23.8.04

Visto che sono stata richiamata ai miei doveri collaterali di microserva, ovvero ho dovuto recensire due libri per la newsletter aziendale, già che ci sono posto pure qui le recensioni(un po' rimaneggiate):
Estensione del dominio della lotta Michel Houellebecq (Edizioni Bompiani)
Sempre incredibilmente crudo nel raccontare le sue storie, in questo libro Houllebecq narra le vicende di un trentenne analista programmatore. In un periodo in cui questo era un lavoro che garantiva un certo status e benessere economico (diversamente da ora che siamo poco piu' che operai malpagati alla catena di montaggio) il protagonista vive in un abisso di indifferenza e solitudine, senza relazioni sociali degne di nota. La sua vita ruota attorno al lavoro e a far passare in qualche modo il tempo libero. E' un libro che fa male perche' ti urla in faccia che non c'è speranza. E a noi sognatori questo non bisogna farlo. Bisogna lasciarci credere che ci sarà un domani migliore in cui avremo capito qual'è il senso di tanto affannarsi e avremo trovato la direzione in cui incanalare le nostre energie.
Milano non è Milano Aldo Nove (Edizioni Laterza)
Questo era un must dell'estate. In ogni sito di vendita libri e mi sa anche in numerosi blog ne veniva caldeggiato l'acquisto. Al di là del fattore trend, la ragione che mi ha spinto ad acquistarlo è stata la mie perenne ricerca di radici, appigli che mi facciano sentire un po' più mia questa città in cui vivo ormai da quattro anni. Senza sapere poi che l'effetto benefico di queste pagine, la scoperta di aneddoti divertenti, il condividere visioni della città con l'autore sarebbe poi stato polverizzato dai colori dagli odori e dai paesaggi caraibici. Milano e' come una divinità azteca che si mimetizza e cambia sempre forma, dimentica il suo passato per sopravvivere a se stessa. Forse questo è un favore troppo grande che l'autore fa a questo ammasso d'asfalto e cemento, ma tornando al discorso precedente a noi sognatori piace credere che sia così e che al di là della frenesia apparentemente insensata che la contraddistingue ci sia un'anima, un piano.

Nessun commento: