17.8.05

Non sia dato pensare comunque che il raggiungimento del mio trentesimo anno non sia stato comunque accompagnato da simpatiche disavventure.
1. Trenitalia.
Venerdì 12 la mia partenza in treno non sarebbe stata troppo idiota, la stazione Centrale era decisamente poco affollata, non fosse che di per sè prendere il treno delle 18.10 per Genova il venerdì è da idioti. Prima ci siamo fermati una mezz'ora nel mezzo del nulla, qualcuno sosteneva che fossimo a Locate Salamadonna Trivulzi, quando ormai senz'aria condizionata eravamo prossimi alla disidratazione la CapaTreno trionfante ha annunciato che sì ci eravamo fermati per un guasto, ma no non era il caso di preoccuparsi: il guasto era a posto ed avevamo solo 20 minuti di ritardo. Peccato che poi il guasto si sia ripresentato alla stazione di Pavia. Fortunatamente hanno avuto il buon cuore di annunciare che il treno avrebbe accumulato ritardo indefinito e che i passeggeri diretti a Genova potevano transumare sull'Interregionale che ovviamente era stracarico di persone e in ritardo pure lui. Dopo una settimana agostana di trasporto pubblico milanese comunque avevo raggiunto l'atarassia e sono arrivata a Genova senza sfoderare la katana e trucidare il primo controllore che mi capitava a tiro.

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