L'ora di risveglio insolita più che dal sonno è stata caratterizzata dal singulto
del mio esofago alla vista della colazione.
Un vago senso di nausea mi ha accompagnato per tutta la strada fino a Milano.
Ci sono periodi che sembrano eterni e giorni in cui la vita cambia a velocità
vorticosa tanto che guardandosi allo specchio ci si stupisce di trovarsi uguali
al giorno precedente. Come se anche a livello esteriore ci dovesse essere qualche
cambiamento significativo più consistente di un sorriso inebetito o di una occhiaia
accentuata più del solito.
Ci sono giorni in cui sembra che il tempo non sia passato perché ti ritrovi come
tutti gli anni a fare le stesse cose di sempre con le persone di sempre, ma in cui
nessuna cosa è più quella di prima ne sei consapevole e sei felice.
Ci sono viaggi in cui non vieni preso dalla fascinazione dello scorrere dei numeri
sul contachilometri e in cui il paesaggio esterno è poco più di un disturbo sul fondo
della retina, il pensiero ripercorre tracce passate e ne ipotizza di future e tu
semplicemente scompari.
Nessun commento:
Posta un commento