26.7.04

Un uomo con i baffi e gli occhi azzurri mi parla di combustibili fossili, energie alternative ed entropia, dopo aver visto che sto leggendo un libro di Rifkin.
L'uomo grasso di Bordighera russa sonoramente e quando si sveglia si introduce nella conversazione parlando dei marziani e dell'area 51.
Poco prima ho origliato due conversazioni telefoniche miste italiano inglese. Il romano seduto accanto a me ha una splendida pronuncia inglese, quella italiana invece non brilla.
Il treno e' partito con 30 minuti di ritardo e l'uomo del carrello delle bibite sta tenendo un comizio elettorale sullo sfascio delle ferrovie italiane. A lui che il treno arrivi puntuale o in ritardo comunque non importa, tanto gli pagano gli straordinari.
Io per prendere questo treno ho dovuto correre una sorta di rally, guidando la micra come se fosse baby rischiando di infartuare la povera mamma che mi accompagnava in stazione, nonche' rischiando almeno meta' dei punti della patente. E' un po' come se intorno a me scorresse la pellicola di un film, ma io no stessi realmente vivendo.
In centrale c'e' la solita ressa della domenica sera, scendo i gradini della metro saluto l'uomo coi baffi e gli occhi azzurri che abita in un ex convento a Crescenzago e mi butto sulla linea gialla.
A casa il devastante temporale del we non ha prodotto danni visibili, il mio bucato e' ancora appeso sullo stendino ed e' asciutto.
La zanzara che vive nel mio comodino mi accoglie sussorrandomi nell'orecchio non appena tocco il letto.

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