Piani Resinelli (1276 m) - Rifugio Porta (1426 m) - Grigna meridionale (2177 m)
Partiamo in ritardo sulla tabella di marcia e nell'orribile budello sotterraneo
di smistamento del traffico a Lecco manchiamo l'uscita per Ballabio e aggiungiamo
ritardo al ritardo. I tornati della strada da Ballabio ai Piani Resinelli fanno
il resto. Ci mettiamo in cammino che sono le undici passate.
Fortunatamente la giornata è bella e c'è vento, non fa eccessivamente caldo e
nonostante l'ora immonda si sale bene.
Il sentiero viene descritto come monotono ed in effetti passato il rifugio Porta
il bosco finisce quasi subito per lasciare spazio al fianco nudo della montagna
e alla cresta Cermenati che di sfasciume in sfasciume porta in vetta.
Il bello è che già dal parcheggio dei Piani Resinelli si intravede il tricolore
che sventola in vetta, ma quando cerchi il sentiero con gli occhi non
riesci ad individuare null'altro che dei prati interrotti da quelli che sembrano
mucchi di pietre. Ecco quei mucchi di pietre sono il sentiero, ma fino a che non
ci sei dentro non te ne rendi conto.
Incontriamo parecchie persone che scendono, ma in vetta inaspettatamente c'è qualcosa di molto
simile ad un party, quasi ogni roccia piatta è occupata da una persona intenta a prendere
la tintarella. C'è anche il venditore ufficiale di bibite della montagna, tradizione che a quanto
pare si tramanda da 30 anni a questa parte. Questo pazzo va su e giù dalla Grignetta tutti i giorni
con la sua gerla sulle spalle.
Il bivacco Ferrario sembra una astronave atterrata in equilibrio precario su di un cocuzzolo.
Ci impigriamo un po' al sole e poi attacchiamo la discesa. Senza bacchette e sullo sfasciume sono
lenta, si aggiunga poi un principio di mal di schiena e la discesa diventa un po' un calvario.
Birra e sprite ai piani resinelli comunque ci ripagano come sempre di tutte le fatiche.
Nessun commento:
Posta un commento