28.6.04

Gigantic

Io e LiveFast abbiamo idee confuse riguardo alla geografia e soprattutto concetti diversi riguardo ai punti cardinali, io continuo a chiamare l'uscita di Assago Famagosta, nonostante questo riusciamo ad incontrarci all'ora convenuta.
Andare ad un concerto su di una bella macchina sportiva e pranzare sul lungo lago a Ginevra probabilmente e' poco indie, ma del resto altro non siamo che nostalgici in viaggio verso il concerto della reunion di una band, anzi della band.
L'Arena di Ginevra e' una costruzione incastrata fra l'areoporto e la fiera, ci si mette un po' a capire in quale degli svariati edifici effettivamente ci sia un auditorium. E' tutto molto svizzero ed ordinato.
I cancelli aprono alle 18, noi alle 16.30 siamo gia' li' davanti. Il pubblico e' vario e ci sono tanti ragazzini, gente che i Pixies deve averli scoperti rovistando fra i CD di qualche fratello maggiore.
Una volta entrati, superate perquisizioni e folle di ragazzine che ti tirano dietro campioncini piu' o meno inutili, nonostante la mia totale incapacita' di stimare ad occhio le superfici calpestabili, mi ritrovo a pensare che l'Arena sia poco piu' grande del Rolling Stone di Milano.
Il "place assise" del biglietto e' in gradinata ed io per un momento vorrei andarmi a inchiodare sulle transenne sotto il palco per averli poi li' a mezzo metro di distanza, ma il posto e' cosi' piccolo che chi ce lo fa fare?
Il colpo d'occhio iniziale dalle gradinate e' un po' deludente: il concerto non sembra per nulla sold out, c'e' un nutrito gruppo davanti al palco, ma sui lati c'e' poca gente.
Nell'attesa che qualcosa accada ci troviamo a fare una discussione filosofica su entropia dell'universo e omogeneizzazione sociale, quando guardiamo di nuovo giu' ci rendiamo conto che in un momento x la gente e' affluita da chissa' dove e piuttosto che sold out il posto sembra over sold.
La band di supporto e' un oscuro gruppo svizzero che o non si presenta o lo fa in francese e percio' io non capisco... due chitarre, basso, batteria suonano bene, nulla da dire, ma io sto aspettando i Pixies e loro non stanno suonando nulla di nuovo.Anche il resto del pubblico non e' molto partecipe.
Quando finalmente i tecnici preparano il palco e scoprono la batteria di Dave Lovering, visualizzo la mia futura casa: un salotto deserto con al centro la grancassa fondo nero con la P bianca sopra, prima le cose importanti altro che cucina con cappa aspirante.
Ho letto in giro i commenti al concerto di Imola, sono preparata al fatto che Kim Deal sia ingassata, i ragazzi italiani che abbiamo davanti( sono di Catania, sono arrivati fin qui con il camper e in questo mi sento sollevata perche' c'e' qualcuno piu' coglione di noi) dicono che nei concerti scaricati da internet la voce di Frank Black non e' piu' la stessa.
Arrivano e Kim Deal effettivamente e' una grassa matrona con pantaloni neri e t shirt rossa: se non imbracciasse il basso la vedresti tranquillamente sul retro di una villetta a schiera della periferia di Los Angeles a stendere i panni e rincorrere i marmocchi.
Frank Black forse e' ingrassato, ma la differenza non si nota.
Partono con Gauge Away, seguita a ruota da Debaser. Perdo coscienza di me stessa, i Pixies giganteggiano sul palco.Le mie tonsille minacciano di abbandonare la mia gola per protesta a causa delle troppe urla che sto lanciando. Frank Black cranio pelato e pancia tonda non avra' avuto l'appeal generazionale per diventare un'icona come Kurt Cobain, ma ha una voce eccezionale e gli anni non l'hanno cambiata.
Le canzoni di Doolittle le suonano quasi tutte,fra le altre ricordo Velouria Is she weird, Where is my mind. Gigantic la suonano nel primo bis. L'ultima canzone e' il bis di Waves of mutilation.
Sul finale alla faccia del posto a sedere siamo tutti in piedi anche sulle gradinate.
Poi ad un certo punto le luci si accendono, i bis sembrano finiti, il pubblico comincia a scemare verso le uscite. Noi restiamo li' a fischiare e urlare per qualche istante, ma poi il concerto e' proprio finito e c'e' ancora tutta la strada fino a Milano.
Non ho visto tanti concerti, quindi il campione e' limitato, ma questo di diritto balza in vetta alla classifica fra i concerti piu' belli della mia vita.
Gigantic gigantic gigantic

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