15.10.04

La seconda puntata del corso mi è piaciuta meno.
La visione di una vecchia puntata di Report sull' FMI è stata salutare per rinfrescare cose risapute e scoprire che faccia ha Chomski (mio grande idolo).
La discussione a lato invece è stata un po' una apologia del Partito Umanista, senza alcun valore aggiunto.
Una volenterosa sciura coadiutata da una altrettano volenterosa giovane hanno esposto la loro indignazione di fronte a quanto mostrato nel documentario, proponendo l'alternativa umanista fatta di tante belle parole, ma scarsi contenuti pratici. L'interscambio è stata una assurda discussione sul come e quando uno sente di avere una grande forza interiore ed un grande potere.
Il processo di marketing all'incirca è stato:
ti mostro le porcate che ci sono al mondo in modo da suscitare la tua indignazione e un senso di impotenza, poi ti leggo le belle parole che espongono la necessità di un cambiamento radicale, globale e non violento poi ti faccio riflettere sulle modalità con cui puoi combattere il senso di impotenza suggerendoti che l'unica alternativa è unirti al Movimento. Fortunatamente non hanno fatto la colletta.
Il problema è che se vuoi fare un corso a parlare ci dovrebbero essere persone competenti, se mostri un video per spiegare qualcosa, devi essere pronto a rispondere ai dubbi che tale video ha suscitato, o se non altro a capire la domanda che ti è stata posta e ammettere di non sapere la risposta.
Se fai un corso dovresti prevedere oltre allo scambio di opinioni, la raccolta di un parere sull'incontro.
Il fatto è che la gente che mi era intorno mi sembrava molto indignata, molto volenterosa, ma poco dotata di strumenti critici. E la gente che avrebbe dovuto insegnare mi sembrava più invasata dalla "fede" che realmente preparata.
Non è che voglia fare l'intellettuale sprezzante, alla fine probabilmente un agire a fin di bene in nome di sani principi anche se un po' alla leggera è meglio di una disgustata consapevolezza di come va il mondo senza alcun tentativo di cambiarlo, anche se mi resta qualche dubbio in proposito.
A distanza di anni mi pare di intuire il senso dell'appartenenza "solipistica" ad un movimento di um mio compagno dell'università.

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