2.7.07

L'ultima fatica della mia settimana di vacanze è stata la produzione della marmellata di prugne.
Mi sono impegnata, ho comprato vasetti di vetro nuovi con relativi tappi, li ho lavati con acqua calda e sapone e, per maggior sicurezza, li ho anche fatti bollire per 10 minuti.
Le prugne le ho comprate al mercato del sabato, mentre le estraevo dalla sportina per metterle in frigo si è verificato quello che, a posteriori, posso definire come un incidente illuminante dell'esito del mio esperimento. La busta in carta che conteneva le prugne si è rotta sul fondo facendo cadere i frutti sul pavimento di cucina.
Ho lavato la frutta, l'ho tagliata in pezzi eliminando noccioli e piccioli, l'ho messa a bollire a fuoco vivo con zucchero e pectina. Sembravo una professionista, vasetti diposti ordinatamente sul tavolo in attesa di essere riempiti, pentolone formato famiglia gorgogliante di futta in ebollizione, riempimento dei vasetti senza spargimento di materiale sul piano di lavoro. Tutto bene fino alla tappatura quando improvvisamente uno dei vasetti, non avendo più lo sfogo verso l'alto, ha deciso di eiettare il fondo e il contenuto sul tavolo.
Arginati danni ho provveduto a completare il reportage fotografico, dal quale si potrebbe evincere che sono una precisina, ma si sa, è tutta scena.

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