Ieri ho iniziato a traslocare nella casa nuova:
non che nel frattempo abbiano attaccato luce e gas, ma a fine settimana devo lasciare la
casa vecchia quindi di necessità virtù.
Davanti agli occhi di uno sbigottito fidanzato ho fatto interessanti scoperte riguardo ai
miei acquisti compulsivi:
- possiedo sì innumerevoli paia di scarpe, ma mai in poporzione comparabile con il numero di
collant calzettoni calzettini pedalini gambaletti e quant'altro possa essere indossato
sotto un paio di scarpe, qualunque cassetto io aprissi c'era sempre un altro paio di calze
ad aspettarmi
- subito dopo le calze posso esibire una notevole collezione di canottierine di vario genere
da sopra, da sotto, da sopra e sotto, bianche antistupro, in microfibra
con i pizzi, in maglina
- anche di sciarpine e foularini non posso lamentarmi, rigorosamente o sul blu / azzurro o sul
rosa / lilla / bordeaux, la prossima stagione mi dedicherò alle sciarpe verdine o gialle, giusto
per compensare.
La fida micra ha preso in carico oltre alle svariate valige e trolley e agli abiti insacchettati
nel sacchettone da coroner, due zaini colmi di libri, una decina di scatole da scarpe, una scatola
di quaderni e blocchi usati.
In preda a crisi di repulisti ho eliminato qualche paia di scarpe, i biglietti del cinema della stagione
2001 2002, qualche foto dell'ex fidanzato, uno sciroppo per la tosse scaduto.
In tutto questo la mia stanza in foresteria sembra stata visitata dall'uragano emily e nella casa nuova
comincia ad esserci un casino senza precedenti (che a dire il vero non è una espressione pregnante
dal momento che fino a ieri era vuota).
Ah l'armadio nuovo è bellissimo.
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