6.1.08

Roma parte II : i romani
Credo che il Marito fosse alquanto preoccupato delle mie possibili reazioni nell'interazione con la popolazione locale. Conoscendo il mio innato isterismo, accresciuto se possibile da otto anni di vita nella città delle gente in affanno, probabilmente temeva che la flemma romana mi mandasse in crisi. Io, per contro, ero preoccupata di trovarmi in un posto in cui tutti avessero la cadenza della macchietta cinematografica romana.
Potrei dire che le cose invece sono andate oltre le più rosee aspettative e che il modo di fare romano mi mette allegria, non fosse che potrei essere smentita dagli innumerevoli testimoni della mia crisi isterica sulle scale della metro. Rei dell'aver suscitato le mie ire l'autista Atac che alla mia richiesta di aiuto sulla linea da prendere alzando le spalle ci aveva risposto "non so, se va alla fermata ci sono le tabelle" e il carabiniere di guardia a San Pietro che alla mia domanda "è questa la fila per entrare in chiesa?" mi aveva risposto "certo", salvo poi scoprire una volta passato il controllo che mi aveva spedito nella fila per l'udienza papale.

Roma parte III: i mezzi pubblici
Non pervenuti. L'unica città al mondo in cui le notte di Capodanno il servizio di trasporto è ridotto invece che essere potenziato.

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