21.9.06

Della sua brutta caduta in bicicletta R porta ormai solo lievi segni, passata la paura di conseguenza durature, può riderci sopra. Così dopo aver tentato di convincerci che un'auto l'ha investita, si lancia nella mimica degli eventi lasciandoci tutti piegati dai crampi per il troppo ridere. Pare che infatti, sulla via per la Spagna, lei e la famiglia abbiano fatto sosta a Lourdes e lei, sospesa fra lo slancio religioso e la necessità di differenziarsi dal comportamento delle masse, avesse infine rinunciato a portar via la madonnina con la testa svitabile ripiena di acqua santa. Se un indizio di per sé ha poco valore, due indizi fanno quasi una prova. Quando R. dopo esser stata scrostata dall'asfalto, caricata in ambulanza, sottoposta ad una quantità di lastre da renderla fluorescente durante le ore notturne, dopo che i medici spagnoli l'avevano terrorizzata ripetendo ossessivamente "Vale vale" che lei nell'ottenebramento post caduta recepiva come "Male male", quando la faccia seppur medicata aveva raggiunto le dimensioni di una anguria e lei giaceva in cerca di riposo nel suo camper, la sorella dal sud Italia le comunicava via sms "Sono stata al santuario della Madonnina nera. Ho detto una preghiera per tutti noi". Per quanto credente a R. veniva un dubbio e dopo un rapido accertamento stabiliva che, mentre la sorella invocava la madonnina nera, lei stava volteggiando in carpiato dalla sella della sua bici all'asfalto.
R. sostiene che la preghiera l'abbia salvata da traumi peggiori, io continuo a credere che se l'usanza popolare richiede una palpatina agli attributi quando si incrocia una suora, un qualche fondamento di verità ci sia.

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