4.10.05

Parliamone, per favore. Un laptop da 100 dollari da destinare al mercato dei paesi poveri. Un laptop per ciascun bambino. Costruito in modo tale da aver un basso dispendio energetico visto che nei paesi poveri l'elettricità non si può dare per scontata. Addirittura batterie ricaricabili a manovella.
L'idea è quella non di attrezzare le scuole con aule informatiche ma di dare a ciascun bambino un pc da portare a casa in modo da diffondere la cultura informatica.
Io per un momento ho provato ad immaginare come potrebbero andare le cose in Africa, ad esempio in Senegal, e mi sono domandata a che accidenti potrebbe servire un latop ad un bambino che ha a stento la cena, ad un bambino malato di malaria. E mi sono girate le palle. Magari prima di dare libero accesso all'informatica sarebbe il caso di dare il libero accesso alle cure mediche, all'istruzione, magari anche al cibo, insomma cosine da nulla.
Leggo invece che il target sarebbero "India, Cina, Sud Africa, Brasile eccetera". Il che potrebbe voler dire che il progetto è destinato a situazioni in cui le problematiche di sopravvivenza quotidiana sono state risolte(?). A bambini i cui nuclei familiari in qualche modo riescono a raccimolare quello che serve per sfamarsi, per curarsi in caso di malattia e per ricevere un minimo di istruzione.
Mi verrebbe da obiettare che prima di preoccuparsi dell'alfabetizzazione informatica di questi bambini forse sarebbe il caso di salvare gli altri dalla morte per mancanza di cibo e di cure mediche.
Qualcuno potrebbe dire che Nicholas Negroponte , essendo il "guru dell'informatica visionaria del MIT", si occupa degli ambiti di sua competenza, l'informatica appunto e non della fame nel mondo. Giusto. Ma prendiamo una famiglia al limite della sussitenza, che riesca comunque a mandare i bambini a scuola invece che a cucire le scarpe nella fabbrica della nike. Mettiamo che il figlioletto ritorni a casa col suo laptop a manovella, mettiamo che quel giorno il padre si infortuni e non possa andare a lavorare per qualche tempo. Secondo voi che succede? Passa le giornate col figlioletto a scoprire le meraviglie del laptop? Secondo me alla prima occasione lo vende al mercato, che con 100 dollari si riescono a comprare molte cose. Secondo me il signor Negroponte sta cercando solo ed esclusivamente una nuova fetta di mercato da sfruttare, mascherando la cosa dietro la pretesa di cambiare la vita a milioni di giovani. E i governi potrebbero prestarsi al gioco, "noi governanti illuminati diamo ai giovani questa grande opportunità", tacendo che gliene negano di ben più fondamentali. Ma che se ne vadano un po' a fanc()l*, vah.

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