La triste verità è che nel mio intimo sono una stakanovista. Ho pensato bene di ammalarmi sabato per l'ora di pranzo e guarire domenica per l'ora di cena, in modo da poter essere in ufficio pronta sul pezzo di lunedì mattina.
Prima di accingermi a passare la giornata avvolta in una copertina di lana seduta sulla poltrona reclinabile di mia nonna sabato mattina ho fatto una passeggiata sui monti con mia mamma. Ho fatto il giro che, sedicenne, facevo con gli amici per andare a rubare la frutta alla casa del contadino part time. Giro che fra parentesi ho scoperto che la metà dei sedicenni della mia generazione faceva almeno una volta al mese.
Essendo 15 anni che non mi avventuravo in quei boschi ed essendo i boschi stessi arsi quasi completamente nell'incendio di qualche anno fa, il giro non è riuscito esattamente come pensavo, ma è stato comunque piacevole. Le mimose sono in fiore, le camelie pure e nel mezzo della devastazione più totale abbiamo pure scoperto un paio di cespugli che assomigliavano parecchio a cespugli di mirtillo.
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