5.4.07

C'è una simmetria fra la mia vita e la pelle delle mie gambe.
Oggi l'estetista mi ha sgridato, "hai la pelle secca, ma la crema non te la dai mai?", ed io che farfugliavo qualche scusa del tipo "eh portando sempre i pantaloni non mi ero resa conto di avere la pelle così secca".
La verità è che, come spesso accade, all'improvviso mi risveglio dal torpore e mi rendo conto che è qualche settimana che ho perso il controllo ed ho perso coscienza. Mi trascino da un giorno all'altro, i vestiti si accumulano appilati sullo djembé e le scarpe si accatastano nello spazio fra il calorifero e il cesto della biancheria. Prima di cena sposto le riviste dalla sedia al divano per fargli fare poi il percorso inverso al momento di guardare la tv. E prima di andare a dormire, l'unica cosa che osservo con cura sono le occhiaie del mio viso e di conseguenza l'unica cosa che faccio è mettere la crema idratante. E se non mi prendessi cura di me stessa, della casa, di tutto perché impegnata a fare qualcos'altro, non sarebbe grave. Il problema è che sono impegnata a vegetare e non mi godo nemmeno il tempo in cui non faccio tutto quello che sarebbe auspicabile che io facessi.
Ho incominciato a comprarmi una costosissima crema per il corpo, spero che il resto della mia vita si sistemi proporzionalmente al grado di idratazione delle mie gambe.
O quantomeno che io inizi a godermi coscientemente il tempo in cui non faccio nulla.

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