17.11.04

Copriti bene se ti senti fredda, hai la pressione bassa dell'anima.

Il problema è il vuoto che ti mangia dentro. Comincia dallo stomaco e pian piano si espande. Stai lì immobile sul letto davanti alla tv che incredibilmente trasmette un bel film in prima serata, ma non risci a concentrarti. Hai paura che all'improvviso il vuoto cominci ad essere visibile, che scostando la coperta dentro cui sei avvolta, al posto dell'ombelico troverai un buco e in trasparenza vedrai il copripiumino ikea a cuori rossi.
Avresti potuto scappare da questa serata sul letto, farti convincere da chi tanto affettuosamente ha tentato di farti uscire di casa. Ma le avvisaglie erano chiare anche nel primo pomeriggio quando ancora in cielo c'era il sole , tu avevi voglia di ascoltare Morissey e il tuo bioritmo era in controfase con il ciclo dell'universo. Saresti stata uno zombie, il tredicesimo a tavola, il convitato di pietra e il padrone di casa avrebbe dovuto un'altra volta smettere di suonare una canzone triste cogliendo al lato dei tuoi occhi un luccichio sospetto.
Potresti provare a vedere se la cioccolata riesce a salvarti dalla sensazione di essere sul punto di scomparire, ma hai paura di dissolverti e metà strada fra la camera e la cucina e se proprio devi vaporizzarti che sia nell'intimità della tua stanza e non al bordo del tavolo ikea dimensione grande fratello dell'ingresso.
Contro il vuoto non puoi fare nulla, si insinua subdolamente sotto la porta e sgretola piano piano la sensazione di essere viva.
E' una fottuta fregatura che l'assenza di qualcosa che non riesci a definire sia più forte di tutte le presenze tangibili. Ma questo riesci a dirlo stamattina, che ancora una volta, non si sa come, il sistema di emergenza ti ha iniettato in vena una sana dose di rabbia.

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