Infine
oggi ho incrociato il Tizio alla
macchinetta del caffé. Gli ho detto che avevo un cd da dargli ... lui è sembrato
contento... però me la sono giocata malissimo invece di dire qualcosa di tattico,
tipo... "te lo porto domani,facciamo colazione assieme?" gli ho detto "dai allora
passo nel tuo ufficio, in che stanza sei?".
Ecco contando le riflessioni di cui al post sotto su come credo di essere percepita, dato l'isterismo dovuto al lavoro.... al solo pensiero di entrare in un ufficio pieno di gente che non conosco mi prendono i crampi allo stomaco.
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