Decido di leggere il primo capitolo di un libro della mcgraw hill su J2EE, libro che, come tutti i manuali di informatica, ha un prezzo in euro al kg pari a quello dell'oro.
Trovo la seguente frase:
La stabilità è la proprietà di un’applicazione che si dice stabile quando si comporta
come previsto senza bloccarsi, senza subire crash e senza esibire quelle caratteristiche
comunemente associate con prodotti incompleti, scorretti e appunto “instabili”
Ma l'autore ha bisticciato con la sintassi o non sapeva neanche lui come definire la stabilità? Decido di non curarmene, procedo. Si parla adesso di semplicità:
qualunque misura orientata
a semplificare il processo di sviluppo può essere estremamente proficua in termini
di produttività dei programmatori e del loro benessere psicologico.
Ah ah ah il benessere psicologico dello sviluppatore... ma per favore!!!
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