13.11.04

Dopo un viaggio nella lattiginosa umidità della pianura a Genova ho ritrovato il sole che avevo smarrito a Binasco.
Fa caldo, il mare è giallo per l'ondata di sole che lo investe e la luce rifrangendosi e rimbalzando arriva fino a me e al monitor del pc. Quasi quasi vado a metter su un pareo e gli occhiali da sole, che a tutta questa luce non sono più abituata.
Bastano due settimane di seguito a Milano, che mi sembra di essere l'emigrante di se ghe pensu in un ipotetico rientro in terra natia.
Incrocio il comandante della stazione dei carabinieri, che sembra uscito da una piece teatrale tanto è caricaturale con quei baffoni, la pancia a cocomero e la pipa mentre in divisa chiacchera con una neo mamma di sua conoscenza.
Mi trovo davanti Chiara, compagna delle medie e figlia del farmacista, ormai farmacista anche lei. Mi dice che verrà abitare proprio nel vicoletto un paio di portoni più in su del mio. "Fra 3 o 4 sabati se vieni in giù passa a suonarmi che ti faccio vedere casa, in quel periodo dovrebbe esser pronta".
Il microcosmo del quartiere, aria di casa.
Come ad ogni rientro che si rispetti trovo anche la posta, appilata sul comodino della mia stanza da mia madre. Una multa per una svolta vietata delle 18.45 dell'11 luglio a Voltri. Ricordo perfettamente la scena ed anche di aver controllato che non ci fosse il vigile.. pazienza pagherò.
Trovo anche l'invito ad un corso per diventare presentatrice televisiva, direttrice artistica Maria Teresa Ruta, mica cazzi... questa mi sa che la cestino.

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