17.8.05

2. Little lakes
Domenica invece avevo organizzato un romantico pic nic ai laghetti di Fiorino, luogo di culto delle mie estati da liceale quando rifuggendo le masse spiaggiaiole con i compagni fidati si vagava per i boschi in cerca di pozze in cui sguazzare. Confidavo nella spiaggetta assolata circondata da alberi fronzuti dispensatori di ombra, nel gorgoglio del ruscello e nella pozza d'acqua modello Iacuzzi con cascatella. Quiete fino al primo pomeriggio e poi al più condivisione del paradiso con qualche ragazzino che voleva fare i tuffi nel pomeriggio.
Il sole è scomparso a 5 minuti da casa mia, ma fiduciosa nell'atmosfera idilliaca convincevo il Fidanzato a non preoccuparsi delle nubi nere verso cui ci stavamo dirigendo.
La quiete invece è scomparsa circa 15 minuti dopo il nostro arrivo, quando all'orizzonte si è profilata un'armata di sudamericani con barbecue, tenda da campo, frigobar e prole che si è sistemata a pochi metri da noi costringendoci ad asserragliarci in una formazione a testuggine per preservare i nostri spazi vitali.
La salute infine è scomparsa nella fase digestiva del tomino apparentemente inoffensivo, ma evidentemente venefico acquistato per essere accompagnato al vino in fase antipasto. Alle 18.30 il Fidanzato mi depositava pallida e tremante sulla soglia di casa mentre l'ombra funesta della congestione si allungava sulla cena di compleanno.
Fortunatamente 14 ore di sonno e due pastiglie di dissenten mi rimettevano in sesto per il giorno del mio compleanno

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