16.4.07

Questa volta coi ragazzini è andata meglio. Sarà che è arrivata la primavera e col bel tempo sono più svegli, sarà che c'era qualcuno che la volta precedente era assente, sarà che quando inizi a parlare della classifica degli uomini più ricchi del mondo invece che della storia dell'Africa si incuriosiscono di più. Il problema, quando si parla di distribuzione della ricchezza ed immigrazione è non finire in circoli viziosi, in cui la xenofobia latente dei giovani virgulti si palesa con violenza. In qualche modo ne siamo uscite e per quest'anno siamo a posto.
Sabato pomeriggio e sera, grigliatona a casa di Raf che con la sua consueta premura ed abilità ha riunito un bel gruppo di amici sotto il tetto della sua cascina e li ha abbondantemente sfamati e fatti divertire. Grazie Raf!

Dopo una mattina di indolenza, in cui non sono nemmeno riuscita ad oziare con soddisfazione, domenica pomeriggio abbiamo inforcato le bici e siamo andati sulla pista ciclabile lungo il naviglio grande. Ho scoperto che anche alle porte di Milano esiste la campagna. Non è bella come quella delle colline liguri coperte di alberi d'ulivo e mimosa, ma ha un suo fascino. Ci sono cascine che vendono pollame, cascine che vendono miele, cascine in cui si allevano mucche e si fanno formaggi. Ci sono anatre temerarie che si aciugano le piume al sole sulla ciclabile e nei fossi si sentono le ranocchie.
Peccato lo scarso allenamento a stare sulla sella della bici che alle porte di Vermezzo ci ha fatto girare la bici e tornare verso casa.

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