7.1.08

Roma parte IV: la città
Una città così bella non l'ho mai vista, così grande e così bella in ogni sua parte. Così maestosa, così eterna.
Le zone del culto, città del Vaticano da San Pietro fino a Castel Sant'Angelo, via della conciliazione. San Giovanni in Laterano.
Le zone della storia, il Colosseo i fori imperiali il Circo Massimo
Le vie della moda via del corso, via condotti piazza di Spagna.
La terrazza sul Pincio, piazza del popolo, le propaggini di villa Borghese.
Piazza Barberini e la fontana di Trevi.
Montecitorio, piazza Colonna.
Il quartiere intorno alla fermata Cavour della metro, le vie strette, i ristoranti etnici.
Piazza Navona e le bancarelle della Befana, Campo dei fiori.
Trastevere.
Il Tevere.
E tutto quel verde, tutti quei parchi.
Le parole non bastano a descrivere la meraviglia e l'atmosfera che ogni singola pietra emana.
Nella mia personalissima classifica delle città in cui mi piacerebbe vivere, però Roma non ha conquistato un posto in classifica. Del resto neanche Parigi l'aveva fatto la prima volta che l'avevo visitata, diamole tempo.

Roma parte V: i negozi
Vivendo nella grande pera, capitale della moda, che i negozi di abbigliamento riuscissero a sorpendermi era improbabile ed infatti non ho visto nulla di particolarmente nuovo o originale o conveniente.
Le meraviglie di risparmio che la mia collega G. romana mi decanta, non le ho potute apprezzare, del resto non avevo quadri da incorniciare o occhiali a cui cambiare le lenti. In compenso a Roma c'è Castroni. Il Negozio di alimentari etnici e non. Più piccolo e raccolto di Peck, con una atmosfera meno fighetta, ma più calda, senza i commessi che ti scrutano con aria schifata, con tanta gente che curiosa e che compra.
Scaffalate di diversi tipi di the e caffè , marmellate, farine, salsine e tutto ciò che ti può venire in mente, soprattutto dopo aver letto qualche food blog o rivista di cucina di troppo.

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