6.2.08

E così stamattina mi sono stirata i capelli, ho coperto le occhiaie con un etto e mezzo di correttore, ho spalmato il fondotinta, messo la camicetta, fatto i bagagli e mi sono avviata verso l'ufficio.
Prima ho fatto una pausa dal dottore che mi ha dato la sua benedizione per il rientro al lavoro, poi ho lottato con l'auto che dopo 5 giorni di inattività ed il diluvio di lunedì non ne voleva sapere di partire.
Quando finalmente sono arrivata nella landa desolata, mentre schivavo camion in manovra e buchi nell'asfalto e la sagoma dell'ufficio ad ogni passo incombeva, una sensazione di malessere ha cominciato a serpeggiare lungo la mia schiena.
Ho iniziato ad immaginare di dover litigare con qualcuno, che la mia scrivania fosse occupata, che mi avessero disconnesso la rete o che arrivasse qualcuno a dirmi "sorry you're DISMISSED" e che tutti mi additassero dicendomi "what a fucking looser" (questa ultima immagine probabilmente derivante da una prolungata assunzione di antibiotici e cortisonici).
Arrivata nella mia stanzetta, salutati i colleghi, aperta la mail senza che nessuno degli eventi sopracitati si fosse verificato, ho capito quale fosse la ragione del mio malessere.
Due mail, due persone che abbandonano questo cliente per essere trasferiti ad altre attività. Di uno si sapeva, dell'altro no. Quello di cui non si sapeva è un mio collega, che lavora nel mio gruppo, che ha suppergiù le mie stesse competenze e che da lunedì sarà fuori di qui. Quando il mio capo mi aveva promesso giurato e spergiurato che la prima persona dell'azienda ad avere diritto di godere del turnover ed uscire da sto gruppo di merda ero io.
Da convalescente palliduccia mi sono tramutata in erinni ed avessi avuto a portata di mano un corpo contundente più serio di una bottiglietta d'acqua vuota, probabilmente avrei sfasciato qualcosa.
Ho chiamato il mio capo al telefono e mi sono lamentata, sono andata da quello che mi ha fregato e mi sono lamentata, ho scritto una mail ad una terza persona e mi sono lamentata. Adesso mi sto lamentando qui, nella speranza di trovare la calma e di non strangolare nessuno.
PS Lo so lamentarsi non serve a niente, bisogna farsi delle competenze, emergere dalla media, essere sempre presenti e puntuali anche quando non rischiesti, efficienti, portare valore aggiunto sempre ed in ogni momento. Se non ti viene data l'occasione di farti delle competenze te la devi creare tu, tralasciando la tua vita personale e studiando di sera, di notte, alla mattina presto e durante la pausa pranzo etc etc etc
Io sarei anche teoricamente d'accordo con tutto questo non fosse che il valore aggiunto richiesto è fuffa. E' avere la cravatta e la giacca ben stirate ed essere in prima fila alle riunioni aziendali, fare convenevoli con le persone importanti, organizzare tornei di tennis o gite sugli sci. Mai una volta che ti venga richiesto come fai quello che sai fare e se lo fai bene. E sì lo so, uno dovrebbe darsi da fare comunque perchè prima o poi ci sarà una persona illuminata che riconoscerà le tue mirabili capacità e bravura e ti porterà in palmo di mano. Però scusatemi, io per oggi al Principe Azzurro ho smesso di credere.

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