17.1.08

E' noto che nel mio dna ci sia una buona dose di anticlericalismo, ma non credo che questo influisca sul mio giudizio sulla vicenda Pap@ alla Sapienz@.
Questo Pap@ è un esempio vivente di intolleranza e di oscurantismo, che senso aveva invitarlo all'inaugurazione dell'anno accademico?
In veste di capo spirituale? Ma cosa c'entra la spiritualità di ciascuno, quando si parla di conoscenza e di sapere?
Un altro conto sarebbe stato invitarlo alla inaugurazione di un corso di teologia.
Oggi a pranzo ho avuto la sfortuna di seguire un paio di tg che riferivano dell'inaugurazione e riportavano i commenti "rammaricati" di tutti i convenuti per "l'occasione mancata" nonchè le manifestazioni di sdegno degli studenti cattolici che hanno assistito alla cerimonia imbavagliati per sottolineare l'intolleranza di cui è stato vittima R@tzinger.
Ma alla fine qualcuno ha vietato al Pap@ di presenziare all'evento? E' lui che ha rinunciato per "questioni di sicurezza". Ma la sicurezza era garantita come da dichiarazioni dello stesso Amato.
Se in nome della tolleranza il Pap@ avrebbe dovuto parlare, perchè chi ha manifestato il suo disappunto per l'invito al pontefice è stato subito un intollerante? Non era in diritto anche lui di esprimere la sua opinione?
Mi ha detto A. che ieri davanti al suo ufficio i ciel lini volantinavano gridando allo scandalo, in quest'ottica ho trovato consolante che stammatina davanti al mio ufficio ci fossero solo i ragazzi di lott@ comunist@, non so se di primo mattino avrei avuto la forza di ingoiarmi un ciellino vestito e con le scarpe.

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