"In guisa di mazza ferrea piombi sul tuo cranio con cupo fragore".
Dopo mesi ritorno in via Macelli di Soziglia e la trovo piu' bella,
un piccolo microcosmo all'interno del dedalo dei caruggi. Una piazzetta
con un besagnino e un pesciaio che mettono in bella mostra le loro
merci. Da un lato una profusione di uva, mele, pere, ma anche avocados e ananas
dall'altro seppie, calamari, acciughe e sul fondo del bancone una testa di
pescespada con la lancia che punta il cielo. Poco piu' avanti una rosticceria
con gli stoccafissi appesi alti sopra la porta di ingresso e la bottega di un
artigiano che fa presepi meccanizzati.
Io e Ale ci godiamo l'aria di paese mentre ci avviamo verso il negozio di abiti
usati. Il negozio e' affollato, sebbene non affra nessuna partiolare attrattiva.
Potrei dire di un ragazzo con gli occhi azzurri e i riccioli fluenti, i pantaloni
col cavallo raso terra, la giacchetta di velluto e il casco della vespa in mano
alla ricerca di un dono per la sua tipa, di come per un attimo nella mia testa
abbia incarnato l'esatto prototipo del frequentatore di negozi di abiti,
ma sarei prontamente smentita, perche' il vintage e' di moda e alla cassa c'e' una
ragazza griffatissima.
Ci incodiamo per uscire, ma il ragazzo che e' davanti a noi ci spinge indietro con aria
preoccupata. Nel carruggio e' in atto un tafferuglio, il ragazzo col cane che avevamo
incontrato poco prima nel negozio del kebab sta scappando inseguito da un tizio che
brandisce un oggetto che parrebbe un bastone. I due si urlano improperi e scompaiono
oltre la visuale concessa dalla vetrina, aspettiamo un istante,ci affacciamo alla porta del negozio, vediamo
il percorso sgombro e usciamo.
Qualche metro piu' avanti vediamo alcune persone che borbottano guardando dentro un vicolo.
Ci affacciamo pure noi. Al centro del carruggio, la lama del pescespada punta il brandello
di cielo che si intravede fra i due palazzi, come se stesse emergendo dal selciato per
un balzo. Evidentemente la rissa deve essere cominciata in piazzetta e l'inseguitore,
vistosi minacciato dal cane, ha deciso che fra un avocado e un pescespada, il secondo era
un'arma migliore. Ci allontaniamo discutendo di quale sia la modalita' piu' efficace per
utlizzare una testa di spescespada come arma di difesa. Conveniamo che brandirla
"in guisa di mazza ferrea" sia l'opzione migliore.
Nessun commento:
Posta un commento