilata in un negozio di vestiti. Moda ggggiovane ed economica. Ho portato a casa tre magliette al costo di una, dureranno poco, ma almeno potrò metterle in lavatrice senza sentirmi una criminale.
Passato lo shopping selvaggio ho vestito i panni da calciofila svaccandomi sul divano davanti alla tv. Devo dire che a tratti Love story esercitava un fascino maggiore di Italia Germania, ma le urla del vicinato mi richiamavano prontamente all'ordine. I miei vicini praticamente urlavano anche quando Camoranesi si lisciava i capelli, per non sbagliare sono rimasta sintonizzata sulla partita.
Il Marito intanto ha fatto in tempo a provare, tornare a casa, fermarsi dal pizzaiolo per prendere una pizza da asporto, farsi sbagliare la pizza, farsela rifare, mangiare e ancora si era sullo zero a zero. Poi i goal e il delirio del vicinato, tutti alle finestre ed una donna, con un abitino svolazzante, sola, che correva al centro della strada coi sabot che ticchettavano sull'asfalto e un bandierone dell'Italia fra le braccia. Ritenendo di aver visto abbastanza ce ne siamo andati a dormire.

4.7.06

Ero convinta che Majorana fosse scomparso dopo aver lasciato le lettere di addio che lasciavano intendere che si sarebbe suicidato. Ieri a Chi l'ha visto invece una ricostruzione della vicenda mi ha ricordato che la questione era di fatto più complessa e misteriosa. Mi è venuta voglia di rileggere La scomparsa di Majorana di Sciascia o di vedere il film di Amelio I ragazzi di via Panisperna.
Qual'era il pretesto per andare a rivangare la storia della scomparsa di Majorana, che anche non si fosse buttato in mare a questo punto sarebbe probabilmente morto comunque?
Pare che Majorana pochi giorni prima di sparire nel nulla avesse affidato ad una sua studentessa una cartella contenente dei documenti. Questa cartella che dopo la sua scomparsa passò di mano in mano fino a che non se ne persero le tracce, potrebbe aver contenuto abbozzi di teorie rivoluzionarie per la fisica dell'epoca e potrebbero essere ancora di notevole importanza.
L'ospite della Sciarelli era un omone grande, stempiato coi capelli bianchi e gli occhiali. Gli occhi sembravano temidi, ma quando spiegava quale potesse essere il contenuto della cartella misteriosa, quanto Majorana fosse avanti per l'epoca diventavano appassionati. Io, manco a dirlo, ero interessatissima alla spiegazione, che di tecnico comunque aveva ben poco, la Sciarelli invece l'ha praticamente cacciato via dicendo che per i "ciucci in fisica" come lei l'importante era sapere che stavano cercando una cartella. Non nascondo che ci sono rimasta un po' male. Ho cercato sul sito di chi l'ha visto, ma mannaggia non ci sono tracce del servizio. Chi era l'omone? Qualcuno lo sa?
La fusione aziendale porta con sé l'inevitabile corollario di fastidi. Dal ticket ribassato, al finire in coda per l'assegnazione di un nuovo pc, passando per l'impossibilità di segnalare sul portale aziendale le assenza a seguito del cambio del proprio responsabile. Una cosa positiva però c'è stata: l'aperitivo per brindare al cambiamento. Buffet ricco, tavoli a cui sedersi e camerieri che premurosamente portavano piccole spinatrici di birra e le piazzavano davanti ai convitati, cambiandole con altre piene appena venivano svuotate.
Purtroppo ho dovuto abbandonare le scene anzitempo ero in moto e attraversare la città ubriaca non mi sembrava saggio, quindi mi sono allontanata dalle tentazioni e ho fatto ritorno a casa.

3.7.06

Per iniziare bene la settimana e demolire i buoni propositi questa sera invece di iniziare ad andare in piscina mi sottopongo ad un aperitivo aziendale. Se il buon giorno si vede dal mattino!
Volevo andare in montagna sdraiarmi su di un prato e tenere i piedi a bagno in un ruscello fino a non sentirli più per il freddo. Poi invece la stanchezza per la settimana trascorsa ci ha fatto rimanere a casa e venerdì sera la partita l'abbiamo guardata stravaccati sul divano col ventilatore a velocità tornado sparato in faccia.
Sabato ho finalmente comprato il regalo di compleanno al Marito, che gli anni li faceva un mese e mezzo fa, ma eravamo in Messico e portarsi dietro il regalo non sarebbe stato comodo dal momento che il regalo è un casco integrale grigio e blu, fiammante. Una meraviglia, tanto che ero quasi un po' gelosa ed ero lì lì per comprarne uno anche io. Le sedioline senegalesi da mettere sul terrazzo invece non le ho trovate e la ressa nel parcheggio mi ha fatto desistere da fare un giro all'ikea. Il resto della giornata è scivolato via fra le mie faccende domestiche e il lavoro del Marito.
Domenica infine il casco l'abbiamo inaugurato. L'idea era di andare a vedere Magritte a Como e poi svaccarsi su di una spiaggetta tornando nel primo pomeriggio e mangiare a casa. Alla fine siamo partiti tardi, la mostra di Magritte aveva davanti un ingorgo di traffico gigantesco, Como era un dedalo di sensi unici e strade chiuse che il lago non si trovava, così a mezzogiorno eravamo davanti ad una pizzeria vista lago in quel di Cernobbio, ci siamo guardati e siamo entrati a mangiare come una coppia di tedeschi. Peccato che io in quanto autista la birra non l'abbia potuta bere.