19.4.06

Leggo su Repubblica che 3000 stranieri rischiano la denuncia e altre gravi conseguenze a causa dell'assegno per i nuovi nati, quello che viene definito il Bonus Bebé 2005. Sembra che la lettera che annunciava la possibilità di riscuotere questi soldi sia stata inviata a tutti i genitori residenti in Italia, anche stranieri. Peccato che a questo assegno avessero diritto solo i bambini aventi cittadinanza italiana e che ora non sia più valido l'assunto che se nasci in Italia automaticamente sei un cittadino italiano. Morale della favola, a causa della scarsa chiarezza in materia, molti stranieri hanno autocertificato che i bambini avevano cittadinanza italiana, nessuno si è preso la briga di controllare, i soldi sono stati incassati. Ora è scoppiato il bottiglione.
Questo mi fa pensare ad una coppia che conosco, lei italiana, lui senegalese. Non sono sposati, lo scorso autunno hanno avuto un bambino, il padre l'ha riconosciuto. Il bambino di madre italiana ha la cittadinanza italiana, ma siccome il padre è straniero, è un italiano di serie B e non ha diritto al bonus. Se il padre non lo avesse riconosciuto, lei come ragazza madre avrebbe potuto incassare l'assegno.
Qualcosa non mi torna, se è la cittadinanza del bambino a fare fede, che cosa importa quella del genitore?
Un'idea potenzialmente positiva come quella di un aiuto alle famiglie di neogenitori è stata trasformata in un orrido garbuglio di difficile interpretazione. As usual verrebbe da dire, ma poi si fa la figura degli sputasentenze.

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