23.1.08

In queste notti le mie piccole frustrazioni vengono a farmi visita in forma onirica. E così incontro persone che nel mondo al di là della barriera del buio, fanno milioni di cose in più rispetto alla vita reale e apertamente dico loro di invidiarli. E sotto sotto, già per quel che fanno od hanno fatto, un po' le invidio nella vita di tutti i giorni.
O ne incontro altre ed hanno gli occhi tristi ed io penso che è giusto che sia così, anche se nella vita reale non lo ammetterei nemmeno con me stessa.
E alla mattina mi risveglio un po' inquieta.
Qualla rinnovata energia derivante dal piccolo passetto interiore fatto non si sa dove nè quando, che mi accompagna di questi giorni, mi sembra un po' offuscata dagli scherzi che il mio subconscio mi gioca durante la notte.
Poi l'arrivo dal Giappone di un pacchetto ormai dato per disperso e qualche gadget portato a casa dal Marito, mi lasciano gioiosa ed eccitata come una bambina la vigilia di Natale.
Il che, in un attimo di lucidità, mi porta a pormi inquietanti interrogativi sulla mia salute mentale.

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