7.6.05

Sono viva sono viva, ma, per dirla alla francese, j'ai la tete à l'air. Devo ancora riadattarmi alla routine della vita di tutti i giorni. Che poi a dirla tutta la mia vita di questi tempi non è esattamente quel che si puo' definire una routine. Fra parquettisti e mobilieri, emissari di posteggiatrci falciamoto, telefonate varie, l'abbonamento del teatro da esaurire, il saggio di danza alle porte e le opere di sartoria ad esso connesse mi sembra di essere una pallina dentro un flipper.
I libri incominciati si impilano sul comodino creando nuove geometrie e tutti i miei capi di vestiario sono rinvenibili o nella pila roba da lavare o in quella roba da stirare.
Non ho ancora fatto una giornata al mare degna di tale nome in Italia e in quelle due mezze giornate senegalesi ero troppo impegnata a spalmarmi crema protezione 30 con la cazzuola onde evitare ustioni di terzo grado, per godermele appieno.
In compenso ho partorito un piano di gite allenamento per il trekking dei primi di agosto che spero di rispettare... e per il mare quest'anno attenderò la Corsica a fine agosto.
Nel frattempo per rimettere in sesto la mia flora batterica decimata ieri sono andata in farmacia a comprare dei fermenti lattici. Per 10 flaconcini di fermenti lattici mi hanno chiesto 9 neuri e 90. Ora, ok che contengono estratto di polpa di baobab (polpa di baobab?) ma ho come la vaga impressione di essermi presa una fregatura.
Non sono l'unica comunque ad essere un po' sottosopra: A. è tornata dalla sua crocera ed ha la faccia della pubblicità delle crociere Costa, in una parola, depressa. Devo dire che ci ho messo del mio convincendola ad andare a mangiare nel nuovo centro commerciale in un simpatico fast food "al dente", parente stretto dell spizzico dove nel menu al posto della pizza ti danno la pasta e alla cassa ed ai fornelli ci sono neoassunti flemmatici.

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