C'era una striscia di Mafalda, in cui lei e Felipe (o Manolito forse, non ricordo)
parlavano della nascita dell'Universo. Il big bang. Pensa, diceva Mafalda, tutto
concentrato in un unico punto, tutto qui. E nel balloon sulla testa di Felipe
ecco che la Tour Eiffel la Statua della Libertà la popolazione cinese si andavano
a sovrapporre fino a che il poverino sveniva, sopraffatto dal pensiero.
O insomma io me la ricordo così, ma sono tanti anni che non riprendo in mano quel
fumetto.
Tutto per dire che nella mia testa i pensieri e gli impegni sono compressi come
un miliardo di cinesi in una cabina del telefono.
La pianificazione salva o meglio fa intravedere una luce alla fine del tunnel,
sul fatto che poi la volta del tunnel reggerà, beh lì è questione di fiducia.
Solo che calendario alla mano eccomi a tentar di distribuire la lista dei @to do
nelle caselle dei giorni disponibili, contando le ore di lavoro e gli appuntamenti
fissi e un ragionevole numero di ore per il sonno. Quasi come tentar di far entrare
un altro cinese nella cabina. Un'impresa titanica.
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