Il vigile buono
Ore 01.00. Ho posato Francesca sotto casa pochi minuti prima.
Ho sonno e ho voglia di arrivare a casa. Manco il controvialetto
per immettermi in via R., sul viale principale c'e' il semaforo,
scatta il rosso. Occhiata sul controviale, non c'e' nessuno. Occhiata
a sinistra non c'e' nessuno. Decido per una svolta assassina a semaforo
rosso .
Dreeng! Scelta sbagliata: PALETTA ROSSA e un vigile che mi invita ad accostare.
Sudore freddo che mi cola sulla schiena. Spengo la moto, tolgo il casco.
Il vigile aspetta paziente e poi mi fa il saluto militare dicendomi
"Buonasera".
Io con gli occhi rassegnati saluto, lo guardo e dico:
"Patente e libretto?".
Lui accenna ad una vaga increspatura delle labbra verso
l'alto(un sorriso? mah): "Anche l'assicurazione" aggiunge.
Apro lo zaino estraggo assicurazione e libretto. Poi vado alla ricerca della
patente nei meandri del mio portafoglio, con un certo panico nelle vene perche'
inizialmente non la trovo.
Quando ha tutti i documenti in mano il vigile mi dice:
"Lei e' passata col semaforo rosso ed ha fatto una svolta vietata".
Mi immagino che di li' a breve tirera' fuori una di quelle macchinette come quelle
che usano per fare i buchi nelle tessere dello stadio e comincera' ad erodermi
fisicamente i punti dalla patente.
Sono rassegnata, del resto ho fatto una cazzata, in una strada deserta, all'una di
notte, ma pur sempre una cazzata.
"Per il semaforo rosso sono 5 punti e 131 euro di contravvenzione, per la svolta
vietata sono 33 euro".
Mentalmente conto 20-5= 15, cerco di ricordare dopo quanto tempo si viene graziati per
buona condotta.
Non so se e' stato per gli occhi da cane bastonato che dovevo avere in quel
momento, non so se ha capito che in fin dei conti sono innocua, fatto sta che
mi dice: "Adesso procedero' a farle il verbale per svolta vietata" e si allontana verso
la macchina.
Io resto li', domandandomi se dopo mi fara' anche il verbale per il
rosso. Dopo qualche tempo ritorna e mi dice: "Questa infrazione non comporta la decurtazione
di punti, mi raccomando pero'. Un tempo il rosso era solo una multa e via, adesso ci
vuole poco ad esaurire i venti punti".
Non posso crederci: mi ha graziato!!!
"Guardi, non lo faro' mai piu'. So che non e' una giustificazione, ma ero stanca
volevo arrivare presto a casa e mi sono accorta all'ultimo di avere sbagliato strada".
Il vigile non replica, mantenendo la sua aria impassibile, mi augura la buona notte e mi
lascia andare con la mia multina. Faccio il restante tratto di strada con guida da manuale.
Ancora non posso crederci. Prometto che se passo con il rosso ancora una volta (e a milano
e' dura non farsi tentare) vado da sola al comando dei vigili a farmi decurtare i punti.
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