27.6.05

Acquasanta stazione - Punta Martin . Dislivello 900 m ( difficile ).
Ieri seconda gita di allenamento in vista del trekking sui Pirenei. Scartato il monte di Portofino per il troppo affollamento e il caldo insopportabile, ci siamo diretti verso quote alte, nella speranza di trovare un po' di fresco.
Ovviamente se sabato mattina quando ero in spiaggia il cielo era coperto di nuvole, domenica e' stato chiaro fin da quando ho aperto gli occhi che non c'era speranza che il sole fosse oscurato dalla benché minima nuvoletta.
La gita parte ingannevolmente docile dalla stazione dell'Acquasanta e prosegue tranquilla per la prima mezz'ora fino al bivio che da un lato porta in Baiarda e dall'altro al guado e all'imbocco del sentiero per punta Martin. Attraversato il fiume, il sentiero comincia ad inerpicarsi nel bosco. Al mattino questo tratto e' prevalentemente all'ombra e nonostante la fatica non si soffre troppo. Il problema e' quando si comincia ad arrivare in cresta: gli alberi sono finiti e il sole martella.
Fortunatamente c'è un po' di venticello. Come ogni volta mi faccio ingannare dalle prime roccette: sono convinta che ormai si sia in dirittura di arrivo, mentre invece manca un'ora abbondante.
La gita e' bella come sempre e scopriamo di non essere gli unici folli che invece di andare alla spiaggia si sono dedicati alla montagna, anche se la prima coppia di altri esseri umani che incrociamo sul sentiero di umano ha ben poco: filano come treni e non sembrano nemmeno sudati.
In vetta ci riposiamo, poi restiamo un po' indecisi sul da farsi: scendere da dove siamo saliti o andare al monte Pennello alla ricerca del secondo sentiero che porta all'Acquasanta. Nell'indecisione preferiamo la strada nota anche se poi mentre scendiamo dalle roccette non siamo così contenti della decisione.
Poco prima del guado del fiume che annuncia la fine delle ostilita' serie, finiamo l'acqua e la lancetta dell'energia residua è pericolosamente prossima allo zero. Poi l'eco della Baiardetta e il desiderio di mettere i piedi a bagno ci sostengono.
Sosta alla pozza d'acqua e poi via verso l'osteria dell'Acquasanta e il miraggio di birra e gassosa.
Bilancio: molta soddisfazione, molta stanchezza e ustioni di terzo grado alle spalle nonostante la cremina.

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