Senza fantasia il mio we si riassume in una parola: pioggia.
Sabato la gita abortita dopo nemmeno un'ora di cammino, Giuliacci ottimista aveva
previsto che le nuvole avrebbero trattenuto il loro carico di piovaschi almeno
fino alla domenica mattina, invece in Liguria Giove Pluvio ha deciso di anticipare.
Ho ripiegato su di un giro per piatti e bicchieri, diciamo che non ho imbroccato il
negozio adatto al mio portafoglio: 30 euro per un piatto significano 3 ore di cilicio
per ogni incidente domestico che ne comporti la rottura.
Domenica grigliata in cascina. Tutti in casa tranne il fuochista che indomito maneggiava
spiedini e melanzane al riparo di un ombrello. Sempre in tema piatti, in un eccesso di zelo
sono riuscita a spaccarne uno. Per fortuna non era il servizio buono e il padrone di casa
non si è risentito.
Lunedì che alla fine il sole ha deciso di fare una timida puntatina fra le nubi, mi sono
rifiutata di uscire di casa : un giorno intero a poltrire in casa non lo ricordavo da tempo.
E giusto per non cader nei luoghi comuni il rientro al lavoro è scandito da sole splendente
cielo limpido e visione delle montagne all'orizzonte.
In settimana consegna casa e rogito, l'ansia cresce, i consigli non richiesti pure.
Si narra
che per una resa ottimale del trattamento protettivo del parquet sia vietato posarci sopra
i mobili prima di due mesi... sì che contavo di arredare casa spartanamente, ma
dormire sul pavimento non lo avevo ancora contemplato. Almeno la fortuna vuole che da castorama
ci sia il festival dell'imbianchino e ti tirino dietro rulli e pennellesse.
Colore presunto delle pareti di casa in data odierna: panna.
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