"vai d'accordo con f.?"
"in che senso?"
"mi sembra chiara la domanda"
"si' ci vado d'accordo" (a domanda senza doppi sensi risposta
senza doppi sensi, falsa ma senza doppi sensi)
"pensi che sia una storia che dura?"
"non lo so" (in realta' lo so benissimo che non durera',
ma non ho voglia di prediche da parte di mia madre)
"ah... sai a me non piace molto"
"me n'ero accorta"
"ah si'? e da cosa?"
riferisco annedoto, mia madre annuisce. l'aveva dimenticato, ma
era difficile non capire.
non ho voglia di dirle che sebbene questa volta fossi stata piu'
cauta nell'iniziare una relazione i risultati non si stanno rivelando
migliori delle altre volte.
"sai quand'ho detto a tuo padre che sono preoccupata che tu non trovi
una relazione stabile, lui mi ha detto che certe persone magari non la
trovano mai e' fatalista"
"eh magari e' cosi'"
"secondo me e' sbagliato, non deve andare cosi'"
questa volta la butto sul ridere.
"guarda che le specifiche del mio uomo ideale le ho buttate giu', se vuoi
te le passo, se me e trovi uno lo prendo in considerazione"
il discorso prende altre vie.
sospiro di sollievo.
gia' uno ha le sue beghe e le sue turbe, ci manca solo la mamma
a mettere becco.
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