26.6.06

In un soffio
Sono di nuovo qui seduta alla mia scrivania, il finesettimana si è volatilizzato in men che non si dica. Ho mangiato pesce, preso sole e caldo sulla spiaggia davanti a casa, partecipato ad una riunione di famiglia, scorrazzato per un pochino il triscugino che ormai comincia ad avere un certo peso specifico.
Ho finito "Maccaia" e mi è piaciuto, anche se il fatto che Bacci Pagano fosse genoano mi ha un po' disturbato. Ho polverizzato il libro di Pulsatilla in due sedute da due ore in spiaggia e mi è piaciuto molto. Ho incominciato a leggere un altro giallo (altro rispetto a Maccaia ovviamente), "Casino totale" di Izzo. Bello, anche se il cliché dell'investigatore privato/ poliziotto scapolo con la passione della cucina e del buon vino mi sta cominciando un po' a stufare. Mia madre sostiene che se uno fa il poliziotto non ha famiglia perché non ne ha il tempo e di conseguenza impara a cucinare, sarà, ma a me la cosa non convince. Infatti la controparte di tutti questi "eroi" è sempre un poliziotto con famiglia. Il che potrebbe brillantemente portarmi a dedurre che bisogna essere scapoli per diventare eroi, devo avvertire il Marito che ci siamo fregati con le nostre stesse mani. Forse nascondendo le fedi in un cassetto abbiamo ancora qualche speranza.

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